Crossover
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Autore: Red_Hot_Holly_Berries    20/05/2008    2 recensioni
[Vampire Knight + Monochrome Factor]
Akira Nikaido non ricorda nulla della propria vita antecedente al suo risveglio vicino al misterioso Shirogane.
L’unica cosa che sa, l’unica, è che lui non è umano.
O meglio, che lo era stato un tempo. Come anche un tempo era stato vivo.
Ma ora non più.
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Anche se lei ancora non lo sa, la vita di Yuuki Cross sta per complicarsi ulteriormente.
Non solo il suo rapporto con l’introverso Zero si fa sempre più sanguinoso, ma anche suoi sentimenti verso il nobile vampiro Kaname si fanno sempre più frustranti.
Ma i veri problemi arriveranno quando faranno la loro comparsa alla Cross Accademy due misteriosi ragazzi, privi di ombra e dall’aspetto così tenebroso, che nessuno tranne lei e i vampiri della Night Class sembra riuscire a vedere...
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Anime/Manga
Note: Cross-over, OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 2°: L'Altra Vita

-Due ramen con sale, per favore!-
La squillante voce della ragazza seduta al tavolo risuonò per il locale, pressoché vuoto, e il cuoco si affrettò ad obbedire.
La giovane quindicenne aveva corti capelli castani e limpidi occhi color nocciola che bene si adattavano al suo sorriso sincero e amichevole.
Il suo compagno di tavolo, invece, era ben diverso: più alto di lei, dai lisci capelli argentati, simili a platino liquido, con i suoi diffidenti occhi di in indefinibile grigio-viola, come il cielo poco prima dell’alba all’alba, e le labbra tirate in una smorfia sospettosa, chiaramente non era il tipo di ragazzo aperto e fiducioso, ma cinico e sprezzante.
-Dai, Zero, non fare quella faccia!- disse la ragazza, agitando un dito ammonitore verso l’altro.
-None eri tu che la volta scorsa avevi detto che avresti voluto mangiare del ramen?-
-Non è per questo, Yuki- ribatté lui, seccato, incrociando le braccia al petto, con l’aria di chi si appresta a fare una ramanzina.
-È che non capisco perché hai insistito tanto per venire con me a fare le spese- indicò con un cenno del capo i pacchetti accatastati vicino alla sua sedia.
-Considerando ciò che è successo l’ultima volta, era meglio se fossi restata al Collegio.- disse Zero, alludendo all’incontro fin troppo ravvicinato che Yuki aveva avuto con un vampiro di livello E, per fortuna prontamente eliminato da altri due vampiri, Ichijo e Shiki, espressamente mandati per quello scopo da Kaname, il capodormitorio della Night Class, la sezione della Cross Accademy composta esclusivamente da vampiri, le cui lezioni notturne si alternavano a quelle diurne della Day Class, la sezione umana, di cui facevano parte anche Yuki e Zero, sebbene pure lui fosse un vampiro.
Ma, al contrario di quelli della Night Class, lui era nato umano ed era diventato un vampiro solo quattro anni prima, in seguito a un morso inflittogli dalla vampira purosangue che aveva sterminato tutta la sua famiglia, tranne suo fratello gemello.
-Non sarò un problema, Zero. Starò attenta, te lo giuro!- lo rassicurò Yuki, ma lui era ancora scettico a tal proposito.
-Vabbè, se non altro abbiamo finito le compere per il direttore- sospirò il ragazzo quando arrivarono i loro ramen, su cui Yuki si gettò con avidità, mentre lui si prese il tempo di degustarlo.
-Hemm… in realtà ci sarebbe ancora una cosa che vorrei fare…- mormorò la ragazza arrossendo, il naso immerso nella ciotola.
-Eppure mi pareva che avessimo preso tutto- constatò Zero, aggrottando le sopracciglia e facendo un rapido riepilogo mentale.
-Si c’è tutto. Cosa devi fare ancora?- le chiese, scrutandola con fare indagatore.
-Non ti preoccupare, non ci metterò molto- balbettò Yuki, e lui, rassegnato, lasciò cadere l’argomento, riprendendo a mangiare il suo ramen.
In breve le due ciotole furono vuote, quindi pagarono le ordinazioni ed uscirono.
