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Autore: ladyme    29/12/2013    2 recensioni
E nella mia testa proprio mentre lo cantano i The Fray ti chiedo di non lasciarmi andare anche se è quello che sto facendo. Non so amare, non so come si faccia a rendere felice una persona, ho solo imparato a proteggermi: allontanando gli altri prima che facciano del male a me.
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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iPod acceso in riproduzione casuale, cuffiette nelle orecchie e il buio della stanza intorno a me. Cavolo c’è qualcosa di meglio? Vorrei alzarmi e iniziare a ballare sul letto improvvisando uno di quei miei concerti privati dove la gente esulta nella mia testa e chiede i bis delle mie canzoni preferite.

Le dita puzzano ancora di fumo nonostante le abbia lavate almeno tre volte, se i miei mi beccassero sarebbe la mia fine eppure mi piace il gusto che mi lascia la sigaretta in bocca, è un gusto raro che ha in sé un po’ di trasgressione e un po’ di relax.

Mi chiedo se tu hai già letto quello che ti ho scritto.

Non ho più voglia di ballare, anche la musica è cambiata, è malinconica.

Quello shottino di troppo invece è sullo stomaco, avevo detto addio a quei vodka lemon e invece stasera è stato così facile buttarne giù due, che non mi sono bastati. Che cazzo faccio?
Ti sto allontanando perché non so come tu possa starmi vicino, nessuno mi è mai stato vicino come te, che hai fatto dei miei sbagli e difetti un motivo per lottare.

E nella mia testa proprio mentre lo cantano i The Fray ti chiedo di non lasciarmi andare anche se è quello che sto facendo. Non so amare, non so come si faccia a rendere felice una persona, ho solo imparato a proteggermi: allontanando gli altri prima che facciano del male a me.

Io ho paura, io vorrei solo essere abbracciata, perché solo in quei momenti i miei demoni si allontanano. Io sono sola, l’ultimo ti voglio bene è stato il tuo ed era da tempo che non n’è udivo uno, per quello ho reagito così.

Chi trova me sulla sua strada trova problemi e rabbia, delusione e disprezzo.
Io sono nata sbagliata, e sto cercando di aggiustarmi ma non sono sicura che esistano dei pezzi di ricambio per me, per ora vado avanti a cerotti per tenere insieme i pezzi.
Per fortuna so che tutto questo non lo leggerai mai, sarebbe abbastanza imbarazzante, immagino la tua faccia delusa e che poi scrivi “io mi preoccupo per te” o “devi volerti bene”.
Rido perché mi piace sapere che ridi, perché se tu vedessi le cicatrici sulle gambe o gli occhi gonfi e rossi ti farei solo ribrezzo o peggio pena, perché a vent’anni non so ancora vivere.
Vorrei solo un abbraccio, sai quelli improvvisi dove senti battere il cuore dell’altra persona sulla pelle e il suo respiro sul collo.

La musica abbraccia in modo fantastico, ti coglie alle spalle, ti circonda con le sue lunghe braccia e non ti lascia più andare via.

Voglio scappare da qui, non è il posto per me o forse lo è, ma per saperlo prima devo provare altro. Voglio scappare ma non ne ho il coraggio, voglio guidare per chilometri e chilometri verso il mare con le mie canzoni preferite alla radio, poi correre in spiaggia sedermi poco prima del bagnasciuga e guardare le navi avvicinarsi al porto. Non piangerei per paura di essere vista, anzi probabilmente non starei lì più di cinque minuti perché se no la gente inizierebbe a chiedersi il perché di una ragazza da sola in spiaggia in inverno.

Ma alla fine sono qui in questo letto con la musica che va avanti, qualche lacrima in più sul cuscino ma di concreto niente, se non la paura di cosa accadrà domani mattina.

Per sicurezza sto preparando per il mondo il miglior sorriso.

 

 

Torni a casa alle due e le uniche cose che riesci a scrivere sono queste parole.

Parole al vento che hanno un fondo di verità che la sottoscritta vuole negare, sono stupida e ripongo le mie speranze sempre in persone che prima o poi se ne andranno, pensate se sta persona leggesse questo, oddio chissà quanto riderebbe.

Grazie di aver letto

Becky

   
 
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