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Autore: Lety_90    16/11/2004    13 recensioni
Storia tratta del magnifico Film "Moulin Rouge...". Parla di un amore apparentemente impossibile...ma che è vero e bello proprio per questo...perchè è il Vero amore. P.S. mi scuso, ma ho rimesso il primo capitolo perchè mi sono accorta tardi che non era completo! mi scuso ancora!
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non so se è giusto

 

“This Story is about a love…

and the woman I loved…is..

…Dead…”

 

 

 

 

20 Agosto 1997

 

L’aria era calda, forse fin troppo, per essere una giornata di fine estate.

La giovane non si era ancora svegliata, ma non mancava molto al suo risveglio. Presto la madre si sarebbe precipitata nella sua camera. Infatti…

 

            “Hermione, tesoro, svegliati!”.

Hermione Granger aprì lentamente gli occhi, guardandosi intorno,assonnata.

           

            “Che c’è, che è successo?”.

La madre le sorrise.

 

            “è giorno, piccola mia!”.

Non sopportava quando la madre chiamava così.

 

            “è arrivata la lettera dal tuo amico…come si chiama? Quello che ha tanti fratelli…”.

Hermione sorrise.

 

            “RON!”.

La donna annuì.

 

            “Esatto…sbaglio, o hai una cotta per lui?”.

Hermione arrossì.

 

            “No, non ho una cotta per lui!”

            “E allora, per quell’altro tuo amico? Come si chiama…Harry Potter?”.

Hermione scosse la testa.

“Sono solo i miei migliori amici!”

            “Certo, vallo a raccontare a qualcun altro, tesoro!”.

La donna prese a ridere, sotto lo sguardo infuriato della sua unica figlia.

“MAMMA!”.

La donna corse in fretta fuori dalla stanza, evitando per un pelo il cuscino che la figlia le aveva tirato contro.

 

Hermione sbuffò.

            “Possibile che nessuno mi crede, quando dico che non vado dietro né a Harry, né a Ron!”.

Hermione, infatti, non era innamorata di nessuno…dei due suoi amici. Non era cotta di nessun ragazzo in particolare. Certo, Harry era davvero molto carino, con i suoi occhi verdi e i capelli nerissimi, inoltre aveva il fisico ben modellato grazie agli allenamenti di Quidditch…e anche Ron era molto carino, soprattutto con i suoi occhi incredibilmente blu, e profondissimi.

 

“Ma non sono innamorata di loro!”.

 

Era sempre stato una specie di scommessa: “Chi avrebbe scelto Hermione Granger? Harry Potter o Ronald Weasley?”.

           

            “Sarò io a decidere…perchè proprio loro due, poi? Non è possibile che io mi possa innamorare di qualcun

            altro…?”.

Già, perchè non poteva innamorarsi di qualcun altro…

            “No…impossibile. Io…noi siamo destinati…”.

 

Già…destinati!

 

Prese la lettera di Ron, e cominciò a leggere

 

Cara Hermione.

Come stai?

Prepara la valigia, perchè parti per la Tana oggi alle 20.

Ti verremo a prendere con la nuova macchina di Papà. Mi raccomando, fatti trovare PRONTA!  Non vogliamo perdere tempo!

Ci sarà anche Harry…contenta? Ginny ti aspetta con impazienza, e non solo lei!

Ci vediamo più tardi.

Ron

 

Sorrise, poi si appuntò mentalmente di dire a Ron di cambiare la sua scrittura…o ai M.A.G.O. nessuno avrebbe capito un H di quello che avrebbe scritto.

 

            “Mamy, papy, posso andare da Ronald a partire da stasera?”.

La signora Granger sorrise:

            “Da Ronald? Lo chiami Ronald?”.

Il padre, che stava leggendo un giornale, guardò appena la figlia.

            “Il tuo amico con i capelli rossi?”

            “Il suo fidanzato, tesoro!”

            “Non è il mio fidanzato!”.

La voce di Hermione era esasperata.

 

            “CEERTO, tesoro!”.

Risposero in coro i coniugi Granger.

Hermione uscì, sbattendo la porta.

