Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: kanejvibes    26/12/2013    17 recensioni
"[...] La verità è questa, Jane, io ho paura. Ho così tanta paura".
Irrigidì la mascella e si voltò verso la lavagna.
Poi, sospirò.
Mi ci volle qualche minuto per realizzare tutto, ma poi sorrisi e intrecciai le mie dita con le sue, ricercando il suo sguardo.
Quando i suoi occhi, in quel momento lucidi, incontrarono i miei, non riuscii a starmene lì impalata come una cretina: lo abbracciai.
"Non devi vergognartene, aver paura è umano. E almeno che tu non sia segretamente un supereroe, non puoi non averne. Puoi soltanto condividerla con qualcuno", dissi, sciogliendo l'abbraccio.
"Lasciami essere quel 'qualcuno'", sussurrai.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
A noi

Quando aprii lentamente gli occhi, un leggero raggio di sole già filtrava dalle finestre.
Sorrisi, notando che il braccio di Zayn era ancora stretto intorno al mio corpo, e ripensai alla notte che avevamo passato: non avevamo parlato molto, ma dopo quello che era successo, doveva avermi perdonata. O almeno ci speravo.
Mi voltai delicatamente, attenta a non svegliarlo.
Lui dormiva profondamente ed era davvero dolce.
Mi morsi il labbro, ricordandomi che avevo rischiato di perderlo e continuai a fissarlo per qualche minuto.
"Nessuno ti ha mai detto che è maleducazione fissare?", mormorò lui, con la voce impastata, senza neanche aprire gli occhi, accennando un lieve sorriso divertito.
Deglutii, arrossendo.
"Ti...ti ho svegliato?", chiesi, continuando a guardarlo.
Aprì gli occhi, ricambiando lo sguardo.
"In realtà, ero già sveglio da un po'", commentò, allargando il sorrisetto.
Allontanai lo sguardo e mi morsi di nuovo il labbro.
"Sei imbarazzata", constatò, spostando una ciocca di capelli che mi era ricaduta sul viso.
"E incredibilmente tenera", aggiunse, avvicinandomi a sè per far sfiorare le nostre labbra.
Sussultai a contatto con il suo corpo caldo.
"Non...non sono imbarazzata", sussurrai, per niente convinta della mia affermazione.
"Mmh mmh", fece lui, lasciandomi un lungo bacio a fior di labbra.
"E' solo che...insomma...è strano...".
Zayn si allontanò appena per guardarmi.
"Io...beh...mi sento uno schifo per aver baciato Harry e non averti detto niente...e non ne abbiamo ancora parlato...e...", mi fermai, senza sapere come continuare e lui tornò a sorridere.
"Mi sembrava di essere stato abbastanza chiaro ieri notte", sussurrò con tono malizioso, schioccandomi un bacio sul collo.
Lo allontanai, lanciandogli un'occhiataccia e lui non fece altro che allargare il sorrisetto.
"E' stato assolutamente stupendo, probabilmente ti ho perdonata grazie alla meravigliosa scop-", gli tirai un colpo, interrompendolo e lui ridacchiò, ma poi tornò serio.
"Non mi sarei mai approfittato di te, se non fossi stato sicuro di averti perdonata", sussurrò, dolcemente, accarezzandomi la guancia.
Mi aprii in un sorriso e lo baciai.
"Quindi è tutto a posto?", chiesi, mordendomi il labbro.
Annuì.
"Sicuro?".
"Sì, Jane, ho capito che tu sei molto più importante del mio stupido orgoglio...e poi...non avrei dovuto dirti che non ti amavo...", disse, distogliendo per un attimo lo sguardo.
"No, non darti la colpa...", sussurrai, prendendolo per mano.
"Io ti amavo, non riuscivo ad ammetterlo a me stesso, ma era così e se non ti avessi mentito non saresti andata da Harry...quindi, sì, mi do la colpa", affermò, prendendo un lungo respiro.
Poi corrugò la fronte e alzò le spalle.
"Almeno una parte...uhm...una piccola, minuscola parte", disse, ridacchiando.
Gli tirai un colpo, ridendo.
Poi, lo baciai e lui mi strinse a sé.
"Vado a preparare la colazione", disse, dopo un po', lasciandomi un bacio sui capelli.
"Ti aiuto", sussurrai.
"No, torna a dormire. Te la porterò a letto, voglio viziarti", mi disse, baciandomi prima di scendere giù.
Sorrisi e mi strinsi tra le coperte, cadendo, finalmente, in un sonno tranquillo.

