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Autore: Dreamerwriter    26/12/2013    0 recensioni
"Il mare si fonde con il cielo. Un lampo.. e poi il rimbombo della voce del mondo nelle orecchie. E ancora. La distesa di mare davanti a me, d'un tratto indomabile, sembra grave e leggera allo stesso tempo. [...]
Una nuvola grigia si affaccia all'orizzonte, mentre dall'altro lato il cielo si perde in sfumature azzurre e rosate. Due realtà che convivono senza distruggersi. Gli ossimori della vita. L’ossimoro dell’umanità, che mentre ammira, domata, le sferzate del vento e le incassa come fossero un colpo, trova la sua folle pace interiore."
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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#Tempesta


Il mare si fonde con il cielo. Un lampo.. e poi il rimbombo della voce del mondo nelle orecchie. E ancora. La distesa di mare davanti a me, d'un tratto indomabile, sembra grave e leggera allo stesso tempo. Bianchi gorgogli la ornano, mentre la pioggia e il vento fanno sembrare l'acqua nient'altro che un velo azzurro che ricopre il mondo, che si distacca momentaneamente dal cielo, restando sempre di una bellezza eterea ma più vicino all'uomo.
Perché forse è questo che l'uomo ama del mare. È divino e terrestre allo stesso tempo. È Nettuno sceso fra noi.
Il rumore della pioggia scrosciante mi assorda, ma me ne rendo conto distrattamente, poiché la mia anima e tutti i miei sensi sono presi da queste parole, che sembrano esse stesse tracciare il profilo di ciò che mi circonda, più che seguirlo.
In un punto distante il cielo sembra rischiararsi, ma sopra di me la tempesta imperversa.
D'un tratto il rumore insistente della pioggia, come martelli sui chiodi, si placa, e il mare torna una presenza concreta nella sua inafferrabilità. Il vento trasporta le ultima gocce rimaste, spostandole sul terreno come una mano accarezza lievemente un viso.
La quiete improvvisa sembra ricordare all'uomo del freddo, del suo corpo. Le giornate calde, opprimono così tanto da dare una totale consapevolezza della pelle al contatto con il sole, ma la visione della natura che si scatena, degli alberi che sembrano prendere vita, imponenti, rende tutto più artefatto e rarefatto, ed ecco che l'uomo non ha più percezione di se stesso, che si sente nient'altro che una goccia che compone l'oceano, in balia della corrente e del senso di sottomissione ed impotenza.
I mali non sono presenti sotto la pioggia; sebbene la sua aura grigiastra sembri ricordarli con malinconia, essi non sono altri che pensieri lontani, solo vapori nell'aria. Una nuvola grigia si affaccia all'orizzonte, mentre dall'altro lato il cielo si perde in sfumature azzurre e rosate. Due realtà che convivono senza distruggersi. Gli ossimori della vita. L'ossimoro dell'umanità, che mentre ammira, domata, le sferzate del vento e le incassa come fossero un colpo, trova la sua folle pace interiore.


*ANGOLO AUTRICE*
Questa flashfic è il risultato dell'ispirazione datami da un temporale estivo che mi ha emozionata in modo incredibile. Amo i temporali e le tempeste, e spero di essere riuscita a trasmettere e condividere, seppur in minima parte, il coinvolgimento che ho provato nell'osservare le forze della natura che si scatenavano in un affascinante connubio di violenza e dolcezza.

 
  
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