Per volere di Yuki persero la strada più lunga per tornare al Collegio, passando davanti ad innumerevoli negozi, davanti a molti dei quali la ragazza si fermava un attimo, dando un’occhiata veloce alla vetrina con aria pensosa, quindi scuotendo ogni volta la testa e riprendendo il cammino, salvo poi ripetere di nuovo la scena.
Dopo poco Zero, ingombrato da una quantità di pacchi e pacchetti non indifferente, cominciò a stufarsi e stava giusto per chiederle con tutto il sarcasmo che aveva se aveva intenzione di restare lì fino all’anno venturo quando Yuki si arrestò davanti a un negozio di antiquariato, osservando attentamente qualcosa in esposizione.
-Trovato!- esclamò lei felice, ed entrò nella bottega prima che il ragazzo facesse in tempo a bloccarla.
Con uno sbuffo degno di un cavallo, la vide parlare con un vecchietto dietro il bancone e indicare un bel pendente in vetrina, un grosso granato rosso sangue su cui si avvolgeva a spirale una piccola ma molto realistica rosa d’argento, con tanto di minuscole spine.
Il proprietario lo prese e lo impacchettò in un piccolo sacchetto di velluto porpora, quindi lo porse a Yuki e le disse qualcosa, presumibilmente il prezzo del gioiello.
La ragazza impallidì un attimo, poi annuì sorridendo ed estrasse dal suo portafoglio delle banconote che tese all’uomo.
-Per chi è?- domandò secco Zero non appena lei uscì, infilando il pacchetto in una tasca del giubbotto.
-Non ti riguarda!- rispose Yuki, mostrandogli la lingua e avviandosi al suo fianco verso il Collegio Cross, dall’altra parte della città.
-È per il tuo vampiro?- chiese il ragazzo, con voce beffarda e sprezzante.
-Cos’è, sei geloso forse?- ritorse lei, portando istintivamente una mano alla tasca.
-Ma figurati! Solo mi sembra stupido sprecare così i tuoi soldi- commentò il ragazzo.
-Non diresti così, se fosse per te.-
-Forse. Comunque, è per lui?-
A conferma Yuki arrossì fino alla punta delle orecchie.
-Si, in effetti è per Kaname- ammise sottovoce, ma lui la sentì comunque benissimo.
-Cos’è, state per fidanzarvi e non me l’avete detto?- domandò Zero sarcastico, ma la sua accusa ironica sembrava detta con troppa convinzione per i gusti di Yuki.
-No, ma cosa dici?!- balbettò lei, negando con frenetici e ampi cenni delle mani.
-È solo che Aidoh mi ha detto che tra pochi giorni è il suo compleanno…- la ragazza congiunse gli indici, tenendo lo sguardo abbassato.
-Gli volevo prendere un regalo, anche se non si se glielo darò davvero…- borbottò lei, e Zero sbuffò di nuovo.
-Dopo quello che hai speso, mi sembra il minimo! O andrà a finire come a San Valentino…- disse lui, riferendosi a quando Yuki aveva comprato del cioccolato da regalare a Kaname, ma non avendone avuto il coraggio era stato Zero a darglielo (contro la volontà della ragazza).
-Non osare a farlo di nuovo!- lo minacciò lei, agitandogli i pugni serrati davanti alla faccia.
-È che mi sembra un regalo così misero per uno come lui…-sospirò Yuki, ma il ragazzo, sebbene sopportasse davvero poco quel vampiro dei modi aristocratici (per non dire che l’odiava con tutta l’anima) la rassicurò brusco:
-Figurati se non gli piace! Hai un buon gusto per queste cose, anche se per lui è sprecato-
-Speriamo- sospirò Yuki.
-Comunque, non ti devi preoccupare. Oltre al fatto che lui è un vampiro, i nostro mondi sono troppo diversi. È impensabile per noi due stare insieme…come quelli, per esempio- disse la ragazza, indicando una coppietta in fondo alla strada altrimenti deserta.
I due, un giovane dai capelli neri e una ragazza dalla lunga chioma bionda, si stavano baciando appassionatamente all’ombra di un edificio.