 
***


Appena mi svegliai andai in bagno, ma, aprendo la porta, mi ritrovai Louis davanti, con i capelli bagnati e soltanto un asciugamano intorno alla vita.
Tirai un urlo, coprendomi gli occhi.
"Oddio! Ma che ci fai qui?", esclamai, quando mi fui calmata leggermente, guardandolo attraverso una piccola fessura tra le dita.
Lui alzò le braccia, corrugando la fronte.
"Mi sono appena fatto la doccia?", ribatté, ovvio.
"L'ho notato! Ma che ci fai nel bagno di Zayn?", sbottai.
"Potrei farti la stessa domanda, anche se la risposta sarebbe un tantino più ovvia della mia...e togliti le mani dagli occhi, non sono mica nudo!", disse, ridacchiando.
Sbuffai e incrociai le braccia.
"Allora? Vuoi rispondermi o no?", lo incitai, alzando le sopracciglia.
"Sono uscito adesso da lavoro e la casa di Zayn è molto più vicina della mia", disse, frizionandosi i capelli con un asciugamano.
"Tu non dovresti essere a scuola?", chiese, afferrando la sua maglietta.
"Ehm...sì, ma non credo che ci andrò".
"Grande! Così puoi restare con me e gli altri", commentò, sorridendomi.
"Gli altri?", gli feci eco, confusa.
"Certo, sono tutti giù", continuò, armeggiando in un cassetto.
"Che ci fanno qui?".
"Oh, li ho chiamati io quando ho saputo che tu e Zayn avevate fatto pace", rispose, sorridendomi maliziosamente.
"Zayn ti ha detto che noi due...?".
"Oh, no, ma me lo hai appena confermato tu adesso", mi interruppe, spingendomi fuori dal bagno.
"Se adesso vuoi scusarmi, devo cambiarmi", disse, chiudendomi la porta in faccio.
"Magnifico", commentai, roteando gli occhi.
Scesi in salotto, dove Niall stava guardando un film.
"Ciao", lo salutai, senza troppo entusiasmo.
"Ciao!", esclamò lui, rivolgendomi un enorme sorriso.
"Dove sono tutti?".
"In cucina, aiutano Zayn con la colazione e Harry...".
"Harry è qui!", esclamò il riccio, spalancando la porta.
Poi mi venne incontro e mi abbracciò, tirandomi su per farmi fare una giravolta.
"Sono felicissimo per te", mi sussurrò, stringendomi più forte.
Sorrisi e poi mi distaccai.
"Tu...ehm...tu stai bene?", chiesi, imbarazzata, stando attenta che Niall non stesse origliando.
"Sì, sì...sai, con Maggie sto alla grande".
Spalancai la bocca.
"Maggie?".
"Sì, stiamo uscendo insieme...ed è meravigliosa, davvero. Probabilmente mi sto innamorando", disse, facendo un piccolo sorriso.
"Così presto?", chiesi io, ricambiando il sorriso.
Lui alzò le spalle e andò in cucina, con me al seguito.
"Buongiorno!", esclamò Liam, che fu il primo a vederci.
"Ehi", ricambiai io, mentre Harry salutava tutti con la mano.
"Ti sei alzata, volevo portarti la colazione a letto", si lamentò Zayn, facendo una smorfia.
Alzai le spalle e sorrisi, poi mi voltai verso il riccio.
"Ehi, Har, perché non prendi il posto di Zayn per un attimo?", chiesi, afferrando il moro per un braccio e trascinandolo fuori dalla cucina.
Lo spinsi contro il muro e lo baciai appassionatamente.
"Mmh...wow", sussurrò lui, con gli occhi chiusi, appena mi distanziai.
"Volevo...chiarire una cosa...", iniziai io, prendendolo per mano.
"Cosa?".
"Beh...tu hai detto di avermi perdonata e tutto, ma...non abbiamo parlato della nostra relazione...insomma...sono ancora la tua ragazza?", mormorai, abbassando gli occhi sulle mie scarpe.
Lo sentii ridacchiare e mi afferrò per la vita, attirandomi di nuovo a sé.
"Certo, piccola".
Sorrisi e lo baciai.
"Ti amo", dissi.
"Io di più", ribatté lui, schioccandomi un bacio sulla guancia.
"Ma adesso sarà meglio che torni in cucina per evitare che Harry combini un casino".

