Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Black White Dragon    26/12/2013    2 recensioni
STORIA ISPIRATA AD HUNGER GAMES, MA NON TROPPO
***
William Louis Stareed. Solo il fatto che abbia sia il mio nome che il mio secondo nome mi fa rivoltare lo stomaco. Controlla l’Europa quanto controlla le sue tasche se c’è dentro qualcosa. Controlla il mondo.
Ed ora è presidente degli Stati Uniti.
Ho paura per questa notizia. Ma comunque non mi toccheranno se è una cosa che riguarda la “Salute Mondiale” come la chiamano loro, come se le procedure della “Salute” Mondiale fossero davvero salutari. Sono troppo importante per essere toccato. Non perché io lo sia davvero, ma in quanto membro della “più grande boy band che abbia mai debuttato nella storia della musica in così poco tempo” non posso essere toccato. Io.
E gli altri?
Sono delle merde gli altri?
Mi rendo conto che essere Louis Tomlinson dei One Direction ha i suoi lati positivi, in fondo.
***
La storia non è propriamente romantica, è piuttosto triste. Ci saranno alcuni pezzi romantici, ma saranno esigui.
Questa fan fiction non è la solita storiellina d'amore. La sofferenza è il tema principale.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
STORIA ISPIRATA AD HUNGER GAMES, MA NON TROPPO.
 
“Il solo frutto che gli uomini cavano dall’ignoranza, è che possono essere superbi.”
Francesco Algarotti, Pensieri Diversi, 1765
 
Bene, mancava solo che mi alzassi male, col mal di testa e una delle solite depressioni di qualche oretta che fanno sembrare tutto il mondo contro di me. Il solito senso di insicurezza mentale e futura mi invade dalla testa ai piedi come al solito e so che sta per succedere qualcosa.
Di bello o di brutto non lo so.
Se lo sapessi ve lo direi.
Ad ogni modo, oggi il tizio del principale telegiornale americano dà la notizia tanto attesa.
Sarà una delle solite baggianate come “Stareed ha deciso di farsi proclamare dittatore a vita.”
Come se già non lo fosse. Lo è da quando ha ucciso Obama nella Casa Bianca.
Diciamo che gli Stati Uniti hanno preso potere così velocemente quanto io e i ragazzi siamo arrivati nel mondo della musica superando ogni aspettativa che tutti pretenderebbero da una boy band. Forse però io e i ragazzi abbiamo un esercito di teenagers urlanti che supera quello di Stareed. Solo che non sono soldati. Anche se determinate molto più di un qualsiasi esercito, sono solo ragazze, la cui attività principale è urlarci contro quanto siamo “Belli” “Cool” “Sexy”. E oltre a urlare parole... Urlano e basta. Perché? E chi lo sa.
William Louis Stareed. Solo il fatto che abbia sia il mio nome che il mio secondo nome mi fa rivoltare lo stomaco.  Controlla l’Europa quanto controlla le sue tasche se c’è dentro qualcosa. Controlla il mondo.
Ed ora è presidente degli Stati Uniti.
Ho paura per questa notizia. Ma comunque non mi toccheranno se è una cosa che riguarda la “Salute Mondiale” come la chiamano loro, come se le procedure della “Salute”  Mondiale fossero davvero salutari. Sono troppo importante per essere toccato. Non perché io lo sia davvero, ma in quanto membro della “più grande boy band che abbia mai debuttato nella storia della musica in così poco tempo” non posso essere toccato. Io.
E gli altri?
Sono delle merde gli altri?
Mi rendo conto che essere Louis Tomlinson dei One Direction ha i suoi lati positivi, in fondo.
Come quella volta che Stareed aveva tolto 200 sterline a ogni conto corrente in possesso a gente comune.
Ma a noi no.
Noi, i One Direction, i ragazzi ricchi sfondati, i ragazzi che potrebbero comprarsi tutto... No. Noi siamo Intoccabili.
