Parigi, Francia



Ero seduta di fronte allo specchio, avevo appena finito di pettinarmi i lunghissimi capelli castani, quando la domestica bussò alla mia porta e si affacciò con la testa
-Signorina , ha visite - sussurrò per poi aprirsi in un sorriso complice
- Grazie Marie , fallo entrare - risposi sorridendo a mia volta per poi voltarmi a guardare il cielo blu di quella mattina, quando sentii la porta chiudersi sapevo che non si trattava più di Marie. Era strano che venisse a quell'ora ,doveva essere davvero urgente ciò che doveva dirmi
-  Rischiamo di essere scoperti se continua a presentarsi qua di giorno, Marie non ci coprirà per sempre - dissi con tono severo tenendo lo sguardo fisso fuori dalla finestra
- Lo so, ma mi mancavate Valerie ,dovevo vedervi almeno una volta prima di giovedì.
 Beh? Io non vi sono mancato per niente?-  disse avanzando lentamente nella stanza
- Mi sei mancato come l'aria - sussurrai io correndo finalmente ad abbracciarlo ed aspirando il suo profumo a pieni polmoni
- Come farò a stare senza di voi per due interi mesi?- chiese prendendomi delicatamente il mento in modo da potermi guardare negli occhi, i suoi occhi, la prima cosa che mi aveva colpito di lui  : intelligenti, dolci , impertinenti e con quella scintilla di ironia che rendeva ogni sguardo un magnete a cui era impossibile sfuggire.
- Devi proprio andare a quegli stupidi incontri a Monaco?- chiesi sentendo le lacrime che mi bruciavano gli occhi
- Devo Amore, sai che mio padre si infurierebbe se lo lasciassi lì solo - rispose lui accarezzandomi la linea della guancia e sorridendomi dolcemente ,finalmente dandomi del tu
- Prometti che non mi tradirai con nessun'altra donna?- chiesi con una nota di preoccupazione nella voce
- Come potrei farlo? Tu sei tutto ciò che desidero da questa vita, e da tutte quelle che vivremo , io ti amo Valerie-
-Anche io Pierre , ma se ci dimenticassimo l'uno dell'altra quando rinasceremo? Come faremo a trovarci di nuovo?-
-Io non ti dimenticherò , ricorderò ogni istante di noi ,ti cercherò ovunque e ti farò ricordare ogni cosa ,lo farò per sempre,te lo prometto - sussurrò queste cose sfiorandomi appena l'orecchio nascosto dai capelli e dopo qualche secondo mi baciò, le sue labbra poggiate sulle mie mi fecero desiderare di passare in quel modo il resto della mia vita.



 
In quel momento fui svegliata dalla suoneria del cellulare, ciò significava che un'altra giornata di scuola mi stava aspettando. Quello strano sogno mi aveva lasciato addosso una strana sensazione , come di malinconia, come se avessi davvero idea di chi fosse quel Pierre o del perché mi avesse chiamata Valerie. Ma ovviamente era stato un altro scherzo della mia mente contorta.  Misi la mia uniforme e dopo essermi resa presentabile scesi al piano di sotto. I miei erano già usciti da un po' e , come ogni giorno, mia madre mi aveva lasciato un post-it per augurarmi una buona giornata, come se bastasse per farsi perdonare il fatto di non esserci mai. Presi il biglietto e lo stracciai , come ogni mattina, per poi versare nella tazza l'acqua del bollitore che aveva iniziato a fischiare. Detestavo il latte perciò al mattino prendevo solo una tazza di tè, senza toccare cibo. Uscii di casa mi accesi la prima sigaretta di quella fredda giornata londinese. Aspirai un lungo tiro e sentii il fumo lasciare una scia bollente che mi fece bruciare la gola per un secondo ,prima di uscirmi di nuovo dalla bocca, la nicotina arrivò al sangue e mi sentii finalmente rilassata ,così salii in sulla mia cabrio rossa e mi diressi verso la scuola, che distava solo qualche isolato da casa mia. Parcheggiai e appena scesi trovai il gruppo delle cheerleader che mi salutarono con le loro orribili vocette stridule, finsi un sorriso e le salutai a mia volta ,nonostante fossi una di loro e anche il capo non le sopportavo , lo facevo solo per avere dei crediti in più per il college. Sbloccai il mio i-phone per la prima volta quella mattina e lessi un messaggio di Leslie , la mia migliore amica