 
***


Facemmo tutti colazione insieme, poi a qualcuno venne l'idea di andare a Brighton per passare la giornata al mare, nonostante non fosse proprio il periodo adatto.
"Wow", sussurrai, mano nella mano con Zayn, appena arrivammo sulla spiaggia.
Lui corrugò la fronte.
"Non hai mai visto una spiaggia?", chiese, confuso.
Ridacchiai, stringendogli la mano.
"Certo che sì, ma c'è un'atmosfera diversa qui", sussurrai, sorridendo.
Lui annuì, poi cambiò espressione e mi rivolse uno strano sorrisetto.
"L'acqua è gelida, sai?", sibilò, facendomi aggrottare le sopracciglia.
"Oh, no!", esclamai, capendo le sue intenzioni. Ma ormai era troppo tardi: non riuscii a fare un passo che lui mi afferrò e mi caricò sulle spalle.
"No, no, no, no, no! Zayn, mettimi giù!", gridai, tirandogli dei colpi sulla schiena.
Lui ridacchiò e continuò a camminare verso l'acqua.
"Non ti azzardare, no! Aiuto!". Chiesi aiuto agli altri e loro risero, poi trovai maledettamente irritante Louis, che mi salutò con la mano e fece un sorrisetto divertito.
Sbuffai e continuai ad agitarmi.
"Zayn, ti avverto...prova soltanto a bagnarmi un dito e...".
"Oh, dai, in memoria dei vecchi tempi, no? Ricordi il bagnetto nella fontana?", canticchiò, divertito.
Il mare si avvicinava sempre di più e, nonostante non riuscissi a vederlo, sentivo l'infrangersi delle onde sui sassi colorati sempre più forte.
"No, no!", gridai, aggrappandomi al maglione del moro quando vidi i suoi piedi immergersi nell'acqua.
"Mmh è anche più fredda di quel che pensavo", ridacchiò lui, con tono beffardo.
"Zayn, per favore, mettimi giù".
"Come vuoi", sussurrò.
"No, no, non intendevo...", non riuscii a finire la frase che mi ritrovai completamente sott'acqua.
Mi tirai in piedi, appena in tempo per vedere Zayn che se la rideva di gusto.
Spalancai la bocca, tremando per il freddo che mi stava congelando le ossa.
"Ti odio!", gridai, stringendomi tra le braccia.
"Dai, non fare così, era uno scherzetto innocente", ridacchiò ancora, avvicinandosi per abbracciarmi, ma lo scansai e uscii dall'acqua il più velocemente possibile.
Niall mi corse incontro, preoccupato.
"Non credevo che l'avrebbe fatto davvero. Stai bene?", mi chiese, avvolgendomi con la sua giacca.
"S-sì", balbettai, tremando.
"Ehi, Jane". Zayn mi bloccò per un polso, ma mi divincolai dalla presa, senza neanche guardarlo.
"Oh, andiamo, sei davvero arrabbiata?".
"Oh, no. Non sono arrabbiata del fatto che tu abbia cercato di uccidermi!", esclamai, fulminandolo con gli occhi.
Aggrottò le sopracciglia.
"Ucc...ucciderti? Ma dai!", bofonchiò, scuotendo la testa.
Sbuffai e feci per andarmene, ma mi fermò di nuovo.
"In macchina ho degli asciugamani, dai vieni", sussurrò, dolcemente, prendendomi per mano.
Non opposi resistenza e lui mi avvolse con un asciugamano, accarezzandomi come si fa con un bambino appena esce dall'acqua.
Sorrisi.
"Che c'è?", chiese lui, curioso.
"Niente...sei strano: prima mi bagni, poi mi tratti come se fossi una bambina".
"Oh, scusa, non vuoi che...". Lo interruppi con un dito sulle labbra.
"Non ho detto questo", sussurrai, sorridendogli.
Lui ricambiò il sorriso e mi strinse fra le braccia per scaldarmi.
"Lo so, mi sono comportato da idiota".
Risi e mi accoccolai sul suo petto, chiudendo gli occhi.
"Perché pensi che ti ami?", dissi, sorridendo.
"Sei tutto per me, mi hai reso davvero una persona migliore", ribatté lui, accarezzandomi la guancia.
"Oh, Zayn, sei diventato dolce", esclamai, ridacchiando.
Lui rise e appoggiò la fronte alla mia.
"Preferisco essere dolce che stare senza di te".
Lo guardai intensamente negli occhi e lo baciai.
"Confermo. Sei davvero smielato".
Scoppiammo a ridere.

