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Autore: Chordi    28/12/2013    2 recensioni
Dopo la rottura con Kurt, Blaine è disperato. Ha perso la sua presunta anima gemella e non sa che fare. Abita a New York con Sam e Tina e frequenta la NYADA. Il rapporto tra Sam e Blaine si evolverà portandoli oltre l'amicizia, Blaine riuscirà a ricucire la ferita del suo cuore e Sam a capire chi è e a trovare la sua anima gemella. Tina si riavvicinerà ad una persona che pensava di aver dimenticato mentre Finn e Rachel stanno insieme ormai da cinque anni e una notizia scombussolerà la loro tranquilla vita. La storia l'ho ideata e scritta con una mia amica e sarà principalmente incentrata sulla Blam, la nostra OTP. Buona lettura a tutti e spero vi piaccia!
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Rachel Berry, Sam Evans, Tina Cohen-Chang, Un po' tutti | Coppie: Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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“ Sam sei un ottimo cuoco!”  disse Blaine con la bocca piena.
“ Grazie B. Vedo che ti piace, sembra che non mangi da un secolo!” ridacchiò il biondo “ comunque se ci vuoi ripensare per sabato...”
“No Sam, per quanto ancora dovrei fuggire dalla realtà?”
Sam non rispose e continuò a mangiare a capo chino, ma gli era passata la fame. Dopo un'infinità di minuti in cui Blaine continuava a parlare di Kurt e della cena di sabato, Sam lo interruppe. “Freddie, alle 9:30 su MTV intervistano Phil Collins, e mi ricordo che avevi detto che l'avresti voluto vedere assolutamente, quindi vai pure sul divano con i popcorn mentre io sparecchio!” Blaine si fiondò sul divano senza farselo ripetere e Sam lo guardava con aria afflitta da lontano: sapeva che Blaine sperava di far ardere di nuovo la fiamma con Kurt, ma lui soffriva, soffriva e Blaine neanche se ne accorgeva. Possibile che ciò che era quasi successo in macchina non significasse niente? Forse si era illuso e si convinse che tutto il dispiacere che provava in quel momento fosse perché non voleva che Blaine stesse ancora male per Kurt. Gli occhi si riempirono di lacrime, ma deglutì per mandare giù il nodo che gli torturava la gola e fingere che tutto andasse bene. Stava sciaquando il bicchiere di Blaine, quando sentì la gamba sinistra vibrare e cercò lo straccetto blu che sua nonna gli aveva regalato quando si era trasferito a New York, con ricamati sopra il suo nome e quello di Blaine. Si asciugò le mani in fretta e furia, prese il telefono dalla tasca e rispose, vedendo comparire sul display la foto di Santana.
“ Hey San!”
“ Trouty, ciao! Volevo solo farti sapere che la cena è anticipata a venerdì sera, quindi a domani, perché sabato devo lavorare tutta la sera al bar.”
“ Ah, okay San, no problems!”
“ Bene, a domani! Salutami Blaine!” Santana riattaccò velocemente lasciando Sam a metà frase. Scosse la testa e appoggiò l'iPhone sul tavolo della cucina.
“ Chi era Sammy?”
“ Santana. Ha detto che la festa è anticipata a domani.” disse sedendosi sulla poltrona accanto al divano.
“ Domani? Oh, Jesus! Non so cosa mettermi!” Blaine saltò in piedi agitato e si fiondò in camera. Sam lo seguì e si fermò sulla porta a guardarlo mentre tirava fuori tutti i vestiti.
“ Sbrigati, B.! Tra poco inizia il programma!”
“ Stai scherzando vero? Hai presente quanto ci metto a scegliere? Non posso proprio rimandare Sam!”
“Ma... dovevamo guardare MTV insieme!”
“ Scusa ma questo è più importante di uno stupido programma musicale!” Disse Blaine arrogante, continuando a buttare vestiti ovunque, non degnando Sam di uno sguardo.
“ Ah. Se lo dici tu.” Sam se ne andò dalla camera del suo amico, deluso e arrabbiato.
