Aveva rivissuto quel momento migliaia di volte.
Bastava chiudere gli occhi per ritrovarselo davanti, meraviglioso nel suo completo gessato, così reale da poter essere toccato, ma allo stesso tempo così lontano da essere impalpabile.
Con quegli occhi tristi che non aveva mai visto così. Li aveva visti contornati di piccole rughe, mentre accompagnavano un sorriso vero, pieno. Lui amava sorridere, gli veniva così naturale. Riusciva a sorridere anche nei momenti peggiori. Anche quando sembrava che tutto fosse perduto, sapeva sorridere e rincuorarla sempre.
Era meno frequente vederli aggrottati. Lui era un uomo meraviglioso, non amava arrabbiarsi. Ma quando succedeva, quello era il momento di preoccuparsi.
Quell’uomo, se così lo si può definire, era capace di incutere timore solo aggrottando gli occhi.
Era forte, incredibilmente dolce quando si lasciava andare ad un sorriso ma allo stesso tempo deciso quando si infuriava.
Amava tutto ciò che avesse vita, apprezzava ogni singola sfaccettatura dell’Universo. Ed odiava fortemente quando veniva minacciata.
Ma così no, non aveva mai visto il dolore puro filtrare da quelle pupille scure.
In quel preciso istante comprese che non era dagli abbracci, o dagli sguardi, o dalle carezze che poteva capire quanto lui tenesse a lei. No, era da quello sguardo.
Nessuno dovrebbe mai trovarsi in una situazione simile. Nessuno. L’amore rende vivi, l’amore fa rinascere chiunque dalle ceneri. L’amore è meraviglioso, e non dovrebbe mai comprendere tanto dolore.
Si sentiva affondare. Sapeva che non sarebbe mai riuscita a tornare in superfice. Non senza il suo aiuto.
E proprio in quel momento, glielo stava negando.
Sapeva, vedeva in quegli occhi il sincero desiderio che tutto fosse diverso.
Sapeva perfettamente che anche lui avrebbe fatto di tutto per cambiare ciò che stava succedendo. Ma non poteva fare di più. Stava già bruciando un Sole, per vederla l’ultima volta.
E in quel gesto le stava donando la meravigliosa consapevolezza che non c’era niente, davvero niente, in tutto l’Universo, di più grande che potesse fare per dimostrarle il suo amore.
Miliardi di gradi che ardevano, si distruggevano a vicenda, si inglobavano e si rilasciavano fino a spegnersi, solo per permettere loro di dirsi addio.
Ironico come lei si sentisse esattamente così, dilaniata, bruciata viva in quel saluto che non avrebbe mai voluto ci fosse.
“Per sempre” era stata la sua risposta quando gli aveva chiesto per quanto tempo sarebbe rimasta con lui. E lo avrebbe fatto davvero, non era stata solo una frase detta in un momento magico, era la verità.
Aveva lasciato tutto per lui, avrebbe investito una vita intera, ed anche oltre se lo fosse stato possibile, per il suo Dottore.
Eppure quel sentimento così bello, quella devozione così grande, era stata messa davanti ad una situazione impossibile.
Impossibile era la parola giusta, stavolta nemmeno lui avrebbe potuto correggerla.
Impossibile, non improbabile.
Quella era l’unica vera cosa impossibile davanti alla quale il Dottore si sarebbe mai trovato.
Riavere la sua Rose indietro.