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Autore: Tigerlily    21/05/2008    11 recensioni
Più vicina. Adesso la sua anima razionale aveva seri problemi con quella sensibile.
Ancora di più. . . Le papille gustative danzavano al solo immaginarsi il sapore.
Davanti a lui. Sentiva il suo profumo investirlo fin dentro le ossa, annebbiare la sua mente, annientare il raziocinio.
Percepiva il sangue pulsare nelle vene al ritmo dello scorrere dell’acqua nel torrente.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rinuncia

 

Dedicata alla Marti (No Marti, No Party… come con le noci = P, non mi uccidere >__<), perché adora questa coppia.

 

~Rinuncia

 

Jasper Hale si odiava. Si odiava in modo ottuso, stupido ed egocentrico. Odiava quella parte di sé che amava.

Odiava bere. Bere sangue umano.

Allo stesso tempo non ne poteva fare a meno.

Lui era un vampiro, del resto. Ma c’era qualcosa di più. Non riusciva a superare le prove che si era imposto. Eppure doveva. Doveva farlo per lei.

Bassina, scura e stramba. Queste erano state le prime tre impressioni su di lei.

Solo le prime due si erano rivelate vere, sulla terza aveva toppato alla grande. Non era stramba, era pazza. Un piccolo, microscopico folletto nero capace di prevedere il futuro. Una macchina della preveggenza, una sfera di cristallo arzilla e stupefacente. Una vampira cocciuta e risoluta nelle sue decisioni. Un turbine di idee, maledette strane idee.

Alice. Così si chiamava la persona per cui aveva perso la testa.

 

"Rinunci al sangue umano?"
"Rinuncio"

 

Seduto sulla riva di un ruscello, Jasper pareva una statua. Non era tanto per la perfetta immobilità, che pure impressionava, quanto per la sua bellezza sovraumana.

Pensava. Pensava e annusava.

Odori, fragranze di ogni tipo stuzzicavano il suo appetito tutto particolare.

Ma erano tutti profumi proibiti.

Suo malgrado, e se ne rammaricava, le lacrime di disperazione e rabbia, persino per banale e struggente tristezza non erano più proprie della sua condizione.

Ma aveva promesso e lo aveva fatto a lei.

Non c’era molta gente in giro, soprattutto in quel luogo praticamente isolato e la tentazione non era così forte come a scuola o in città in generale.

C’erano solo due umane oltre a lui in posizione appetibile. E per Jasper anche l’odore sembrava appetitoso.

Con le palpebre distese, all’apparenza in ascolto dei suoni della natura, avvertì distintamente una delle due alzarsi seguita dalle risatine dell’altra.

Socchiuse gli occhi e la vide.

Si avvicinava; l’odore solleticava il palato ma era ancora sopportabile.

 

"Rinunci al sangue umano?"
"Rinuncio"

 

Più vicina. Adesso la sua anima razionale aveva seri problemi con quella sensibile.

Ancora di più. . . Le papille gustative danzavano al solo immaginarsi il sapore.

Davanti a lui. Sentiva il suo profumo investirlo fin dentro le ossa, annebbiare la sua mente, annientare il raziocinio. Percepiva il sangue pulsare nelle vene al ritmo dello scorrere dell’acqua nel torrente.

I canini invocavano il nettare rosso quasi distrutti dall’insormontabile prova a cui erano sottoposti ogni giorno.

 

"Rinunci al sangue umano?"
"Rinuncio"

 

Le mani del vampiro si poggiarono lentamente per terra e strinsero delicatamente l’erba attorno a lui.

Alzò il capo con attenzione e misura.

La quiete prima della tempesta.

All’improvviso, sbucate dal nulla, due braccia gli circondarono il bacino e, seppur ossute, bastarono a farlo stare al suo posto. Perché erano le sue.

Se ne accorse non appena lo sfiorarono.

Inginocchiata vicino a lui Alice poggiò il mento sulla sua spalla e gli sussurrò di stare calmo. Bastò quel contatto unito a quelle parole per annientare quasi del tutto il desiderio che pompava frenetico.

La ragazza osservò i due davanti a sé e un piccolo sbuffo di disapprovazione uscì dalle sue labbra sottili. Era occupato e lo sarebbe stato per molto.

Si voltò e se ne tornò velocemente dall’amica.

- Sono arrivata appena in tempo a quanto vedo-, sussurrò Alice sfiorando con le labbra la guancia.

- Per me o per la ragazza?-, chiese Jasper girandosi verso di lei con un sorriso divertito dal retrogusto amaro. C’era andato davvero vicino, stavolta.

- Jazz, non scherzare su queste cose-, bisbigliò lei in tono serio e vagamente preoccupato.

- Scusa-, mormorò imbarazzato.

Gli accarezzò la chioma bionda in silenzio, cullandolo come un bambino.

- Non sei in grado di rinunciare al sangue degli esseri umani?-, domandò lei cauta con un filo d’apprensione che era incapace di nascondere.

Jasper rise e quel suono le accarezzò la pelle gentilmente come una brezza leggera.

Si sentì subito rassicurata; confortata dalla sicurezza che percepiva nell’aria.

- Alice-, sussurrò dopo un po’, facendola accomodare tra le sue braccia in modo protettivo ma allo stesso tempo bisognoso di protezione.

- L’unica cosa a cui non posso rinunciare sei tu-.

 

 

FINIS

 

Tigerlily’space

Siccome oggi non mi andava proprio di prepararmi per il compito di greco (benvenuto, 2!), ho propinato a voi, poveri lettori ignari xD, una delle mille idee che mi frullavano per la testa.
Spero vi sia piaciuta,
Baci,
Tigerlily

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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