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Autore: _Giulietta88_    28/12/2013    1 recensioni
Erano le 10:15 del 22 Ottobre quando Kayla Thompson consegnò il compito di biologia e chiese alla professoressa Scott di andare in bagno. La ragazza però, non si aspettava di ritrovare ai suoi piedi il cadavere di Abigail Price, accoltellata nei bagni della Jhon's School.
Una festa, un omicidio e un ispettore di polizia saranno la causa di terrore e lacrime per nove ragazzi, tutti apparentemente non legati tra di loro, che saranno costretti a crescere molto più velocemente rispetto ai loro coatenei.
Tradimenti, bugie, amori e vecchi rancori torneranno a galla, mettendo in subbuglio la vita monotona dell'intera scuola.
Perché si sa, anche le pareti hanno le orecchie. O sbaglio?
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 1




 

A chi mi vuole bene.

A mio fratello.

 

Kayla Thompson non era mai stata una studentessa modello, ma compensava la mancanza di studio con le ore passate all'interno della palestra. Era questo il motivo per cui la maggior parte dei professori chiudeva un occhio quando non si presentava a lezione, o non era preparata per un interrogazione. Ovviamente tutti.. ma non la professoressa Scott, l'incubo di intere generazioni passate alla Jhon's School, che aveva minacciato di non farla partecipare più alle competizioni sportive se la sua media in Scienze Naturali non fosse arrivata almeno alla sufficienza.

Così il giorno prima aveva saltato gli allenamenti di nuoto, nonostante l'imminente campionato scolastico si avvicinasse ed aveva passato le ore successive a studiare quella fottuta materia per il test del giorno dopo. Ma scherziamo? Saltare ore di allenamento per ripetere quella robaccia!

Alle 10.00, allo scoccare del tempo per finire e consegnare il compito di biologia, Kayla si alzò e lanciò, nel vero senso della parola, il test sulla cattedra. Strinse i denti, lanciando un'occhiata di odio verso quella vecchia strega, pronta a sentirla gridare per quella mancanza di educazione che avevano le nuove generazioni.

« Professoressa Scott, vado in bagno. »

La voce piatta di Kayla non colpì il resto della classe, intenta a finire il test decisivo, così la ragazza raccattò le sue cose e sbattè la porta dell'aula, ignorando le urla della vecchiaccia.

Il fisico asciutto e scolpito dalle ore di allenamenti veniva nascosto dalla felpa bianca, più grande di un paio di taglie e dai pantaloni di tuta. Era una ragazza, una bella ragazza, ma preferiva indossare quell'abbigliamento comodo per la scuola, visto che si fermava ogni pomeriggio a nuotare, o a giocare a pallavolo, di cui era il capitano della squadra. E quando non aveva allenamenti di squadra, passava il tempo a sollevare pesi, in modo da far capire al padre che lei lavorava sodo lì, a scuola.

In fondo era o no la figlia dell'allenatore di basket più conosciuto dalla contea, Richard Thompson? Per il padre non erano contemplate altre attività, come l'arte o la musica, o distrazioni come le feste e i balli scolastici. Cresciuta senza una madre, quindi, Kyla non aveva mai ricevuto in regalo vestitini o tacchi e quei pochi che aveva comprato con i suoi risparmi, li nascondeva sotto il letto.

Con Richard non si parlavano di argomenti femminili e neanche il giorno in cui era arrivato il primo ciclo mestruale, lui si era degnato di spiegare perché diamine sanguinasse. Fortuna che avesse una vicina di casa, una donna single e con un figlio maschio, che si era preoccupata di accompagnarla nella sua crescita personale.

Kyla scosse leggermente la testa, avvicinandosi alla macchinetta del caffè, prendendo un doppio espresso. Erano settimane che avvertiva un dolore lancinante all'altezza della spalla, ed era un bel problema per lei, che la spalla la usava per tante cose.

Lanciò il bicchiere di carta sporco nel cestino lì accanto, prendendo il suo cellulare. Nathan, Vic, Sarah, no.. Eccola, Danielle! Aprì il messaggio che le aveva inviato la sera prima, quando le aveva raccontato di avere un grosso fastidio alla spalla.

"George Wood, rivolgiti a lui. Ti aspetta in palestra, ala basket. Porta 20 sterline."

George Wood, come non conoscerlo. Era un ragazzo tenebroso, strano quasi, ma estremamente bello. Non che le piaciasse, eh.

Danielle le aveva raccontato che qualche volta spacciava, niente di troppo pesante e che si occupava di fornire illegalmente antidolorifici o cose del genere agli sportivi della scuola. L'importante era tenere il becco chiuso.

