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Autore: anonimo1998    29/12/2013    0 recensioni
Questa storia racconta la mia adolescenza, tutte quelle cose belle, brutte, pazze, senza senso che si fanno a quest'eta', tutte quelle cose che solo un'altra adolescente potrebbe capire, non sono brava con le parole pero' spero tanto che questa storia vi piaccia davvero e che la seguirete fino alla fine, non voglio aggiungere nient'altro per non rovinarvi la lettura.
ORA QUINDI LEGGETE E FATE TANTE RECENSIONII.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I GIORNI PASSANO.


giorni passavano e noi eravamo sempre piu' amiche, cominciavamo a cercare qualunque pretesto per stare insieme.
Un giorno andammo a 'correre' volevamo tutte e tre dimagrire anche se l'unica robusta ero io. Non volevamo correre davvero, a nessuna delle tre piaceva la natura e cose varie anzi la odiavamo a morte, sognavamo che un giorno saremmo partite tutte e tre per un lungo viaggio, una specie di tour, in una di quelle citta' bellissime tipo New York, ricordo che Aurea sarebbe voluta andare a Miami sarebbe stato davvero figo se ci fossimo andate davvero. 
Cominciammo a correre io appena partita ero gia' stanca, non mi era mai piaciuto lo sport e non intendevo farmelo piacere, dopo dieci minuti di corsa ci ritrovammo tutte e tre stanche morte a camminare e a raccontarci delle storielle assurde, poi non so come ne' perche' cominciammo a cantare una canzone, piu' che cantare era urlare ma ci divertivamo cosi, in mezzo alla pista ciclabile ad urlare una canzone che poi sarebbe divenuta la 'nostra canzone'. 
Erano bei momenti e ogni giorno diventavano sempre piu' belli. 
Una volta andammo a Milano.
Abitavamo in periferia fuori dalla grande citta' io non ci ero mai andata da sola ed andarci era un modo per sentirci piu' indipendenti credo, un modo per sentirci libere eravamo lontane da casa e potevamo fare tutto quello che ci andava di fare.
Cominciammo a girare i negozi andavamo nei camerini, provavamo dei vestiti e ci fotografavamo, Aurea aveva una bellissima macchina fotografica, una di quelle professionali, le foto uscivano da Dio, ci sentivamo fighe, dopo il giro nei negozi andammo al mc prendevamo sempre le cose col salvaeuro cosi' spendavamo pochi soldi, eravamo tutte molto attente a spenderli, finita la scorpacciata girammo un po' per la grande citta', andammo al parco Sempione, era bellissimo, prima ho detto che non ci piaceva la natura e in effetti era vero ma ricordo che quel parco faceva un' eccezione.
Verso le tre ricordo che tornammo indietro loro volevano rimanere a girare ancora ma io in quel periodo mi frequentavo con un ragazzo di nome Andrea, italiano, quel giorno ci dovevamo vedere, io gli avevo dato buca gia' tre volte e se non ci fossi andata, bhe credo che ci sarebbe rimasto male e mi sarebbe dispiaciuto, cosi' mi accompagnarono. 
Tornammo nella nostra citta', andai nel posto in cui io e quel ragazzo ci dovevamo incontrare ma lui non si presento', la cosa non mi smosse di un centimetro, c'erano le mie amiche e cio' mi bastava. 
Cosi andammo in una piazza dove il martedi' mattina solitamente c'e' il mercato, incontrammo un mio amico, Marco, veniva dalla Grecia.
Era un ragazzo bellissimo, veniva nella mia stessa classe, ricordo che gli volevo tantissimo bene.
Avevamo un rapporto strano: eravamo amici eppure per strada se ci incontravamo non ci salutavamo, era un amicizia strana, eravamo davvero amici solo tra i banchi di scuola. Cominciammo a sfotterlo.. ricordo che a lui piaceva Aurea, gli era sempre piaciuta, lei era la piu' bella della classe, un po' tutti i ragazzi gli andavano dietro, lui comincia a rincorrerla: stavano giocando, Jenni cerco' di aiutare Aurea voleva solamente unirsi al gioco ma Marco non era molto d'accordo, si stavano sul cazzo, sin dal primo giorno che si erano visti non c'era un perche' era cosi'.   
Poi Aurea si mise a scattarci delle foto, scattare foto era la sua passione e noi ci divertivamo a posare per lei. 
Il sole era tramontato e dovevamo tornare a casa cosi' ci dividemmo e ognuna ando' per la sua strada tornammo a casa e passo' un altro giorno, un altro giorno incredibilmente bello.. 
  
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