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Autore: loujswjngs    27/12/2013    0 recensioni
Louis ed Harry sono sempre stati amici, o forse più di questo. La modest! Ha deciso che i due non possono mostrarsi troppo in pubblico, quindi il loro rapporto è un segreto che però non può essere nascosto.
È il compleanno di Louis ed è ormai tradizione che Harry gli organizzi qualcosa di unico, ma quest' anno io riccio supera se stesso. Oscurando la modest, i problemi e tutto il resto, regalando al ragazzo la cosa più preziosa di tutte.
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi passai una mano sulla faccia rigirandomi su un fianco per spegnere la sveglia -che non mi ricordavo neppure di aver attivato - e tornare tranquillamente a dormire.
Sbloccai il telefono e trovai un messaggio sulla sveglia "Alzati LouLou e controlla il computer." 
Dovetti leggere più volte quelle parole per far si che il mio cervello, appena sveglio, riuscisse a comprenderne il significato. Mi passai di nuovo la mano sulla faccia per cercare di svegliarmi. Mi misi seduto, pensandoci era impossibile che nei pochi giorni di vacanze che il lavoro mi concedeva impostassi la sveglia per le 9:00 di mattina, fantascienza. 
Deciso più che mai ad uccidere chiunque avesse avuto quella brillante idea presi il computer posizionato sul comodino accanto al letto e lo poggiai sulle gambe accendendolo. 
Una nuova mail attirò la mia attenzione, il mittente era "Hazz", un sorrisino mi si dipinse sul volto e, quando aprii quello che mi aveva mandato, divenne un sorrisone. 
Sullo schermo un Harry diciassettenne e riccioluto con la faccia assonnata ed un cappellino di natale in testa mostrava fiero un pacchetto regalo confezionato da lui stesso, per me. 
Adesso un Harry diciannovenne con i capelli meno ricci ma sempre perfetto aveva preso posto sullo schermo, un sorriso contornato da un paio di adorabili fossette ad incorniciargli il volto. Adorabile.
Per un momento tutta la rabbia per essere stato svegliato sparì, come scomparve la sua stanza ed il resto del mondo, erano solo loro due. 
"Hey Lou, lo so, vuoi uccidermi per averti svegliato, ma sai che giorno è oggi no? Dovevi aspettartelo."
Il castano, però, non aveva la più pallida idea di che giorno fosse quindi prese di nuovo il suo povero iPhone e lesse: 24 dicembre, la vigilia di natale.. Ed il suo compleanno. 
Tra la pausa con la band, la stanchezza e le sue sorelline che - senza pietà - lo avevano assalito usandolo come
giocattolo e bombardandolo di domande l'aveva rimosso. 
Ma il suo riccio no. 
Da quando la modest gli aveva impedito di farsi vedere insieme o di mostrare troppe 'smancerie' in pubblico, Harry aveva preso l'abitudine di fare sempre qualcosa di particolare e assolutamente segreto per il suo compleanno. 


Louis pensava di conoscere Harry come le sue tasche, niente di più sbagliato. Il riccio sapeva sempre come stupirlo, e Louis se lo disse un'ennesima volta mentre, dopo essersi vestito e sistemato, si trovava ad attraversare il parco dietro casa sua di corsa come ordinato nel video.
Raggiunse una panchina, o meglio, la panchina e si sedette per riposare notando un foglio bianco tenuto fermo da una piccola pietra. Lo prese e non si stupì quando vide che era proprio per lui.
"La prima volta che mi hai portato a casa tua ero abbastanza nervoso, abbastanza da scappare nel mezzo della cena proprio su quella panchina dove adesso sei tu. Ci abbiamo passato tutta la notte seduti lì sopra, abbiamo
parlato di tutto, anche dello stadio di Doncaster, ecco, vai lì."
Corrugò la fronte, era uno scherzo? Doveva per forza essere uno scherzo. Aspettò un po' e, vedendo che non succedeva niente si rispose da solo. No, non era uno scherzo.


Lo stadio di Doncaster era praticamente dall'altra parte della città, ma ci andò comunque. Quello stadio era
importante per Louis, era lì che - insieme a suo padre e suo nonno - aveva assistito alla prima partita innamorandosi del calcio e ripromettendosi che, un giorno o l'altro, ci avrebbe giocato lì dentro. Aveva mantenuto la promessa.
Entrò negli spogliatoi ed andò davanti a quello che si ricordava era stato il suo armadietto con un sorriso sulle labbra, si sentiva bene. Aprì l'anta con un po' di fatica, non ci sapeva proprio fare con i lucchetti.. E ci trovò un altro biglietto, aprì anche quello sempre più confuso.
"Ho sempre odiato il calcio. L'ho sempre trovato uno sport noioso e lo sai, eppure quando hai giocato tu c'ero, ero proprio qui, in questo stadio, a fare il tifo per te. Mi sono annoiato a morte, ma eri bellissimo con il completino."
E Louis rise facendo rimbombare  la sua risata negli spogliatoi vuoti, sentir dire da un giocatore di golf che il calcio è noioso risultò un' eresia alle orecchie di Louis. Harry gli chiedeva di andare da Tesco, ma vide un pallone e pensò che Tesco potesse aspettare il tempo di un paio di tiri..