“ Scommetto che non si è nemmeno accorto che ci sono rimasto male” pensò Sam, amaramente “ Che se ne stia di là con in suoi vestiti, a farsi bello per il suo Kurt” Gli era passata la voglia di guardare la televisione, così corse anche lui in camera e sbattè violentemente la porta. Non voleva più né vedere né sentire Blaine per quella sera. Si sedette alla fine del suo letto a due piazze, di fronte allo specchio, si tolse la magliettà e la gettò a terra, sciolse i capelli raccolti in una piccola coda sul collo e guardava, incredulo, l'uomo che era diventato. Ancora non ci credeva. Era un diciannovenne con un lavoro fisso e la barba. Quella barba che non cresceva più da adolescente e che ora non voleva avere, anche se gli dava un aria più matura, come gli diceva sempre Blaine. In quel momento sarebbe voluto andersene sull' Isola Che Non C'è e diventare un bambino sperduto, per non crescere mai, come Peter Pan, il suo film preferito. Lo guardava sempre con Blaine. Scosse la testa e scacciò via l'immagine di lui e Blaine sul divano a guardare Peter Pan. Sbattè le palpebre per mandare via le lacrime e tornò a fissarsi. Migliaia di pensieri gli frullavano nella mente, ma era troppo arrabbiato e stanco per fare ordine nella sua testa incasinata. Decise di andare a dormire, così si tolse anche i jeans e rimase in boxer. Si sdraiò sul letto, girandosi verso la finestra e guardando le foto sul comodino. C'era lui con i suoi fratelli, lui con Blaine e Tina, lui con Blaine, Finn e Puck, lui solo con Blaine... La sua preferita ritraeva il giorno del diploma. Alcuni erano vesiti di rosso, con la toga e il tocco mentre gli altri che si erano già diplomati indossavano abiti eleganti. Tutti insieme stavano abbracciando il professor Schuester, con le lacrime agli occhi. Sam ricordava benissimo quel giorno, è stato uno dei più belli della sua vita: c'erano tutti i suoi amici del Glee e andavano stranamente d'accordo: non litigavano, non si insultavano; era veramente tutto perfetto. Vagando tra i ricordi, Sam aveva perso il sonno ma rimase immobile nella stessa posizione, sentendo bussare alla porta e Blaine chiamarlo piano. Non aveva voglia di parlargli e men che meno di scusarlo, quindi decise di ignorarlo. Blaine continuava a bussare imperterrito e alla fine entrò, aprendo piano la porta e lasciandola socchiusa. Vide che Sam stava già dormendo, respirando profondamente. Non voleva disturbarlo, ma aveva assolutamente bisogno di un suo consiglio. Per una volta voleva stupire tutti, soprattutto Kurt, e indossare una cravatta al posto del suo solito papillon, ma gli pareva una mossa azzardata, così aveva deciso di chiedere a Sam, ma a quanto pare al momento non era disponibile. Blaine posò i completi e le cravatte sulla sedia di fianco alla porta, attendo a non sgualcirli; si sdraiò sul letto accanto a Sam, facendo aderire il suo corpo con quello caldo e nudo di Sam. Si sentiva piccolo e protetto vicino a lui e sarebbe voluto rimanere li per tutta la notte. Quando Blaine si adagiò sul suo letto, Sam sentì un brivido percorrergli la schiena liscia e si impose di repirare normalmente, per non far capire al suo amico che era sveglio. Speò che Blaine non si spostasse da quella posizione: gli piaceva tanto, forse troppo per essere il suo migliore amico; gli venne voglia di girarsi e di continuare ciò che avevano interrotto quel pomeriggio in macchina, ma subito si pentì di questo pensiero, sapeva che Blaine era intenzionato a riconquistare Kurt in qualunque modo possibile e Sam voleva solo la sua felicità, quindi non si sarebbe messo in mezzo di nuovo. Blaine si stava per addormentare quando sentì la porta d'entrata aprirsi, si alzò bruscamente, prese i vestiti e uscì velocemente dalla camera di Sam, sperando che Tina non lo vedesse e non sospettasse niente. Quando se ne fu andato, Sam si girò sospirando e pensando all'occasione che aveva appena sprecato, ma ancora una volta scacciò questo pensiero.
