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Autore: raptasum    28/12/2013    2 recensioni
”Pronto?” domanda, ancora un po’ intontito; si passa il dorso della mano libera sugli occhi, si schiaffeggia un po’ le guance per ristabilizzarsi, attendendo una risposta dalla persona con cui starebbe parlando.
”Louis, ciao, sono Zayn. Potresti venire immediatamente qui?” Zayn Malik, il suo compagno prediletto di canne sin dai tempi del liceo, sembra abbastanza trafelato mentre dice quelle parole.
Louis fa velocemente un ripasso dei suoi impegni quel giorno, e, sfortunatamente, non riesce a trovare nient’altro che il suo amato pisolino.
AVVERTIMENTI: accenni Ziam | bride!Zayn
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Lo squillo del telefono rompe il silenzio in casa Tomlinson.
Louis Tomlinson, l’unico presente nell’abitazione, viene svegliato dal suono insistente dell’apparecchio, rovinando così il suo abituale pisolino pomeridiano.
Se non dorme almeno due ore al pomeriggio, Louis non riesce a tirare avanti durante il resto della giornata: impreca mentalmente, si alza dal divano e, trascinando dietro di sé la coperta verde che tanto ama, si avvicina all’odioso telefono e alza la cornetta.
”Pronto?” domanda, ancora un po’ intontito; si passa il dorso della mano libera sugli occhi, si schiaffeggia un po’ le guance per ristabilizzarsi, attendendo una risposta dalla persona con cui starebbe parlando.
”Louis, ciao, sono Zayn. Potresti venire immediatamente qui?” Zayn Malik, il suo compagno prediletto di canne sin dai tempi del liceo, sembra abbastanza trafelato mentre dice quelle parole.
Louis fa velocemente un ripasso dei suoi impegni quel giorno, e, sfortunatamente, non riesce a trovare nient’altro che il suo amato pisolino.
Non è una scusa adatta, così sbuffa e lascia la coperta per terra.
”Va bene, dammi una decina di minuti…” riattacca, impreca per l’ennesima volta e barcolla verso il piccolo bagno di casa sua.
Louis è fatto così, è sì un ribelle tuttavia un pigro della peggior specie, amante delle dormite fino a tardi e delle serate in discoteca, ma è – quasi – sempre pronto ad aiutare un amico: se poi si tratta di Zayn, ancora meglio.
Si conoscono da dieci anni, per l’appunto dalla prima liceo; Louis ha un anno in più dell’altro giovane, però, e infatti viene considerato da quest’ultimo come un fratello maggiore ed un esempio da seguire.
E’ lui che ha iniziato il piccolo, per così dire, Zayn al fumo, ai giri notturni e allo skateboarding, o perlomeno ci ha provato, visto che Malik è letteralmente un incapace.
Si ferma davanti al grande specchio, constatando che è in una situazione a dir poco orribile.
Si lava velocemente il volto, cosa che contribuisce a scuoterlo dalla sonnolenza in cui naviga ancora, insistendo particolarmente nel piccolo spazio tra i suoi occhi azzurri e grandi e il suo naso; Louis, poi, si sposta in camera da letto e sostituisce il pigiama a quadretti neri e bianchi con un paio di semplicissimi jeans e una maglietta un po’ larga, ma comoda.
Da vanitoso qual è, infine, prende un tubetto rosso e si sistema i capelli castani con una buona dose di gel.
Direi che sono a posto, pensa mentre si infila una giacca di denim e afferra una borsa a tracolla dall’appendiabiti in corridoio: ci getta in gran velocità il cellulare, le chiavi di casa ed esce.
Si ricorda solo dopo cinque metri che non ha chiuso la porta, torna indietro sbuffando e la sistema.
Zayn non abita tanto lontano, perciò Louis non si scomoda a tirare fuori dal garage la sua Mini giallo canarino, e preferisce farsi una sana camminata.
Non c’è nemmeno freddo, anzi, dopotutto è la fine di Maggio e l’estate si avvicina sempre più velocemente.
Ci impiega cinque o sei minuti ad arrivare a casa Malik, Louis ha il pessimo difetto di camminare troppo veloce senza nemmeno accorgersene, cosa che costringe i suoi amici ad affrettare i loro passi o a implorarlo di rallentare; suona al campanello, con la massima tranquillità, senza sapere cosa lo aspetta dietro la porta che ha davanti.
