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Autore: Cute_Akuma    26/12/2013    7 recensioni
" Hei-chan! E' vero che stai vivendo con Sasuke Uchiha?! "
" Si. "
"Perché? "
Cosa avrebbe potuto rispondere? 'Bhe sai, ho da pochi mesi scoperto che lui è mio padre e che tecnicamente Naruto sarebbe mia madre visto che è stato lui a darmi alla luce. Ma è del tutto normale.'
Si, tutto normale.

[SasuNaru][Mpreg][OOC(Forse un Sasuke un pò tanto geloso)]
Questo è il seguito della mia altra storia, Reserve Plan e vi consiglio di leggerla se volete capire questa :3
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Mpreg | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie 'Reserve Plan'
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CH. 1
 

<< Naruto, sei certo di volerlo fare ancora? Sono sicuro che non è un problema aspettare ancora un pò e vedere... >>

<< No, ho già deciso. E' ancora possibile, vero, Kurama? >>

Un sospiro.

<< Certo, ma ricordati cosa è successo l'ultima volta, non voglio vederti morire. >>

<< Non ti preoccupare Kurama! So cosa sto facendo ed è la cosa giusta, anche se io non fossi più al suo fianco, lui avrà finalmente ciò che desiderava. Glie lo devo, spero che potrà perdonarmi. >>

 

 

E' notte fonda.

Quei passi non causavano nessun rumore, tipico di un ninja.

Una porta che si chiude. Lei sa dove sta andando, ma, come al solito, non lo ha fermato.

Era da sette mesi che continuava così, ogni tanto, nel mezzo della notte Heiwa si ritrovava ad assistere alla fuga del padre. Andava dal sociopatico, ne era certa.

A quanto pare avevano fatto una sorta di tregua. Peace sapeva cosa facevano, non sapeva tutto nei particolari, ma a quanto pareva la sua stravagante zia dai capelli rosa non vedeva l'ora di parlare con lei di "quanto ci hanno messo a capirlo" oppure di "come sono carini mentre si insultano" arrivando anche a "sarebbe ora che andassero a vivere insieme". Il medico le aveva raccontato anche di come, casualmente, ogni giorno dopo le fughe notturne dell'Uzumaki, i due ex compagni di squadra si ritrovavano all'ospedale nel pomeriggio, "niente di grave" diceva Sakura "solo qualche graffio e livido quì e là".

Per Peace era tutto talmente ovvio - sul serio? - . Ogni sera trovavano un motivo per prendersi a pugni - ah, l'ingenuità dei bambini - . Avrebbero proprio dovuto smetterla, se volevano darsele potevano tranquillamente farlo alla luce del giorno, lei non si sconvolgeva certo.

Con un sospiro la dodicenne si rigirò nel suo letto, ora vuoto e freddo. Certo, doveva ammettere che gli incubi del suo papà si erano fermati, ora faceva sempre sogni tranquilli ed aveva perfino deciso di comprare un letto per la figlia. Proposta subito bocciata dalla faccia offesa della suddetta pargola, era grande, certo, ma non per questo voleva rinunciare a dormire con il suo papà! Insomma, un pò di buon senso, aveva un forno proprio di fianco a lei, pronto a riscaldarla durante le notti invernali e avrebbe dovuto abbandonarlo? Neanche morta!

Eppure il tanto agognato forno non c'era.

Era a casa di Sasuke a farsi prendere a pugni per una stupida faida! Come al solito, avrebbe dovuto porre lei rimedio a tutto questo. Uffa.

La mattina seguente, Naruto era riapparso magicamente nel letto, con il suo finto-sonno e finto-risveglio. Peace non era così stupida da cascarci, ma avrebbe sorvolato... un altra volta. Era tempo di discorsi seri.

Lo sorprese a colazione, quando non sarebbe scappato a causa della troppa fame.