“ Devi dirlo a Finn!”
“ Lo so, Quinn, lo so. Ma non so come! Cosa faccio? Vado da lui e gli dico 'Buongiorno paparino'? No, non posso. Deve essere un momento speciale e voglio che se lo ricordi per sempre” Quinn aveva scoperto il segreto di Rachel, trovando il test di gravidanza nel cestino del bagno e ora stava cercando di farla ragionare, ma neanche lei sapeva che fare, anche se ci era già passata.
“Rachel, in qualunque modo glielo dirai, se lo ricorderà! Avrete un figlio e questo è già abbastanza speciale, non credi?”
“Si, ma...”
“Niente ma! Quando Brittany finisce di truccarsi andiamo a fare shopping con Santana e tu racconterai tutto a Finn, quando torna. Ok?”
“ Va bene, sono forte, ce la posso fare!” Si convinse Rachel.
“ Eccomi, sono pronta!” esclamò Brittany uscendo dal bagno.
“Ciao Rach, ci vediamo dopo. Mi raccomando.” Quinn salutò la sua amica facendole l'occhiolino. Rachel si ritrovò sola, ma da un momento all'altro sarebbe arrivato Finn e voleva farsi trovare pronta. Prese dalla credenza due bicchieri alti, stappò una bottiglia di champagne che non avrebbe bevuto, la versò nei bicchieri e accese alcune candele e attese impaziente il suo amore del liceo sul divano. Dopo pochi minuti sentì la chiave nella serratura e quando la porta si aprì corse incontro a Finn e gli diede un lieve bacio sulle labbra. Insieme si diressero in salotto abbracciati.
“Wow, come mai lo champagne?” Chiese Finn, sorpreso. “Ho dimenticato il nostro anniversario?”
“No, tranquillo. Ti devo solamente dire una cosa, che credo, anzi spero, ti farà piacere...”
“Va bene, però anche io ho una novità e devo dirtela subito perché è da una settimana che sto pianificando questo momento, ma non sapevo come fare. Ora sono pronto.”
“Ehm, o-okay...” disse Rachel balbettando. Finn le prese le mani e gliele strinse. Rachel sentì che era sudato e capì che ciò che stava per dire Finn, l'avrebbe sorpresa, e non poco.
“Rachel, per tutto la vita ho cercato di essere sicuro, di ciò che facevo e delle strade che seguivo. Tutti mi vedevano come un leader, un esempio e un' ispirazione, qualcuno su cui contare nel momento del bisogno e un  amico fedele. In realtà, non sapevo ciò che facevo, seguivo l'istinto, facevo tutto impulsivamente e speravo che nessuno se ne accorgesse. Ma poi sei arrivata tu. Tu che con la tua energia e il tuo amore mi hai tirato fuori da quel vortice di finzione che mi circondava. Quando per la prima volta abbiamo cantato 'Faithfully', ho sentito smuoversi qualcosa dentro di me. Ti guardavo ed ero sicuro, sicuro che quello era il mio posto, ma soprattutto sicuro di amarti. Non mi ero mai sentito così, non avevo mai, mai, mai provato niente del genere. Ma ora, ogni giorno, mi sento veramente sicuro, perché l'unica certezza della mia vita sei tu. Sei ciò che mi mantiene in vita, ciò che mi rende felice, perché so che ci sarai sempre. Non potrei sopportare di vivere senza averti accanto, senza sentirti cantare. Sei la mia vita, una parte di me senza la quale sarei ancora a Lima a lavorare nell'officina di Burt. Sei tu la mia musa e la mia ispirazione. In tutto ciò che faccio ti sento dentro di me e ogni volta che ti bacio, o anche solo che ti guardo, mi sento l'uomo più fortunato del mondo. Non ti lascerò mai. È una promessa che ti faccio qui, ora” Finn s'inginocchiò, prese dalla tasca  una scatolina ricoperta di velluto rosso e l'aprì “ Rachel Berry, mio unico grandissimo amore, vuoi sposarmi?”