Come lo è Justin Bieber. Jason Derulo... Maradona. E tutti gli altri che valgono almeno 20 milioni di dollari. Io ne valgo 90, sono un Intoccabile.
Perché se mi toccassero ci sarebbe una rivolta di quelle disgraziate delle directioners che non hanno altro da fare. In realtà a loro sono grato. Non sarei qui, né sarei un Intoccabile senza di loro. Ma sarei, normale. Starei più tempo con le mie sorelle, con mia madre. L’ho abbandonata a sé stessa mia madre.
Ma i ragazzi?
Anche loro avrebbero avuto bisogno di me. Meglio aver detto di sì a Simon nel 2010.
Apro gli occhi che non avevo avuto il coraggio di aprire finché le acque nella mia mente non si fossero calmate.
Ovviamente aprire gli occhi è come tenerli chiusi. C’è buio, sì lo so. Ma io li apro lo stesso.
Sto un po’ a fissare il soffitto anche se non lo vedo. Senza pensare a niente. Era da un po’ che non riuscivo a pensare a niente dopo tutti questi fatti politico-dittatoriali che sono seguiti.
Tocco l’interruttore della luce sopra alla mia testa. Sono costretto ancora con gli occhi chiusi per la luce troppo forte.
Dopo mezzo minuto li riapro.
Mi alzo.
Mi fa male il ginocchio.
E quando non mi fa male?
Mi avvicino alla finestra facendo il giro del letto e alzo le saracinesche.
Nuvole grigie.
Come al solito. Questa è Londra. E Londra senza le sue nuvole grigie non è più Londra.
Spengo la luce.
Mi rigiro e vedo la mia stanza in ordine. Posso sembrare un tipo disordinato in quanto rumoroso e fastidioso a fare scherzi, ma in realtà non lo sono. Certo non splende mica tutto come un diamante, però posso vantarmi di essere discretamente ordinato rispetto ai ragazzi, eccetto Liam e soprattutto Niall.
Esco dalla mia stanza e vado in quella di Harry che è di fianco a me. Devo chiedergli se abbiamo qualcosa oggi. Lui sa sempre dove dobbiamo andare, le interviste, i concerti , gli orari eccetera eccetera. Come fa a ricordarsi tutto lo sa solo lui.
La finestra della sua stanza è aperta e lui non c’è. Probabilmente e molto stranamente è già di sotto.
Louis, andiamo di sotto.
In sala non c’è nessuno. Se ne sono andati tutti? Mi hanno lasciato qui a marcire in questa casa per il resto della mia vita?
Vado in cucina e vedo che ci sono tutti.
Stanno facendo colazione. Come se fossero quattro normali amici che condividono la casa. In realtà lo sono davvero.
Mi siedo al tavolo con loro entrando nella cerchia. Ma ognuno di noi sa che non siamo quattro normali amici. Secondo noi, siamo fratelli, migliori amici, qualsiasi cosa, e lo siamo veramente. Secondo la casa discografica siamo burattini che stanno bene assieme nei primi cinque anni, e poi dal 2018 va avanti solo Harry.
Per burattini non si intende che Larry sia reale e la casa discografica non vuole che la notizia trapeli. Siamo fratelli io e Hazza, ma come lo siamo anche con Niall, Zayn e Liam. In pratica siamo un’orgia a cinque per coloro che ‘shippano’.
Comunque anche se Larry fosse reale, sarebbe rischioso dirlo. Adesso le Larry shippers stanno facendo una specie di scissione. Insomma loro si sentono di essere più directioners delle altre perché sono convinte di essere nel giusto. E sono la maggior parte. Dire che Larry non esiste, adesso come adesso, significherebbe la perdita di fans, perché potremmo distruggere tutte le loro convinzioni e i loro castelli per aria.
