*Prologo*

Elena era una ragazza molto carina,esteriormente e interiormente,Elena aveva i capelli biondi e gli occhi verdi,aveva un fisico minuto,ma con forme ben visive,era dolce,era gentile,era una ragazza che se si affeziona dona il cuore…e forse anche l’anima. Elena purtroppo era vittima di bullismo ma nonostante ciò lei non si abbatteva e cercava anche di difendersi in un modo o nell’altro,ma non ci riusciva…poiché i bulli erano più di 7 e lei non aveva tutte queste forze per abbatterli tutti. Elena era sola,non aveva amici,perché era una ragazza piuttosto riservata e anche questo la portò ad essere sola…non solo… i genitori di Elena morirono quando lei aveva 1 anno,e subito fu affidata alla nonna,che però morì dopo 2 anni,quando Elena aveva solo 3 anni. Cercarono di affidarla agli zii che però la ignoravano,poiché dicevano che portava sfortuna. Elena fu rinchiusa in un orfanotrofio dove trascorse 13 anni della sua vita,una vita fatta di bullismo,si perché lì dentro c’erano quei 7 stupidi ragazzi. Negli anni che Elena si trovava nell’orfanotrofio creò un diario dove ogni giorno trascriveva i suoi giorni come passavano. Elena era una persona sola,abbandonata da tutti. Una volta uscita da dentro all’orfanotrofio Elena si mise subito in cerca di un lavoro che la potesse mantenere,e nel frattempo la sera si addormentava in un bar,poco distante dal lavoro che per fortuna trovò subito. Elena però dopo 1 anno e mezzo di lavoro fu licenziata e  con quei soldi che aveva accumulato comprò una casa,i soldi rimasti erano pochi e così Elena cercava di non spenderli nei vestiti anche se a lei piacevano molto. Elena non sapeva che un giorno per lei si poteva presentare la felicità. Elena è una ragazza di 17 anni,con una vita appunto non bella…
*Diario*
Caro diario,stamane mi sono svegliata molto presto a causa delle grida dei miei vicini,sono insopportabili,ogni mattina litigano e non mi fanno dormire.  Tra poco devo uscire per fare la spesa…mi scoccio così tanto… Ora vado perché mi suona il campanello,a dopo. :*

-Si arrivo-gridò Elena correndo verso la porta e spalancandola mostrando un sorriso verso un ragazzo che all’apparenza sembrava molto carino,lui ricambiò il sorriso.
-Ehm…mi scusi per il disturbo signorina,ma volevo solo sapere dove posso trovare un supermercato…sapete qui sono nuovo e non so precisamente dove andare- disse facendosi rosso e grattandosi i suoi capelli ricci come segno di nervosismo.
-Oh si proprio ora ci stavo per andare,se vuole possiamo andare insieme- proposi arrossendo violentemente
-Magari,grazie- rispose accettando l’invito il riccio
-Prendo la borsa e andiamo,un minuto solo-dissi scappando  di sopra
-fai con calma,non ti preoccupare-rispose il riccio dondolando su se stesso sospirando
-eccomi,andiamo- dissi uscendo dalla porta e sbattendola

Durante il tragitto verso il supermercato Elena ebbe l’onore di conoscere meglio questo ragazzo. Gli disse che si chiamava Harry Styles,aveva 18 anni compiuti da poco e faceva parte di una band molto famosa.  Elena invece gli disse il suo nome e che aveva 17 anni e che tra poco ne avrebbe compiuti 18,gli disse che il resto della sua storia glielo raccontava quando si sentiva pronta per raccontarla,il ragazzo annuì senza discutere,continuando a parlare di altre cose diverse.

-eccoci,questo è il supermercato-
-wow…è grandissimo-
-già,dai andiamo-dissi tirandolo per la manica del suo giubbino.

-mhhh…allora vediamo…5 bottiglie di latte…il latte…dov’è il latte?- Harry stava girando da mezz’ora in mezzo agli scaffali in cerca del latte. Elena vedendolo in difficoltà rise,lui la guardò con una faccia da cane bastonato.

-Facciamo una cosa-dissi avvicinandomi a lui sorridendolo
-finisco di prendere alcune cose mie e poi aiuto te,d’accordo?-continuai ridendo
-d’accordo,grazie-disse ridendo anche lui.

*2 minuti dopo*
-allora,dimmi le cose che devi comprare-dissi
-tieni-disse lui porgendomi una lista bella lunga
-tutta sta roba?-dissi ridendo e prendendo la lista dalla sua mano
-sai dobbiamo soddisfarci tutti e 5,non posso mangiare solo io-disse facendomi ridere
-vediamo…il latte sta qui,quindi…mhhh…5 bottiglie-dissi prendendo le bottiglie e posandole nel carrello
-pasta sfusa…10 buste…ecco…-continuai girando per gli scaffali
-sai…non mi hai detto ancora dove abiti-dissi continuando a posare le cose scritte sulla lista
-abito affianco a te,ecco perché  sono venuto a bussarti-mi rispose seguendomi
-e perché proprio me? C’era anche la signora affianco a te-dissi divertita e continuando a passeggiare per gli scaffali
-ehm…non lo so. Sesto senso-disse ridendo
-d’accordo- dissi ridendo anch’io.

-Arrivederci-dicemmo uscendo dal supermercato e avviarci verso le nostre rispettive case che distavano si e no 5 minuti.
-Elena che ne dici se stasera ci incontriamo a casa mia?ti faccio conoscere i miei amici-disse lui guardandomi e aspettando la mia risposta
-certo…con piacere-dissi sorridendo
-d’accordo allora…alle 20 a casa mia,vabene?-
-vabenissimo-
Arrivammo a casa e mentre stavo per aprire la porta Harry mi fermò
-dimmi-dissi
-potresti darmi il tuo numero?
-certo 333*******
-ti mando un messaggio dopo così che tu ti possa segnare il mio numero
-d’accordo.ci sentiamo dopo- dissi rientrando a casa e sospirando una volta chiusa la porta.

Elena si era innamorata di quel ragazzo,non sapeva cosa si provava quando una persona si innamorava,ma quando Harry poche ore prima la bussò Elena si sentì strana,sentì come se avesse delle farfalle nella sua pancia e incominciarono a sudarle le mani,quando invece parlavano tendeva spesso ad abbassare lo sguardo,era amore,si disse tra lei,sorridendo. Buttò la borsa sul comodino accanto alla porta e corse di sopra per scrivere quello che era successo con Harry questa mattina.