8. Goodnight. "Certo che me lo ricordo.." mentii "Ami quando ti tocco la schiena.." Justin sorrise. Magari era vero. Era una delle cose che gli piacevano. "Mmmmmm, brava amore, ti ricordi proprio tutto.." Infilai la mia mano sotto la sua camicia bianca e deglutii pesantemente. Toccai la parte bassa della schiena, vicino ai reni e lui chiuse gli occhi. Sembrava in trans. Andai fino al collo, che massaggiai solo dopo avergli dato un bacio casto, e poi riscesi fino ai reni. Questo passaggio collo-reni reni-collo andò avanti per un po'. "Sono più o meno tre settimane che non lo faccio.." sorrisi a Pattie. "Glielo facevo quando era piccolo.. Si addormentava quando lo facevo." sorrise lei a sua volta. "Aw, lo fa ancora, credimi." dissi. Tolsi la mano dalla schiena di Justin, che aprì gli occhi e mi rivolse uno dei suoi migliori sorrisi. "Amore, sei sempre fantastica." "Grazie, cucciolo." dissi accarezzandogli il viso. "Ragazzi, mi piacerebbe rimanere di più, è solo che domattina devo svegliarmi presto, c'è il battesimo del figlio di una mia amica." "Certo, tranquilla. Tanto ci vediamo domani." "Va bene. Vi aspetto a pranzo, okay?" "Perfetto." sorrisi. "A domani.. Owh, Justin paghi tu?" rise. "Certo." "Grazie tesoro, sei rimasto il figlio perfetto di sempre." "Certo, mamma, certo." "Buonanotte." "Buonanotte Pattie." la salutai, sedendomi sulle gambe di Justin. Quando si fu allontanata, mi girai verso Justin. "Sei un'ottima attrice." "Anche tu." "E chi ti dice che io recitavo?" Non fiatai. Si avvicinò alle mie labbra, lasciandomi un bacio a stampo. "Ti voglio bene." "Aaaw, anche io." lo abbracciai. 'Owh, andiamo, Lola! Davvero? Gli vuoi solo bene? Lola, sei cotta di questo ragazzo. So che forse è impossibile, perché lo conosci da troppo poco, ma credimi, è così.' mi disse la mia coscienza in quel momento. 'Ma cosa dici? Non è vero. Gli voglio solamente bene.' 'Ceeeeeerto. I baci con la lingua si danno agli amici, infatti.' 'Lascia stare i baci con la ling- OKAY, STO PARLANDO DA SOLA, SONO COMPLETAMENTE FUSA.' pensai di nuovo. "Mi riporti da me?" "Di già?" "Justin, sono le undici, e mio padre non sa che sono qui. E neanche mia madre... E CHISSÀ QUANTE CHIAMATE MI AVRANNO FATTO!" Presi l'iPhone dalla tasca dei jeans e lo sbloccai. 12 chiamate. Tutte da mia madre. Composi il suo numero. "Lola! Dove diamine sei?" "Scusa mamma, hai ragione. Sono a cena fuori con un mio amico, il ragazzo con cui ero sull'aereo." "D'accordo Lola, però devi avvisare quando esci. Abbiamo creduto il peggio, quando non ti abbiamo vista in camera." "Okay mamma. Scusami. A che ora posso tornare?" "A mezzanotte ti voglio in stanza." "Va bene, ci sarò." "Ciao tesoro, divertiti." Riattaccai. "Allora.. Adesso che hai chiamato tua madre, dove andiamo?" "Non lo so.. Andiamo sulla spiaggia? Mi piace la luna che riflette sul mare." "Andiamo." "Sì, Justin, prima dobbiamo pagare." "Oh, giusto." Justin porse una banconota da 100$ al cameriere e gli disse di tenere il resto. "Andiamo." Raggiungemmo la macchina di Justin e salimmo entrambi. "Allora.. È stato così male baciarmi?" "Non tanto." risposi ridendo. "Ah, sì?" "Baci bene." "Mh. Beh, grazie. Il segreto sta tutto nel muovere bene le labbra." "Io non lo so fare.." lo stuzzicai "Mi insegni?" "Tu-tu vuoi che io ti insegni?" chiese quasi scioccato. "Eh, già." mi morsi il labbro, sembrando innocente. "Mi pare che prima lo sapessi fare abbastanza bene." mi stuzzicò. "Ho dimenticato come si fa." Accese una sigaretta, aspirando il fumo, poi sorrise. "Oh, mi piace il miscuglio tra alcool e fumo." gli sussurrai all'orecchio, con voce sexy, riferendomi alla sigaretta e alla poca birra che aveva bevuto durante la cena. Si voltò verso di me e mi baciò. Mi diede un bacio casto. "Va bene, così?" "No. Voglio qualcosa di più." mi mordicchiai il labbro. "Tesoro, sono le undici e mezza. A che ora devi stare in albergo?" "A mezzanotte, cazzo! Corri, corri Justin." Aspirò il fumo della sigaretta, e mettendo in moto, rise. "Ehi, ehi. Calma." Girò le chiavi nel nottolino e partì. ------ 20 minuti dopo "Beh, allora grazie, piccola." "E di cosa? Mi ha fatto piacere aiutarti." Sorrise. Spense il motore della macchina, per poi scendere. "Allora buonanotte." "Tu.. Ti fermi un altro po' qui?" "Sì, magari vado nella stanza dove si vedono le partite e si può fumare. Vuoi che ti accompagno?" "Mi farebbe piacere, ma se non vuoi non ce n'è bisogno." "Mi va, tranquilla." Mi prese per mano e andammo verso la mia stanza. Quando arrivammo, appoggiai la mia schiena alla porta e lui tese il braccio appoggiandolo accanto alla mia testa. "Allora, buonanotte." "Buonanotte, piccola." Sorrisi, e lui rimase lì. Fermo. "Justin? Buonanotte." "Buonanotte." sorrise, avvicinandosi. Mi sporsi in avanti, e poggiai le mie labbra sulle sue, morbide e dolci. "Buonanotte." "Buonanotte." sussurrai sulle sue labbra. Quando tolse il suo braccio, aprii la porta. "Ciao, piccola." sussurrò ridendo. Spazio Autrice. PERDONO! Il capitolo è praticamente impossibile da leggere, perché sto dal cellulare e non ce la faccio a stabilire i caratteri. A parte questo problema, spero che il capitolo vi piaccia. Baci grandi.