Io preferirei, lo dico direttamente, che si facessero tutte i cazzi loro. Anche perché tutte le altre che non shippano me e Harry, shippano me e Eleanor, e questa sì che è una balla messa su dalla casa discografica. Ero e sono il più grande, ergo devo avere una fidanzata. Perché? E chi lo sa, mica lo decido io. Basta che non ci vado a letto poi va bene tutto.
-Haz, abbiamo qualcosa oggi?-
Harry mi guarda e fa cenno di no con la testa.
-Comunque buongiorno-
-Buongiorno Lou- mi rispondono all’unisono. Stanchi. Almeno quanto lo sono io.
-Solo oggi non abbiamo niente?- chiede Liam.
-No, fino a sabato. Poi abbiamo un’intervista alla Virgin Radio domenica-
-Oggi è martedì- precisa Zayn. Ha la testa appoggiata al tavolo quel povero ragazzo.
Niall sta mangiando biscotti, ma non con quella voracità che aveva un tempo.
-A che ora c’è la diretta da Washington?- chiedo ancora.
-Alle 10- mi risponde ovviamente Harry.
-Ok-
Sono le 9 e 45.
Un quarto d’ora e la TV si accenderà da sola e noi, dato che siamo tempestati, corrotti e presi di mira dai Mass Media (probabilmente ormai ne facciamo parte) dobbiamo guardare per forza.
Il ginocchio mi fa male anche quando sono fermo.
I ragazzi mi avevano detto di prendere l’antiinfiammatorio. Ma ho detto di no. In ogni antiinfiammatorio c’è un po’ di coca. E il 50% della popolazione inglese è dipendente da antiinfiammatori, chissà mai perché. Cerco di stare lontano da quella roba finché posso.
Prendo un biscotto dal sacchetto di Niall che è alla mia destra. Mi guarda male, poi lascia correre, tanto l’ho già morsicato.
-Cosa pensate che sia?- chiede Liam.
-Secondo me devono spillare soldi dai conti correnti, come l’altra volta- risponde Zayn.
-No, non credo, quello non era per la Salute Mondiale, era per la Salute Economica- rispondo invece io.
-Già...- si limita a dire Harry.
Niall invece continua a mangiare.
Siamo tutti molto stanchi. È la prima settimana, anche se non per tutti i giorni, da quasi tre mesi che possiamo fare pausa.
Harry dice rivolto a Liam: -Accendi, magari dicono qualcosa anche prima-
Liam si alza, prende il telecomando e accende su un canale a caso.
La TV è in una specie di stand-by. C’è continuamente una clessidra gialla con la sabbia rossa che fa scorrere tutti i granellini nella parte inferiore e poi si rigira, cominciando tutto da capo.
Liam cambia canale, ma in ogni santissimo canale c’è sempre la clessidra.
Ci vogliono far vedere solo quello, è ovvio. Nessuno ha scampo. Come se tutte le altre volte che guardiamo la TV avessimo scampo. Stareed controlla tutto.
Dopo 15 minuti in cui Harry andò in bagno, Zayn faceva un sudoku e io e Liam ci guardavamo in faccia stanchi mentre Niall mangiava, la clessidra scomparve, finalmente.
Ci voleva tanto? Un Windows 97 sarebbe stato meno snervante da aspettare.
Comparve un uomo pelato sulla quarantina che aveva stampato in faccia un sorriso, strano. Inquietante. Che non promette niente di buono.
-Benvenuti, cari telespettatori, tutto il mondo sta guardando la televisione in questo momento, sperando che in casa loro ci sia qualcuno che sa l’inglese!-
Da lui parte una sonora risata, che a me provoca solo disgusto. Parlare una lingua a uno che non la sa e pretendere che la comprenda significa solo incentivare l’ignoranza.
-Forse dovrei dire l’americano dato che ormai il Regno Unito è uguale a tutti gli altri. Provvederemo a far usare agli inglesi una lingua diversa dalla nostra...-
Caro il mio conduttore, tu hai sangue inglese perché furono i colonizzatori inglesi a occupare la tua amata America, quindi vedi di trattare bene i tuoi antenati.
