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Autore: JPav    27/12/2013    4 recensioni
Dopo la morte di Sirius, Dumbledore decide di allenare personalmente Harry per prepararlo allo scontro. La storia di come Harry diventa un uomo. La storia di come nasce una leggenda. Un Harry Potter diverso dal solito.
Genere: Avventura, Dark, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Mangiamorte, Ordine della Fenice, Voldemort | Coppie: Harry/Ginny
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
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Nota dell'autore: in attesa di scrivere il capitolo finale di "A Dark Tale", avevo voglia di cominciare un'altra long. E' un esperimento, ma se il primo capitolo non piace a nessuno lascio perdere sin da subito. Non abbandonerò mai lo stile narrativo in seconda persona quindi se sapete di non gradire, passate oltre. Se invece vi piace almeno un pò, lasciate un commento così da darmi la forza di continuare. In ogni caso il prossimo capitolo uscirà non prima del 7 Gennaio, ossia quando posterò il finale dell'altra long. Ho voluto lasciare i nomi della versione inglese. Buona lettura!

 

 

 

 

THE LEGEND OF HARRY POTTER

 

 

 

Uscendo dalla casa di Slughorn segui a breve distanza il vecchio preside. Stai cercando di decidere se ti abbia fatto una buona impressione o meno. A suo modo è stato gradevole ed accomodante, ma è anche il genere di persona che preferisce nascondersi al combattere. Puoi biasimarlo? In fondo non tutti sono nati per essere guerrieri. Bhè, a dire il vero, tu sei praticamente obbligato a combattere; c'è una stupida profezia a controllare il tuo futuro. Ma se così non fosse stato? Saresti stato uno di quelli da prima linea? Il tuo contorto pensiero viene interrotto da Dumbledore.

 

"Allora Harry, cosa te ne è parso del professor Slughorn?"

 

Pregando che il vecchio preside non abbia usato le sue straordinarie doti da Legilimens mentre ti riempivi di queste masurbazioni mentali, rispondi "Sembra una persona a posto."

 

Il preside ti guarda negli occhi e sorride. Cazzo! Ora hai la certezza che sia venuto a conoscenza anche della parte dove pregavi che lui non usasse la legilimanzia. Se solo ti fossi applicato un pò in occlumanzia...

 

"Sai Harry, credo sia arrivato il momento che io ricopra un ruolo più attivo nella tua formazione."

 

"E che cosa mi insegnerà, Signore?"

 

"Preferirei non discuterne qui, Harry. Se vuoi, posso portarti con me per il resto dell'estate. Non sarà divertente come passare un'estate alla Tana, ma ti prometto che darò degna risposta a qualsiasi domanda." Poi con un gesto della bacchetta lancia un incantesimo di Privacy ed aggiunge "Non sei obbligato a segiurmi, Harry. Non ho mai dato per scontato che avresti combattuto al mio fianco come hai in effetti già fatto al Ministero ed in tante altre occasioni. Ma visto che hai tracciato tu questa strada, voglio darti la possibilità di prepararti a ciò che ti aspetta fuori dalle mura scolastiche."

 

Quindi si parla di addestramento? Col cazzo che ti lasci sfuggire un'occasione simile. Allenarsi con il più grande mago della storia contemporanea non è cosa da tutti i giorni.

 

"Accetto, Signore" offri con un sorriso.

 

Anche lui sembra felice che tu abbia accettato, ma si fa subito serio in volto. "Devo però avvertirti che non sarà una passeggiata. Dovrai prendere seriamente questo impegno. Sarò un insegnante severo ed inflessibile, Harry."

 

Dopo cinque anni di permanenza nei sotterranei con Snape, puoi di sicuro sopportare anche questo. Almeno non odi con tutto il cuore Dumbledore. "Accetto comunque, Signore."

 

"D'accordo. In questo caso, Harry, porgimi ancora la mano."

 

Appena la afferri senti la fastidiosa sensazione di compressione che precede ed accompagna la Smaterializzazione. Ricomparite in un vialetto che conduce ad una grande villa bianca, con un bellissimo giardino attorno a tutta la casa ed alte siepi che circondano il tutto. Curioso, lo devi chiedere. "Dove ci troviamo, Signore?"

 

Si volta verso di te e sorridendoti risponde "Questa, Harry, è la casa della mia famiglia. Ci troviamo a Godric's Hollow, ed oltre le siepi da quella parte si trova la casa dei tuoi genitori. Domani mattina andremo a rendere loro omaggio."

 

Annuisci e senti una strana fitta all'altezza del cuore. Da quanto tempo desideri vedere il luogo dove i tuoi sono morti... e poi potrai finalmente portare dei fiori sulle loro tombe. Potrai finalmente vedere con i tuoi occhi la casa dove sei sopravvissuto. E' strano essere considerati una leggenda ma non conoscere nulla del proprio passato.

