“Fingere, fingere e fingere. Perché in questo mondo per poter andare avanti bisogna saper fingere? Ormai in natura vince il più bugiardo. Quello che non ammette di star male, che trattiene la lacrima e finge un sorriso. Vince quello che sembra un ragazzo divertente, che fa battute per tutti, ma che se lo osservi ancora meglio capiresti che è il primo a chiedere in silenzio di fare una battuta per tirargli su il morale. Se solo osservassi il prossimo e non lo guardassi e basta. Perché tra osservare e guardare c’è una bella differenza. Si guarda per non inciampare, per non calpestare la coda del gatto che ti sta facendo le fusa; Invece si osserva un paesaggio, una città vista dall’alto e piena di luci, o addirittura le luci che hanno le persone negli occhi, i paesaggi che le persone possiedono dentro. Quelli nessuno si sofferma ad osservarli, perché sono tutti abituati a fingere di stare bene e facendo così non si preoccupano nemmeno di ciò che succede intanto nel mondo reale. Non si accorgono nemmeno che il tempo passa e che così invecchieranno con la speranza di aver fatto un buon lavoro, da premio oscar.”