Mentre riflettevo su quello che aveva detto il tizio, Liam sbuffò sonoramente e posso vedere chiaramente gli occhi di Harry assottigliarsi fino a diventare due fessure, colmi di rabbia. E non ha torto a essere arrabbiato.
-Bene, la notizia che sto per darvi colmerà di gioia le anime di tutti gli abitanti del Nord America...-
E noi no, perché siamo delle merde.
-Ma richiederà due piccoli sacrifici per le nazioni che vi elencherò.-
Appunto.
-Germania, Svizzera, Belgio, Lussemburgo, Francia, Spagna, Giappone, Cina, Irlanda, Grecia, Italia e Regno Unito. Queste nazioni sono esattamente dodici.-
Sì, ok, e quindi?
-Molti si staranno chiedendo perché queste nazioni e perché dodici... Queste nazioni sono state prescelte per partecipare a dei giochi. L’inventrice di questi giochi è Suzanne Collins, che nella saga Hunger Games, scritta da lei, ci spiega le regole di questi ‘giochi della fame’-
Il sorriso che fa dopo questa affermazione è ancora più inquietante.
Se non ricordo male gli Hunger Games sono dei giochi che si svolgono in un’arena, dove dei ragazzi si devono uccidere tra loro, ma devo rispolverare.
Aspetta... Dove dei ragazzi si devono uccidere tra loro? Vogliono davvero questo quei caproni degli Americani? La morte?
-Ognuna di queste nazioni non si chiamerà più col suo nome, ma verranno assegnati dei distretti, proprio come nella storia, così i nostri telespettatori Americani vedranno la cosa ancora più reale. Rispettivamente all’ordine sopra descritto, l’assegnazione dei distretti è la seguente:
Germania-Distretto 1
Svizzera-Distretto 2
Belgio-Distretto 3
Lussemburgo-Distretto 4
Francia-Distretto 5
Spagna-Distretto 6
Giappone-Distretto 7
Cina-Distretto 8
Irlanda-Distretto 9
Grecia-Distretto 10
Italia-Distretto 11
Regno Unito-Distretto 12-
Ovviamente noi che siamo delle merde siamo alla fine, siamo lo scarto. Insieme a Italia e Grecia, le economie più degradate, ma con la cultura più salda. Non è strano?
Regno Unito. L’ultima nazione in gioco. Perché siamo pericolosi tanto quanto l’Italia, ecco perché. La Grecia non ha più quello spirito di ribellione, ma è economicamente persa...
Poi mi accorgo che dentro, in nona posizione c’è l’Irlanda. Mi volto verso Niall. Non sta guardando la TV in questo momento. Ha lo sguardo perso nel vuoto.
Lui quei libri, sugli Hunger Games, li ha letti. I suoi occhi non sono più di quell’azzurro acceso, o quasi blu. Sono ormai grigi. Come i miei, cambiano colore a seconda dello stato d’animo. Solo che i miei vanno dall’azzurro al verde. Azzurri, c’è qualcosa che non va. Verdi, va tutto bene. Adesso probabilmente sono azzurri.
- Ognuna di queste nazioni è considerata rischiosa per il nostro carissimo stato, che comprende sia gli USA che il Canada, e abbiamo deciso di prendere da ogni paese un ragazzo e una ragazza, per un totale di 24 persone. L’età, come nel libro, va dai 12 ai 18 anni-
Cazzo. Lottie e Felicitè... Lottie ha 16 anni, Felicitè 12. Cazzo no!
-Il ragazzo e la ragazza saranno scelti tramite estrazione digitale. Significa che un computer semi-autonomo sceglierà  i due ragazzi. Nessuno escluso tranne: Intoccabili, Olìpaidi, e persone con Handicap totale-
Allora, gli Intoccabili sono quelli che valgono almeno 20 milioni di dollari, come ho detto prima, e gli Olìpaidi sono i figli dei Politici. Chissà se le mie sorelle arrivano a 20...