***


Pranzammo sulla spiaggia e passammo molto tempo a chiacchierare, ridere e scherzare. Ci raccontammo storie, segreti e barzellette, come si fa tra amici.
Poi, io e Maggie ci allontanammo dal gruppo per fare una passeggiata.
"Tu e Harry, eh?", feci io, ad un certo punto.
Lei arrossì appena, alzando le spalle.
"Già, continuo a pensare che lui sia troppo per me".
"Ma cosa dici? Per me siete perfetti insieme", ribattei, tirandole una spinta amichevole.
"E' che...insomma, lui era innamorato di te e tu sei così...", si interruppe, sospirando.
"Beh, è ovvio che sia ancora innamorato di te", concluse, mordendosi l'interno guancia.
"No. No, io e lui siamo soltanto amici. E, forse, non dovrei dirtelo, ma mi ha detto che probabilmente si sta innamorando di te", dissi, sorridendole.
"D-davvero?".
Annuii con la testa e lei mi sorrise.
"Beh, comunque non lo biasimerei se provasse ancora qualcosa per te...sei davvero una persona meravigliosa", sussurrò.
Scossi la testa.
"Adesso non esagerare, sono solo...solo io".
"Oh, Jane, non fare la modesta, insomma...guardali", continuò, indicando i ragazzi che chiacchieravano e ridevano allegramente seduti intorno al fuoco.
"Guarda Zayn. Ti ha trattata malissimo eppure tu non ti sei arresa, sapevi di poter trovare una buona persona in lui e così è successo: è tornato a sorridere. E poi li hai riuniti. Harry mi ha detto che dopo la morte di Dana, lui aveva smesso di frequentarli, se non per Liam qualche volta. E lo stesso vale per Louis e Niall. E Zayn, invece, era tutto solo...e guardali adesso. Sono tutti insieme. E sono felici...è merito tuo, Jane. Sei stata tu".
Ascoltai attentamente le sue parole, mentre passavo lo sguardo sui ragazzi e, pensandoci, mi resi conto che era la verità.
"Quindi, no. Non sei 'solo tu', sei una persona meravigliosa, qualcuno che tutti dovrebbero avere come amica", concluse, sorridendomi.
Ricambiai il sorriso e la abbracciai.
"Momento fra ragazze?", esclamò Louis, ridacchiando.
Scoppiammo a ridere e li raggiungemmo.
"Che state facendo?", chiese Maggie, sedendosi.
"Un gioco. Si chiama: dimmi una parola e ti racconterò una storia", rispose Louis, ridendo.
"E che gioco è?", feci io, confusa, appoggiandomi alla spalla di Zayn.
"Oh, è divertente...state a vedere. Harry, inizi tu?".
Il riccio annuì, prendendo un lungo respiro.
"Vai".
"Uhm...vediamo...", fece Louis, fingendosi pensieroso.
Tutti stavano ridacchiando e io e Maggie ci lanciammo un'occhiata.
"Ragazza", esclamò poi.
Harry sorrise e guardò Maggie.
"Innanzitutto premetto che non sono bravo in questo gioco...", ridacchiò.
"Beh...ehm...Maggie...so che ci frequentiamo da poco, ma tu sei davvero speciale e...beh...vuoi essere la mia ragazza?", chiese, mordendosi il labbro.
La bionda schiuse le labbra e per un attimo rimase immobile, senza sapere cosa dire.
"Oddio, io...sì!", esclamò poi, saltando al collo di Harry e baciandolo.
Io sorrisi e guardai Zayn che ricambiò, poi si schiarì la voce e attirò l'attenzione su di sé.
"Bene, visto che siamo in vena di proposte...", disse, armeggiando con una mano nella tasca dei jeans.
"Ne ho una per te, Jane", continuò, sorridendomi, prima di tirare fuori una chiave.
"Una chiave?".
Corrugai la fronte e lui rise.
"La chiave di casa mia", rispose, porgendomela.
Sorrisi, ma quando feci per afferrarla, lui spostò la mano.
"Ah, un attimo: posso dartela soltanto se vieni a vivere con me. Vuoi venire a stare da me?", chiese, serio.
Spalancai la bocca, incredula.
"Di' di sì, di' di sì!", esclamò Louis, battendo le mani.
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio, piacevolmente sorpresa e sorrisi.
"Io...non so cosa dire...", sussurrai.
"Di' di sì!", sbottò Louis, a voce ancora più alta.
Tutti risero, guardandolo, poi io tornai a rivolgermi a Zayn.
"Oddio, i miei genitori mi uccideranno, ma...sì! Oddio, sì!", esclamai, abbracciandolo.
Quella giornata era perfetta, non sarebbe potuta essere migliore.

