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Autore: Anonimadelirante    29/12/2013    1 recensioni
Questa è una mini-raccolta di shorts che sono uscite dalla tastiera ieri sera e questa mattina, in qualche momento di pazza ascoltando i The Scrpt, non so nemmeno io perché.
Sono flash di una stessa storia che racconta alcune vite un po' scombussolate.
Flash che parlano di baci e scene d'amore, ma anche litigi e pianti perché niente di tutto questo è stato risparmiato a Rose Weasley, Alexander Nott, Lily Potter, Scorpius Malfoy, Lys e Lorcan Rof, Molly, Vic e Teddy.
Vite con cui l'amore e gli dei giocano a scacchi, senza preoccuparsi delle conseguenze.
Stracci di una quotidianità perduta da tempo, che qualcuno cerca di recuperare e altri di fuggire.
E poi niente, è uscito questo, “Vite dimenticate e mai vissute, ma consumate”.
Dal testo.
“...E il mondo gli crolla addosso, non tanto per suo fratello – e il suo fidanzato – ma perché lui non gli ha mai nascosto niente; e dava per scontato che neanche Lorcan lo facesse.”
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Questa mini-raccolta la dedico a Jo, che mi ha trascinato a vedere Lo Hobbit 2,

senza che io avessi mai visto la prima parte – e a Kili e al suo amore impossibile, ovvio.

Poi la dedico a Leti, a cui voglio un modo di bene, sulla quale punto tutto – sempre – e lei lo sa

e a Lux, mia piccola Indaca, senza un vero motivo, in realtà.

A Salvietta perché il suo è un nome bellissimo e

Salvia” il soprannome più dolce che io potessi darle

e a Oli perché è tutto “very posh”, quando sto con lei.

Un abbraccio forte e tanti pinguini – allegri, però – a Jessy e al suo braccialetto Swarosky.

Un bacione a Meli, che non si faccia travolgere da una valanga – per carità.

E a Paolina che è appena tornata – finalmente.

Anche se non la leggeranno mai ho scritto questa cosa, giù, di sotto, anche per Ica, Ico

(possano essere felici, perché se lo meritano)

e a Vi – non scriverei il suo nome per intero neppure sotto Cruciatus.

Ah, quasi dimenticavo! A Sarina-panni-di-bubu, Eli-scappo-con-Alfry, a Alice-abito-a-Brescia

e a Pietro-ti-conosco-da-una-vita-ma-non-ti-saluto-e-faccio-l'autistico-senza-un-vero-motivo.

E, ovviamente anche all'altro Pietro

(che mi conosce da molto più tempo, ma non lo vedo quasi più perché è troppo lontano)

e ad Andre, Fili e Ste, con cui dovevo passare il Capodanno

e che invece per un motivo o per l'altro non sento da mesi.

E a Bolo, dai, che Ica voleva che ci fosse anche lui – e invece non viene.

E a Marco, il mio prof. delle medie, e a Bobo e Mauri a cui rompo le pluffe–tutti i maledetti venerdì

Ho finito, anche se questa dedica è più lunga del testo e avrei millanta altre persone da nominare.

Da Jo3 – per tutti Yupp, qui su efp – a Marty – Sam_HP – giusto per fare un po' di spam e consigliare l'unica storia di Loveisup (io mi fido, ma poi la leggo)

e dare un bacio a JeckyCobian che mi manca un casino e a Mhy and One, loro sanno perché

 

 


...E a tutti voi, che leggete, per trovare il modo un po' diverso, come me.

 

 

 

 

 

 

 



Sbagliato

Il primo bacio di Rose era sbagliato. In un posto sbagliato, al momento sbagliato, con la persona sbagliata.

Perché, sostanzialmente, Rose non c'entrava niente con quel bacio e perché – a conti fatti – la biblioteca era il posto meno adatto per baciarsi con qualcuno, con la Pince alle calcagna, che urlava come un'ossessa. Profanatori.

E, davvero, Rose si era sentita profanata di quel momento bello, magnifico. Non tanto per Nott – oh, Nott era speciale. Era quello giusto. O forse, proprio perché era quella persona sempre giusta, per lei era sbagliata – ma per il resto. Per tutto il resto.

