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Autore: Vittory_Glory    28/12/2013    0 recensioni
"So che gli ostacoli sono tanti, ma noi siamo come un sussuro, molte volte non si sente, ma esiste, e continuerà a farlo."
Gloria è una ragazza di 18 anni in viaggio a Londra con la scuola per uno stage in uno dei più sontuosi alberghi dell'Inghilterra (il Savoy). Lei passa la mattina e il pomeriggio lavorare nei vari reparti dell'hotel (reception, bar/ristorante, house keeping...) e la sera rientra in un "dormitorio" preso in affitto dalla scuola. Durante una giornata lavorativa però, fa un incontro inaspettato con una delle più importanti celebrità del mondo; Liam Payne, il quale s'invaghisce di lei e riuscirà successivamente a conquistarla. L'impegni lavorativi, l'emozioni e molte disavventure metteranno a rischio l'amore tra Gloria e Liam. Riuscirà la coppia a rimanere unita?
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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RIIING!
RIIING!
RIIING!
RII..
-"Si pronto?"- Disse Gloria con voce assonata.
-"Gloria! Dove accipicchia sei?! Ti stiamo aspettando dal curvone!"- Urlò Sara, l'amica di scuola di Gloria, bassa statura e di corporatura magra, capelli lisci e biondi e occhi verdi smeraldo.
-"Ma perché, che ore son.. OH DIAMINE! È tardissimo! Non me ne ero accorta! Mi preparo e mi precipito lì!"-
-"Sii muoviti però!"-
-"Ok"- riattaccò Gloria.
Volete sapere chi è questa ritardataria di nome Gloria? Questa ragazza ha 18 anni, è di statura media e è magra, ha gli occhi castani tendenti al verde e i capelli lunghi ricci e castani. È un'alieva della scuola alberghiera, frequenta l'ultimo anno e oggi, insieme alla sua classe, si sta preparando per un viaggio di lavoro (stage) a Londra, in uno dei più prestigiosi hotel del Regno Unito: il Savoy.
Con velocità, Gloria si alzò furtivamente dal letto e si precipitò in bagno. Dopo una doccia,una pettinata ed essersi vestita, lei corse in cucina dove la stava aspettando la madre:
-"C'è l'hai fatta alla fine"- disse con dolcezza la madre.
-"Non mi è suonata la sveglia, ora prendo le valige, la giacca e m'incammino però"- disse Gloria arraffando un biscotto.
-"D'accordo, mi-raccomando, stai attenta e appena arrivi chiama!-" raccomandò la madre.
-"L'ho farò! Devo andare, ciao mamma ti voglio bene, saluta papà e Giulia!"- disse Gloria baciando successivamente sulla guancia la madre.
-"Ciao tesoro! Ti voglio bene"- urlò la mamma.
-"Ciao Ciao!"-
E così, dopo gli ultimi saluti, la ragazza a passo veloce si incamminò verso gli amici che la stavano aspettando.
"Caspita che giornata meravigliosa"-pensò Gloria-"Mi mancherà Genova". E sinceramente, come biasimarla. Era la mattina del 2 maggio, il sole caldo splendeva in cielo, il "Viale Roncoli" (il viale nella quale abitava) era sommerso da fiori bellissimi e coloratissimi, gli uccelli cinguettavano in cielo e...
-"TI VUOI MUOVERE!-" disse urlando Sara alla fine del viale.
-"Arrivo! Queste valige pesano un sacco!-" controbattè Gloria.
-"Chissà quanti stracci e cianfrusaglie ci avrai ficcato"- borbottò Giacomo, il migliore amico.
-"Allora l'autobus dovrebbe arrivare a momenti..."-ricordò Sara.
-"Bene"-dissero all'unisono Gloria e Giacomo.
-"Ah! Eccolo lì, su andiamo!"- osservò Sara.
L'autobus quella mattina era un incubo, persone che si ammucchiavano l'una con l'altra per mancanza di spazio, che si lamentava, che si dimenava... Però, anche con tutto questo trambusto, i tre giovani riuscirono a scendere alla loro fermata; l'aeroporto.
-»C'è l'abbiamo fatta! Finalmente!» esultò Gloria.
-»Si! Mamma mia come era pieno quel'autobus, un incubo...»- disse Sara.
-»Infatti, una vecchia continuava a pestarmi il piede!»- si lamentò Giacomo.
-»Ahaha! Povero Jack!! Ma... Scusate, dove sono gli altri?»- domandò Gloria.
-» Già dove sono i nostri compagni?»- continuò Sara.
-» Magari sono già dentro»- tranquilizzò Giacomo.
-»Ma il ritrovo era qui! Davanti all'aeroporto!»- Si preoccupò Sara.
-»... Qualcuno sa l'ora?» chiese Gloria.
-»Sì io, sono le 10.30«- rispose Giacomo.
-»COSA!!! LE 10.30!!!! IL RITROVO ERA ALLE 10!!!»-urlò Sara.
-»Oh dannazione ragazzi dobbiamo muoverci!»- impartì Gloria.
-»Sì corriamo!»- dissero all'unisono Giacomo e Sara. E così i ragazzi in fretta e furia entrarono nell'aeroporto. L'aeroporto era semplicemente un posto gigante. Il pavimento era di cemento grigio, stesso colore delle pareti. Da una parte vi erano posizionate degli sportelli con degli addetti, mentre in alto vi erano tabelloni che indicavano le partenze e gli arrivi dei vari aerei.
-»Ok raga, dobbiamo fare il biglietto, dare e far pesare i bagagli, il check-in il tutto in meno tempo possibile!»- fece presente Sara.
I giovani così iniziarono a eseguire le cose che aveva detto Sara, e successivamente, dopo averle eseguite, corsero vesto l'entrata per andare al loro aereo.