<< Papà, voglio andare a dormire a casa di Sasuke. >>

Non si seppe mai quale forza sovrannaturale impedì al ninja biondo di sputare tutti suoi cereali in faccia alla giovane, ma Heiwa glie ne sarebbe stata grata per sempre. << C-come mai? >>

La ragazza si sistemò una ciocca di capelli biondi - di nuovo lunghi - dietro l'orecchio mentre assumeva uno sguardo timido -falso- . << Tra poco tu andrai in una missione che durerà più o meno un mese, vero? E, bhé, io non vorrei restare da sola. >> Era stato un colpo basso usare la carta della solitudine, ma per il bene della vita sentimentale del genitore questo e altro. Ah, poi, già che c'era il discorso della solitudine: << E voglio anche un fratellino, sai, adoro i bambini! >>

Fu così che pochi giorni dopo, una Naruto pronto a partire per la sua missione lasciò la figlia nelle mani dell'altro padre della giovane, Sasuke-sono-un-vendicatore-in-pensione-Uchiha o più semplicemente il sociopatico.

Non furono saluti molto toccanti e di per sé la prima giornata alla villa non fu per nulla emozionante. Heiwa continuava a parlare di molte cose, ricevendo solo tre, e dico tre parole in cambio: "no", un altro "no" e uno "tsè", magari quattro se contiamo anche quello "mphf" scocciato quando la bambina aveva iniziato a lamentarsi della mancanza di loquacità del moro. Grandissima esperienza davvero.

Dovette aspettare la notte per fare nuove scoperte.

Peace era terrorizzata, era buio intorno a lei, tutte le finestre erano chiuse e, una ragazza che non aveva mai dormito da sola fuori da casa sua, si sentì improvvisamente abbandonata in una stanza che conosceva da massimo quattro ore. Non sapeva neanche la strada per il bagno!

La giovane era davvero tentata di prendere le proprie cose e scappare, ma gli Uzumaki non erano fifoni, neanche un pò! Quindi la biondina optò per la seconda opzione salva-vita, prese il cuscino e la coperta e corse in camera di Sasuke -proprio di fianco alla sua-, sperando di trovare asilo ai piedi del suo letto. Certo, non era come dormire con il suo papà, ma poteva accontentarsi. Arrivata di fianco al letto del moro, una mano la prese per il polso e Peace dovette usare tutta la sua determinazione per non urlare e correre via. Fortunatamente colui che l'aveva afferrata non era altri che il padrone di casa e solo per farla stendere sotto le coperte. Un sospiro di sollievo le scappò quando un braccio caldo dell'uomo le circondò le spalle, facendola avvicinare un pò.

Il respiro di Sasuke le sfiorava la fronte, era strano che un tizio come lui non fosse completamente ghiacciato, ma forse quella era solo la sua personalità... Un pensiero le attraversò la mente.

<< Ne, maestro, quando siamo a casa... >> Era davvero imbarazzante chiederlo. << Posso chiamarti papà? >>

A causa del buio la piccola curva che avevano assunto le labbra dell'Uchiha passò inosservata, ma l'Uzumaki capì lo stesso. << Fa come vuoi. >> Quella nella sua lingua doveva significare " mi farebbe molto piacere se tu lo facessi ".

La giovane ridacchiò, chiudendo gli occhi. << Buonanotte Paparino. >>

Con un attento spionaggio nei giorni seguenti, un appunto venne aggiunto alle cose che la giovane sapeva di Sasuke Uchiha. Ogni volta che lei lo chiamava papà, quella tempesta che si creava negli occhi neri del maestro scompariva del tutto, come se non fosse mai esistita.

Ora si sentiva veramente sua figlia, sentiva di poter fare qualcosa di buono per il sociopatico, e... non era tanto male.

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<< Heiwa! >>

La suddetta ritornò improvvisamente alla realtà, stava di nuovo pensando a com'era stato divertente svegliarsi quella prima mattina per trovarsi davanti l'espressione rilassata di Sasuke, con i capelli straordinariamente scompigliati e le labbra leggermente aperte. Peace pensava di aprire gli occhi trovandolo fermo come una pietra, uguale alla sera prima e invece era stato... dolce.