 

            “Tua figlia sta diventando isterica, tesoro…” disse scherzando la Sig.ra Granger.

            “Ricordati che è anche TUA figlia, tesoro!”.

 

 

Le ore passarono in fretta, e presto arrivarono le 19, 45., mancava un quarto d’ora, e avrebbe rivisto i suoi migliori amici.

Si guardò critica allo specchio, prima di fare un giravolta, poi un’altra. Non riusciva più  trovare nessuna critica nel suo abbigliamento. Si era messa un vestitino corto, legato dietro il collo. Era rosso con i fiorellini bianchi, lungo fino al ginocchio, e metteva in risalto le sue belle gambe. Si raccolse i capelli con una mano, per vedere come stavano in una coda di cavallo. Si piacque parecchio, e li fermò con un elastico.  Si mise gli orecchini a cerchio, e scese, dove il padre e la madre la stavano aspettando in Sala.

 

            “Allora, come sto?”  chiese la bella ragazza facendo una giravolta davanti ai genitori.

I due la guardarono compiaciuti.

            “Stai benissimo, tesoro!” esordì il signor Granger.

            “a che ora devono arrivare, cara?”

 

Hermione guardò il grande orologio attaccato alla parete.

“Dovrebbero arrivare fra poco!”.

 

I minuti passarono lenti, e ad ogni accenno di rumore Hermione era sempre più vigile e attenta.

 

 

Dove hai detto che abita, Papà?”.

Ron cercava dal finestrino la casa di Hermione.

“Suvvia, Ron!”.

Harry non parlò. Era solo contento di rivedere la sua carissima amica.

 

“Eccola, ragazzi!”.

I due Grifondoro si girarono di scatto nello stesso istante, e rimasero a bocca aperta.

Avevano di fronte a loro una magnifica, stupenda casa, a due piani. Era rosa salmone, sfumato di bianco, e il giardino era a dir poco…enorme, e conteneva una grande piscina.

 

“Caspita!” fece Ron, mentre Harry si limitava a guardare ammirato la casa della loro migliore amica.

 

Il signor Weasley sorrise.

 

 

“Hermione, tesoro, mi sa che sono arrivati!”.

La ragazza si affacciò alla finestra della sua stanza, e saluto estasiata con una mano.

I due giovani le ricambiarono il saluto.

 

“Harry, Ron!”.

Hermione corse verso i due Grifondoro, e li abbracciò con gran foga.

Che bello rivedervi ragazzi!”.

“è bello anche per noi, Herm!” le sorrise Harry.

“Non sapevo che avessi una casa così grande, Hermione!”.

Lei guardò la sua accogliente casetta, e sorrise.

“Mio padre e mia madre sono dentisti… famosi e molto bravi!”.

I coniugi Granger stavano parlando con il signor Weasley.

Guardi, non vorremo crearle disturbo lasciandole Hermione!”.

Il Signor Weasley scosse la testa. “Non vi preoccupate, Hermione è sempre la benvenuta a casa nostra, sia per me, che per mia moglie…e soprattutto per i ragazzi!”.

I tre risero.

“Beh, penso che sia ora di partire…”.

 

Hermione abbracciò i genitori, e salì in macchina.

 

 

“Grazie infinite per la cena, signora Weasley, era ottima!”.

 Molly sorrise.

            “Grazie, Hermione. Ora puoi anche andarti a riposare, penso che Ginny ti stia aspettando in camera sua!”.

Hermione ringraziò, e si precipitò dall’amica.

            “Ehilà, Ginny!”.

La rossa guardò indifferente l’amica, per poi nascondere di nuovo il viso nel cuscino.

            “si può sapere che hai, Virginia?”.

La bella Weasley guardò l’amica.

“Come che c’è? Questo è il vostro ultimo anno ad Hogwarts, e io presto mi ritroverò da sola…capisci il dramma?”.

 

Hermione si sedette accanto all’amica.

            “Sarà uguale, con o senza di noi! Vedrai, Ginny!”.

La rossa annuì.

            “Allora, Hermy, mi dici chi hai scelto?”.

Hermione guardò sorpresa l’amica.