« Kyla, ma quanto sei arrivata in basso? »

Borbottò tra se stessa, guardandosi attorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno. C'era solo la vecchia segretaria, nulla di cui preoccuparsi. Prima di entrare nell'ala basket, Kyla si preoccupò di darsi una sistemata, facendo una disordinata coda di cavallo ai suoi lunghi capelli rossi fuoco.

Poggiato agli spalti, con una sigaretta tra le labbra, si trovava il bello e dannato George. Si morse le labbra, mentre si avvicinava al ragazzo, senza sapere che fare.

« È vietato fumare in palestra. »

La voce tremante, mentre frugava nella borsa per trovare il partafoglio. Afferrò 20 sterline, porgendole al moro, senza guardarlo negli occhi. Si sentiva a disagio, lei non voleva acquistare roba illegalmente, ma la paura di affrontare un dottore era molta di più rispetto al suo pudore.

« Guarda guarda chi si vede.. Kyla Thompson, campionessa della scuola, che acquista antidolorifici da me. Un vero spettacolo! Non credi sia più pericoloso di fumare in palestra? »

Ghignò il ragazzo, facendosi odiare dalla bionda. Strizzò gli occhi e si guardò attorno, stringendosi nella sua felpa. Era caduta in basso, molto in basso. E lo sapeva.

« Vuoi i tuoi soldi o no? Non ho tutto il tempo del mondo! »

Adesso si era incazzata. Il suo orgoglio era sceso sotto i piedi, quando aveva accettato di acquistare queste cose da Wood, ma ne aveva abbastanza di sentirsi sfottere da quel ragazzino impertinente. Sarà pure bello, ma rimane sempre lo strano della scuola.

« Fanno 20 sterline, dolcezza. »

Senza perdere tempo gli diede i suoi soldi, prendendo il piccolo barattolo di pasticche e corse fuori dalla palestra.

Sensi di colpa. Sensi di colpa. Sensi di colpa.

Kayla scacciò via quei pensieri e stavolta andò davvero verso i bagni della scuola. Un'altra fitta alla spalla la costrinse a fermarsi e tirare indietro le lacrime. Che le stava succedendo? Tutte le maledizioni della professoressa di scienze avevano avuto effetto. Maledetta.

Aprì la porta del bagno, stranamente deserto e silenzioso. Poggiò la borsa per terra, mettendo sul palmo della mano una delle pasticche e poggiando il barattolo bianco, privo di scritte, sul lavandino. Chiuse gli occhi e in un baleno la inghiottì, sperando che George non le avesse fregato i soldi.

Quando però Kyla riprese le sue cose, pronta per tornare in aula e seguire la prossima lezione, notò una chiazza rossa davanti il penultimo bagno. Con gli occhi sgranati si avvicinò, aprendo leggermente la porta e urlò con tutto il fiato che aveva in corpo.

Il corpo senza vita di Abigail Price era stato abbandonato nel sudicio bagno. I lunghi capelli biondi erano immersi in una pozza di sangue, che continuava a brulicare fuori dalle ferite. Gli occhi di ghiaccio puntavano verso di lei, ma adesso erano vitrei, vuoti.

Lei.. Lei che era la ragazza più bella, più brava, più popolare della scuola. Lei che era amata e stimata da tutti, grandi e piccini. Era lei che adesso stava fissando, in quell'enorme pozza rossa.

Uscì nel corridoio, urlando come si fa solo in certi casi. Un urlo fuori controllo. L'ultima cosa che vide fu il corridoio diventare sempre più buio, prima di svenire lì in mezzo.

 

 

Angolo dell'autrice pazza. O malata.

Salve, anime innocenti! Che dire.. Quest'idea mi frullava in testa da molto tempo e quindi eccola qui, messa nero su bianco. Non sono una che ama l'horror, CSI o cose del genere, quindi cercherò di studiarmi i vocaboli adatti a queste situazioni.

Che dire.. Innocent Blood nasce con Kayla e Abigail. Ma ancora non avete visto niente. Nei prossimi capitoli ci saranno il resto dei protagonisti assolutamente importanti, perché TUTTI in questa storia avranno un ruolo essenziale. Non fidatevi dell'apparenza e neanche di Kayla.. Ricordate, la sportiva non va alle feste :) Ecco un mio indizio :D

Se vi piace, lasciate una recensione, qualcosa per farmi capire che quello che scrivo non fa schifo.

Ed ecco a voi i volti dei tre personaggi che sono apparsi qui: Abigail, George e Kayla.

Alla prossima.. e pensate che alla Jhon's School anche le pareti sentono! ;)

Kayla



George


Abigail

  
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