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Autore: Valeia_    28/12/2013    6 recensioni
"Partiamo." Afferma convinto Louis, voltandosi di scatto.
Assumo un'espressione divertita e confusa al tempo stesso, e gli sorrido.
"Che?" Fa eco ai miei pensieri Annie.
"Dài, partiamo. Mica avete intenzione di andare al college, o sbaglio?" Continua convinto.
Mi volto verso Annie, che guarda il biondo sorridendo.
"No di certo." Dico, scuotendo la testa energicamente. "almeno non per adesso."
"E allora partiamo. Vi propongo questo: io, tu, Annie e chiunque altro incontriamo per strada che voglia unirsi. Visiteremo tutto il mondo!"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO
 
It's gonna change my life.



Guardo la gente sotto il palco che mi guarda fiera, sorridente. Mia madre, la stessa donna che non c'è mai stata, che era sempre troppo presa dal lavoro e dal compagno per sentire i singhiozzi della figlia, il dolore nei suoi occhi o i tagli sulla sua pelle, mi sta osservando con sguardo orgoglioso e con in mano una nikon sta praticamente facendo un book fotografico in stile "Josephine e il suo diploma".
 Vedo Louis seduto tra il pubblico, e il mio cuore si alleggerisce.
Lui è l'unico amico che io abbia mai avuto, il migliore amico che si possa avere. È pur sempre uno che fa parecchie cazzate, ma non sarebbe il mio louis se non fosse cosi. Si scocca un bacio volante, e alza in su entrambi i pollici facendo una faccia scema.
Sorrido all'istante e prendo un bel respiro.
Petto in fuori, pancia in dentro, schiena dritta e avanzo a passo fermo verso il tavolo dove il preside Mallen tiene in un cesto tutti i diplomi del mio anno.

"Josephine Veronica Harper." dico sicura di me.

Mallen mi sorride, anche lui fiero, mi porge il foglio arrotolato e legato con un fiocco rosso e mi stringe la mano.
Quest'uomo che mi sta praticamente gonfiando l'autostima con lo sguardo è come un padre per me. Sarà anche strano, ma il preside delle superiori sin dalla scuola secondaria è stato l'unico adulto a proteggermi nei corridoi.

Louis faceva un'altra scuola in quanto la mia era solo per ragazze. Penserete anche "e da cosa ti deve proteggere un preside maschio in una scuola di femmine?"
Beh, la risposta è semplice: dalla cattiveria delle donne. Poi se ci si mette in mezzo anche la pubertà, le crisi adolescenziali e tutto quello che fa parte del liceo per una teenager, ci siete dentro fino al collo.

Sono sempre stata una preda facile in quanto alla mia robustezza. Ho smesso di credere di essere grassa, uno psicologo e l'aiuto costante di Louis mi hanno convinto di essere solo una delle tante ragazze che hanno problemi a reputarsi belle e magre nonostante lo siano. mia madre sin dalla mia nascita non è mai stata presente. Solo quando c'era qualcosa di ufficiale -come il diploma per intenderci- si faceva vedere giusto per bella vista dall'esterno della famiglia.
Per cui mia nonna Rose mi ha cresciuta, assieme a mio nonno Joy. Da piccola non c'era giorno in cui non mi preparasse una colazione abbondante, la merenda a metà mattinata, pranzo come si deve e cena per una caserma.
Non nego di essere stata cattiva con lei durante il periodo di Odio-il-mio-corpo-e-tu-ne-sei-la-causa.
Ma mi ha perdonato tutto, anche lei è stata adolescente infondo.

Mi volto verso il pubblico e sollevo in aria il diploma. Gli unici applausi provengono dalla mia grande famiglia, Louis che fa il coglione fischiando e urlando, e i professori. Ma inchino velocemente e corro via. Sento che almeno ho reso felici e fiere queste persone, e sono felice anche io. Scendo le scale del dietro le quinte di fretta e furia e ad accogliermi dietro al palco ci sono già Louis e Annie, mia cugina.
Mi saltano letteralmente addosso e mi stritolano in un abbraccio mozzafiato.