<< Heiwa, insomma! >>
Oh, si era persa di nuovo. La bionda posò lo sguardo su Azuna, che ora aveva le guance lievemente rosse per la rabbia. << Ti sto parlando, non ignorarmi! >>

L'Uzumaki ridacchiò passandosi una mano sulla frangia. << Scusa Acchan! Che dicevi? >>

L'altra ragazza sembrò calmarsi un pò e fece un lungo sospiro. << Sei finita in squadra con Aki-chan, la ragazza più carina dell'accademia! Te ne avevamo parlato prima io e Momoe, ma scommetto che non ci stavi ascoltando, vero? >>
Nnhh, ricordava qualcosa di questo genere, si...

Non era colpa sua se la sua testa viaggiava in altri mondi, probabilmente era colpa di Naruto, senz'altro colpa di Naruto. Da quando era partito per la sua fantomatica missione cinque giorni prima, non aveva mandato molti messaggi per far sapere della sua salute.

Sapeva che non doveva preoccuparsi, infondo il suo papà sarebbe diventato il sesto hokage, ma... c'era qualcosa ultimamente che le diceva che non era completamente al sicuro e lei s'intendeva di queste cose. Era riuscita a superare l'esame per la promozione a chuunin con la sua squadra proprio grazie al suo sesto senso. Il sociopatico però non ne era stato molto sorpreso. Mai che mostrasse un minimo di apprezzamento.

<< Le si sono dichiarati un sacco di ragazzi ma lei li ha sempre rifiutati! E alcuni non erano per niente brutti... >>

Azuna stava per continuare il suo discorso sui ragazzi dell'accademia, ma una furia che arrivò di corsa la interruppe.

<< Hei-chan! E' vero che stai vivendo con Sasuke Uchiha?! >> Momoe, membro del neo club di adoratrici di Sasuke Uchiha, si sedette davanti a Peace con sguardo infiammato.

<< Certo. >> Non era un problema ammettere che Sasuke la stava ospitando, la cosa difficile era rispondere alla domanda successiva.

<< Perché? >>

Ecco, appunto. Cosa avrebbe potuto rispondere? " Bhe sai, ho da pochi mesi scoperto che è mio padre e che tecnicamente Naruto sarebbe mia madre visto che è stato lui a darmi alla luce. Ma è del tutto normale."

Meglio tenere un basso profilo.

<< Lui e mio padre sono amici, quindi mentre papà è in missione mi ha ospitato così che non stessi da sola. >>

Era una motivazione del tutto ragionevole, aggiungendo anche il fatto che l'Uchiha era il suo insegnante e che non andava bene che una bambina di dodici anni vivesse da sola per un mese intero. Il mondo non era pronto alla verità. Per questo ogni volta che qualche fan di Sasuke la fermava e le chiedeva le motivazione, Heiwa dava questa risposta insieme a " ma non penso che siano affari tuoi! ", perché tutte quelle che andavano dietro a Sasuke erano potenziali nemiche del suo amato papà - Naruto, s'intende -.

Ormai la vita privata di Peace Uzumaki era di dominio pubblico, comunque, visto che ogni singolo cliente del piccolo bar in cui erano, senza contare i dipendenti, avevano sentito il loro piccolo discorso. Ora tutte le vecchiette che incontrava per strada avrebbero iniziato a bisbigliare.

<< Andiamo un pò in giro? >> Doveva assolutamente scappare.

Nonostante le ragazze riuscirono ad allontanarsi con successo dal locale, Momoe, che continuava ad insistere sull'argomento ' Sasuke ', di certo non era molto utile a mantenere normale la vita della biondina.

Faceva fin troppe domande. " A che ora si sveglia? " a "Come fanno i suoi capelli a brillare così tanto?", Heiwa e Azuna ormai la ignoravano altamente, preferendo parlare d'altro mentre la mora si dava risposte da sola. " Ma certo, deve essere un qualche shampoo speciale! Scommetto che odora di fragole, adoro le fragole... "

Improvvisamente Peace si ritrovò a terra, su cosa era inciampata? La testa bionda si girò per incontrare lo sguardo di una rossa che passava di lì, chi cavolo era questa mo? Mhà, suo padre le aveva insegnato ad essere gentile con gli estranei, quindi fece un piccolo inchino, con uno 'scusa' sussurrato, prima di riprendere la sua strada.

