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Autore: DarkPhoenix    20/05/2008    3 recensioni
Piccola ff, senza troppe pretese. E' Sakure-cenric, più o meno..
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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[Non è possibile]

Stava succedendo. Di nuovo.

[Ancora questa scena. Basta....non avrei mai più voluto vederla. Mai più.]

Eppure stava accadendo. Li, davanti ai suoi occhi. Un vago senso di vertigine la colse.

[Così tutto insopportabilmente uguale. Eppure me l’ero promesso. Avevo promesso che non sarebbe accaduto mai più.]

Ma le sue promesse- qualsiasi queste fossero- non era mai riuscita a mantenerle, per quanto ci tenesse.

Anni prima si era promessa che avrebbe rotto qualsiasi rapporto con Ino. Tutto, per il suo Sasuke-kun, si era detta.

Nonostante tutto, quello era stato il suo primo fallimento.

Poi, si era ripromessa che sarebbe riuscita a conquistare Sasuke, con qualsiasi mezzo. Una pacata indifferenza, mista a un velo di condiscendenza era stato tutto ciò che aveva ottenuto.

Infine, aveva giurato [Dio solo sapeva con quanta intensità] che sarebbe riuscita a fermarlo, che non avrebbe permesso che se e andasse. Stavolta, ci sarebbe riuscita.

E anche qui l’unico risultato non era stato che un misero "Grazie" così squallido,in confronto a ciò che aveva così ardentemente sperato.

Nella sua vita, però, almeno una promessa [ solo una, maledizione, era chiedere tanto?] aveva pensato di essere riuscita a mantenerla. Tre anni prima si era detta che sarebbe riuscita a diventare forte, che da quel momento sarebbe stata lei a difendere gli altri.

C’era riuscita. Si era allenata duramente, era diventata potente. Era stata sicura di aver raggiunto almeno quel suo ultimo obbiettivo. Si era lasciata coccolare dalla languidità di quel pensiero. E ora stava pagando il prezzo della sua cecità, mentre anche quella sua fragile convinzione [nient’altro che un’illusione, l’ennesima] si infrangeva su di quella realtà che non aveva saputo, o voluto, vedere.

E mentre guardava quella maledetta scena ripetersi [la stessa scena che aveva segnato la rottura definitiva, l’inizio di quella che era stata la fine, la loro fine] si rese conto che tutte le sue promesse avevano sempre, sempre avuto la stessa costante.

[ Sempre tu, Sasuke, sempre e solo tu, in tutta la mia maledetta vita. Ma non te lo permetterò anche stavolta. Non distruggerai anche questa mia ultima promessa, perché se dovessi fallire di nuovo, non sopravviverei.]

Fu per quel motivo che, come quella volta, scattò in avanti.

Ma questa volta [lo aveva sperato del resto] le cose andarono diversamente.

Questa volta, fu più veloce, più decisa.

Questa volta, benché la disperazione la stesse soffocando, dalle sue labbra non sfuggi neppure un gemito.

Questa volta, nessuno intervenne. Fu rapida, precisa.

[Perfetta, finalmente. Almeno per quell’ultima volta.]

[Era proprio così che doveva andare. Siete voi l’anima del team 7. Se voi moriste, se anche solo di voi dovesse morire, non sopravviverei. Se invece sarò io a morire, non farei altro che adempiere al mio compito di sempre. Io morirò,ma la squadra rimarrà unita, perché alla fine siete voi che ne fate realmente parte. Il quadro risulterà ugualmente perfetto, perché voi ne siete i soggetti. Se saprete sfumare bene i colori, la mia figura sullo sfondo non si noterà neppure.]

Fu per via di quel suo pensiero che non vide, questa come quella volta, lo sguardo di disperata impotenza che si disegnò sul volto dei suoi due compagni quando la videro piombare fra loro, il puro terrore che li colse, quando si resero conto che non sarebbero riusciti a fermare in tempo i loro attacchi [ quegli stessi attacchi di cui erano andati sempre così fieri, ma che da quel momento presero ad odiare con ogni singola fibra del loro essere] ma solo di poterli rendere un poco meno potenti, non a sufficienza, comunque.

[ In fondo lo abbiamo sempre saputo, che era così che doveva finire. Lo hai deciso tu, Sasuke, nel momento stesso in cui hai deciso di abbandonarci. Ma adesso si sistemerà tutto, vedrai. Ricomincerete a vivere, tu e Naruto. Lui ti vuole così bene… e anche tu gliene vuoi, lo so. Io non sarei stata che un’ aggiunta. Un piacevole ornamento, ma nulla più. Niente di realmente essenziale. A me va bene così.]

Mentre veniva scaraventata via dalla potenza di quei colpi, si ritrovò a sorridere.

