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Autore: ineedamikashug    27/12/2013    1 recensioni
Un grazie non basterebbe.
Adesso è famoso ma scommetto che si ricorda di me.
Abbiamo passato assieme gli anni più belli.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Le mie sorelle non mi sentirono arrivare.
Quando arrivai a casa mio padre stava fumando la pipa.
Mamma odiava il fumo e soprattutto odiava l'odore di fumo dentro casa.
Mio papà mi voleva bene e io volevo bene a lui.
Ero la sua fotocopia: capelli ricci, occhi verdi.
Ero ribelle quanto lui.
Lo vedevo poco, era un generale.
Volevo diventare come lui, era il mio esempio.
Quando mi vide rimase sorpreso, pensava di trovarmi a letto.
"Che facevi fuori?". Cominciammo a sussurrare.
"Papà scusami tanto". Corsi ad abbracciarlo.
"Riuscirò a portarti via da qui,  piccola mia..ma dove sei stata?".
"Sono stata con il mio amico Michael".
"Michael? E dove?".
"Nella sua casa sull'albero. E' molto bella sai?"
"Sei stata bene con lui?"
"Molto".
"Mi basta questo". Mi baciò la fronte.
"Richard, sei tornato!". Era la mamma. "E tu, dov'eri?"
"E' rimasta ad aspettarmi qui tutta la notte".
"Hai fatto colazione amore?". Com'era falsa, mia mamma. Davanti al papà era tutta gentile, appena lui voltava l'angolo mi picchiava.
"Si mamma".
"Bene, ora è tardi, devi andare a scuola".
"La accompagno io Sarah". Disse papà. Lo volevo ringraziare con tutta me stessa. "Ora andiamo".
Durante il tragitto non smettevo di guardarlo. Ero così fiera di mio papà.
Quando arrivammo mi baciò di nuovo la fronte. Adoravo quel suo gesto.
"Buona giornata Katy".
Papà era l'unico della famiglia che mi chiamava Katy ed era l'unico della famiglia, oltre a me, che sentiva la mancanza di Jade.
"Anche a te papà".
Entrai in classe, salutai la maestra e i compagni e andai al mio banco.
La mia compagna di banco mi disse che dovevamo fare un tema.
"Ora che ci siamo tutti, possiamo iniziare il tema. Dovete descrivere i vostri eroi, poi ognuno di voi leggerà il suo elaborato".
Ci diede poco tempo per scrivere quel tema.
Ogni tanto alzavo gli occhi per vedere Michael: stava scrivendo il suo tema e sembrava molto ispirato.
Finita l'ora si offrì volontario per leggere per primo il suo tema.
Posò la penna, si sistemò i ricci e iniziò a leggere, mettendosi davanti alla cattedra.
"Contanti e attori, questi sono i vostri eroi. Io invece ho un'eroina". Rimasero tutti stupiti e sinceramente anchio, non leggeva molto bene.
"La mia eroina si chiama Katy Collins ed è una mia compagna di classe. Molti non sanno che il suo vero nome è Katy, perchè la conoscete come Mary. Katy è la bimba più forte che io abbia mai conosciuto. Ha sopravvissuto alla morte di sua sorella, che era anche la sua migliore amica.
Mi fido di lei. Lei è la mia fata e le voglio un mondo di bene. Katy è la Luna che illumina i miei momenti di buio ed è l'unica con cui mi confido. Grazie di esistere".
Ricordo la mia commozione. La lettere più bella che mi avevano mai fatto.
Andai io dopo Michael a leggere il mio tema.
"Io ho due eroi: un maschio e una femmina. Il mio eroe maschio si chiama Michael Holbrook Penniman Jr ed è la persona più dolce che abbia mai conosciuto in vita mia. Mi ha letteralmente salvata dall'inferno che vivo ogni giorno in casa mia. Mi ha portata nel regno delle fate e mi ha detto che faccio parte di loro. Io e lui sembriamo quasi fratelli. Amo il modo in cui ride, perchè arriccia il naso e soprattutto, quando lui ride, rido anchio.
La mia eroina è mia sorella Jade. Capivo che c'era qualcosa che non andava in lei. Un giorno, mentre le rifacevo il letto, trovai una ciocca di capelli.
Li stava perdendo. Li aveva persi tutti."
Iniziai a singhiozzare, ma continuai a leggere.
"Mentre voi mi prendavate in giro, io stavo male. Non capivo che era malata. Non capivo che l'avrei persa. Era costretta a stare in letto e io le portavo la colazione. La svegliavo con un bacio sulla guancia, le accarezzavo la testa e le porgevo i biscotti. Ma un giorno non potè fare colazione. Non c'era più. Era andata in paradiso, dove vivono gli angeli. Con Michael non deve succedere lo stesso, non me lo devono portare via".
"E non succederà, Katy".
"Lo so, me lo hai promesso". Sorrisi.
Ricordo che quando finì la lezione mi abbracciò, stritolandomi, come al solito.
"Io sarò sempre qui per te, Katy".
"Anchio, Michael".
"Ormai noi siamo legati, ricordi l'incisione?".
"MI + KA = MIKA, certo che me la ricordo".
"Ricordatela per sempre".
"Promesso".
"Tra poco finisce la scuola, non vedo l'ora"
"Anche io! Voglio giocare tutto il giorno"
"Andremo nella casa sull'albero"
"Devo arredarla meglio"
"L'ho arredata io! Va bene così"
"Michael, non hai buon gusto". Feci una smorfia e lui ricambiò con il sollettico. Cademmo a terra.
"Scemo, mi hai fatta cadere".
"Mi scusi Milady"
"Ah, ah, ah".
"Dai, ridi!"
"Come sapevi il mio cognome?"
"Il registro della maestra è molto utile"
"Ah, giusto..anchio ho guardato da li"
"Molto bello il tuo tema"
"Mai come il tuo.."
"Quindi tua sorella aveva il cancro.."
"Al fegato".
"Ho pianto quando hai letto il tuo tema".
"Anche io, era bellissimo".
"Ne ho fatta una copia, se vuoi"
"Lo appenderò in camera mia"
"Sono contento".
"Non so come ringraziarti".
"Credimi, lo hai già fatto".
"Ma se non ti ho fatto nulla?".
"Conoscerti è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata"
  
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