Mi rendo conto di aver lasciato passare moltissimo tempo e mi scuso per questo. Spero, onestamente di riuscire ad aggiornare con più velocità di adesso, le idee non mancano, spero nel tempo libero... per adesso, enjoy.



Il suono del campanello della porta mi risveglia bruscamente e per un momento cerco di afferrare gli ultimi stralci del sogno, Hisoka che mi trascina da qualche parte, il pianto di qualcuno, le fiamme, poi quando finalente riesco a rimettere insieme i pezzi della serata precedente mi alzo, infilo al volo una vestaglia e vado ad aprire prima che chi sta suonando con tanta insistenza cerchi di buttar giù la porta. Il divano è vuoto, Illumi dev'essere uscito presto a prendere qualcosa per colazione perché con lui è sparita anche la mia chiave. Mi avvicino alla porta e cautamente apro uno spiraglio.
Prima che possa rendermi conto dall'altra parte Wing spalanca il battente direttamente sulla mia faccia ed entra. E' così arrabbiato da esser purpureo in viso e mi urla contro frasi che riesco a malapena ad afferrare.

- TU E LE TUE MALEDETTISSIME IDEE SEMPRE A CACCIARE NEI GUAI GLI ALTRI MA STAVOLTA TI UCCIDO SE SUCCEDE QUALCOSA A KILLUA GIURO CHE TI UCCIDO CON QUESTE MANI!!!!!

Lo guardo sconvolta. Guai? Killua? Che cosa sta succendendo che mi sfugge? Mi alzo, cercando di conservare un po' di dignità nonostante la sventola ricevuta dalla porta. Sento un gran calore in tutta la faccia. Mi tocco il naso, ma non sembra rotto.

- Wing mi spieghi che sta succedendo? - chiedo allora - in che guai avrei mai cacciato Killua?

- Non lo sai davvero? - sembra sconcertato, come se si fosse aspettato qualcosa da me che non era la domanda che gli ho appena posto - non hai detto a Killua nulla che lo abbia indotto ad andarsene? - continua sospettoso - Ti ho detto di no - ripeto - mi spieghi cosa è successo?
Mi faccio da parte e lascio che Wing entri in cucina. E' particolarmente spettinato e in disordine, non deve aver dormito. Vengo assalita da un tremendo sospetto.
- Il suo amico, quel Gon... dov'è? - chiedo, brutale, mentre accendo la caffettiera.
- Dove dev'essere? - risponde questi - in infermeria che dorme. E' fortunato ad essere vivo.

Per un qualche motivo tiro un sospiro di sollievo. Almeno non è successo nulla di quello che temevo. Ma allora, mi chiedo dove quel ragazzino sconsiderato sia andato.

- E, scusami, ma tutto questo cos'ha a che vedere con me? Se non sei in grado di vigilare sui tuoi allievi...
- Io sono in grado di badare ai miei allievi - ribatte furibondo - ma Killua ieri sera era davvero strano. E' entrato in camera con quel giornale e aveva lo sguardo... preoccupato... poi stamani non era in camera e uscendo ho visto suo fratello uscire dalla tua suite...
- Illumi non centra nulla in tutto questo te lo posso garantire.

Wing mi guarda scettico, ma tace. Capisco che aspetta delle spiegazioni e che non mollerà finché non gliele avrò fornite.

- Ieri Killua è venuto a riportarmi la borsa e ha casualmente visto suo fratello che era venuto a trovarmi. E' scappato. Ovviamente era sconvolto. L'ho scovato al mercato, abbiamo parlato, mi sembrava più calmo. Poi io mi sono fermata in città e lui è tornato alla Torre Celeste...

Vengo colta da un sospetto. Wing continua a guardarmi e io sollevo gli occhi e li aggancio ai suoi. Non rabbrividisce, ma è solo perché è abituato alle mie iridi incolori.

- Hai detto - inizio - che Killua aveva un giornale?
- Esatto, una specie di quotidiano e stava leggendo con aria piuttosto concentrata. Perché?

Senza un a parola gli passo la mia copia di Hunting Hunters. Lui la prende e inizia a leggere. Via via che prosegue la sua espressione passa dallo scettico all'incredulo al decisamente preoccupato finché dopo qualche minuto mi rende il giornale e mi guarda.

- Hai fatto leggere questo a un ragazzino di dodici anni?
- Ovviamente no. Ma dev'essersi accorto che il mio improvviso impegno era conseguente a quello che avevo letto. Maledizione è molto più sveglio di quanto immaginassi.
- Secondo te cos'ha in mente?
- E io che ne so? - scatto, più per la stanchezza che per altro - l'allievo è tuo. Immagino si sia messo in testa di prendere il killer...
- Lo credo pure io. Vuole proteggere Gon, che non può usare il nen per un mese e quindi è vulnerabile.
Perfetto. Ci mancava anche questa. Come se non avessimo abbastanza guai. So che Killua è perfettamente in grado di badare a se stesso, forse anche meglio di me da un certo punto di vista, ma non è la sua capacità che mi preoccupa quanto la sua inesperienza. Anche se sa uccidere ed è in gamba, non ha mai provato a seguire tracce evanescenti come il fumo o fare i conti con qualcuno che lo ha preso di mira. Di solito è l'esatto opposto, come per tutti gli assassini. Probabilmente non gli succederà nulla, ma non posso fare a meno di essere in pensiero. Quel ragazzino mi piace, vorrei saperlo al sicuro.

Proprio mentre Wing accenna ad andarsene, per cercare almeno di tenere a bada Gon, la porta si apre e Illumi Zaoldyeck fa la sua comparsa carico di buste marroni dalle quali spuntano pane, latte, biscotti e qualcosa che sembra sedano.
Lo aiuto a posare la spesa e mentre lo aggiorno velocemente dei nuovi sviluppi. Stranamente non sembra preoccupato più di tanto.

- Killu non è uno stupido Himi. Probabilmente può far fuori quel tizio ad occhi chiusi e se dovesse rivelarsi in svantaggio non resterà certo a farsi ammazzare.
- Ne sei certo? Potrebbe correre dei rischi per proteggere il suo amico...
- Non lo farà. Ho fatto in modo che Killua non rischi la vita. Se sarà in svantaggio se ne andrà - replica lo Zaoldyeck, con un tono che non ammette repliche.
Non so cosa intenda dire con quelle parole, ma immagino di potermi fidare di lui per quel che riguarda suo fratello.
- Va bene - replico allora - e la prossima mossa?
- Innanzitutto direi di svegliare Hisoka e fare colazione. Poi, mentre voi dormivate, sono andato a raccogliere qualche pettegolezzo in giro e a quanto pare il nostro fantomatico individuo è in città... quindi potremmo cercare di allestire un piano per scovare il nostro topo di fogna e farlo emergere in superficie... - conclude con sorriso enigmatico.