Irrimediabilmente sbagliato, quel bacio. E tutto quello che era venuto dopo.

Alexander era bello. Troppo bello. Di una bellezza talmente perfetta che Rose – Grifondoro, scelta dopo 10 secondi – aveva avuto paura. E continuava ad avere paura, una paura folle. Di perderlo.

Perché, dai, chi avrebbe mai voluto lei – piccola, rossa, Grifondoro di famiglia – se poteva avere tutte?

Profanati di quel momento magico, per colpa della paura.

Profanatori, perché, lo sapevano entrambi, non avrebbe mai funzionato.

Quel bacio sbagliato che, nessuno ancora lo sapeva, sarebbe rimasto nella storia; scoccato – quasi per sbaglio – fra un libro e l'altro, mentre la Pince strillava.

Sbagliata, si era detta Rose, quando – dopo mesi – era finita.

 

 

 

Cioccolata, cannella e fragole

 

Il primo bacio che ha dato Scorpius, se lo ricorda come fosse ieri, è dolce. Come la sua proprietaria.

Sa di cioccolata, fragole e cannella. E di bambina.

Perché – nonostante tutto – Scorpius non riusce a pensare a Lily in un altro modo. Una bambina. Una bambina di undici, tredici, quindic'anni. Ed è sicuro che, se mai riuscissero a tirare avanti, sarebbe una bambina di venti, venticinque, quarant'anni. Forse anche di ottanta, ma è un futuro troppo lontano – remoto – agli occhi di un ragazzo che cerca ancora il suo presente.

Ma, in fondo, non funziona. È un tira e molla per un giocattolo usato – ma sempre nuovo e attraente, da scoprire – per Lily. Ed è una relazione stancante, stressante – che lo lascia distrutto, dilaniato all'interno – per Scorpius.

Ma non riusce ad odiarla, a conti fatti. Un po' perché è stata la sua prima cotta, un po' perché – anche se gli secca ammetterlo – le deve molto: le deve l'amore della sua vita – ad essere precisi e a voler mettere i puntini sulle i, come avrebbe specificato Rose, se mai affrontassero l'argomento.

Ma è una questione delicata. Troppo. E lui non è un Grifondoro, non c'è bisogno che qualcuno glielo ricordi; è un Serpeverde e ha troppo poco coraggio per iniziare una conversazione del genere.

Comunque, il suo primo bacio sa, inesorabilmente, di cioccolata calda. Quella stessa cioccolata calda che gli va di traverso quando Lily – un paio di occhioni verdi e un sorrisetto da bambina (impertinente) – gli si avvicina tanto da far scontrare il loro nasi – il suo, così piccino, con quello del Serpeverde – quasi per gioco.

Dispettosa, aveva sbuffato Scorpius quando, una sera – tempo dopo – gli avevano chiesto di descrivere Lily, la sua ragazza.

 

 

 

Stupida

Il primo bacio che Dominique dà – sa che non lo sta dando a quello giusto – lo dà per gioco, a suo fratello.

E Louis – due anni di meno, biondo-rosso, e non moro, come quelli che piacciono a lei – ride perché sa, lo sa perfettamente, che Dom aspettava quel momento da un sacco di tempo, ma quello non è il Momento. Anche lei ride – imbarazzata – perché in quel momento odia con tutta se stessa la sua migliore amica, il Gioco della Bottiglia e suo fratello. Ma, ironia della sorte, odia sopratutto lei, perché è una stupida; e della stupida si dà quando vede Lui avvicinarsi Bella e poggiare le suo labbra su quelle della ragazza – mentre quella stupida Bottiglia gira, come incantata.

Stupida, stupida stupida e per una volta Dom sa – ne è sicura – di aver ragione, mentre singhiozza fra le braccia di Bella, che un po' le chiede cosa diamine abbia, un po' – stufa – le racconta del suo pomeriggio con James.

James.

Dominique si sente morire e, ancora, si dà della stupida.

Infantile e masochista. Stupida.

 

 

 

Some love

Quando Lysander scopre che suo fratello è gay non sa che fare.