“ Io sono appena arrivata ,tu dove sei? xx “

Stavo per rispondere quando la vidi seduta sul muretto mentre chiacchierava con un ragazzo che aveva il mio stesso corso di biologia, credo si chiamasse Louis, così mi avvicinai a loro e quando Leslie mi vide si aprì in un sorriso
-Era ora che arrivassi ! Devo raccontarti una news – disse saltando giù dal muretto per darmi un bacio sulla guancia , io le sorrisi e poi salutai il ragazzo che era rimasto li a fissarci per tutto il tempo
- Oh ciao Alma… ehm vi lascio sole adesso, ciao Leslie – disse arrossendo per poi voltarsi e camminare in fretta verso il suo gruppo di amici
- Carino…si chiama Louis vero? – chiesi a Leslie che lo stava ancora fissando
- Cosa? Oh si , carino si si – ripose lei risvegliandosi e ridacchiando mentre io la guardavo sconsolata
-Non capirò mai come fai a innamorarti così in fretta dei ragazzi – dissi per poi scoppiare a ridere mentre lei arrossiva
- Beh devo dirti la news, non sei curiosa?- disse cambiando argomento
- No – risposi annoiata beccandomi un leggero pugno sul braccio , in realtà stavo ancora ripensando al sogno della notte appena trascorsa , non sapevo perché ,ma mi aveva colpita molto più dei miei normali sogni. Intanto Leslie aveva iniziato a parlare ma non l’avevo ascoltata persa com’ero nei miei pensieri
-…e sarà nella mia stessa classe di trigonometria, chissà se è carino , me lo sento che diventeremo amici!-
- Un momento, tu e chi?- chiesi confusa tentando di recuperare il discorso
-Io e quello nuovo che arriverà oggi Alma , ma hai ascoltato una parola di quello che…- interruppe la sua ramanzina bloccandosi su un punto dietro alla mia spalla, spalancando la bocca , così mi girai anche io e vidi il ragazzo più bello che avessi mai visto : capelli ricci sistemati in un ciuffo perfetto , occhiali da sole neri e giacca di pelle , le labbra rosee arricciate in un sorriso beffardo .
- Penso proprio che sia quello nuovo- dissi senza entusiasmo , era il solito cazzone. Anche se aveva qualcosa di familiare…
- E’...è…UN FIGO PAZZESCO- sussurrò Leslie enfatizzando l’ultimo pezzo della frase mentre il nuovo arrivato attraversava il cortile consapevole di essere al centro dell’attenzione di tutti , arrivando poco distante da noi. Stavo per voltarmi di nuovo verso la mia migliore amica quando il ragazzo si tolse gli occhiali e i nostri sguardi si incrociarono. In quel momento rimasi come congelata , lo riconobbi grazie ai suoi occhi: era il ragazzo del mio sogno.
 
 


Spazio autrice
Saaalve bellezze , eccomi qua con un’ altra storia *ma vatti a nascondere*
A parte gli scherzi , non so perché ne ho iniziata un’altra, siccome non ho neanche il tempo per aggiornare l’altra, però mi è venuta voglia di scrivere e l’ho fatto, e se vi piace potrei anche andare avanti ecco ahaha
So che per adesso è abbastanza un casino, solo che la storia che c’è dietro è un po’ complicata, e poi dovevo pur intrigarvi noo?? Se volete che vada avanti non avete che dirlo, ma se vedo che non se la caga nessuno non proseguo neanche , perché davvero , ritagliarmi degli spazi per scrivere è davvero difficile e se lo faccio solo per me stessa non ha molto senso ahahah, spero di leggere tanti dei vostri pareri e che apprezziate questo prologo un po’ cortino , fatemi sapere! Un bacione e buon S. Stefano a tutte <3 <3
Glo