-In effetti dubito davvero…- cominciò Zero, ma si interruppe improvvisamente quando sentì un odore sconosciuto, che istintivamente ritenne foriero di guai: un lezzo dolciastro e in qualche modo corrotto, innaturale…
Il ragazzo buttò a terra i pacchi, portando la mano all’impugnatura della sua Bloody Rose, e subito Yuki seguì il suo esempio mettendosi in guardia e semi-sfoderando Artemis, la sua asta da combattimento, mentre l’altro si guardava prudentemente intorno alla ricerca del pericolo.
Il suo sguardo fu attratto nuovamente dalla coppia, ma stavolta colse dei particolari che gli fecero serrare la presa sulla sua pistola caricata a proiettili anti-vampiro: la ragazza aveva lo sguardo opaco fisso nel nulla e le braccia le pendevano inerti contro i fianchi.
Sembrava semi-incosciente, e probabilmente non sarebbe riuscita a stare in piedi se non fosse stato per il moro che le cingeva possessivamente la vita con un braccio e con l’altra mano le teneva la testa, le dita piantate come artigli nella sua nuca, mentre la baciava con violenza, come se volesse divorarla.
A quella vista anche Yuki se ne rese conto: quel tipo non era affatto un normale ragazzo, sembrava più un…
-Vampiro- sibilò Zero, estraendo la sua arma mentre il giovane dai capelli neri, non ancora accortosi di loro, si staccava lentamente, quasi di malavoglia, dalla bionda, leccandosi le labbra con aria soddisfatta, come un gatto satollo.
Poi, passandosi una mano sulla bocca, mise la ragazza a seduta contro il muro, contro cui si accasciò, svenuta.
Il moro fece per andarsene, già dimentico della sua vittima, quando la voce di Zero lo fece fermare:
-Fermo tu!- ordinò lui facendo un passo avanti con la pistola spianata, seguito da Yuki.
Al sentirsi così interpellato, il ragazzo si voltò verso di loro, con un’espressone molto sorpresa sul viso, e nessuno dei due ebbe più dubbi: la sua bellezza tenebrosa era esaltata dalla pelle diafana, e i suoi occhi, simili a pozzi senza fondo, erano del tipico scarlatto cupo che entrambi associavano ai vampiri in caccia.
-Riuscite a vedermi?- domandò il moro con voce calma, quasi divertita.
-Quello che vedo è solo uno sporco vampiro!- ringhiò Zero, ma Yuki rimase zitta, stupendosi della strana domanda.
Solo pochi metri li separavano, ma il giovane non si era mosso di un millimetro, limitandosi a dare una rapida sbirciata alla strada deserta.
Evidentemente soddisfatto, il ragazzo dagli occhi rossi ghignò come un demone, mettendo in mostra la dentatura ferina, dalle zanne lunghe e aguzze.
Zero, irritato da tanta strafottenza, prese la mira e sparò, perfettamente legittimo nel suo intento di uccidere un vampiro che non fosse della Night Class colto a nutrirsi di un’umana, una “bestia in forma umana”.
Ma il moro evitò il proiettile con una grazia soprannaturale, piegando la schiena all’indietro (dimostrando così un’incredibile flessibilità) fino a toccare il terreno con le mani, quindi fece un portentoso salto all’indietro, il cui slancio lo portò a parecchi metri dai due, al sicuro dai proiettili di Zero.
Atterrato perfettamente in equilibrio sui due piedi, il giovane si esibì in un sorriso beffardo e, con uno svolazzo del cappotto nero, simile a un mantello, si voltò e imboccò di corsa una stradina secondaria, sparendo alla vista.
-Aspettami!- urlò Yuki, riscuotendosi dalla sorpresa e seguendo a ruota Zero, che già era corso dietro al fuggitivo.
-Dov’è andato?- ansimò lei, alle calcagna dell’amico. -Di qui. Sento il suo odore disgustoso- rispose l’altro, svoltando con sicurezza in un altro vicolo, che tuttavia si rivelò essere un vicolo cieco, terminate in un cortile chiuso tra gli edifici, assolutamente vuoto.
-E adesso?- chiese lei, stringendo nervosamente Artemis.
-È sparito, e con lui l’odore. Ci ha seminati- ringhiò Zero, rabbiosamente.
