1 - Certe notti (parte 1) 
 
Certe notti la macchina è calda e dove ti porta lo decide lei
Certe notti la strada non conta e quello che conta è sentire che vai.
Certe notti la radio che passa Neil Young sembra avere capito chi sei.
Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai.
 
Sì, devi decisamente ringraziare la Magitech. Questa cosa è favolosa. Getti un'occhiata distratta all'iPod che sbuca dalla tasca dei tuoi jeans e pensi che fosse ovvio che Dean avrebbe fatto questo lavoro. Il piccolo oggettino proviene direttamente dall'azienda creata da Dean e Seamus, i suoi vecchi compagni, che, con gli adeguati permessi del ministero e Arthur Weasley a chiudere un occhio, comprano oggetti tecnologici babbani e li modificano per i maghi. Telefoni, fax, iPod, computer, frullatori, lavastoviglie; tutti più o meno magici. Nella fattispecie il piccolo marchingegno in questione non fa nulla di particolare tranne essere resistente alla magia e dunque funzionare lo stesso, ma sai di lavatrici che riconsegnano il bucato stirato e piegato e lo materializzano direttamente nell'armadio o di cellulari attraverso i quali ci si può quasi materializzare. Squadri l'ultimo regalo di compleanno di Ron nel momento in cui la traccia cambia a random su "Eldorado"*, una delle tue canzoni preferite.
Mandi i tuoi migliori auguri, che comprendono due ragazze bionde ben fornite a testa e due letti, non necessariamente nella stessa stanza, ai due ex-Grifondoro e ti pieghi sul manico di scopa che sfreccia nel cielo.
Non hai una meta, vuoi solo stare in aria e sentire quella libertà che ormai non provi da tempo.
Sei un Auror, anzi sei L'Auror. Tutti fanno affidamento su di te.
C'è un problema con un ex-Mangiamorte trovato morto? Chiamate Harry Potter.
I Dissennatori fanno i capricci ricordando i bei tempi con il Signore Oscuro? Chiamate Harry Potter.
Si è inceppata la carta nella stampante? Chiamate Harry Potter.
O Merlino, nessuno riesce a fare a meno di te.
Proprio come durante al settimo anno, tutti vogliono essere salvati da te, ma nessuno ha intenzione di salvarsi da solo. A parte l'ES, non essere ingiusto.
Comunque sia, tutti vogliono il parere del Ragazzo-Che-Ha-Sconfitto-Tu-Sai-Chi.
È normale che tu non ne possa più, rilassati.
Hai la gola secca e scendi a bere qualcosa. Potrai sempre correre più tardi.
Entri nel 'grazioso' locale chiamato "Testa di Porco'"-l'unico ancora aperto a quest'ora assurda della notte- e chiedi una Burrobirra ad Abeforth, cercando di non guardare in quegli occhi che sono così tanto uguali a quelli di Silente.
Fai per prendere il bicchiere sporco, ma ti blocchi per le risate alle tue spalle.
Malfoy.
Non anche qui! Malfoy, il tuo quasi compagno di scrivania, quello che tenti di ignorare tutti i giorni da quando siete colleghi è nel tuo stesso bar! Sarebbe scortese non farsi vedere.
Prendi ad osservare il bicchiere e quasi noteresti che è particolarmente pulito per gli standard del posto -probabilmente perché è il 'tuo bicchiere'- se non fossi troppo assorbito ad origliare la conversazione.
"Che dite, dovrei andare a parlargli? In fondo è il mio capo" senti la voce di Malfoy.
"Certo! E immagino che tu voglia andare a parlare con lui solo per questo vero?" senti una voce maliziosa, che non riconosci.
"Andiamo, Blaise! Certo che sì!" senti ribattere Malfoy.
Capisci che Malfoy è al tavolo con Zabini, il reporter più famoso della Gazzetta del Profeta. Certo, adesso che Rita Skeeter si trova ad Azkaban a scontare la pena per essere un Animagus illegale -una pena fin troppo dura certo, ma tutto per compiacere il grande Harry Potter- la Gazzetta è molto più veritiera. Sai che la Skeeter non tornerà più a esercitare, le è stato vietato, e sei contento di Zabini. Sì, ti ricordi di Hogwarts, ma hai sempre cercato di non avere pregiudizi di casa: quello che conta è il modo in cui una persona agisce, se così non fosse Draco Malfoy non sarebbe il tuo compagno di scrivania.
"Ma secondo te ci ha visto?" senti la Parkinson, dell' Ufficio Relazioni Estere, chiedere al tavolo.
"Non credo" risponde Malfoy.
"Vuoi veramente chiedergli di unirsi a noi?" chiede atono Nott, con il suo tono sempre un po' indifferente. Nott invece è un medimago. "Se è così fallo in fretta, tra due ore prendo servizio."
"Concordo! Non possiamo passare tutta la notte sperando che tu ti decida." asserisce Zabini.
Ti stupisce il fatto che nessuno si rifiuti di averti allo stesso tavolo. Ma tu? Se Malfoy venisse qui e ti chiedesse di unirsi a lui, cosa faresti? Accetteresti?
Sei solo, i tuoi amici sono troppo presi da loro stessi e da come vorrebbero che tu fossi. 'Non puoi andare in giro vestito così! Sei a capo della sezione Auror! Non verrai mica vestito così al matrimonio, vero?' senti risuonarti in testa la voce di Hermione. "O Merlino, dobbiamo ancora fare la lista di nozze e quella degli invitati! Amico, almeno organizzami un addio al celibato decente!" ti aveva detto Ron pochi giorni fa. Come se tu avessi il tempo di pensare a tutto.
È per questo che sei estremamente solo.
Però, adesso che ci pensi, Malfoy non corre sempre dietro le tue sottane, probabilmente trova degradante abbassarsi a chiedere a te e dunque lo fa solo le volte in cui è realmente necessario.
Ci hai messo poco a decidere e quasi non te ne sei accorto. Finisci la Burrobirra che avanza nel tuo bicchiere e ne ordini altre cinque, poi con tre colli di bottiglia stretti tra le dita della mano destra e due tra quelle della sinistra ti avvicini al tavolo.
"È sempre così indeciso, signor Malfoy?" dici posando una Burrobirra davanti a ogni membri del tavolo e prendendo una sedia per unirti a loro.
Malfoy non fa una piega e ti guarda con il solito sguardo cominciando a sorseggiare la bevanda.
"D'altronde cinque è il numero perfetto!" salta su la Parkinson.
"Strano, io ho sempre pensato che fosse il tre..." dici tu.
"Questo perché sei egocentrico!" ti sbeffeggia Malfoy ricordando il magico trio, ma senza cattiveria, piuttosto come se fossero vecchi amici.
La tensione sale. Draco potrebbe aver tirato troppo la corda e tu potresti sentirti offeso. Invece ridi. È passato così tanto tempo dall'ultima volta che qualcuno ti ha preso in giro che ne sentivi la mancanza. Non ti sei ancora abituato al rispetto reverente del resto del mondo magico.
 La tensione si scioglie. La serata può continuare.
 