Rachel sorrise, consapevole che ciò che stava per dire l'avrebbe reso ancora più felice.
“Finn...” cominciò Rachel “ Sono incinta.
Sam si svegliò la mattina dopo, ancora arrabbiato con Blaine. Lo trovò seduto al tavolo che stava facendo colazione, assorto nei suoi pensieri; lo superò senza degnarlo di uno sguardo e si mise a preparare il latte. Blaine si risvegliò improvvisamente e salutò Sam sorridendo.
“ Ehy Sam!” Sam continuò ad ignorarlo, sperando che ad un certo punto si rendesse conto che ci era veramente rimasto male per ieri sera, ma a quanto pare non ci aveva nemmeno pensato.
“ Ieri sera sono venuto in camera tua per chiederti un consiglio, ma stavi già dormendo, così ho aspettato stamattina. Tanto tu non devi lavorare no? Da noi le lezioni sono state sospese per una fuga di gas, quindi siamo tutti e due liberi. Avevo pensato di mettermi la cravatta al posto del papillon, ma siccome ho solo quella degli Usignoli, mi chiedevo se tu potresti prestarmene una; oppure andiamo da qualche parte a comprarla! Ma mi stai ascoltando?”
Sam aveva smesso di starlo a sentire a 'consiglio' ma non gli importava. Pensava che almeno si sarebbe scusato per averlo bidonato e invece, ancora una volta, i vestiti erano più importanti di lui.
“Sam, mi devi dire qualcosa?” Aveva così tanto da dirgli, ma non aveva ragioni per farlo, anzi probabilmente la situazione sarebbe peggiorata, così stette ancora zitto.
“È per ieri sera? Dai Sam, capiscimi! È importante per me apparire sempre al meglio!”
“E secondo te, per me non lo è? Eppure non trascuro gli amici. Dovresti rivedere le tue priorità Blaine. Poi forse potremo parlare ancora.” sbottò Sam.
“Avevo capito che eri arrabbiato, ma non pensavo fosse per una cosa così superficiale!”
“Tu sei superficiale! Non ti riconosco più... una volta ti bastava cantare e stare con i tuoi amici ed eri felice. Poi hai conosciuto Kurt..”
“Non dare la colpa a Kurt!”
“Perché, forse non lo è? Dai Blaine, apri gli occhi e ammettilo!”
“OK, va bene. Ammetto che forse sono cambiato un po'  da quando è arrivato Kurt, ma in meglio. Insomma, il mio aspetto è migliorato, mi vesto meglio, e anche a cantare sono decisamente migliorato.”
“ Sei migliorato a cantare grazie al professor Schue, non a Kurt. E veramente, per me eri più bello prima. Ti metti tre quintali di gel sui capelli tutti i giorni. A me piacevano di più prima, ricci come quando eri piccolo a dir la verità...” disse Sam arrossendo “e hai messo su anche qualche chilo, non hai più quei pochi addominali che avevi una volta. Non che ora sei brutto, ma a me piacevi di più prima.”
“Davvero?”
“Certo, sia fisicamente che caratterialmente...”
“Forse hai ragione. Allora se sei d'accordo, stasera niente gel e se non ti dispiace domani posso venire con te in palestra?”
“ Va benissimo B. Se vuoi ti aiuto anche a scegliere il  completo. Che ne dici di quello che hai messo al tuo primo appuntamento con Kurt ?” disse Sam sorridendo. L'arrabbiatura era ormai passata.
“Sei  un genio Sam! Ora vado a provarlo per vedere se mi va ancora bene! Blaine corse in camera, con gli occhi che gli brillavano e Sam pensò che se c'era una cosa che non era cambiata in Blaine, erano proprio gli occhi: nocciola e costantemente illuminati, soprattutto quando cantava e parlava con lui. Era grazie a loro che Sam si era innamorato di Blaine.
  
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