27/12/2013
1 recensioni
When you came and get me?
Prologo
«Cosa fai? » la ragazza si voltò verso Louis.
«Gli sto scrivendo»
«Gli sto scrivendo»
«Perchè?»
«Perchè io non c'è la faccio più»
«Ti sei ripromessa di non farlo!»
«Se non gli scrivo io lui non lo fa»
«Ma ti ricordi che è quello che vuoi?»
«Io non voglio questo»
«Tu vuoi stare bene!»
«Lui mi fa stare bene»
«Ti ricordo che lui ti ha distrutta» Louis la guardò e dopo un pò se ne andò la sciandola da sola.
Adèle si alzò dal divano, aveve bisogno d'aria.
Era la tipica diciasettene con problemi d'amore, problemi adolescenziali.
Abitava in una cittadina vicino Londra. Aveva un fratello , un cane e dei genitori che l'amavano.
Amava cantare,dormire,mangiare, giocare con il suo adorato cane, messaggiare, ma sopratutto amava lui.
Louis Tomlinson era il suo cuginetto preferito, anche se lui avesse quattro sorelle più piccole di lui, giocava anche con Adèle.
Aveva molti sogni sul cassetto, uno di questo è andare in Italia. Non era mai uscita dall'Inghilterra, era molto che andava a Londra.
Aveva visto sessanta volte tutti i film di Twilight e aveva divorato tutti libri. Amava leggere.
Odiava i vestiti corti, i tacchi, i ragazzi che si sentono al centro del mondo, le ragazze bionde,i professori, le lacrime, lui.
«Ho imparato a modo mio a leccarmi le ferite più invisibili perchè è così che si fa.»
«Adèle hai diciassette anni, è questo il periodo per essere egoisti.» La guardò Louis di nuovo, era stanco di veder piangere sua cugina, era stanco di discutere con Zayn, con Liam, con tutti. Ma quella stanca era lei, stanca di soffrire.
«Me la sogno ancora di notte, quella scena. E il peggio è svegliarsi rendendosi conto che non è un incubo, ma un ricordo… Che non svanirà mai. Lasciami da sola ti prego» Adèle iniziò di nuovo a piangere. Louis per ennesima volta se ne andò.
«Perché sto piangendo?» Si lascia scivolare a terra, furiosa con se stessa per questa reazione assurda. Si rannicchio con le ginocchia al petto. Voglia diventare più piccola possibile. Forse così anche questo dolore assurdo diventerà più piccolo. Lascia che le sue irrazionali lacrime scorrano senza freno. Piange per aver perso una cosa che non ho mai avuto. "Che stupida". Piange per ciò che non c’è mai stato… Per le sue speranze e i suoi sogni infranti, per le sue aspettative finite nel nulla.
Louis prese il suo iphone e digitò un numero.
"Pronto?" risposero
"Liam, devi aiutarmi"
"Che succede Louis?" domandò
"Mia cugina. Sta impazzendo."
"Adèle!, dimmi tutto"
"Vieni a casa mia , di spiegerò tutto"
Ma ciao bimbi bellii, eccomi qua, un altra storia.
Sinceramente non riesco a crederci, io che sono una ritardataria, la numero uno.
Beh che dire, spero che vi piacerà anche se è piccolo prologo..
Sarà una storia complessa..Cercherò di aggiornare due volte alla settimana.
Buone festeee..anche se già natale è passato ahahahaah.
Un bacio a tutti :* :*
«Ti ricordo che lui ti ha distrutta» Louis la guardò e dopo un pò se ne andò la sciandola da sola.
Adèle si alzò dal divano, aveve bisogno d'aria.
Era la tipica diciasettene con problemi d'amore, problemi adolescenziali.
Abitava in una cittadina vicino Londra. Aveva un fratello , un cane e dei genitori che l'amavano.
Amava cantare,dormire,mangiare, giocare con il suo adorato cane, messaggiare, ma sopratutto amava lui.
Louis Tomlinson era il suo cuginetto preferito, anche se lui avesse quattro sorelle più piccole di lui, giocava anche con Adèle.
Aveva molti sogni sul cassetto, uno di questo è andare in Italia. Non era mai uscita dall'Inghilterra, era molto che andava a Londra.
Aveva visto sessanta volte tutti i film di Twilight e aveva divorato tutti libri. Amava leggere.
Odiava i vestiti corti, i tacchi, i ragazzi che si sentono al centro del mondo, le ragazze bionde,i professori, le lacrime, lui.
«Ho imparato a modo mio a leccarmi le ferite più invisibili perchè è così che si fa.»
«Adèle hai diciassette anni, è questo il periodo per essere egoisti.» La guardò Louis di nuovo, era stanco di veder piangere sua cugina, era stanco di discutere con Zayn, con Liam, con tutti. Ma quella stanca era lei, stanca di soffrire.
«Me la sogno ancora di notte, quella scena. E il peggio è svegliarsi rendendosi conto che non è un incubo, ma un ricordo… Che non svanirà mai. Lasciami da sola ti prego» Adèle iniziò di nuovo a piangere. Louis per ennesima volta se ne andò.
«Perché sto piangendo?» Si lascia scivolare a terra, furiosa con se stessa per questa reazione assurda. Si rannicchio con le ginocchia al petto. Voglia diventare più piccola possibile. Forse così anche questo dolore assurdo diventerà più piccolo. Lascia che le sue irrazionali lacrime scorrano senza freno. Piange per aver perso una cosa che non ho mai avuto. "Che stupida". Piange per ciò che non c’è mai stato… Per le sue speranze e i suoi sogni infranti, per le sue aspettative finite nel nulla.
Louis prese il suo iphone e digitò un numero.
"Pronto?" risposero
"Liam, devi aiutarmi"
"Che succede Louis?" domandò
"Mia cugina. Sta impazzendo."
"Adèle!, dimmi tutto"
"Vieni a casa mia , di spiegerò tutto"
Ma ciao bimbi bellii, eccomi qua, un altra storia.
Sinceramente non riesco a crederci, io che sono una ritardataria, la numero uno.
Beh che dire, spero che vi piacerà anche se è piccolo prologo..
Sarà una storia complessa..Cercherò di aggiornare due volte alla settimana.
Buone festeee..anche se già natale è passato ahahahaah.
Un bacio a tutti :* :*