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Autore: mellapumpkin    25/12/2013    0 recensioni
A poco serve mettere su i Disclosure, bere altro whisky e accendere la tv, mettendo mute. Nick e' solo, durante la sera di Natale, e l'unica cosa che gli resta da fare e' anche l'unica che voleva evitare: chiamare Harry Styles
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Oggi è Natale, quindi buon Natale.
Questa fic è stata scritta in un'ora, sul cellulare, in queste circostanze (x). Ieri notte ho sognato Nick Grimshaw, e da allora tutto è andato storto. Provo un amore incondizionato per lui, e un po' me ne pento. Si, io shippo Nick Grimshaw/Harry Styles. Ma hey, tornando a noi, questa fic ha bisogno di spiegazioni e avvertimenti per i seguenti motivi:
  •  si parla di uso di sostanze stupefacenti
  • FLUFFY. FLUFFY PURO.
  • Il titolo F For You viene da questa canzone. E al fatto che Fluffy comincia con la F. Giochini bellini.
Vi lascio alla lettura con una citazione della mia soulmate Delia (alla quale dedico questa cosa, tra l'altro):
Ma il fluffy è magico: il fluffy riesce a farti shippare le cose piu' improbabili. Le cose che non sai. Riesce a farti shippare il comodino con la testiera del letto. Tutto. W il fluffy.


F FOR YOU



A Nick piaceva il Natale, da sempre. Adorava svegliarsi la mattina, correre in salotto, ancora con il pigiama di flanella addosso, e vedere un monte di regali sotto l'albero che lui, sua madre e sua sorella avevano addobbato.
Gli piaceva aiutare suo padre a preparare il pranzo, magari assaggiando qua' e la' di nascosto, per poi accogliere gli ospiti alla porta d'ingresso, con il suo sorriso da bambino di sette anni, con qualche spazio al posto di qualche dente.
La cosa che Nick adorava piu' di tutte, piu' dei regali enormi e impacchettati, piu' del cibo delizioso che sembrava non finire mai, piu' della musica che sua madre suonava al pianoforte per tutti, era questa: guardarsi intorno e sentirsi a proprio agio, pieno e sopratutto bene.

Adesso, anche dopo ventotto natali, il Natale sembra lo stesso: maglioni di lana con modelli natalizi, candele accese, odore di cibo, albero di natale, tovaglie rosse e neve. Stessi zii rumorosi, stessi genitori apprensivi, qualche nonno in meno, qualche nipote in piu'. Ormai casa di Nick e' la prima e la sola scelta per le feste natalizie della famiglia Grimshaw, essendo lui quello ricco della famiglia, nonostante suo padre sia il proprietario di una delle banche piu' importanti d'Inghilterra e sua sorella sia una giornalista sportiva di successo.
Nick sa che non e' il suo essere ricco ad attrarre i famigliari, ma il suo essere vip. Appartiene a una famiglia di persone subdole, e ne e' orrificato e fiero allo stesso tempo.
Cosi', seduto al suo solito posto, con addosso una sciarpa verde smeraldo con fantasia a renne, ci prova: si mette comodo, assaggia le patate che lui e sua nonna hanno preparato, interviene nei discorsi di politica di suo cognato e dice battute che fanno ridere tutti, nonno quasi sordo compreso, ma niente.
Non sente niente. Non riesce a sentire quella pienezza che provava appena alzava gli occhi dal suo piatto e guardava i suoi cari sorridergli. Non si sente a suo agio mentre Caitilin, sua sorella, gli chiede se vuole ancora del vino, non si sente bene per niente. Niente. Certo, e' contento di essere li', di avere tutti intorno, di vedere i bambini giocare e la neve scendere dal cielo, ma semplicemente non sta bene.
Richey, il figlio di sua sorella, si avvicina al tavolo correndo, e quando chiede a Nick di giocare a Just Dance con lui e Amanda, sua sorella, ha la bocca sporca di cioccolata ed e' scalzo. Nick sorride e lo segue, sollevato, ma non a suo agio, pieno o sentendosi bene.
 