Erano le due e Louis era stanchissimo ed affamatissimo, stava seriamente pensando di mandare al diavolo Harry ed i suoi giochetti mentre varcava la porta dello starbucks da lui indicato. 
Lo conosceva quel posto, lo frequentava spesso, si sedette al solito posto ed ordinò due muffin al cioccolato ed un frappuccino. Guardò sul tavolo trovando il solito bigliettino sotto il porta tovaglioli al centro del piccolo tavolino, diede un morso al primo muffin e lesse le righe scritte dalla calligrafia precisa ed ordinata di Harry.
"Se sei arrivato fino a qui devi proprio amarmi tanto.." Louis annuì vigorosamente finendo anche il secondo muffin. "Ti ho portato in tutti bei posti per noi, questo non lo è. La nostra storia non è sempre stata facile, mai, a dire la verità. Eleanor. Un nome solo, lei è stata una grande prova per noi, per me soprattutto. L'hai conosciuta in quello starbucks quella frappuccinomane, ho odiato quel posto, ho odiato i frappuccini, ho odiato Eleanor. Lo so, che lei non c'entrava e cazzate varie, ma ero geloso okay? Lo sono ancora, ma evita di dirlo in giro. Adesso vai alla tua scuola elementare."
E Louis rise, rise forte, perché se le ricordava tutte le scenate che Harry gli aveva fatto per Eleanor. Rise così forte da far girare alcune persone a guardarlo, ma non gli importava. Piegò il biglietto e lo mise in tasca insieme agli altri, poggiò i soldi sul tavolino ed uscì diretto alla scuola elementare.


Aveva dovuto chiedere ai bambini di aiutarlo, adesso tutti gli studenti cercavano quel maledetto bigliettino per lui. Sorrise ancora, Louis, Harry si era davvero dato da fare quell'anno. Aveva fatto tutto per lui, solo per lui. Quando l'urlo di un bambino che annunciava di aver trovato il biglietto arrivò alle due orecchie il castano scattò e corse veloce battendo anche qualche record, e lo raggiunse appropriandosi del biglietto sorridendo. Si stava divertendo da pazzi in questo 'Tour Larry'.
 Il biglietto era stato piazzato sul piccolo palco scenico della scuola, quello dove Louis aveva scoperto la sua passione per la recitazione ed anche quella per il canto. "Avrei voluto vederti recitare qui sopra, avrei anche voluto sentirti durante la tua prima esibizione canora anche se eri ancora piccolo ed innocente." Rise per l'ennesima volta. "Prometto che è quasi finita, i video di queste recite, le foto, i racconti, hai coinvolto solo me nella tua vita. Mentre tutti conoscevano Louis Tomlinson io conoscevo Louis e me ne sono innamorato subito. Come tu hai fatto con me io ho fatto con te, nessuna delle mie ragazze - copertura mi ha mai conosciuto come mi hai conosciuto te. Nessun giorno passato con loro è valso la metà di un secondo passato con te, vai nel tuo amato negozio di musica LouLou."
Louis sorrise, come non poteva? Harry sapeva come colpirlo, sapeva come comportarsi, Harry sapeva come scioglierlo.
- Dovete amarvi davvero tanto. - disse il bimbo che aveva trovato il biglietto che era ancora con lui e lo guardava.
Il più grande annuì. - più di quando credevo fosse possibile. - disse scompigliandogli i capelli per poi correre al negozio di musica.