”Ah, Louis!” sente dire dal suo amico, che gli apre di corsa e scompare in pochi secondi.
Durante i quali, però, Louis ha il tempo di notare qualcosa che lo incuriosisce e lo lascia scioccato al tempo stesso.
”Zayn, che cosa …? Dove sei?” chiede ad alta voce.
”In cucina, datti una mossa che sto andando in panico e mi sta per esplodere il cervello” strepita l’altro, il castano si trascina nella stanza rimanendo, un attimo dopo, a bocca aperta.
Zayn Malik, il suo amico pieno di tatuaggi, con il piercing al sopracciglio destro e uno al labbro, sta correndo per la cucina con indosso nientemeno che un abito da sposa.
”Perché indossi un abito da sposa?!”
”Appunto, stai zitto, non deconcentrarmi!” gli giunge in risposta, Louis si abbandona su uno degli alti sgabelli accanto al bancone sempre più stupito.
”Siediti, mi devi spiegare tutto quanto. Perché sei così di fretta?”
”Non c’è tempo, alzati e vieni di là, devo muovermi o arrivo in ritardo e non posso permettermelo! Ah, che nervi” segue docilmente Zayn in salotto, e se l’abito da sposa lo aveva già stupito non può che sbalordirsi davanti a una bambina, cinque anni al massimo, che aspetta sul divano dell’abitazione.
”Papà Zayn!” strepita quella, scuotendo la testa dai capelli biondo scuro.
”Sì, tesoro, aspetta un attimo che papà è impegnato” Louis deve riconoscere che la situazione è piuttosto surreale, ricorda che Zayn aveva accennato ad un’adozione ma non aveva più avuto notizie, preso com’era dal lavoro.
Vede chiaramente l’amico mentre si solleva l’ampia gonna e, su delle scarpe col tacco bianche, sparisce in camera da letto.
Ne emerge un paio di minuti dopo con una tiara infilata nei capelli scuri e un velo bianco tenuto fermo dalla coroncina, si rimira qualche secondo nello specchio appeso nel corridoio e torna, visibilmente più calmo, dalla piccola bionda.
”Zayn, mi vuoi spiegare che cazzo sta succedendo?” sbraita Louis, stufo di tutto quel trambusto apparentemente senza spiegazione.
Zayn prende in braccio la bambina, la abbraccia stretta stando attento a non sgualcire il suo vestito, e la passa all’amico.
”Mi tieni la piccola? Non ci vorrà molto, davvero, ma non ho trovato nessuna babysitter nei paraggi” si spiega, con un enorme sorriso, e afferra un bouquet di rose da una mensola.
”Ma perché? Cosa sta succedendo? Dov’è Liam?” il Liam in questione è Liam Payne, il fidanzato di Zayn da almeno tre anni.
Alto, muscoloso, dolce e tenero e intelligente sotto l’aspetto da palestrato stupido; Zayn raccontava sempre a Louis di come gli occhi marroni e caldi del giovane lo avessero stregato, e di quanto volesse averlo accanto a sé per sempre.
E Louis sbuffava, intenerito dalle iridi brillanti e dal sorriso ebete che spuntava sul volto di Malik ogni volta che parlava del suo “LeeLee”.
”Tienimi la piccola Claire, io vado in chiesa, sposo Liam e poi torno. Ci impiego un attimo, poi sono di nuovo qui. Grazie, eh?”

 


Bella a tutti...


NON GUARDATEMI MALE VI SCONGIURO non so nemmeno io che roba sia questa.
Fatto sta che io, una bella notte, mi sono addormentata e mi sono sognata tutto ciò.
Nel senso, io ero Louis ma non potevo mettere me stessa, così ho inserito uno dei tre rimanenti totalmente a minchia. Non giudicatemi.
Non avevo neanche l'idea di scriverla, e successivamente pubblicarla, ma qualcuno mi ha convinto (= date la colpa di questa boiata stellare a VenereDiRimmel) e così ecco qua.
Roba che Dalì non era surreale.
Doveva finire in maniera totalmente diversa ma WEYEY E' ANDATA COSI'! 
Quindi, in ultimo vi lascio QUI il link della mia Long, Ziam/Ziall/Niam, e QUI il link del mio profilo Twitter. Se volete insultarmi, avete tutti i dati. (Risparmiatemi io vvb)

Amy <3
  
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