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Autore: Amy_Streghetta    29/12/2013    0 recensioni
"- Devo andare.
La voce di Jack era un sussurro. Sembrava chiederle di farlo restare, ma come avrebbe potuto?
C'erano mille cose che avrebbe potuto dirgli, mille cose che avrebbe potuto fare. Invece tutto ciò che uscì dalle sue labbra fu:
- E allora vai.
Jack sbatté più volte le palpebre, come se cercasse di svegliassi da un brutto sogno. Poi, senza una parola, raccolse il borsone da terra, girò sui tacchi e fece per andarsene.
- Jack?
- Si?
- Mi mancherai."
Oddio, sono una frana con le intrduzioni - parte 2 ._. Per scoprire se è meglio di ciò che sembra, leggete (?) :'D
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Have you ever felt hopeless?'
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- Ci sarà una speranza, laggiù?

Il ragazzo aveva pronunciato quelle parole con voce rotta, guardando verso il mare in tempesta e cercando di vedere al di là dell'orizzonte, di scorgere un barlume di vita oltre le nuvole nere e la pioggia battente.
- Non c'è speranza per nessuno - rispose la ragazza dopo un po' con voce cupa, osservando con le palpebre socchiuse nella stessa direzione.
Pioveva davvero forte quella mattina.
Cass si strinse più forte nel cappotto ma come per riflesso, visto che ormai era completamente zuppo. Pesava un accidenti, era come avere una cappa addosso che le impediva di respirare a pieni polmoni.
Sentiva i capelli bagnati incollati al volto e al collo, e il vento ogni tanto glieli spingeva negli occhi già arrossati. L'ombrello si era rotto dieci minuti prima, e adesso giaceva in un angolo, lontano dalla scogliera, sulla strada, incastrato a metà in un tombino.
- Per favore, non essere così ottimista, tutta questa allegria fa a pugni quest'atmosfera cupa e tenebrosa da tempesta invernale.
La ragazza sorrise.
- Sono sinceramente colpita. "Atmosfera", "tenebrosa" "invernale". Pensavo che neanche le conoscessi queste parole. Mesi a balbettare frasi sconnesse a metà tra l'inglese, l'italiano e l'aramaico e adesso tiri fuori questi lemmi da accademico, parli quasi meglio di me.
- L'ho fatto apposta per non metterti in imbarazzo.
- Per tutto questo tempo?
Cass scoppiò a ridere, o a piangere, non avrebbe saputo dirlo con certezza, con la pioggia che le finiva negli occhi e l'acqua che le rigava il volto triste. Il vento ululava forte, copriva il suono dei singhiozzi e li portava lontano.
Si accoccolò di più sullo scoglio, cercando una posizione comoda per guardare il mare. Non riusciva a vedere il ragazzo, ma sapeva che era a pochi passi da lei, a sfidare la tempesta a testa alta.
- Sorridi, Jack. Tra poco sarai di nuovo a casa. Scommetto che non vedi l'ora.
Sentì che si spostava per avvicinarsi a lei. Le si sedette affianco. Con la coda dell'occhio Cass poteva leggergli l'amarezza stampata in volto.
- Immagino che tu non sia una gran giocatrice d'azzardo.
Stava per replicare, ma qualcosa in lontananza attirò la sua attenzione. Era un puntino bianco in mezzo a tutto quel grigio, quasi si confondeva tra le onde, ma avanzava inesorabile, incurante del cattivo tempo.
- Il traghetto!
Jack voltò la testa di scatto, allarmato. Osservava la scena ad occhi socchiusi, per ripararsi dal vento o forse per vederci meglio.
- Cass, non vedo niente.
Invece c'era, e dopo qualche minuto era chiaramente distinguibile. Jack aveva l'espressione di qualcuno sul punto di vomitare. Cass lo guardò, lo scrutò da cima a fondo, bagnato fradicio com'era, gli occhi azzurri infossati e il labbro spaccato dal freddo. Cercò di fissare a fuoco quel viso nella sua mente, di ricordarlo così com'era, di ricordare la vita che gli scorreva dentro e che sarebbe stato impossibile percepire da una fotografia.
Il traghetto stava attraccando nel molo. Non c'era più tempo.
- Devo andare.
La voce di Jack era un sussurro. Sembrava chiederle di farlo restare, ma come avrebbe potuto?
C'erano mille cose che avrebbe potuto dirgli, mille cose che avrebbe potuto fare. Invece tutto ciò che uscì dalle sue labbra fu:
- E allora vai.
Jack sbatté più volte le palpebre, come se cercasse di svegliassi da un brutto sogno. Poi, senza una parola, raccolse il borsone da terra, girò sui tacchi e fece per andarsene.
- Jack?
- Si?
- Mi mancherai.
Jack rimase interdetto. La guardò come se non l'avesse mai vista prima, poi tornò indietro. L'abbracciò stretta, come se non avesse mai voluto farla andare via. Cass inspirò a lungo il profumo di pelle, di mare di Jack. Avrebbe voluto che fosse possibile ricordarlo per sempre.
Ma il tempo è un nemico crudele, che sfugge dalle mani degli uomini e porta con sè la vita e la memoria di generazioni che sono state, di giorni passati e di albe tramontate su orizzonti e paesi ormai dimenticati.
- Mi mancherai anche tu.
Sapevano che quello sarebbe stato un addio definitivo.
Cass, sfinita, stava per addormentarsi tra le sue braccia quando Jack si allontanò da lei piano, si voltò e si incamminò verso casa.
  
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