Aveva praticamente visto ovunque! 
Aveva controllato tra i film, tra le chitarre, tra i libri, nulla. Non c'era traccia di nessun biglietto. Si appoggiò alla parete stanco e avvilito sbuffando, mancava poco e lui non riusciva a trovare il biglietto. Prese quello precedente sotto lo sguardo curioso di Ed - il proprietario del negozio - iniziando a leggere attentamente quello che c'era scritto.
- Posso aiutarti? - gli chiese infatti avvicinandosi.
Ed era un grande amico di Harry, era grazie a lui che i due si conosceva infatti. Louis era stato davvero tanto geloso di lui, Harry lo adorava. Passavano tantissimo tempo insieme ed il castano di sentiva alquanto trascurato, aveva paura che Ed potesse essere migliore di lui, aveva paura di essere rimpiazzato. Poi, però, aveva capito che i due erano solo ottimi amici e che il suo Hazz non lo avrebbe mai sostituito.
- Penso tu sappia della 'caccia al tesoro' che mi ha organizzato Harry.- mimò le virgolette con le mani. 
Quello annuì e Louis gli spiegò della sua disperazione, lo vide mettere due dita sotto il mento e pensarci su.
- Penso che sia qualcosa che riguarda le ragazze di Harry. -
Il castano ci pensò, Caroline non cantava, Kendall neppure..
- la Swift! - trilló, colto da un illuminazione e correndo nel reparto di musica e cercando la targhetta con il suo nome. Quando la trovo iniziò a vedere tra i cd e vide il famoso bigliettino cadere, si chinò a raccoglierlo e lo lesse.
"Mi sembrava un po' troppo mandarti a Time Square, perciò mi sono accontentato di questo posto. Come ho già detto, nessuna delle mie ragazze mi ha mai conosciuto come te, nessuna avrebbe potuto perché nessuna è Louis. Sarebbe strano." Il più grande rise facendo avvicinare Ed. "È solo con te che mi sento al mio posto, che mi sento a casa, ed è proprio lì che devi andare, a casa."
Louis chiuse l'ennesimo bigliettino trovandosi lo sguardo del rosso al suo fianco addosso, lo abbracciò di getto. - Grazie mille, ora scappo. - 
Quello sorrise - buon compleanno Lou. -


Appena varcò la soglia di casa - alle 18:30 - Louis venne accolto da un baccano insolito per casa sua e da un odore che fece far festa al suo stomaco.
Fece il primo passo e dal salotto la chioma riccioluta che aveva rincorso per tutto il giorno entrò nel suo campo visivo, aveva il viso sporco di qualcosa così come le mani che pulì velocemente sul grembiule che portava legato in vita.
- congratulazioni! Prima di uccidermi per quello che ti ho fatto fare voglio dirti che domani è Natale e..- 
Non ebbe nemmeno il tempo di finire di parlare che Louis corse verso di lui baciandolo con quanta più dolcezza avesse. - Ti amo - 
Disse solo facendo sorridere Harry, non c'era bisogno di nient altro.
Un rumore rimbombò dalla cucina ed un imprecazione che fece ridere il più grande e scuotere la testa all'altro.
- Porca Troia Harry, come funziona questo coso? - urlò una voce inconfondibile dall'altra stanza.
- Forno, Zayn, è un forno. - urló l'altro di rimando. - vieni - prese la mano di Louis portandolo in salotto. 
Sul divano c'era Niall, intento a guardare qualche replica di qualche partita in televisione mangiando patatine ed ignorando quello che avveniva in cucina. Liam fece il suo ingresso solo dopo, con il telefono in mano, il grembiule legato in vita e la faccia ed i capelli pieni di cibo. - Harry, io ci rinuncio, chiamo la piz..Louis.- Si bloccò attirando anche l'attenzione del biondo che scattò in piedi e facendolo ridere. 
- non cambierete mai. -


Si ritrovarono tutti insieme gli one direction, a mangiare pizza davanti ad un film idiota come i vecchi tempi. Louis a terra con Harry seduto tra le gambe ed un plaid a coprirli entrambi e gli altri sul divano, si ritrovarono a ridere e fare cazzate. Si ritrovarono per la prima volta davvero dopo troppo tempo, ritornando quei cinque ragazzini di sempre.
- avevamo bisogno di tenerti fuori di casa per organizzare tutto. - disse Harry ridendo. - l'ho fatto con stile. -
- o dovresti dire con Styles. - fu il commento di Niall che ricevette in risposta uno scappellotto da Zayn seduto al suo fianco. 
- la vostra carriera da cuochi è finita subito. - rise il festeggiato.
- sicuro? - chiese Liam entrando con una torta ed una candelina con il numero 22 sopra. - abbiamo solo dovuto tenerla lontana da Niall e Zayn. - spiegò facendo ridere tutti.
- Hey! - dissero in coro i due.
Dici qualcosa. - lo incitò Harry.
Louis prese una pausa. - but I'm feeling 22 everything will be alright if you keep me next to you.- cantò creando un'altra risata.
- coglione - gli rise in faccia Harry per poi baciarlo.
E fu quello il desiderio di Louis, fu quello che pensò mentre soffiava sulla candelina, pensò che quei quattro ragazzi erano tutto quello che desiderava.









SUPER FLUFF.
Ho scritto questa os alle 00:37 di notte ma okay..
Non so come mi è venuta in testa, ho pensato al compleanno di Louis ed hai ragazzi, ho pensato a quanto mi sarebbe piaciuto che i ragazzi stessero tutti insieme come ai vecchi tempi. L'ho fatto.
Che poi secondo me davvero Harry organizza qualcosa di unico per il compleanno di Lou, ma questo è un altro discorso.
Dopo milioni di cose Larry cercherò di scrivere qualcosa di Het per la prossima volta, auguratemi buona fortuna.
A presto.
_InHisArms_


 
  
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