-Questi giochi verranno eseguiti per il semplice motivo che tutte queste nazioni che vi ho elencato sono le più pericolose, e loro non vogliono fare le cattive bambine, vero? Soprattutto le ultime due. Gli Americani sono coloro che governano il mondo e che lo governeranno. Noi non stiamo qui a dirvelo con messaggi subliminari come in Hunger Games. NO! Ve lo diciamo chiaramente come in 1984! Certo non ci sono le telecamere dappertutto, ma vi controlliamo sempre.
“LA GUERRA È PACE
LA LIBERTÀ È SCHIAVITÙ
L’IGNORANZA È FORZA”
Su queste tre frasi è basata la supremazia dell’America, e George Orwell, lui sì che ci sapeva fare con le parole!-
La guerra è pace. Per loro significa che per mantenere la pace ci vuole costantemente la guerra, e questo lo fanno coi Pacificatori. In centro a Londra c’è la Piazza Malorum, cioè la piazza delle torture. Davanti al British Museum.
La libertà è schiavitù. Se decidiamo di voler diventare liberi, secondo loro, subito dopo saremo degli schiavi perché i Pacificatori ci prenderebbero.
L’ignoranza è forza. Sono banditi tutti i libri. Per averne uno devi fare una domanda scritta, a meno che tu non lo possegga di già. Più siamo ignoranti e più siamo facili da controllare. La scuola obbligatoria adesso arriva solo fino alla quinta elementare. E l’università è aperta solo a coloro che alle superiori hanno ottenuto una votazione medio bassa, perché se fosse più alta, con anche l’università, diventerebbero pericolosi, se affrontassero i rami economici, politici eccetera.
Vogliono che noi tutti siamo ignoranti. Io già lo sono. Non mi ricordo niente di quello che ho fatto durante i miei pochi anni di studi, ma in questo momento darei qualsiasi cosa per aver studiato quando avevo la possibilità di farlo.
Non so se George Orwell avesse scritto queste tre frasi con questo specifico significato, ma di una cosa sono certo: se non le avesse scritte, sarebbe stato meglio.
-Le estrazioni verranno effettuate a partire dall’una di questo pomeriggio, partendo dal distretto uno e avanzando coi numeri dispari-
E perché? Farli in fila non era più comodo? Mah.
-Tra un’estrazione e l’altra ci sarà un lasso di tempo di due ore. Quindi all’una il distretto uno.
Alle tre il distretto tre.
Alle cinque il quinto distretto e così via...
Fino ad arrivare alle 11 di sera con il distretto 11-
Devo aspettare fino alle undici per vedere chi saranno i Tributi dell’Italia. Non oso chiamarla Distretto 11. È troppo antidemocratico.
-Domani avremo le estrazioni degli altri distretti sempre con la stessa procedura, ma partendo dalle due. Quindi l’estrazione del Regno Unito, per esempio, che è l’ultima- Ha calcato anche troppo bene la parola ‘ULTIMA’ -avverrà a mezzanotte in punto. I giochi cominceranno lunedì 20 Maggio 2016, tra 13 giorni.
Per adesso è tutto, ci vediamo all’una amici dei distretti!-
Amici di sto cazzo. Adesso chiamo le mie sorelle. E poi chiamo anche lei. Lei.
Prendo l’iPhone che sono stato costretto a prendere, e chiamo direttamente a casa.
I ragazzi mi guardano come se mi capissero.
Faccio per alzarmi per andare in camera mia per non disturbarli, ma mi fermano e mi fanno capire che staranno con me nel caso succedesse qualcosa.
Mi risponde proprio la mia Hip, Felicitè... Hip perché questo soprannome sa molto di Happy e il suo nome significa proprio felicità.