Loro sono tutto quello di cui ho bisogno, ma manca ancora la mia migliore amica a distanza, April. Vive a New York, io a Los Angeles.
Ci siamo incontrate solo per i miei e i suoi 18 anni, quando Louis mi regalò un biglietto per New York. Sono passati 2 mesi e mi manca gia da morire.

Ci siamo conosciute su un sito internet di scrittori, dove chiunque può pubblicare delle storie a capitoli e ricevere recensioni.
Scrivere è da sempre la mia passione, per cui mi iscrissi all'istante. Lei fu la prima in assoluto a recensire uno dei miei capitoli, e gliene sono grata tutt'ora. Al contrario mio, lei ha molti amici. Ma nonostante le differenze ci vogliamo bene da morire, come qualunque altra coppia di migliori amiche.

                                                                                                           
                                                                               ***



Siamo a casa mia, tutti riuniti a mangiare a buffet per festeggiare il diploma.
Louis è seduto a terra con la schiena sulle mie gambe, io sono seduta composta -come anni e anni di danza classica mi hanno insegnato- e bevo della birra dalla bottiglia con affianco Annie che mangia popcorn.

"Partiamo." Afferma convinto Louis, voltandosi di scatto. Assumo un'espressione divertita e confusa al tempo stesso, e gli sorrido.
"Che?" Fa eco ai miei pensieri Annie.
"Dài, partiamo. Mica avete intenzione di andare al college, o sbaglio?" Continua convinto. Mi volto verso Annie, che guarda il biondo sorridendo.
"No di certo." Dico, scuotendo la testa energicamente. "almeno non per adesso."

"E allora partiamo. Vi propongo questo: io, tu, Annie e chiunque altro incontriamo per strada che voglia unirsi. Visiteremo tutto il mondo!" Urla Louis saltando in piedi.
Valuto l'idea. Ho sempre voluto visitare il mondo, e poi avrei potuto rivedere April.

"Figata. Io ci sto, cazzo!" Annie affianca Louis e gli batte il cinque.

"Oh merda, mi avete convinta." Batto il cinque a entrambi e Annie prende a saltare sul posto come una scolaretta.

"Qual è la prima tappa?
Qual è?" Urla la riccia. Questa ragazza non è in grado di contenere l'entusiasmo.

"Idea mia, quindi decido io la prima tappa!" Dice Louis. 

"per me è okay. allora?" Io e Annie ci avviciniamo a Louis, che con aria pensierosa si gratta il mento.

"Direi proprio.. Hollywood." se ne esce Louis. sgrano gli occhi, e fisso sia lui che Annie, euforici.

"Ci sto, amico." sbotto, entusiasta. La vita è una sola, e non sono mai stata a Hollywood.

"Che idea geniale che ho avuto, eh? Louis uno, Annie e Jo zero." Scoppiamo a ridere tutti e tre, e torniamo a sedere sul divano.
Louis prende due birre, ne da una a Annie e si inginocchia di fronte a entrambe.

"Brindiamo." Dice convinto.

"A Hollywood" Propongo io. Facciamo scontrare le tre bottiglie di vetro e brindiamo.

"A Hollywood!"




Hello. <3
ecco Valeria con una nuova FanFiction.
non ho ancora terminato I will love you, like i've never been hurt, ma ho avuto questa idea. in realtà l'ho sognata stanotte questa storia, e mi sono messa subito a lavoro.
la protagonista è Josephine, detta Jo, assieme a sua cugina Annie, il suo migliore amico Louis e la sua migliore amica -che entrerà in scena più tardi- April Green. ogni capitolo equivale a una città che visiteranno i ragazzi. In alcune tappe i ragazzi troveranno nuovi amici, che si aggregheranno al gruppo in viaggio.
spero tanto vi piaccia. se non l'avete ancora letta, passate dall'altra FF. mi farebbe piacere (:
a presto con il primo capitolo,
Vale xx
  
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