            “Eddai…è la domanda che si fanno tutti: Harry Potter o Ronald Weasley?”.

Le guance della moretta si tinsero di rosso.

            “Nessuno dei due, Virginia, quante volte te lo devo dire…”.

Così, prese a uscire dalla stanza, senza ascoltare Ginny che le diceva: “MA DAI, TI SEI OFFESA?”.

 

HARRY O RON? RON O HARRY?

Erano anni che ormai questa storia andava avanti. Lei non volevo nessuno dei due…oppure li voleva tutti e due. Certe volte le sembrava di provare una sensazione simile all’amore per uno… e dopo un po’ per l’altro.

            “Non voglio scegliere fra loro!”.

 

Era lì, seduta, quando delle voci le giunsero all’orecchio.

            “Hai sentito, Molly?”.

            “Di chi, Arthur?”.

            “Pare che Lucius Malfoy abbia mandato via Draco!”.

Hermione non poté evitare di ascoltare.

            “Mandato via Draco…in che senso?”.

            “L’ha diseredato…pare che non abbia avuto il coraggio di fare qualcosa che lui gli aveva chiesto…”.

Molly Weasley si portò una mano alla bocca.

            “Quell’uomo è pazzo, Arthur, e lo sappiamo tutti. Anche il Ministro lo sa, eppure non fa nulla contro di lui!”.

            “Perchè gli è comodo…i soldi di Lucius sono comodi al Ministero.

Sentì la signora Weasley grugnire.

            E quindi, il ragazzo?”.

            “Lui ora è da Clarhus  Zabini.

            “Un altro mangiamorte?”.

            “Ex Mangiamorte. A quanto pare, anche lui si è pentito prima della ‘caduta’ di Voldemort.

“Povero Draco…mi ha sempre fatto pena quel ragazzo…sempre triste, te lo ricordi. Non l’ho mai visto sorridere veramente, e tu?”.

 

 Hermione si portò una mano alla bocca, e anche lei, nel profondo del suo cuore, provò un po’ di pena per Malfoy.

            “Sveglia, Hermione…Sai cosa gliene frega della tua pena!?

 

 

01. 09. 1997.

 

“RAGAZZI! MUOVETEVI!”.

Harry, Ron, Hermione e Ginny uscirono di tutta fretta dalla Tana, e salirono sulla macchina del signor Weasley.

            “Ci siamo tutti? Bene, partiamo!”.

 

 

Zabini Manor, 10:30.

 

“Blaise, Draco, Muovetevi!”.

Draco scese, lentamente e quasi controvoglia, e arrivò nel grande salone dell’immenso palazzo.

“Come andiamo, ragazzo?”.

Draco provò a sorridere.

            “Non c’è male, Signor Zabini. Grazie per avermi accolto nel suo Maniero!”.

“Figurati. So quanto mia figlia ti voglia bene! Sei il suo unico vero amico. Con la morte di mia moglie si è chiusa molto in se stessa. Vorrei solo che avesse anche un’amica…una ragazza che possa aiutarla!”.

Ad Hogwarts ce ne sono tante, signor Zabini.”

L’uomo sorrise sarcastico.

E chi, la figlia di Marcos Parkinson? No, no e no! Non voglio che si mischi con quella gentaglia…e dovresti evitarlo anche tu, Draco!”.

Il ragazzo non rispose, e il padre di Blaise continuò a parlare imperterrito.

            Comunque, sempre tornando a mia figlia, le ci vorrebbe una vera amica…una persona davvero speciale…”.

La mente di Draco vagò…

una ragazza speciale…una ragazza speciale…’.

Il viso della ragazza per cui il padre l’aveva cacciato gli tornò in mente.

            “Forse so chi potrebbe aiutare Blaise, Signore!”.

Il viso di Zabini Senior si distese.

            “Ottimo,ottimissimo! E ti dirò… di origini babbane ancora meglio, sarebbe!”.

Draco si crucciò…

Proprio in quel momento Blaise scese, più splendida che mai.

            “Allora, ragazzi miei, andiamo?”.

 

 

Stazione di King’s Cross

            “Forza ragazzi, che siamo in ritardo!”.