-E adesso che si fa?-
-Si torna al Collegio. Ormai non lo prenderemo più- disse lui, rinfoderando la pistola e apprestandosi a ripercorrere l’intrico di vicoli a passo di marcia, palesemente frustrato per essersi lasciato sfuggire la sua “preda”.
Yuki, dal canto suo, non sapeva cosa pensare: da un lato quello era un vampiro sconosciuto che si era nutrito di un’umana sotto i suoi occhi, ma dall’altro, pur non avendolo mai visto, provava per lui un’istintiva simpatia, forse per quell’ombra triste, quasi di rassegnazione a un destino che si sa crudele, che aveva scorto nei suoi occhi.
La stessa quieta disperazione che vedeva ogni volta sul volto di Zero quando lei gli offriva il suo sangue.

Poco dopo i due tornarono nella strada principale, ancora deserta, e videro che la ragazza bionda che si stava risvegliando lentamente.
Yuki corse a confortarla, ma scoprì con gran sbalordimento di entrambi che la giovane non ricordava assolutamente nulla dell’accaduto, e credeva di essere svenuta in seguito a un calo di pressione.
Yuki la lasciò tornare a casa senza farla altre domande per non destare sospetti: l’esistenza dei vampiri era e doveva restare un segreto.
Pensando a queste cose e alle possibili implicazioni dell’arrivo di un nuovo vampiro in zona, la ragazza si tastò distrattamente la tasca del giubbino e cacciò un urlo, facendo cadere diversi pacchetti in precario equilibrio dalle braccia di Zero.
-Cos’hai da gridare?- le domandò seccato, impilandoli nuovamente.
-Il regalo per Kaname! Non c’è più!- rispose lei cercando freneticamente anche nelle altre tasche, del giubbotto e della gonna.
-Deve essermi caduto mentre lo inseguivamo…- ormai quasi alle porte della Cross Accademy, Yuki si voltò verso la città con sguardo triste.
-Scordatelo di tornare indietro!- la bloccò subito Zero. -Tra poco tramonterà, e non ti permetto di girare in città di notte, con un vampiro in libertà!-
Yuki sospirò e, mesta, attraversò con lui il grande arco con lo stemma della rosa e della luna che delimitava i giardini del Collegio, gremiti di studenti decisi a godersi il loro giorno libero all’aria aperta.
-Hai ragione…ma, a proposito, che facciamo? Lo diciamo al Direttore?- lo interrogò lei a bassa voce, per non farsi sentire dagli altri.
-Non lo so…forse è meglio aspettare un po’.- propose Zero, e dopo un attimo Yuki annuì.
-Anche se per essere un vampiro era strano, non trovi?- commentò infine la ragazza.
-Insomma… che ci faceva qui? Dovrebbe sapere che qui ci sono parecchi vampiri della nobiltà, che non amano gli intrusi…e non era certo un livello E, non ti pare?-
Zero fu costretto a darle ragione: quel tipo aveva sicuramente il pieno controllo di sé, e per avere tutta quella arroganza doveva essere sicuro della sua forza.
-L’hai visto, no? Come si muoveva, intendo…e i suoi occhi, poi. Senza parlare di quell’odore orrendo. Se non era un vampiro, cos’era?- chiese retoricamente Zero, apparentemente sicuro di sé come sempre, ma in realtà anche lui era confuso.
E Yuki sapeva che lui, come lei, non poteva fare a meno di ripensare al fatto che sul collo della vittima di quel giovane non c’era alcun marchio di zanne.

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allora! eccomi qui con un altro capitolo...è un record per me, davvero!
non mi era mia capitato di scrivere ben TRE capitoli in TRE giorni...pazzesco!!!
sarà perchè sono molto ispirata o perchè ci sono due mie amike che mi puntano un bazooka alla schiena per farmi andare avanti?? ^_^ quasi mi pento di aver fatto loro conoscere Vampire Knight e Monochrome Factor!XD
il fatto che nessunoa bbia ancora commentato dovrebbe farmi desistere dal continuare ad aggiornare la storia, ma io sono un aragazza molto testona...magari prima o poi verrò ricompensata!! (qualche volta capita pure!! ^^)

  
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