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Autore: Somewhat Damaged    29/12/2013    0 recensioni
Si avvicinò. Mi guardò di nuovo negli occhi. Uno sguardo determinato, di fuoco. Mi sentivo debole ed esposta, come se mi potesse radiografare. Una bellezza mozzafiato. Quel mare verde mi dava le vertigini. E le labbra... mi ritrovai a paragonarle all'ultima goccia d'acqua nel deserto, preziose e irresistibili. Come potevo avere tali pensieri in quel momento?
Genere: Azione, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dean Winchester, Michael, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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 - Come te la cavi con il latino? - chiese Sam posando una pila di vecchi tomi sul tavolo.
 - Lo studiavo al liceo ma... -
 - Perfetto! Io e Dean dobbiamo assentarci per qualche ora, tu potresti cercare qualcosa sull'incantesimo, sugli arcangeli e su come neutralizzarli. Qualsiasi informazione potrebbe essere utile. Magari potremmo trovare un modo più semplice ed efficace ed evitare la stregoneria... ti va bene? - 
 - Certo! - dissi con finta sicurezza.

I due uscirono e rimasi sola in quell'enorme stanza.
Dovevo ancora mandar giù tutto quello che avevo saputo, era tutto così assurdo. Che diavolo ci facevo lì? Mi ritrovai a riflettere su come da un evento ne scaturiscono altri che ti portano ben oltre... in questo caso in un bunker pieno zeppo di vecchi libri a cercare un modo per far fuori un arcangelo... cose di tutti i giorni, insomma...
Aprii uno dei libri, "De Archangelis Domini", era quello con il titolo più comprensibile, ma fui distratta dai miei pensieri. Pensai a Dean, a quello che era disposto a fare per l'umanità senza chiedere nulla in cambio. Un sacrificio del genere richiedeva un coraggio inimmaginabile. Sacrificarsi per l'uomo, senza che questi ne sappia nulla... chi sarebbe disposto a farlo?
Passai un paio d'ore a leggere quando qualcosa mi provocò un tuffo al cuore.
Merda...
Sentii i loro passi.

 - Trovato niente? - chiese Sam.
 - Purtroppo sì... - sussurrai funerea.
 - Cosa vuoi dire? - domandò Dean cupo.
 - "Gli arcangeli sono mille volte più potenti dei normali angeli. Neanche un angelo di Dio riesce ad avvicinarsi abbastanza per ucciderlo con il suo pugnale. La grazia di questi esseri è tale da ruscire a schermarli contro fatture e malefici di ogni genere." - lessi.

Sam fissò il vuoto. Dean rovesciò uno scaffale.

 - Figli di puttana! -
 - Calma, Dean. Troveremo un modo. - disse Sam con poca convinzione unendosi alla mia ricerca.
 - Questo è poco ma sicuro! Giuro che farò a pezzi quello stronzo, anche a costo di vendere la mia anima! - 
 - Non dirlo neanche per scherzo. - intimò Sam.
 - Non riesco a pensare. - disse Dean con le mani fra i capelli uscendo dalla stanza.

Così rimanemmo io e Sam con il naso sui libri, mentre dalla stanza di Dean si sentivano forti e chiari i Led Zeppelin.

 - Vado a comprare qualcosa da mangiare. - 
 - Okay, Sam. -

Volevo sgranchirmi le gambe, così iniziai a camminare per i corridoi. Arrivai alla porta di Dean, ero indecisa quando...

 - Vuoi entrare o stai solo ammirando la porta? - 
 - Come hai fatto a capire che c'ero? - dissi spingendo timidamente la porta.
 - Ho visto la luce sotto la porta interrompersi, se fosse stato Sam, sarebbe entrato senza esitare. - disse compiaciuto.
 - Wow, che cacciatore! - scherzai.
 - I miei sensi di ragno non sbagliano mai. - disse con una finta espressione seria.
 - Ti sei calmato, vedo. - dissi ridacchiando.
 - Sì, non c'è niente che un po' di sano rock non possa curare. - 
 - Già - 
 - Volevi qualcosa? - 
 - Ehmm... non so... niente. - 
 - Ah, capisco. Hai sentito il bisogno di vedermi. Faccio questo effetto sulle donne. - si atteggiò.
 - Poco presuntuoso, insomma... - 
 - Hey! E' la verità! - 
 - Sì, certo... - risi.
 - Non rimanere lì, puoi entrare, non ti mangio! - 
 
Non c'erano sedie, quindi mi sedetti sul letto, affianco a lui.

 - Trovato altro su quei libri? - 
 - Niente di utile, mi spiace. - 
 - Okay... in pratica siamo nella merda. - 
 - In pratica sì. - dissi facendo spallucce.
 - Io avrei in mente qualcosa ma... non sono sicuro che possa funzionare. - 
 - Cosa? - chiesi speranzosa.
 - No, nulla... lascia stare. - 
 - Dai! - 
 - Devo prima informarmi, poi te lo dico. - mi fece l'occhiolino.
 - M-g-v-va bene. -
 
Si avvicinò.

 - Mi spiace che tu sia stata trascinata in questa storia. - disse sincero. - Nessuno dovrebbe. - 
 - Non è mica colpa tua! - 
 - Michele cerca me... direi di si... non posso sopportare un altra vittima a causa mia. - 
 - Non dire così... Starò attenta. - 
 - Tu non sai davvero com'è questa roba. Ci penso io a te... - disse guardandomi intensamente.
 - Non sottovalutarmi. - dissi senza fiato, dopo qualche secondo di stordimento.
 
Accennò un sorriso, continuando a guardarmi. Avvicinò un po' il viso... sentivo il cuore rimbombarmi nelle orecchie. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal mare verde. 
Il telefono di Dean iniziò a squillare.

 - Ah... eh... d-devo continuare a cercare... ehmm... ciao. - dissi uscendo come un fulmine.

Avrei voluto picchiarmi. O sotterrarmi. Entrambe le cose sarebbero state l'ideale.
  
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