E il mondo gli crolla addosso, non tanto per suo fratello – e il suo fidanzato – ma perché lui non gli ha mai nascosto niente; e dava per scontato che neanche Lorcan lo facesse.

Si sente morire – non tanto per il bacio che si danno – ma perché sa di aver visto qualcosa che non doveva vedere.

E si sente inutile, inutile come quel bicchiere mezzo vuoto che una cameriera molto carina – e anche molto poco vestita, gli pare di ricordare – gli continua a riempire, come se fosse normale.

Ma non lo è, diamine, non lo è. E tanto meno lo è quel bacio – che sa di una disperazione non condivisa, forse neanche compatita.

E quando Lys esce dal bar, troppo stanco, inutile e un po' ubriaco, si chiede come diavolo si chiamasse quell'inutile – antipatica, a Lys pare di averla trovata antipatica, almeno all'inizio – cameriera e il perché di quel bacio al sapore di vodka e lacrime versate solo da lui.

 

 

 

 

Solo un amico

A Hugo le scommesse non sono mai piaciute, né, tanto meno, gli piace questa – che ha perso, ovviamente – un po' perché sa Louis, quando vuole, è un vero stronzo, un po' perché non gli sembra possibile che Alice Paciock si faccia baciare così facilmente.

E infatti Alice non gradisce per niente. Perché Hugo è un suo amico – e niente di più. Un po' perché viene presa alla sprovvista e non sa che fare e poi – soprattutto – perché, cavolo, è occupata, e anche piuttosto nervosa, oggi.

Così quello schiaffo dato in pieno viso fa male a tutti e tre.

A Hugo perché gli brucia la guancia e sa di aver fatto una cazzata – non che questo gli impedisca di arrabbiarsi con la ragazza.

Ad Alice perché le lacrime che le scorrono sul viso scottano, lasciano il gelo al loro passaggio – come quel bacio, in fondo – e perché sa di aver perso un amico – il suo migliore amico – e non sa che fare per riprenderselo.

Quel bacio, alla fine, fa male anche a Louis – che per quanto stronzo possa sembrare, ogni tanto, è molto più vero, vivo, umano di quanto non voglia apparire. E ci sta malissimo – forse addirittura più degli altri due – perché è colpa sua, cazzo, colpa sua se Alice e Hugo non si parlano, colpa sua se i suoi migliori amici non gli rivolgono più manco un saluto, colpa sua se Alice – dopo qualche settimana – scopre ce Hugo non è poi così male ed è un ragazzo – ah, che spirito d'osservazione!

Louis guarda in silenzio quei due che si baciano – di nuovo, ma 'sta volta niente schiaffo – e si maledice con tutto se stesso, anche se un po' è felice perché sono tornati insieme, finalmente, tutti e tre.

 

 

 

 

Non è nulla

La prima volta che lui e Victoria si baciano è sotto il vischio, un Natale qualsiasi, alla Tana.

E Teddy si sente felice come non era da tempo – come non lo era da quando Vic era arrivata di corsa, ridendo e piangendo e l'aveva abbracciato – con la scusa dei MAGO appena finiti e della laurea nel corso da Auror, appena conseguito.

Così Ted la abbraccia, la stringe forte e si baciano di nuovo – quasi a voler suggellare quel patto d'amore silenzioso, prima fraterno, adesso un po' meno.

E sorridono entrambi, nel bacio, perché si sentono a casa, come neppure nelle più belle serate alla Tana si erano sentiti.

Ted è così felice che i suoi capelli cambiano colore – in continuazione.

Ed è così felice che il pandoro gli va di traverso e lo champagne gli si rovescia addosso.

È così contento che neppure tutti i disastri che è riuscito a combinare in pochi minuti – e le conseguenti urla di nonna Molly – gli fanno perdere il sorriso.

Quando troppo stanco – spossato da tutte quelle novità – decide di andare a letto la Tana è buia.

Solo Hermione e Ron solo rimasti in cucina – per sparecchiare, assicurano.

È troppo buio per vedere dove mette i piedi e inciampa in una ragazza – ragazzina, sembra così piccola, indifesa, in quel momento.