La signora Weasley stava trascinando la sua combriccola in mezzo alla gente.

Finalmente, i quattro riuscirono a trovarsi uno scompartimento tutto per loro, e vi ci infilarono dentro. Poi, tornarono dalla Signora Weasley.

            Comportatevi bene, ragazzi…non voglio avere problemi, quest’anno. Chiaro, Ron?”.

il rosso annuì, salutò la mandre ed entrò in fretta nello scompartimento.

            “Perchè si comporta così?”.

La signora Weasley sorrise di fronte alla faccia stupita di Hermione.

            “Perchè è innamorato, Hermione”.

La ragazza si voltò sorpresa verso la madre di Ronald.

            E di chi, scusi?”.

La donna sorrise enigmatica, prima di abbracciare la ragazza.

            “Buon anno Hermione!”.

 

Il treno stava correndo veloce verso Hogwarts.

Harry, Hermione, Ron e Ginny avevano preso uno scompartimento tutto per loro, e stava tranquillamente chiacchierando tutti, meno una. Infatti, Hermione stava osservando il paesaggio,  e stava ancora ripensando alle parole della Signora Weasley.

Si accarezzò i capelli boccolosi.

Sì, in fondo al cuore Malfoy le faceva molta pena…ma restava comunque Malfoy.

Questo non sarebbe mai cambiato.

 

“Andiamo a fare un giro, Draco?”.

Blaise stava fissando insistentemente il suo amico.

“Non ne ho voglia, Blaise. Perchè non vai da sola?”.

La ragazza si spostò una ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio.

“Andiamo, Draco! Possibile che tu non abbia voglia di andare a rompere a Potter?”.

Il biondo scosse la testa.

“Non ho proprio voglia, te lo giuro! E poi, tu non sei tipa da fare questo genere di cose, Blaise!”.

La mora mise su il broncio.

“In che senso? Non sono abbastanza forte, Draco?”.

Il ragazzo dissentì.

“Non dico questo, dico solo che non mi va!”.

Blaise annuì.

“Hai ragione, Draco. Non sono tipa da prese per il culo, io!”.

 

“è strano!”.

la voce di Harry riportò Hermione alla realtà.

Che cosa è strano, Harry?”.

“Malfoy non si è ancora fatto vedere!”.

Ginny e Ron si guardarono negli occhi, e sorrisero.

“Meglio, no? Di cosa ti preoccupi, Harry?”.

Hermione guardò torva il suo migliore amico dai capelli rossi.

“Quanto sei scemo, Ron?”.

il rosso la guardò stupito.

“Perchè dici questo, Herm? Stiamo parlando di Malfoy, te lo devo ricordare?”. Hermione sbuffò.

“Ciò non significa che tu debba essere stronzo con lui, Ron!”.

Ronald non credeva alle sue orecchie.

“Ti rendi conto di quello che stai blaterando, Hermione Granger? Sei sicura di essere tu? stai bene, hai preso una botta in testa?”.

La faccia stupita di Ron la fece ridere. Era inutile continuare a discutere con lui.

“Scusa, Ron, ma sono un po’ stanca. Vado a fare un giretto, ok?”.

 

“Draco, ti va di giocare a Scacchi magici?”.

Blaise era davvero stufa di aspettare che il biondino le parlasse.

“no, Blaise.”

Allora, la moretta si alzò.

“Bene, io vado in bagno, chiaro? E mi aspetto delle scuse da parte tua, quando torno. Chiaro?”.

Così, la bella ragazza uscì dallo scompartimento sbattendo la porta.

 

Hermione si stava guardando allo specchio, e si stava sistemando i capelli ruffi.

Proprio in quell’istante, Blaise entrò, e notò subito la Grifondoro,e, imbarazzata, la salutò timidamente.

Hermione rispose subito al saluto, lievemente stupita.

 

“Ciao.”

“Ciao…tu sei Blaise Zabini, vero?”. La moretta annuì.

“Tu invece sei Hermione Granger, non è vero?”.

La bella Grifondoro annuì. Le due ragazze si strinsero la mano.

“Sei…sei da sola?”.

Blaise scosse la testa.

