Film > The Big Four
Segui la storia  |       
Autore: ChrisAndreini    27/12/2013    5 recensioni
[Big Four][The Big Four][Le cinque leggende]Fanfiction sui Big Four: Hiccup, Merida, Rapunzel e Jack Frost si ritroveranno catapultati in un mondo tutto nuovo per loro, il nostro, senza avere ricordi sul loro passato e sulle loro avventure, mandati dall'uomo nero, ma dovranno intervenire per salvare tutti i mondi dalla paura.
***
"-Non parlarmi così, ragazzino platinato- dice Merida con rabbia al ragazzo dagli occhi di ghiaccio.
-Parla la ragazza con un nido di chiurli in testa, devo chiamare i pompieri per domare quella chioma?- risponde il ragazzo punzecchiandola.
-Calma, ragazzi, non prendetevi a botte nel museo!- li interrompe Hiccup, ricomparendo all’ingresso, in mano tiene una pesante ascia vichinga, e decidono di star zitti per non rischiare la vita.
-E poi, senza offesa, eh, ma Rapunzel vi batte tutti, avrà una chioma lunga venti metri- continua ammirando quella strana cosa.
-Lo prendo come un complimento- risponde la bionda."
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Uno strano vortice nero

 

Jack Frost si sente finalmente libero, felice e spensierato, ora ha degli amici, e lo vedono quasi tutti i bambini del mondo.
In questo momento sta giocando a palle di neve con Jamie e i suoi compagni in uno degli ultimi giorni d’inverno.
-Jack, ci servono altre munizioni, la neve sta finendo- gli dice Jamie, prendendo quella rimanente e lanciandola alla sorellina Sophie.
-Ecco qui- un gesto del suo bastone e il campo si ricopre nuovamente di neve.
Da quando è un guardiano i suoi poteri sono aumentati, diventando potentissimi, e, anche se non lo ammette, ogni tanto difficili da controllare.
Tra i guardiani è quello più importante, perché è l’unico a stare a stretto contatto con i bambini, che quindi credono con più facilità a lui.
Sta giusto pensando a queste cose quando vede una strana ombra avviarsi in un vicolo.
Con un cattivo presentimento, decide di vedere che succede, e avverte Jamie di dove sta andando:
-Senti, io vado un attimo a controllare una cosa, voi aspettate qui-
Vola fino al vicolo, e i suoi sospetti diventano realtà, l’ombra che vedeva era uno degli incubi di Pitch, eppure sono passati due anni dalla sua sconfitta.
Evoca un cavallo di ghiaccio, per affrontare la sfida ad armi pari, quando l’incubo si trasforma, diventando un vortice nero, che tenta di risucchiarlo.
Jack decide di evocare un muro di ghiaccio per difendersi, ma la forza del vortice lo attira verso di sé.
Con fitti raggi di ghiaccio tenta di chiudere il portale, ma quello li inghiotte tutti come fossero caramelle.
Questo è un potere che va oltre Pitch, molto più potente di lui.
Troppo occupato a pensare al portale non si accorge che un’altra ombra lo immobilizza da dietro, un intero esercito.
Quell’attimo di sorpresa gli fa mollare il bastone, che viene immediatamente preso da un’ombra più grande delle altre, che si solidifica davanti ai suoi occhi.
-PITCH!!!- urla lo spirito del ghiaccio con astio, il vortice lo sta risucchiando, e senza il bastone ha paura di sprigionare i suoi poteri, temendo di non riuscire a controllarli.
Non riesce a credere di essersi fatto fregare così facilmente.
-Ma guarda, il mio caro amico Jack Frost, beh, buona gelata- e così dicendo gli punta il bastone contro, e gli sprigiona il suo stesso ghiaccio addosso.
Jack Frost inizia a perdere i sensi, mentre il vortice lo risucchia del tutto.

Poco distante, sul monte McKinley, degli alpinisti hanno notato una strana tempesta di neve anomala, fatta di ghiaccio, e, avvicinandosi di più al luogo trovano un ragazzo sui diciassette anni, vestito solo con una felpa, dei pantaloni leggeri, scalzo e congelato.

-Merida, non tornare tardi, lo sai che non approvo che tu esca con questo freddo-
Merida alza gli occhi al cielo, sua madre si preoccupa sempre troppo, per i gusti della ragazza.
-Non preoccuparti, mamma, farò come al solito- dice distrattamente, avviandosi di corsa verso le stalle, dove Angus la sta aspettando per il giro nel bosco, come ogni giorno libero.
-Angus, pronto a cavalcare?- chiede, dandogli una carota, per comprarlo.
Lui nitrisce soddisfatto.
Lei gli salata in groppa e inizia la cavalcata, i capelli ricci al vento, finalmente libera.
Da quando sua madre ha avuto quel problema ha più giorni di libertà, e ha affinato maggiorente la sua tecnica di tiro.
Infatti colpisce i bersagli dritti al centro, poi, dato che ormai è troppo facile, sprona Angus ad andare più svelto, colpendo i bersagli con più foga.
Si sente libera, felice, se stessa.
Senonché vede qualcosa che la fa fermare, un’ombra.
Scende dal cavallo, decisa a guardare meglio, ma vede un fuoco fatuo che sembra le faccia segno di allontanarsi.
Lei, però, capta male il segnale e si affretta a seguire l’ombra, certa che la condurrà verso il suo destino, o verso una nuova avventura.
Arriva alla casa della strega, ma, delusa e leggermente spaventata da quel posto (insomma, l’ultima volta che c’era andata sua madre era stata trasformata in un orso), decide di tornare indietro, ma viene bloccata da una figura oscura nell’ombra:
-Salve principessa- dice l’ombra con voce malefica, Merida si appresta a prendere l’arco, ma l’ombra si sposta velocemente, e lei non riesce a colpirlo.
-Chi sei?- chiede, guardandosi intorno, con tutta la grinta che la contraddistingue.
-Oh, di questo non devi curarti- una voce alle sue spalle la fa voltare, ma troppo tardi si accorge della trappola, un vortice nero la risucchia, nonostante li cerchi di opporsi.
Perde la presa sull’arco e scivola via, inghiottita dal nero.

