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Autore: Queila    29/12/2013    8 recensioni
I pensieri di Piton ... dal testo: "Tutti hanno i propri demoni e questi ogni tanto, approfittando del buio della notte, riemergono, facendoci ricordare avvenimenti che pensavamo celati per sempre nel profondo dei nostri ricordi." Leggete e recensite!
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La storia partecipa al contest “ Il contest dei desideri” di @orny@ (in questo contest ognuna delle partecipanti doveva formula un desiderio per una storia che avrebbe voluto leggere, poi dovevamo sceglire un desiderio di un’altra e stilare la storia basandoci su di esso.
Il desiderio che ho scelto è il seguente:” Severus Piton, genere introspettivo/monologo interiore, deve riflettere su quando il padre picchiava la madre (può essere ambientata quando assiste alla scena da bambino o quando ci ripensa da adulto)”
Inoltre partecipa al contest "Il principe Mezzosangue" indetto da Sophie97 BUONA LETTURA!
 
 
DEMONI
 
Tutti hanno i propri demoni e questi ogni tanto, approfittando del buio della notte, riemergono, facendoci ricordare avvenimenti che pensavamo celati per sempre nel profondo dei nostri ricordi.
 
Severus Piton di demoni che infestano i suoi ricordi ne ha molti, troppi per un solo uomo.
Se chiude gli occhi può vedere chiaramente la morte e la distruzione che lui stesso ha contribuito a diffondere.
Capelli rossi distribuiti sul pavimento, pelle fredda, Lily, la sua Lily stesa inerme sul pavimento.
Gli occhi chiari di Albus che lo guardano supplichevoli un’ultima volta, poi un fascio di luce verde.
Riapre gli occhi e la vista che ha davanti è perfino peggio  di quella che aveva con le palpebre abbassate:  studenti di Hogwarts che vengono brutalmente colpiti senza un perché e sotto la sua vista, sotto la vista del loro preside.
“Basta così Amycus, grazie. Credo che il signor Paciock abbia capito.” Dice con voce atona e con espressione impassibile, celata dalla solita maschera che indossa giorno e notte da anni, ormai.
“Ma signor presi …”
“Basta! Ho detto … non sopporto la vista di questo insulso traditore del suo sangue … fallo andar via.”
“Come vuole.”
Con una profonda occhiata di disgusto verso il suo- anche se non lo considera tale- preside, Neville lascia la stanza.
“Ora credo che andrò nella mia camera a riposare, questi stupidi adolescenti mi stancano sempre di più.”
Senza aggiungere altro o aspettare risposta, Severus si avvia verso il suo letto, verso la degna conclusione della sua giornata, una conclusione spiacevole, ma meritata: Severus  va incontro ai suoi incubi, accoglie nel sonno i demoni che sa di covare dentro, senza lamentarsi.
Steso al buio tra coperte e cuscini,  la mente del preside vaga attraverso terre passate e stagioni dimenticate.
Il volto tumefatto del giovane Paciock gli fa venire in mente ricordi che pensava seppelliti per sempre .
Il viso di sua madre appare come un fantasma davanti ai suoi occhi, il labbro è spaccato e ha un taglio sanguinante all’altezza del sopracciglio destro, perché le fai questo?
Perché la picchi ? Perché ti lasci picchiare? Perché?
Domande a cui Severus non ha mai ricevuto risposta.
Il bambino non ha mai parlato per non mettere in imbarazzo la madre e la madre non ha mai parlato per non perdere il figlio, l’unica cosa buona venuta fuori dal marito violento.
Il Serpeverde ricorda che nell’oscurità nella sua cameretta, al sicuro sotto il letto, tentava di isolarsi dal mondo, tentava di non sentire le urla di dolore della madre e le grida eccitate dalla violenza del padre.
Un Babbano che prendeva a pugni una strega.
No, non era un Babbano, ma un uomo, un uomo vigliacco che picchiava la moglie e ignorava il figlio, un figlio privato della sua infanzia, un figlio cresciuto troppo in fretta, un figlio nutrito con odio e vendetta.
Perché la picchi ? Perché ti lasci picchiare? Perché?
Severus lo avrebbe sempre voluto chiedere. Avrebbe voluto fermare la mano che procurava lividi alla giovane madre, avrebbe voluto amare il padre e non odiarlo; avrebbe voluto fare e non fare tante cose che poi non ha fatto e fatto.
Ricorda il giorno in cui era arrivata la lettera da Hogwarts. Aveva pensato subito che quella sarebbe stata un casa migliore, una casa dove sperare un futuro, una casa dove amare e lasciarsi alle spalle i pianti della madre e le urla del padre.
E così era stato.
Aveva dimenticato Severus, aveva dimenticato come era una famiglia, forse non lo aveva mai saputo.
Aveva sepolto i ricordi, aveva creato il primo demone, il demone che poi avrebbe nutrito tutti gli altri.
Perché la picchi ? Perché ti lasci picchiare? Perché?
Perché alle volte è più facile nascondersi che affrontare la verità.
E Piton lo sa, lo sa fin troppo bene.
Nel nero della notte Severus rifletta sulla sua infazia; su una madre debole, un padre violento e un figlio inadatto, divenuto un uomo inadatto.
Davanti a lui prende forma un passato oscuro e impolverato e un futuro incerto, un futuro che presto arriverà a riscattare i demoni celati a tutti, ma che non possono essere nascosti per sempre.
 
 
 
Nick: (su efp e forum) S.Elric sul forum e Queila su efp.


Desiderio scelto: Il desiderio di RoseDust


Titolo: Demoni


Personaggi: Severus Piton e accennati Neville Paciock e Amycus Carrow.


Genere: Introspettivo


Rating: Giallo


Introduzione: Dunque Piton ripensa al passato, è un uomo palesemente distrutto (poverino). Che sia tutto ricollegato a quel fattaccio della sua infanzia? Forse sì, ma in fondo anche quello ha contribuito a farlo diventare la persona meravigliose che è.


Nda: (facoltative) Dunque nel mio desiderio lui non doveva essere nominato, ma io non lo odio affatto. Solo che vedo Lily solo e solamente con James, e non mi piace vedere Piton sempre in mezzo; ogni volta che si parla di James e Lily lui viene almeno accennato e non volevo che accadesse. Come uomo e mago lo stimo davvero molto, davvero è un personaggio misterioso e molto affascinante e devo dire che mi è piaciuto da morire scrivere su lui. Buona lettura ;)
 
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