**DON’T
JUMP!**
Era una mattina
tranquilla a Konoha.
Il Sole splendeva
placido nel cielo azzurro, e il cortile dell’Accademia Ninja era gremito di
studenti che aspettavano di poter entrare.
I Jonin partivano
per le missioni, i Genin si allenavano nei rispettivi campi, i Chuunin si
allenavano o partivano per le missioni.
La vita scorreva
tranquilla come la solito, tra risate e voci concitate, corse di monelli per le
stradine strette e polverose, sotto l’occhio benevolo degli adulti o dei giovani
ninja che passavano da quelle parti.
Una giornata
normalissima, insomma.
All’improvviso,
un urlo.
“Guardate là!!!
Sul tetto della Residenza!” urlò una donna orripilata, sporgendosi maggiormente
dal balcone.
Un ragazzino era
in piedi, i biondi capelli al vento fresco di primavera, lo sguardo perso nel
vuoto, sul cornicione del tetto.
L’Hokage, in quel
momento fuori ufficio assieme alla sua assistente, lanciò un grido:
“Naruto!!!”.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Improvvisamente,
tutti i genin furono richiamati dai campi assieme ai loro sensei; ognuno era a
dir poco scioccato, perché Naruto si trovava
lassù?
Il Team 8, il 9 e
il 10 si erano subito radunati attorno alla loro Hokage, erano spaventati, non
sapevano che fare: “Shikamaru, dov’è il Team 7?” tuonò la donna, “Perché Kakashi
non è ancora qui con i suoi allievi?? E perché Naruto non era con loro oggi??”
tuonò lei, era spaventata, ma non poteva darlo a vedere, doveva essere forte, e
risolvere quella delicata situazione, “Ho mandato Kiba a cercarli, ma non è
ancora tornato, dovevano fare allenamento giù al campo 6, quello accanto al
lago.” spiegò il moro, chinando il capo.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
“Sakura,
Sasuke!!!!”.
Kiba sbucò nel
campo proprio mentre i due ragazzi, impegnati in un duello, erano alle fasi
finali; con eleganza, Sasuke saltò giù dall’albero, imitato dalla compagna;
anche Kakashi s’avvicinò: “Kiba, che ci fai qui?” chiese stupito il moro Uchina,
vedendo l’amico ansante, “Dovete subito tornare al villaggio, ci sono dei
problemi grossi!” esclamò lui, prendendo i due amici per il polso, “Ehi, calma!!
Che genere di problemi?”, l’Uchina era piccato, aveva dovuto lasciare Naruto
solo a casa, malgrado la febbre altissima, era arrabbiato con Kakashi sensei
perché non gli aveva permesso di restare a casa con lui, e ora non aveva voglia
di seguire le manie di quello stupido di Kiba, “Oh, sei proprio impossibile!!!!
Naruto sta per buttarsi dal tetto della residnza dell’Hokage, ti basta come
motivo??” sbraitò il ninja.
Il cuore di
Sasuke perse un battito.
“COSA?? E ME LO
DICI ORA???? ANDIAMO, CAZZO!!!!” urlò lui, scappando via verso il villaggio,
seguito da Kiba e da due scioccati Kakashi e
Sakura.
Quando i quattro
giunsero al villaggio, lo trovarono in stato d’allarme; le donne alle finestre,
le persone riversate per le strade, i genin e gli allievi dell’Accademia davanti
alla residenza, attorno all’Hokage e ai tre gruppi presenti: “Godaime, che è
successo?” esclamò preoccupato Sasuke, facendosi strada tra la folla,
“Finalmente!!! Ce ne avete messo di tempo!!! Non lo so, è stato visto lassù da
una donna, ma finora non sta reagendo
nulla, né alle nostre chiamate né a qualunque stimolo esterno. Sembra in
trance… Ma come può essere??” la Godaime era veramente preoccupata, si sentiva
impotente.
Non poteva
permettere che Naruto morisse in quel modo.
Non poteva
accettarlo.
“Ma che ha
intenzione di fare?” chiese tremante Ino, le labbra livide, “Non lo so… Era
rimasto a casa perché stava male, un’ infezione contratta dopo l’ultima
missione. Ho insistito per restare con lui, ma il sensei me lo ha proibito..