Una vena sulla sua fronte iniziò a pulsare quando si accorse che quella tizia non aveva neanche pensato a risponderle!

Le sue amiche la aiutarono ad calmarsi, senz'altro una grande kunoichi come Peace non si sarebbe preoccupata per queste cose, lei era superiore!

Decisero di sedersi ad un parco, finalmente riuscirono a parlare normalmente senza che un certo maestro venisse nominato, ma iniziarono invece a parlare del giovane Kage del villaggio della sabbia.

Azuna non vedeva l'ora di avere un occasione di incontrarlo in qualche mondo, andava bene anche solo vederlo da lontano, voleva proprio sapere se era come l'avevano descritto.

Ogni volta che veniva nominato il Kazekage, Naruto si metteva a ribadire la sua promessa di diventare il capo di Konoha per essere allo stesso livello dell'amico, lamentandosi perché la vecchia non si sbrigava a dire pubblicamente che lui sarebbe stato il successore, ormai neanche Kakashi e Shikamaru potevano batterlo, diceva, figurarsi un certo Uchiha che " si era presentato alla guerra affermando di voler diventare Hokage dopo la sua fuga" . Bha.

In ogni caso, anche Peace voleva uscire, visitare gli altri paesi... non era fatta per rimanere all'oscuro, all'interno delle mura.

<< Ma quella non è... >>

La voce di Momoe spinse le due amiche a girarsi verso l'entrata del parco, dove Aki, quella Aki, stava amabilmente parlando con Miyato Foe. Da quello che Peace sapeva di lui, era un abile chuunin di quattordici anni, ma non parlava mai con nessuno se non era estremamente necessario. Era un tipo strano senz'altro, con quei suoi capelli bianchi e gli occhi grigi.

Una tentazione troppo forte spinse la biondina a immischiarsi, comparendo alle spalle della compagna di squadra con una risata.

<< Bene bene Aki-chan! >>

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<< Ohi, Naruto, ti senti bene? >>

<< Certo, Shikamaru! Ho qualcosa di strano? >>

<< Uhm, sei un po' più rosso del solito. Ma me lo starò immaginando. >>

<< Infatti! Io non mi ammalo mai! >>

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Una konoha distrutta. Il suo sogno si era avverato, ma non era lui l'artefice di quello sfacelo, no. Era stato Pain, l'onnipotente possessore del Rinnegan che si era fatto sconfiggere da Naruto-perdente-Uzumaki.

Lo stesso Naruto che aveva tentato di convincerlo a tornare, ancora. Quella testa quadra non aveva intenzione di arrendersi, quando avrebbe smesso di inseguirlo? Voleva compiere la sua vendetta, non aveva bisogno di aiuto da parte di nessuno.

Senza un minimo rumore, Sasuke Uchiha si infilò in quella che doveva essere la dimora temporanea dell'Uzumaki, l'aveva trovata con lo Sharingan, avrebbe potuto ritrovare quello stupido ovunque.

Il dobe se ne stava steso sul suo futon, dormendo in modo così pacifico che Sasuke non voleva fare altro se non tirargli un calcio come sveglia. Ma non l'avrebbe fatto, non ora almeno.

In silenzio, il moro si inginocchiò vicino al corpo dell'ex-compagno di squadra, studiando il suo volto con sguardo attento, cogliendo ogni singolo movimento di quel viso che tanto voleva pendere a pugni. Una mano chiara passò sulla guancia segnata dell'idiota, toccandolo solo con la punta delle dita, per non attirare la sua attenzione, ma Naruto doveva essere molto stanco perché avrebbe già dovuto percepirlo da quando era nascosto tra gli alberi.

Dita diafane seguirono i tagli che distinguevano il biondo, prima che il viso di Sasuke si abbassasse arrivando a respirare sul naso dell'altro. Di nuovo, c'era di nuovo.