 

Dumbledore nel frattempo si ferma ed inizia ad agitare la bacchetta a qualche metro di distanza dalla porta. Senti l'aria attorno a te pulsare e poi chiudersi attorno al tuo corpo. Poi si rilassa e ti senti di nuovo libero.

 

"Cosa è stato, Signore?"

 

"Le barriere a protezione della casa hanno riconosciuto un estraneo. Solo chi è legato alle barriere può accedere. Proprio come ad Hogwarts nessuno può entrare se non fa parte di quel posto così nessuno può penetrare in casa mia. Le barriere a protezione della mia casa sono praticamente le stesse. Ho bisogno della tua bacchetta, Harry. Così potrò legarti alle barriere e sarai in grado di accedere a questo luogo."

 

La consegni al vecchio mago e lui dopo aver mormorato una strana cantilena te la rende.

 

"Ora Harry possiamo entrare."

 

Varcata la porta ti trovi in un lussureggiante ingresso, con una scala in marmo che conduce al piano superiore e quattro porte al piano terra che conducono alle altre stanze del piano terra. Immagini che Dumbledore debba essere veramente molto ricco.

 

"Credo che la prima lezione sarà sull'occlumanzia. Riesco a penetrare nella tua testa con allarmante frequenza ed estrema facilità. Per rispondere alla domanda non fatta: non sono ricco, Harry. Questa casa l'ho ereditata perchè faceva parte della mia famiglia da generazioni e mio fratello non ci è voluto più entrare da moltissimo tempo."

 

Cazzo! Vai adesso. Cerca di salvare la faccia. "Mi perdoni, Signore. Non intendevo in alcun modo mancarle di rispetto."

 

"Adesso vai a riposarti! Domani ci attende una lunga giornata. La tua stanza si trova al piano di sopra, è la penultima sulla destra."

 

"Si, Signore. Buonanotte."

 

"Buonanotte Harry."

 

Sali le scale e raggiungi quella che credi essere la tua stanza. Sembra confortevole; un letto ad una piazza e mezzo è appoggiato alla parete con un armadio sull'altra ed una elegante scrivania sotto la finestra che dà sul giardino. E' più spaziosa della tua camera a Privet Drive. Sfinito dalla lunga giornata, ti spogli e rimanendo in boxer, ti sdrai sul morbido letto.

 

 

 

XXX

 

 

 

Sei sempre stato un tipo mattiniero. Probabilmente perchè lo stupido tricheco e la donna con la faccia da cavallo ti obbligavano a preparare loro la colazione. Ma svegliarti alle quattro e mezzo è sembrato eccessivo persino per i tuoi insani standard. Almeno non hai dovuto preparare la colazione a nessuno. Quando sei sceso al piano di sotto hai trovato il tavolo della cucina già imbandito con ogni ben di Dio e Dumbledore seduto a leggere la sua copia del Profeta.

 

Adesso state camminando lungo una stradina che conduce ad una piazzetta. Una statua al milite ignoto domina il tutto, ma fermandoti ad osservarla essa cambia forma e diventa una raffigurazione di un 'te' bambino in braccio a tua madre con tuo padre accanto. E'... bello.

 

Passate oltre ed arrivate ad un piccolo cimitero dietro la chiesetta del paese. Sai già cosa stai per vedere, quindi ti sforzi di combattere contro le lacrime che spingono per uscire. Non vuoi mostrarti debole davanti a Dumbledore; non adesso che sta cercando di trattarti da mago adulto.

 

Lui sembra percepire il tuo imbarazzo. Ma non ne sembra colpito, anzi quando ti volti per guardarlo vedi che una lacrima solitaria solca il suo viso. Questa non te l'aspettavi proprio.

 

"Eccoli qui, Harry. Qui riposano tua madre e tuo padre. Erano due grandi maghi, Harry, che non meritavano quel destino. Saresti dovuto crescere con loro, con l'affetto e l'amore che solo una famiglia può dare. Avevo promesso che li avrei protetti dopo aver detto loro della profezia. Non ho avuto modo di fare ammenda con loro per aver fallito, quindi chiederò perdono a te. Mi perdoni, Harry? Mi perdoni per non essere riuscito a salvarli?"

 

Ormai non ha senso cercare di trattenersi, quindi lasci andare le lacrime e rispondi "Non è stata colpa sua. Hanno affidato la loro vita a quello che credevano un amico. Oggi mi pento di averlo salvato."

 

"Non essere duro con te stesso. Come ti dissi già due anni fà, anche tuo padre lo avrebbe risparmiato."

 

Poi con un movimento veloce della bacchetta fa apparire una bella ghirlanda floreale, che deposita ai piedi della tomba. Tu guardi le foto dei tuoi genitori sorridenti. Peccato che non avrai mai occasione di chiederlo davvero a tuo padre se lo avrebbe risparmiato o meno.