Certe notti fai un po' di cagnara che sentano che non cambierai più.
Quelle notti fra cosce e zanzare e nebbia e locali a cui dai del tu.
Certe notti c'hai qualche ferita che qualche tua amica disinfetterà.
Certe notti coi bar che son chiusi al primo autogrill c'è chi festeggerà.
 
Non sai come sei finito in questa situazione, probabilmente è stato quando Nott se n'è andato e siete passati dall' innocua e analcolica Burrobirra al più pericoloso Whisky Incendiario.  Hai perso il conto dei bicchieri che hai bevuto e gli altri sono nella tua stessa situazione. Non avresti mai pensato che stare con un branco di Serpeverde, questo branco di Serpeverde, potesse essere così divertente.
Scherzi ricordando anni del passato che non ti feriscono più.
"Ti ricordi quella volta che siamo dovuti andare nella Foresta Proibita per punizione, perché voi dovevate salvare un drago?"
"Sì, e tu volevi come al solito metterci i bastoni fra le ruote! Come al quarto anno, quelle spillette orribili!"
"Ammettilo che sono state un colpo da maestro!"
"Sinceramente? Ancora non ho capito come hai fatto!"
Pansy ride sguaiata ad una battuta di Blaise che non hai sentito,troppo preso a parlare con Draco.
Aspetta! Esattamente in che momento Malfoy, Zabini e Parkinson sono diventati Draco, Blaise e Pansy?
Decidi che non te ne importa poi molto e continui a parlare con tutti.
L'alcol continua a scorrere, sai che domani mattina la testa ti scoppierà, ma ti importa veramente così tanto? Le voci si alzano, le risate sono sempre più frequenti.
"Per Salazar, non avrei mai creduto che mi sarei mai divertita così tanto con Harry Potter!" forse non c'è niente da ridere, ma non puoi impedire ad una risata di uscire dalla tua gola. Ti accorgi che non sei l'unico al tavolo.
Non sai esattamente che ore siano quando Abeforth vi caccia dal locale. Siete troppo rumorosi, soprattutto Blaise, e poi è tardi, lui vuole andare a dormire.
Non sai neanche se hai pagato.
 