L'Uchiha non aveva mai capito cos'era, ma non lo voleva, assolutamente. Era una strana sensazione che gli toglieva il fiato ogni volta che Naruto faceva qualcosa, la maggior parte delle volte quel qualcosa era pericoloso. Sasuke pensava di essersene liberato, prima alla valle della fine, dove aveva troncato il loro legame e l'aveva lasciato vivere perché non voleva seguire le orme di Itachi, e dopo al covo di Orochimaru, quando aveva tentato di ucciderlo e Sai l'aveva fermato. No, quella ridicola copia non sarebbe riuscito a fermarlo se lui non glie l'avesse permesso. Il traditore voleva che Naruto scomparisse, che se ne andasse dalla sua vita e che si portasse dietro tutte quelle emozioni inutili che suscitava nel cuore dell'Uchiha. Ma il dannato dobe non voleva saperne, continuava a correre e correre.

<< Sa... >> Le labbra sottili del biondo si mossero. Stava sognando Sakura, ovvio. Il pensiero di quei due che, in sua assenza, si erano dati alla pazza gioia non fece altro che infuocargli lo stomaco. Naruto lo chiamava amico, fratello, ma Sasuke sapeva che, nel profondo di ciò che rimaneva del suo cuore, l'Uzumaki non sarebbe potuto essere così poco e questo lo distruggeva, odiava non essere il migliore. Si trattasse di forza o di importanza.

Il moro si rimise in piedi, una mano sulla spada. Poteva finirla in questo momento, non avrebbe dovuto rubare gli occhi del suo adorato fratello e non avrebbe più dovuto guardare ancora una volta quelli celesti di Naruto.

Esitò.

Una parte di Sasuke non vedeva l'ora di scontrarsi con il biondino. Vederlo imprigionato nelle sue mani, alla sua mercé e con quello sguardo puntato solo su di lui, sarebbe esistito solo lui per l'Uzumaki. Niente più Sakura, Kakashi o Gaara. Solo lui e Naruto.

<< Sasuke. >> Dormiva ancora. Era ancora immerso nei suoi sogni e la sua espressione non era cambiata di una virgola, sempre la solita faccia da idiota.

Il perdente stava sognando lui.

Tutto si fece più confuso nella mente del traditore, iniziò con un morso sulla spalla abbronzata, lasciata incautamente scoperta. Zaffiri che si aprivano al mondo e versi soffocati di dolore. Polsi imprigionati da una morsa e lacrime non volute che sgorgavano su guance segnate. Sasuke stringeva la vita dell'altro nella sua morsa, la sentiva, era sul punto di spezzarsi. Un attimo di indecisione - sono davvero capace di farlo? - in cui il moro lo lasciò libero e le braccia di Naruto lo afferrarono, impedendogli di andarsene, di fuggire di nuovo e lasciare tutto in sospeso.

Anche dopo che fu finita, quando l'Uchiha si era ritrovato tra le mani quel corpo marchiato con il proprio nome in ogni angolo, il ninja della foglia tentò di fermarlo. Dicendogli di non andarsene di nuovo, di finirla di vagare nel buio. Servì solo un bacio a tranquillizarlo, il tempo di un bacio per far si che la calma tornasse in quella tenda.

Un ragazzo tornò alla notte a cui apparteneva, lasciandone un altro dai capelli dorati a vagare nel suo mondo interiore, impegnato nell'inseguire una bolla di luce.


=.=.=.=.=

Per adesso mi fermo quì :3
Per prima cosa voglio ringraziare tutti coloro che hanno letto la prima parte della storia, grazie anche a chi ha commentata è l'ha messa tra preferiti/seguite/ecc..
Spero di non aver commesso orrori di ortorafia in questo capitolo e che sia tutto chiaro :3
Non so precisamente quando pubblicherò il prossimo capitolo, ma ho pubblicato questo per costringermi a finire tutta la storia, così se mi chiedete un seguito non avrò scuse v.v
Certo, potrebbe anche essere che per quando uscirà il prossimo, nel manga sarà successo qualcosa di assurdo (e ho paura che forse succederà) e che il finale che mi sono immaginata io per la guerra non funzioni più... ma nel caso questa storia rimarrà la stessa XD

E anche a chi è rimasto a leggere anche tutti questi miei commenti inutili...


 

  
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