“No…sono nello scompartimento con Draco…”.

Le due ragazze chinarono la testa.

“Mi spiace per quello che gli è successo.

gli occhi verdi di Blaise si fermarono su quelli nocciola di Hermione.

“P – perchè, tu…”.

“Sì, Blaise. Io so… ho sentito i genitori di Ron che ne parlavano.

Blaise abbassò lo sguardo.

“Capisco…”.

Le due restarono in silenzio, fino a quando Blaise guardò supplichevole Hermione.

“TI prego, non prenderlo in giro su questa cosa!”.

La ragazza fissò stupita la Serpeverde, e scosse la testa con decisione.

“Hai la mia parola, Blaise. Non dirò nulla a nessuno!”.

La mora sorrise.

Che ne dici di venire nel mio scompartimento? Ci facciamo due chiacchiere…”.

Hermione sorrise di rimando.

“Sei sicura che ha Draco non da fastidio?”.

Blaise scosse le spalle.

“Non ti preoccupare. Ci sono io, a difenderti!”.

 

Così, le due 17enni entrarono nello scompartimento, dove Draco stava fissando insistentemente il paesaggio ormai buio.

 

“Ciao Draco…”.

La voce di Hermione lo riportò bruscamente alla realtà, e il cuore del biondino prese a battere forte. Non sapeva nemmeno lui, il perchè…

Non rispose al suo saluto, e continuò a guardare fuori, indifferente.

“Io e Hermione ci siamo incontrate in bagno…”.

Draco non rispose nemmeno alla sua migliore amica.

“D – dove sono Tiger e Goyle?”.

Draco si voltò veloce verso la bella Grifondoro, che incrociò per un istante gli occhi apparentemente freddi del bel biondino.

 

Fu questione di un istante…

 

Senti il cuore che comincia a batterti forte…il respiro che ti manca… gli occhi ti si appannano, e oltre a lui…non vedi più nulla.

         Il mondo scompare…

Nel tuo peggior nemico, riesci a sentire questi sentimenti, che ti risvegliano l’anima assopita da tempo.

          Il cuore batte nel petto, vorrebbe saltar fuori…

Sembra tutto più strano, tutto perfetto…

E proprio grazie a quello che credi nemico…il cuore si risveglia…

 

Un istante dopo, però, Hermione si ridestò. Non riusciva a capire.

Com’era possibile, che solo guardare negli occhi Malfoy, si era sentita così…completa?

“Io…Io devo andare!”.

Salutò fugacemente Blaise, e uscì… sotto lo sguardo meravigliato di Draco…

 

Draco P.O.V.

Perché è andata via così…non capisco…è incredibilmente incredibile. non ho fatto altro che guardarla negli occhi. Possibile che mi odia così tanto da non riuscire nemmeno a guardarmi? Che cavolo…

 

Hermione si precipitò nel suo scompartimento, ansimante.

Vide Harry, Ginny e Ron guardarla strano, e sorrise faticosamente.

“Dove sei stata, Hermione? Malfoy ti ha trattenuta?”.

La ragazza scosse la testa, portandosi una mano al cuore, che ancora le batteva forte forte.

 

Ancora, fu questione di un secondo…

 

Una fitta acuta al cuore la fece piegare…il respiro le si mozzo, e tutto intorno il mondo prese a girare. Cercò di respirare faticosamente, ma non ci riuscì…e vide il pavimento avvicinarsi pericolosamente.

 

“HERMIONE!”.

L’urlo di Ron si spanse per tutto il treno. Anche Blaise e Draco, che si trovavano quasi 10 scompartimenti più avanti, sussultarono.

 

“HERMIONE, RISPONDICI. HERMIONE.”

La ragazza, però, non rispondeva.

“Ginny scostò il fratello, e gli disse: “Presto, Ron, prendi i Sali. Sono nella mia borsa da Guaritrice.”

Ron la guardò stralunato.

“La tua cosa?”.

Ma Virginia non aveva intenzione di perdere tempo.

“RON, VELOCE!”.

Così, il ragazzo cercò velocemente i sali, e li porse alla sorella, che così fece rinvenire la bella Grifondoro.