 
***


Ormai si era fatto buio e le uniche cose che facevano un po' di luce erano il piccolo fuoco che ancora scoppiettava allegramente e la luna.
Eravamo tutti in silenzio, attenti ai suoni armoniosi di quel luogo.
Ad un certo punto, Louis scattò in piedi, rovinando l'atmosfera.
"Lo spumante!", esclamò.
"Me ne ero dimenticato", continuò, correndo via per poi tornare qualche secondo dopo con una bottiglia di spumante e dei bicchieri.
"Bene, direi di fare un brindisi a noi e alla nostra amicizia. Perché possa durare per sempre. A noi", disse, alzando il suo bicchiere.
"E a Louis, che per la prima volta in vita sua ha fatto un discorso serio", intervenne Liam, ridacchiando.
"A Maggie e a Jane, senza le quali questo gruppo sarebbe soltanto pieno di idioti", mormorò Niall.
"A Liam, perché boh, ah, perché ha brindato a me", fece Louis, ridendo.
"A Niall", iniziai io, guardandolo, "perché è una persona dolcissima...e a Zayn che è passato da essere uno stronzo scontroso ad uno stronzo spiritosone".
Tutti ridacchiarono e lui mi pizzicò la guancia.
"A Harry e a Zayn perché finalmente sono tornati amici", riprese Louis, alzando il bicchiere.
"A Dana, che mi ha cambiato", fece Zayn, facendo piombare di nuovo il silenzio.
Zayn sorrise appena e poi si voltò verso di me.
"E a te, Jane, che continui a cambiarmi", concluse, sorridendo.
"A noi!", esclamò Louis.
"A noi!", gridammo tutti in coro.




 
Aaaaaaw, questo era l'ultimo capitolo, gente.
E devo dire che mi sono divertita a scriverlo e ho ripensato al giorno in cui mi è venuta in mente l'idea per questa storia.
Mi mancherà. Tantissimo.
Ma va be', c'è ancora l'epilogo.
Comunque, come avete passato il Natale? Avete ricevuto tanti regali? :3
Io sono felicissima in questo periodo, probabilmente l'avrete notato. Mah, sarà l'effetto delle vacanze ahah
Ah, un'ultima cosa prima di andare: ho pubblicato il prologo del sequel di 'My life with you', spero che vi piaccia.
Ok, adesso sparisco, ci risentiamo dopo l'epilogo!
Buone feste a tutti.
Baci,
Vale. :)



 
 

  
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: kanejvibes