 
E si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così così.
Certe notti o sei sveglio, o non sarai sveglio mai, ci vediamo da Mario prima o poi.
 
"Ragazzi, è stato un piacere! Magari potremmo ripetere!" dici tu, barcollando sul posto.
"Certo, magari con un po' meno alcol!" si aggiunge Blaise.
Per Godric, è veramente simpatico! La prossima volta che avrai bisogno di una conferenza stampa gli concederai l'anteprima.
Pansy annuisce.
"E domani, Harry?" chiede Draco con poca allegria.
"Domani mi sembra un po' presto per ripetere, se va bene domani sera starò ancora smaltendo la sbronza!"
"Intendevo in ufficio, signor Potter."
"Oh come sei sempre formale! Harry andrà benissimo!"
 
Certe notti ti senti padrone di un posto che tanto di giorno non c'è.
Certe notti se sei fortunato bussi alla porta di chi è come te.
 
Non sai come hai fatto a tornare a casa con la scopa e a non sfracellarti contro un albero. Puoi già sentire la voce di Hermione. 'Ma cos'hai in testa Harry! Volare ubriaco, avresti potuto ucciderti!'
Scacci il pensiero di Hermione e ti concentri sui tuoi nuovi amici.
Pansy e Blaise sono tornati a casa con la Polvere Volante, troppo ubriachi per materializzarsi. Draco invece ha volato per un pezzo accanto a te sulla sua nuova moto volante made in Magitech che ti ricorda tanto quella di Sirius. Deve essere proprio cambiato Draco per usare un mezzo così babbano.
Sono simpatici i tuoi 'nuovi amici'.
Per tutto il mondo magico tu sei Harry Potter, il Bambino-Che-È-Sopravvissuto-E-Ha-Sconfitto-Tu-Sai-Chi, ma per quel piccolo gruppo di Serpeverde tu sei semplicemente Harry, nel bene e nel male, il loro compagno di scuola.
Non si giudicano a vicenda per le decisioni prese durante la guerra e sai benissimo che non giudicheranno nessun altro. Per loro la guerra è finita, non esistono più Mangiamorte e membri dell'Ordine. Se tu non li giudichi, loro non ti giudicheranno, qualunque fosse la tua fazione.
In fondo sono come te.
Sorridi in silenzio gettandoti sul letto. Ti sei trovato, almeno per una notte.
 
 
* "Eldorado" è una canzone di Neil Young. Dal momento che io non avevo mai ascoltato niente di quest'artista ho scelto la canzone tra la discografia presente in Wikipedia e ho scelto questa canzone come omaggio alla omonima fanfiction di Ernil.
 
 
 N.d.A.
Ora potete tirarmi i pomodori. Sopratutto visto che non aggiorno "Memories" da secoli, ma con questa fanfiction potete stare sicuri, la leggerete tutta fino alla fine e non mi interromperò a metà. Questo fondamentalmente perchè ho già scritto tutti gli otto capitoli. (Ci ho messo più di sei mesi, ho iniziato a scriverla a fine maggio e ho finito di rileggerla oggi!)  
Cercherò di impegnarmi a pubblicare regolarmente! Inoltre, non tutti i capitoli sono così corti!
Il titolo viene da una canzone dei R.E.M. che Ligabue (le cui canzoni, come ho detto nell'introduzione, sono il filo portante) ha tradotto in italiano. Tra l'altro mi sembrava un titolo appropriato per uno sconvolgimento come quello che ho intenzione di mettere in atto.
Ciao a tutti, DNF (e il suo cervello bacato)