-Pronto...-
Ha la voce... morta.
-Hip, sono io, Lou...-
-Lou io non, non ci voglio andare e neanche Lottie-
-Lo so piccola che non ci vuoi andare... Ehm, sei sola in casa?-
-No, c’è anche Lottie, ma è chiusa in camera sua e non vuole parlare con nessuno...-
Eh ci credo...
-Vai di sopra e dille che ci sono io al telefono e che voglio parlare con tutt’e due...-
-Sì un attimo-
Sento dei passi attraverso il telefono, un bussare a una porta e poi... delle urla. Lottie.
-Lou, Lottie non vuole parlare...-
-Dille che la aspetto al telefono...-
Sento Hip che chiama la sorella maggiore e le dice che ci sono e che le devo parlare al telefono. Poi una porta che si apre.
Sorrido.
Un suono di tasti e le sento entrambe, hanno messo il vivavoce.
-Lou...-
Questa è Lottie, si sente che ha appena pianto, o forse sta piangendo anche adesso.
-Lottie, non piangere. Per favore non piangere-
Ma è troppo tardi. Le scappa un singhiozzo.
-Ragazze, ci sono tantissime in Inghilterra tra i 12 e i 18 anni, è praticamente impossibile che becchino proprio una di voi-
-Ma se ci estraggono?- dice Hip.
-Sapete che non posso andare contro il volere di quelli là, ma anche se doveste andare là dentro, non vi lascerò sole, farò di tutto. Ricordatevi che le probabilità sono praticamente inesistenti...-
-Sì- è questa l’ultima parola che mi dicono prima che caschi la linea.
In un attimo mi arriva un messaggio da Lottie: “Grazie”
Non rispondo. Si allarmerebbero anche di più.
-Lou, vuoi andare a Doncaster?- mi chiede Liam.
-Prima c’è l’estrazione dell’Italia... Se stasera succede qualcosa che non deve succedere, prendo il primo aereo per Milano-
I ragazzi annuiscono.
-Se non succede niente, a mezzanotte vado direttamente a Doncaster-
I ragazzi annuiscono ancora.
Mi alzo e faccio per andare in camera mia per pensare un po’, ma vengo fermato. Niall mi abbraccia forte da davanti e Zayn, Liam e Harry tutti intorno.
Mi capiscono troppo bene questi ragazzi. Fanno andare avanti Niall perché tutti vogliamo sempre un suo abbraccio quando abbiamo bisogno. È rassicurante.
-Grazie ragazzi- riesco a dire.
Loro in risposta mi abbracciano ancora di più.
Si sciolgono, così io vado in camera mia, a testa bassa con gli occhi persi nel vuoto.
Io giuro su qualsiasi cosa che se estraggono Hip o Lottie faccio strage. Come si fa? Ma che cazzo di testa hanno quelle capre degli Americani? Da capra, ecco come. Stareed fottiti.
Sono in piedi con le mani in testa e le dita ingarbugliate tra i capelli.
Mi stendo sul letto a fissare il soffitto.
Una lacrima.
La asciugo, devo essere forte per Lottie e per Hip. E per lei.
Ma tanto qui dentro non mi vede nessuno. Quindi lascio che le lacrime mi appannino la vista.
Forse se piango adesso, dopo non piangerò più davanti a loro se dovesse succedere il peggio. Forse non avrò più lacrime e sarò forte per loro.
Perché devono mandare incontro alla morte dei ragazzini? Perché vogliono che muoiano? Lo abbiamo capito che siamo plebei del cazzo. Lo abbiamo capito che siamo delle merde.
Sì anche io sono una merda.
Io faccio parte del Distretto 12.
 
Ciao.
Spero di aver attirato la vostra attenzione.
In questa storia non ci saranno tante note a fine o a inizio capitolo. Sarà per lo più storia.
Grazie se recensite.
Elisa
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Black White Dragon