Qualche ora dopo, Nick ha giocato per tutto il tempo con i bambini, ospiti e parenti si sono congedati, il cibo e' finito e ha smesso di nevicare. 
Quando Richey e Amanda, esausti, salutano lo zio Nick con un bacio sulla guancia, la porta si chiude alle loro spalle, e improvvisamente, la sensazione di Nick diventa apparente, davanti a lui, tangibile: e' solo.
A poco serve mettere su i Disclosure, bere altro whisky e accendere la tv, mettendo mute. Nick e' solo, durante la sera di Natale, e l'unica cosa che gli resta da fare e' anche l'unica che voleva evitare: chiamare Harry Styles.
 
Si appoggia al piano da cucina pieno di bicchieri vuoti e compone il numero. Mentre il telefono squilla, le sue dita picchiettano sul posacenere accanto a lui, e quando Harry risponde, Nick batte il piede a terra nervosamente e neanche se ne accorge.
"Ciao Nick Grimshaw, buon Natale!" dice la voce dall'altra parte, urlando.
"Hey Harry Styles!" risponde Nick, pentendosi di averlo disturbato, sentendolo palesemente contento. "Buon Natale anche a te" aggiunge all'ultimo istante.
"Come procedono i festeggiamenti in casa Grimshaw?" e' sempre stato cortese ed educato, anche quando non era il suo turno.
"Ehm, direi bene. Insomma, procedevano bene" risponde, mordendosi il labbro. "In casa Styles, invece?"
Sente delle risate femminili e un rumore che somiglia a vetro che cade in terra, prima che Harry risponda: "Beh, come puoi sentire Gemma e il suo ragazzo si stanno divertendo. Tra poco sentirai urlare mia madre e mia nonna, probabilmente" ride subito dopo aver spiegato, e Nick fa lo stesso.
"Aspetta, hai detto che 'procedevano' bene? E' successo qualcosa?" chiede prima che Nick possa parlare.
"No. E' che, beh, se ne sono andati tutti" spiega, camminando avanti e indietro per la cucina, nervoso. Poi sente delle urla miste a delle risate, e si pente di tutto cio' che ha detto. "Ma in realta'" comincia, urlando. "Ti ho chiamato per confermare la tua intervista del 6 Gennaio, in radio" mente, sperando di non sembrare cosi' penoso.
C'e' silenzio ora dall'altra parte del telefono, Harry deve aver cambiato stanza.
"Oh, si', certo, ci saro'" dice Harry, mentre Nick sospira di sollievo.
"Bene, ora devo andare. Ciao Harry, divertiti ancora" riattacca appena dopo che Harry lo ha salutato.
Cerca di non pensarci. Va in salotto, prende il pacchetto di sigarette dalla sua giacca e esce in giardino, vestito solo con la sua camicia leggera. Con il freddo, le guance bagnate dalle lacrime fanno quasi male.
 
Cosi' Nick sta guardando la replica del Codice Da Vinci per la terza volta nella sua vita, dopo aver fumato un pacchetto intero di sigarette, aver lavato tutti i piatti e essersi versato altro whisky, per cinque volte. Si sta quasi per addormentare, quando qualcuno bussa alla porta del suo appartamento.
Nick si alza, mette in pausa il film e si avvicina alla porta barcollando. Quando apre la porta non riesce a parlare.
"Ciao Nick Grimshaw! Disturbo?" chiede Harry, con la neve tra i capelli e le mani in tasca, sorridendo.
Nick non riesce, non vuole parlare. Non sta neanche pensando, in realta'.
Quello che succede dopo, mentre Harry si toglie la giacca, si versa dello champagne in un calice e si rolla una canna, a Nick ricorda molto la sensazione di pienezza che lo ha accompagnato ogni Natale, per ventotto anni.
Quando Harry offre a Nick un'altra canna rollata alla perfezione, si avvicina a lui sul divano, lo abbraccia e fumano insieme, guardando Il Codice Da Vinci, Nick si sente definitivamente a proprio agio.
Ma e' quando le labbra piene e calde di Harry baciano quelle sue, morbide e bagnate, che Nick ne e' sicuro: si sta sentendo bene anche questo Natale.
   
 
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