 

Il preside ti mette una mano sulla spalla e ti conduce fuori dal piccolo cimitero. Siete diretti verso una stradina secondaria con delle piccole villette a schiera. Anche adesso sai cosa stai per vedere, ma non è la tristezza a dominarti ora. Più che altro la curiosità di vedere quella che sarebbe potuta essere la tua casa.

 

Ed eccola! Il giardino è in stato di abbandono e la casa sembra sul punto di crollare, ma ti trasmette subito un senso di familiarità che solo Hogwarts fino ad ora ti ha dato. Una piccola targhetta d'ottone recita che la casa è stata lasciata come monumento a te ed ai tuoi genitori per aver sconfitto Voldemort. Dubledore apre il cancelletto e ti fa segno di segiurlo.

 

"Non crede che sia pericolante?"

 

"No, Harry. La casa non può crollare. Il Ministero si è organizzato per fare in modo che questo monumento sia perenne ed indistruttibile. Nessuno che non sia accompagnato da te avrebbe potuto oltrepassare il cancelletto. Ora seguimi, e ti mostrerò dove hai sconfitto in passato Voldemort."

 

Lo segui ed insieme oltrepassate la porta d'ingresso. Qui è dove tuo padre ha tentato di guadagnare tempo per permettere a voi di fuggire. Un senso di strana inquietudine ti accompagna. Salite le scale e senza che lui dica nulla sai già istintivamente dove devi andare. E' la seconda porta sul corridoio la tua vecchia cameretta, ne sei sicuro. Vuoi essere il primo a varcare quella soglia, quindi lo precedi.

 

Entri ed osservi con calma tutto. Dietro la culla dove Hagrid ti ha preso quando eri piccolo, il muro è esploso lasciando un buco enorme. Chiudi gli occhi e riesci ad immaginare la scena vissuta quindici anni fa. Riesci ancora a percepire l'odore di tua madre nell'aria, o forse lo stai solo sognando? Senza che tu te ne renda conto stai di nuovo piangendo e ti inginocchi nel punto dove senti che tua madre sia caduta.

 

"Cosa senti, Harry?"

 

"Sento il suo odore." rispondi singhiozzando. "Riesco a sentire di nuovo la sua voce, come quando mi trovo di fronte ad un Dissennatore."

 

"Capisco. Credo sia normale provare tutte queste sensazioni, Harry. A distanza di così tanto tempo riesco ancora a percepire la magia dentro questa stanza. Capire, Harry, è il primo passo per accettare. Te l'ho già detto nel mio studio. Voldemort ha cercato di ucciderti in passato per via della profezia che vi riguardava. E' venuto in questa stanza ed ha provato ad uccidere anche te, dopo aver ucciso tua madre. Ma il sacrificio di tua madre ha permesso al tuo corpo di respingere la maledizione e colpire lui. Tramite la maledizione fallita, lui ti ha dato tutto il suo potere, rendendoti il suo eguale."

 

"Ma io non ho il suo potere."

 

"Oh... ce l'hai eccome. Solo che non hai la sua conoscenza, ed a questo si può porre rimedio. Ti insegnerò a controllare il tuo potere. Ti insegnerò a difendere la tua mente e penetrare quella altrui. Ti insegnerò le più efficaci magie difensive, e ti insegnerò ad attaccare con magie che non vorrei mai insegnare."

 

La sua faccia ora è seria. Ti sembra di aver più o meno capito dove sta giungendo la discussione, ma tanto vale chiedere. "Magia Oscura?"

 

Ti lancia uno dei suoi sguardi penetranti prima di rispondere. "Si, Harry. Non puoi pensare di affrontarlo con comuni magie offensive. Hai già dato prova di saper resistere alle tentazioni che l'oscurità ha gettato nel tuo cammino. So che non abuserai del tuo potere o delle tue conoscenze. La magia è solo uno strumento per raggiungere uno scopo, e se lo scopo è distruggere Voldemort allora non ho obbiezioni nell'insegnarti le Arti Oscure."

 

"Mi perdoni, Signore, ma io non l'ho vista gettare incantesimi oscuri quando lo ha combattuto al Ministero."

 

"Questo è perchè ho promesso molto tempo fa che non avrei mai più usato quel genere di magia. Ma questa è una storia che ti racconterò un'altra volta, Harry. Adesso torniamo alla mia casa, abbiamo molto da fare e pochissimo tempo."

 

Non vorresti lasciare la casa, ma restare in questo posto non ti aiuterà a superare il dolore che provi. Giurando a te stesso che la farai pagare a quel bastardo che ha distrutto la tua famiglia, segui il vecchio professore e ti smaterializzi con lui.

 

 

 

 

 

  
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