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Autore: demigod_    29/12/2013    2 recensioni
Vivo a New York, ho 15 anni e mi chiamo Kate. Mi piacerebbe scrivere che sono una ragazza normale, ma sarebbe una bugia visto che sono una semidea.
Ma non sono l'unica perché c'è un piccolo campo estivo creato per quelli come noi; ma alle sue spalle, un nuovo nemico trama qualcosa.
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Starà a Kate e a Nico fermare la nuova minaccia, perché Percy è sparito e l'intero campo è occupato a cercarlo, sottovalutando il nuovo nemico, che è addirittura più pericoloso dell'altro...
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana dal mio arrivo al campo e ormai avevo fatto amicizia con gli altri ragazzi: quelli della casa di Apollo erano, secondo me, i più simpatici. C'era un ragazzo, James, molto gentile e bello: aveva i capelli e gli occhi biondo miele, come un nido d'api. Anche Nico era molto gentile, ma era così chiuso e cupo... a volte faceva quasi paura, sempre da solo. Anche se non sembrava che la cosa gli dispiacesse particolarmente. C'era un'altra ragazza molto simpatica, il cui nome era Rachel: aveva un pesante fardello da portare sulle spalle, visto che era l'Oracolo, cioè poteva vedere il futuro. Ma, dopo una settimana e mezza, successe. Arrivò la mia profezia: stavo chiacchierando con Rachel, quando lei di colpo ebbe un fremito e svenne. Stavo per chiamare aiuto, quando lei si svegliò: -Rachel... Rachel, stai bene?!- le chiesi. Lei mi guardò, solo che i suoi occhi erano fosforescenti e le usciva del fumo verde dalla bocca. Poi cominciò a parlare, ma con una voce disumana: -Il cielo cerca vendetta sulla sua antica nemica che si sta risvegliando pian ma accanita la progenie del sole perderà le sue vesti mentre il re dei morti correggerà i suoi gesti alla ricerca delle nove chiavi andranno verso sud si dirigeranno dei sette grandi parte non faranno ma senza la dea del destino entrambi falliranno- e poi svenne. Annabeth mi guardò per tutto il tempo, mentre le raccontavo la storia. Alla fine del mio racconto, si prese la testa fra le mani e disse: -Kate, adesso che sei nel mezzo di una profezia... ti devo raccontare tutto.-. Io la guardai confusa, così lei cominciò il discorso: -Quest'anno c'è stata una delle guerre più terribili per i semidei, tre dei e titani. Anche noi mezzosangue prendemmo parte alla guerra. Due giorni dopo la nostra vittoria, il mio fidanzato Percy Jackson è scomparso, poco dopo che Rachel ebbe pronunciato la seconda grande profezia: sette mezosangue avrebbero salvato il mondo da una grande minaccia. Tre di loro, Jason, Piper e Leo, ora sono in viaggio per salvare la dea Era, che è stata fatta prigioniera. Ora, quest'altra profezia, a quanto pare riguarda questi sette e... te... e anche un figlio di Apollo e di Ade.-. Poi si voltò verso la porta e apparve Chirone (mi sa che era là già da un po') a gli dice: -Dobbiamo organizzare una riunione.-. Lui annuì: -Vai a chiamare gli altri.-. Poi si voltò verso di me e disse, sospirando: -Kate, odio dire questa frase e la sto dicendo molte volte, visto che tutti i ragazzi speciali che vengono al campo se ne stanno andando... comunque, avrei voluto addestrarti meglio.-. Quella sera, i capigruppo di tutte le case si riunirono nel padiglione del pranzo. Cominciarono tutti a parlare di imprese, viaggi e altre robe strane. Non ci capivo un accidente. Nico notò la mia perplessità, infatti ad un certo punto disse: -Hei, hei, ragazzi! Forse è il caso di spiegare qualcosina a Kate.-. Annabeth sorrise e cominciò: -Allora, vista la tua profezia, è chiaro che tu debba partire per un impresa, cioè un viaggio, per trovare queste nove chiavi. Ora bisogna scegliere i tuoi accompagnatori ma...-. -Ma non avevi detto che servivano un figlio di Apollo e un figlio di Ade?- la interrupppi. -Si ma...- si voltò a guardare Chirone. Io guardai Nico, cercando di dirgli in quello sguardo “Ti prego, ti prego, non lasciarmi da sola”. Lui si schiarì la voce e disse: -Io vengo.-. -Nico, ma sei sicuro?- mormorò Annabeth. -Si, sicurissimo.-. James, allora, si alzò e disse: -Allora, vengo anch'io!-. Chirone si schiarì la voce e disse: -Bene, partirete domattina.-. POV NICO Finito il consiglio, Kate mi si avvicinò e si slanciò tra le mie braccia: -Grazie, grazie, grazie!!!- disse, con la voce soffocata nel tessuto della mia felpa. -Perché Annabeth ti guardava così, prima?- le scostai una ciocca di capelli dalla faccia: -Niente, niente, l'importante è che venga, no?!-. Lei annuì e mi diede un bacio sulla guancia e mormorò un grazie. Poi si staccò da me e si allontanò nel buio, lasciando nell'aria il suo profumo.
  
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