Sorrise debolmente agli amici.

Che…che sciocca, ragazzi… ho…ho stretto troppo il nodo della cravatta, e la gonna mi va un po’ stretta…”.

Harry e Ron sorrisero, sollevati.

Ginny, pero, le prese, senza farsi vedere da nessuno, e senza che la ragazza ci badasse troppo, il polso della giovane

E il suo viso era davvero preoccupato…

 

“Hai sentito che urlo, Draco?”.

Il biondino, anche se non lo faceva vedere alla sua bella amica, era preoccupato.

“Sì…”.

“Secondo te che è successo?”.

Draco scosse le spalla, prima di tornare a guardare fuori.

Hogwarts si stava avvicinando.

 

“Non è deliziosa, questa cena?”.

Harry sorrise all’affermazione di Ron.

“Hai ragione, vecchio mio!”.

i due scoppiarono a ridere.

Poco distante, Hermione stava parlando animatamente con Ginny. Era ancora un po’ pallida, ma si stava riprendendo.

“Sei sicura di stare bene, Hermione?”.

La ragazza annuì, divertita.

“Non ti preoccupare, Gin. Sto bene, è stato solo un piccolo svenimento. Tranquilla!”.

 

La cena finì in tranquillità, e i ragazzi si diressero verso i loro Dormitori.

Hermione stava discutendo con Ronald, quando i suoi occhi incontrarono ancora una volta quelli del biondo Serpeverde-

Ancora un a volta, quella sensazione di appagamento le attraversò il corpo.

“Hermy, tutto ok?”.

La ragazza sorrise, mentre toglieva gli occhi dal biondino.

Si diressero verso la Sala comune dei Grifondoro, e Hermione salì subito nel suo dormitorio, salutando tutti.

 

“Secondo te, Hermione che cos’ha?” chiese preoccupato il rosso Grifondoro.

Harry scosse le spalle.

“TI piace proprio, eh?”.

Ron, se è possibile, diventò ancora più rosso dei suoi capelli, balbettò una scusa ridicola e si girò a parlare con Neville delle vacanze.

 

Intanto, Hermione era nella sua stanza, da sola, e guardava il paesaggio…e non poteva fare a mano di pensare a quello che aveva provato dentro…quando aveva incontrato casualmente gli occhi del biondino.

 

Hermione P.O.V.

Com’è possibile che io abbia provato questo? Per Malfoy, poi? Non è proprio possibile, no! Lui…lui è uno sporco Serpeverde. È un nemico…

         Eppure, nei suoi occhi c’era tanta pena…tanta tristezza. E tanta voglia di dare e ricevere amore…

Come può un padre ripudiare il proprio figlio? È una cosa indegna…meschina e stupida… chissà come si sente in questo momento…chissà se ha qualcuno accanto che lo consola.

         No…nei suoi occhi c’era tanta di quella solitudine…

Perchè il mio cuore ha reagito così? Perchè ha cominciato a battere all’impazzata?

         Io non posso essere innamorata di Malfoy…va contro ogni legge della natura…

E poi…io sono destinata o a Ron, o a Harry… sono loro due le mie scelte…non Malfoy…tutto questo non ha senso. Lui non può darmi nulla… e non mi riferisco ai soldi…ma non può darmi amore…non può…

          Ma ne sei davvero così sicura, Hermione?...

 

Un secondo, e il respiro le si mozzò ancora. Si portò una mano sul cuore.

Che cavolo succede, per la miseria?”.

Prese a respirare lentamente.

Forse è meglio se vado a dormire… domani, è un altro giorno…”.

Si mise comoda sotto le coperte, e fece per addormentarsi…

 

“Lo spettacolo deve continuare, Hermione… dormi…”.

 

 

 

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Voglio subito anticiparvi che questa storia e liberamente tratta dal film interpretato da Nicole Kidman e Ewan McGregor “Moulin Rouge”.

È il mio film preferito, e ho deciso di farci sopra una FF con i personaggi di Harry Potter. Alcune cose saranno uguali al film, altre diverse. Spero comunque che vi piaccia.

Al prossimo capitolo.

Lety_90

  
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