Quando si accorge che Molly sta piangendo non le chiede neppure il perché, la solleva, la prede in braccio (In fondo non significa nulla, no? Quante volte ha preso in braccio Lily?) la tiene stretta sul divano. Non può sapere di essere lui la causa di quel pianto tanto disperato e silenzioso.

Né può sapere che quel bacio a fior di labbra – è più uno scontro, per la verità – quando rotolano sul tappeto, se lo porteranno entrambi nella tomba.

Lui come un qualcosa che in realtà non è nulla, lei come il più grande segreto del mondo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nulla da dichiarare?

Allora, tanto per rendere il tutto un po' più confuso chiaro,

in “Sbagliato” quando scrivo “Grifondoro di famiglia”, intendo dire che un sacco consideravano scontata – e quindi in un certo senso inutile (almeno per lei) – la scelta del Cappello.

In “Cioccolata, cannella e fragola” mi dipiace doveva uscire una Lily/Scorius, ma quella roba lassù s'è scritta da sola e il mio cervello si è rifiutato di ascoltarmi ed è venuto fuori quella specie di Rose/Scorpus/Lily che in realtà non contiene nessun triangolo e non è molto comprensibile.

Diciamo che Scorp non è propriamente innamorato di Lily, la trova più una sorellina, ma non riesce a dirle di no per non offenderla e forse un po' gli piace anche, vedete voi.

In “Stupida” troviamo una Dominique arrabbiata un po' con tutti, innamorata di James Sirius che non riesce a tirarsi indietro quando la bottiglia – che poi si scopre essere incantata – la fa baciare col fratellino.

È un po' incest, ma neanche tanto.

Bella è un personaggio inventato. Solo una delle tante “amiche” stronze che si trovano nella vita.

Some Love” è uscita da sola dalla tastiera in un momento di silenzio totale e io non ho avuto il coraggio di toccarla.

Prende il titolo da una canzone, che in realtà non c'entra una benedetta minchia – solo in piccolissima parte, cioè – ma mi piaceva chiamarla così.

In “Solo un amico” troviamo di nuovo Louis, che, come spero si capisca, è innamorato di Alice, ma scommette con Hugo e come pegno mette un bacio – che ovviamente (non sarei io, altrimenti) finisce con una piccola tragedia che mette in serio pericolo l'amicizia del “nuovo trio”.

Quando ho scritto “ah, che spirito di osservazione” era una specie di omaggi alla Zia Jo, la Regina, che nel quarto, quando Ron invita Hermione al Ballo del Ceppo, ma non sono sicura sia chiaro.

L'ultima, “Non è nulla” è stata piuttosto strano scriverla. Un po' perché volevo che Ted sembrasse molto cotto di Vic e poco interessato a Molly, un po' perché non sapevo come descrive l'orrore della ragazzina – consideratela un po' più un piccola, qualche anno, di Teddy – quando vede il bacio.

Non penso sia venuta benissimo, ma è uscita così.

 

 

Anon's corner

 

Questa raccolta non doveva esistere.

In primo luogo perché mi ero ripromessa di finire prima tutte le altre – e quindi riesco a infrangere i buoni propositi ancora prima di capodanno.

E poi perché non so se è una mini raccolta che finisce qui, e tante grazie, oppure continuarla con altre sconclusionate storielle che sforano la drabble – ma di poco.

Teoricamente doveva terminare qui – un po' melensa e malinconica, ma va beh – però poi mi sono fatta prendere e ho già pronto un nuovo capitolo.

Devo solo finire di trascriverlo e aggiustarlo, tutto qui.

Voi cosa mi consigliate?

Vi è piaciuta? La trovate noiosa e troppo diabetica? (io l'avevo detto ieri che non mi sentivo bene e se continuavo di questo passo sfornavo un unicorno rosa che caga arcobaleni e sputa miele a tutto andare, ma nessuno è stato così gentile da fermarmi...)

Insomma, fatemi sapere come è.

Almeno una recensioncina, vi prego, che questa cosa mi sta più a cuore del previsto *faccino supplichevole*

un bacio, vostra, inesorabilmente scema,

-Nox

 

P.S. Ma buon Natale (in ritardo), pluffole mie!!

  
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