-»Ecco a voi ragazzi, la vostra classe è già dentro, dovete fare in fretta però che sta perchè l'aereo sta per partire»- disse con gentilezza l'hostess.
-»Grazie mille!»-ringraziarono i ragazzi e con velocità si diressero verso l'aereo.
Dopo una breve corsa e i vari controlli, i tre riuscirono a salire sull'aereo.
-»Dove saranno ora gli altri?»- chiese con tono preoccupato Sara.
-»RAGAZZI! DA QUESTA PARTE!!!»-disse una voce acuta-» SIAMO QUI!!»
-»Guarda!»-urlò Gloria-»Sono laggiù! Eccoci arriviamo!»- ribadì Gloria.
-»Meno male! Pensavamo di partire senza di voi!»- disse Manuela, una loro compagna di classe.
-»Avresti voluto vero Manu?!»-disse con tono scherzoso Giacomo.
-»Te di sicuro!»-controbattè Manuela.
-»SI PREGA AI GENTILI PASSEGGERI DI ACCOMODARSI E ALLACCIARSI LE CINTURE DI SICUREZZA PER IL DECOLLO DELL'AEREO GENOVA SESTRI PONENTE A LONDRA  HEATHROW.
-»Dai sediamoci ai nostri posti»-disse Sara-»Giacomo sei vicino a Gloria laggiù»
-»D'accordo, andiamo Gloria»- disse Giacomo a Gloria.
-»Ok»- annuì Gloria.
E dopo essersi accomodati nei posti, l'aereo partì.

Dopo una ventina di minuti dal decollo, un uomo si avvicinò dai posti di Gloria e Giacomo. Era un omone di mezza età con lunghi baffi grigi e senza capelli, indossava un completo beige con una cravatta rossa e degli occhiali piccoli e rotondi... Questa persona era il signor D'annunzio, meglio conosciuto come "il temibile professore di sala bar", egli con aria severa disse ai ragazzi:-"Ah buongiorno! Vedo che c'è l'abbiamo fatta ad arrivare in tempo!-"
E Gloria cercò di giustificarsi:-"Si prof, ci scusi è stata tutta colpa mia, stamattina ho fatto tardi e..."
-"Non m'importa delle vostre lagne! L'importante è che siete arrivati, spero non ricapiti più! Perché nel mondo del lavoro se ritarderete anche solo di qualche secondo ve la faranno pagare molto cara!"- disse il professore in tono molto serio interrompendo la ragazza.
-"Si prof, non ricapiterà più..."- disse infine Gloria abbassando lo sguardo per timidezza.
-"Lo spero ragazzi! Ora godetevi il volo, a dopo"- concluse il docente.
Giacomo, vedendo l'aria triste della giovane, le accarezzò la guancia e gli disse con molta dolcezza:-"Stai tranquilla, può succedere di arrivare in ritardo, anche la ragazza più perfettina del mondo ogni tanto commette qualche errore-". Alla frase e al gesto, Gloria sorrise al giovane e diede un abbraccio a Giacomo.
-"Grazie Jack!"- disse dolcemente Gloria.
-"Ma le pare!"- scherzò Giacomo.
-"Ahaha!!- rise Gloria -"Senti, ti dispiace se ascolto la musica? MI sta venendo un po' di mal d'aria e vorrei distrarmi un attimo..."-chiese la ragazza.
-"Certo che puoi! Posso sentirla con te?"- chiese a sua volta Giacomo.
-"Certo! Tieni"- accordò Gloria porgendo al giovane una cuffietta -"Questa è la mia canzone preferita! Si chiama "They don't know about us", è degli One Direction!"- esclamò Gloria.
-"Sì è carina, peccato gli autori..."- disse il ragazzo abbassando gli occhi.
-"Perché?!"- chiese la giovane con un filino di rabbia.
-"Non mi piacciono, non li reputo bravi..."- rispose Giacomo.
-"Non ascolti neanche le loro canzoni! Come fai a giudicarli! E poi hai detto che questa canzone era carina..."- controbattè Gloria.
-"Si va beh, si chiamano gusti.
-"Beh, se ti fanno schifo puoi tranquillamente ridarmi la cuffia!- disse Gloria offesa.
-"Oh ecco!-" disse spazientito Giacomo lanciando l'auricolare alla giovane.
I due non si parlarono per una mezz'oretta, dopo di che Giacomo prese per un braccio Gloria e le diede una pacchetta affettuosa sulla testa:-"Dai non prendertela!-" disse successivamente il ragazzo.
-"Io non me la prendo, chiedi solo scusa a me e ai One Direction!"- ordinò Gloria.
-"Oh madonna santa.."- disse Giacomo portandosi una mano alla fronte :-"Gloria ti prego perdonami! Anche voi, ragazzi che non mi piacete, scusate il mio comportamento! Vi prego!-" implorò il ragazzo mentre scrollava il braccio della giovane.
-"Ahahah! D'accordo d'accordo Giacomo di perdono! Che scemo che sei!"- scherzò infine Gloria.
-"Grazie del perdono!"- disse Giacomo.
-"Ma le pare!"- rise Gloria.
-" Brutta ladra di battute!"- urlò il ragazzo.
-"Ahahaha!-" sbellicò Gloria.
Ad un tratto, la voce del comandante echeggiò sull'arero: -"SI PREGA I GENTILI PASSEGGERI DI ACCOMODARSI E ALLACCIARE LE CINTURE PER L'ATTRACCAGGIO ALL'AEROPORTO DI LONDRA: HEATHROW. GRAZIE."- E così, i ragazzi si prepararono per l'atterraggio e, quando l'atterraggio avvenne, iniziarono a scendere tutti insieme per così avviarsi verso l'interno dell'aeroporto di Heathrow.
  
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