Stanotte ha delirato continuamente…” cercò di spiegare il moro, per la prima
volta il suo sangue freddo vacillò; “ok, ho capito. Deve essere preda di un
allucinazione, ma dobbiamo tirarlo giù da lì subito, potrebbe cadere.”, comandò
la donna, “Sasuke, tu, Shikamaru e Kiba andrete lassù, e cercherete di calmarlo,
mi raccomando, non fatelo cadere! Sakura, tu, Ino e Hinata, assieme a tutti gli
altri, andate a prendere un telo, dobbiamo essere pronti nel caso scivolasse,
sbrigatevi!!!” tuonò la donna.
“YO!”, un’ unico
grande grido riecheggiò nella piazza, e tutti gli interessati sparirono,
“Kakashi, tu, Gai, Asuma e Kurenai contattate la squadra medica e fate sfollare
la gente, io corro ad aiutare Sasuke e i ragazzi di
sopra.”.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
I ragazzi erano
arrivati di sopra.
Naruto dondolava
avanti e indietro sul cornicione, non dovevano perdere
tempo.
Shikamaru e Kiba
si avvicinarono: “Ehi, Naru.. Che fai quassù?” chiesero, cercando di non
spaventarlo; il biondo si voltò, e sorrise: “Salve ragazzi!! Sentito che caldo
oggi? Perché non ci facciamo un bel bagno?? L’acqua è limpidissima oggi!”
esclamò, ridendo felice, aveva scambiato il vuoto per l’acqua del lago, era
grave.. “Si.. Ci facciamo tutti un bel bagno, ma non ora.. L’Hokage ci
aspetta..” parlò tremante Kiba, “Oh, chi se ne frega della vecchia, io voglio
fare un bel bagno, con Sasuke!!” piagnucolò il ragazzo; il moretto si fece
avanti, “Puoi convincerlo solo tu..” gli sussurrò Kiba,
“Salvalo..”.
Sasuke annuì.
“Ehi,
Naru-chan..” sussurrò; il viso del biondino si
illuminò: “Sasuke-kun!!”, Naruto scese dal cornicione per un momento e lo
abbracciò, dandogli un bacio profondo sulle labbra, “Eccoti!!! Sakura ti ha
importunato??” rise lui, il moro ne sentiva la pelle bollente, “No, ma l’Hokage
ci vuole, dobbiamo andare.” parlò lui, cercando di tenerlo tranquillo; “Ma cosa
ci frega della vecchiaccia?? Forza, vieni a fare un bagno!!! Il lago è
limpidissimo, oggi!!” ripetè il biondo genin, portando il moro con sé sul
cornicione, “Forza, un bel salto!!!” esclamò, tenendogli la mano serrata nella
sua, “NO, NARUTO, NON SALTARE!!!” urlò Kiba.
Un urlo di
terrore percorse la piazza come una scarica
elettrica.
Tutto avvenne
rapidamente, ma ai due ragazzi sul tempo parve un’
eternità.
I due ragazzi
erano saltati.
“NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!” urlarono Kiba e Shikamaru,
sporgendosi dalla balaustra, impotenti nell’assistere alla caduta degli amici
verso la morte.
§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
Sasuke abbracciò
forte Naruto, lo strinse forte a sé, mentre cadevano verso la piazza,
galleggiava nell’aria, si sentiva leggero, Naruto era svenuto per la febbre
altissima.
All’improvviso,
un biancore intenso li avvolse, un biancore fresco e soffice, che li abbracciò
come una madre.
Erano
salvi.
I loro compagni
avevano messo il telo appena in tempo.
Sul tetto, Kiba e
Shika esultarono felici, mentre il biondino fu affidato alle cure della squadra
medica, non appena Sasuke, tenendolo tra le braccia, sbucò dall’enorme
telone.
Ce l’avevano
fatta.
BUONGIORNO!!! ECCO LA MIA
SECONDA SHOTTINA SEMPLICE SEMPLICE SU SASUKE E NARUTO!!!! DEDICATA COME AL
SOLITO ALLA MIA TENSAI!!!!
UN
BACIO!!
SHUN