A New Scotland, in Canada, un ragazzino esce per andare al parco con gli amici, ma nota una figura stesa a terra, indossa un abito lungo con un disegno scozzese, ed ha dei capelli rossi e ricci molto folti.

Rapunzel è davvero in ansia, ha intenzione di chiedere a sua madre il regalo per il suo diciassettesimo compleanno, come le ha chiesto per tutti gli altri anni, ma è sempre meglio tentare, tanto è cresciuta di un’altro anno, forse ora sarà pronta.
Sta facendo le prove con il fedele camaleonte Pascal.
-Allora, madre, quest’anno vorrei, per il compleanno, un regalo speciale, un regalo che volevo per tutti gli altri anni- finisce la frase a voce bassissima, borbottando tra se e se.
Pascal emette un verso di disappunto, e incoraggia la ragazza a parlare più forte.
-Lo so, lo so, non lo so, ho paura che mi dica di no- sbuffa, alzando una ciocca di capelli che le stava davanti agli occhi.
Poi decide di riprovare, ma viene interrotta da un rumore sinistro proveniente dalla sua camera da letto.
Lei si mette subito all’erta, Pascal si mimetizza all’istante.
Poi, terrorizzata, prende una padella, e si avvia nella camera, prendendo Pascal e mettendoselo in spalla, pronto ad aiutarla.
Appena entra non vede nessuno, solo oscurità più totale, sta pensando di accendere una candela, poi avverte di nuovo il rumore, e sente una forza trascinarle i capelli da qualche parte, come presa da un vortice di qualche entità.
Sente una voce, sussurrarle all’orecchio:
-Arrivederci, fiorellino-
Lei prova a colpirla con la padella, ma non c’è nessuno, e ormai quello strano vortice le sta risucchiando le gambe.
Pascal non sembra venire risucchiato, ma non riesce a tenersi a lei, e, mentre viene totalmente afferrata, riesce a prenderlo in mano e a trascinarlo con se.  

A Phoenix, in Arizona, una famigliola felice sta viaggiando in macchina quando vede uno stranissimo fenomeno in lontananza, una specie di cascata lunga e dorata, seguita da qualcosa di più solido.
Decidono di andare a vedere, e capiscono che la cosa solida è in realtà una ragazza, e la cascata sono i suoi capelli lunghissimi e dorati, che la ricoprono.
Indossa un abito corto del 1700/1800 e ha i piedi scalzi.

Hiccup sta perfezionando il suo modo di volare, da quando ha perso la gamba passa più tempo volando che camminando, e ormai il drago e parte di lui, come lui è parte del drago.
Mentre sta facendo qualche giro di perlustrazione nota uno stano vortice in cielo, poco lontano dalla costa.
-Forza, bello ,andiamo a vedere di che si tratta-
Sprona Sdentato ad andare a controllare, nonostante l’evidente disagio dell’amico.
Quando arriva, però, nota che non è un vortice normale, ma qualcosa di oscuro, e per tutti gli sforzi che fa non riesce ad opporsi.
-Forza bello, forza, andiamo via da qui- 
Il drago prova in tutti i modi, ma non riesce ad andare con Hiccup.
Sembra che la forza cerchi di prendere solo Hiccup, ma la corda li tiene legati l’uno all’altro, e Sdentato non riesce a volare via.
Così il ragazzo decide di sacrificarsi per il suo drago.
Armeggia con la cintura e riesce a staccare la corda.
Precipita nel tunnel, e l’ultima cosa che vede prima di perdere i sensi sono gli occhi spaventati del suo drago, e un’ombra che sorride con malvagità
Sdentato prova a varcare a sua volta il vortice, ma esso si chiude prima che riesca ad oltrepassarlo, e il drago cade a terra, incapace di volare senza il cavaliere.

A Terranova, un vecchio marinaio dai capelli rossi e la barba dello stesso colore, sta navigando tranquillo in cerca di pesci, quando scorge una tempesta in avvicinamento.
Si prepara a tornare al porto quando vede un ragazzo precipitare in acqua.
Si precipita a salvarlo, portandolo sulla propria imbarcazione, e nota cha ha dei vestiti davvero singolari, vichinghi a quanto vede, e una gamba di ferro.

 

 

 

 

 

(A.A.)
I nostri eroi sono finiti nel nostro mondo, ma ora che accadrà?
Spero che la storia vi interessi, ho già scritto metà del prossimo capitolo e conto di aggiornare quanto prima.
Grazie a mintheart e Starlight_00 per aver messo la storia tra le seguite.
Vi prego, se avete qualche commento da fare o critiche, di lasciarmi una recensione, sarà molto gradita.
Grazie e al prossimo capitolo.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Big Four / Vai alla pagina dell'autore: ChrisAndreini