Si rese conto che qualcosa non andava [ sono viva? Come posso essere ancora viva?] nel momento in cui sentì qualcosa di caldo scorrerle sul volto e qualcuno scuoterla, quasi con violenza. Nel girare un poco la testa e socchiudere gli occhi, si tranquillizzò, avvertendo un dolore lancinante trapassarle da parte a parte il corpo [ Va tutto bene. Sono viva, ma per poco.] Riuscendo finalmente a mettere a fuoco le macchie indistinte che le danzavano intorno, si rese conto che chi la stava scuotendo altri non era che Naruto,che quando si accorse che era ancora viva, raddoppiò le lacrime e prese a balbettare frasi sconnesse. Lei sorrise, pensando che, infondo, le sarebbe mancato davvero tanto.

Naruto sembrò leggerle quel pensiero negli occhi, perché sgranò i suoi e prese a scuotere piano la testa. A quel punto Sakura si permise di volgere lo sguardo verso Sasuke, [ in fondo me lo merito, credo. Un’ultima volta.] che fino a quel momento era rimasto immobile accanto a lei, fissandola.

Fu in quel momento che il cuore di Sakura [ anche se ormai batteva esasperatamente lento] tremò di nuovo, come scosso da un tremito [ incertezza?]

Lui continuò a fissarla, mentre le cadeva pesantemente affianco, in ginocchio.

[ Non guardarmi così, Sasuke. Non ho forse fatto la cosa più giusta? Lo sai anche tu. Se uno di voi due avesse dovuto uccidere l’altro, sarebbe stato tormentato dal rimorso, non avrebbe mai trovato pace, anche se vi ostinate a non ammetterlo. La mia morte, invece, non è niente di irrecuperabile. Andrete avanti e, in un modo o nell’altro, sarete felici.]

Ma lui continuava a guardarla, con quei suoi occhi d’ossidiana, resi opachi dal dolore, che vi si poteva scorgere con sconcertante chiarezza.

[ Curioso. Finalmente impari a vivere, Sasuke, proprio mentre io muoio. Avresti potuto pensarci prima, ti pare? Quindi smettila. Levati quello sguardo dalla faccia. Se volevi un finale diverso, non avresti dovuto far altro che dircelo. Avremmo fatto di tutto, lo sai. Ma sei così maledettamente ostinato, e io ho fatto l’unica cosa che avrebbe potuto salvarci. Fammi mantenere almeno questa promessa. Me lo devi]

Ma quell’espressione non accennava a scomparire. Lui lanciò un breve sguardo a Naruto, che capì, e con estrema delicatezza la depose nelle sue braccia, braccia che la strinsero con la stessa disperazione che aveva negli occhi.

[ Ma ormai è troppo tardi, Sasuke,. Avresti dovuto capirlo prima. Ora, è troppo tardi.]

Fu questo ciò che le lesse negli occhi, questo e mille altre cose, Sasuke sentì come se il petto gli si stesse lacerando e si diede dell’idiota [ mille e mille volte idiota, idiota e vigliacco] perché solo in quel momento comprendeva, quando aveva avuto anni, anni che aveva buttato via insieme a tutte le promesse di lei, lei che come sempre, aveva ragione. Era troppo tardi.

Lo avvertì con dolorosa chiarezza quando sentì il suo piccolo corpo diventare sempre più freddo e pesante nelle sue braccia, e quando vide il suo sguardo [ erano così verdi i suoi occhi, come aveva potuto non accorgersene prima? Eppure li amava, li aveva sempre amati così tanto] spegnersi mentre le sue palpebre si abbassavano lentamente, per l’ultima volta. Quello sguardo che prima di morire gli aveva regalato un’ultima promessa.

[ Ti amerò per sempre Sasuke, lo giuro. Per sempre.]

 

Oook..Non chiedetemi cosa sia perchè non saprei rispondere. Semplicemente era un'idea che mi ronzava in testa da un po'...A dir la verità non è venuta esattamente come speravo, ma poichè non mi chiamo Manzoni, posso dichiararmi mediamente soddisfatta. Più o meno.Devo ammettere che la Sakura di questa ff mi è uscita un po' strana (spero non OC). Una via di mezzo fra una bimba capricciosa, e un' adulta matura e spaventosamente decisa. Decisamente strana. Comunque a voi il giudizio. Come storia può reggere? Chissà. Però a ben pensarci come finale è plausibile, no? Anche se io spero vivamente che ce ne sia uno migliore. Alias, se Kishimoto non me li mette assieme, assaggerà la mia furia è_é. Non disporrò di un rasengan ma un po' di sane arti marziali non fanno mai male  ^_^. Vi chiederei di non considerarla una minaccia, perchè non oserei mai fare una cosa del genere a San Kishi...vediamolo piuttosto come un caldo invito. Ok, ora la smetto...spero abbiate gradito!

P.S Anche se immagino lo abbiate capito, la scena a cui mi riferisco è quella sul tetto dell'ospedale, lo scontro fra Naruto e Sasuke.

 

  
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