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Autore: Vitani    30/12/2013    4 recensioni
E tu gli sei tanto vicino che potresti baciarla, quella fronte scoperta, e invece ti limiti a respirare profondamente. Riesci ad allacciare il coprifronte, al pelo, e per un attimo t’appoggi a lui e restate guancia contro guancia, in silenzio.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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COPRIFRONTE

 
 
 
 
L’ombra del coprifronte poggiato su un mobile di legno, quel vecchio e ormai troppo corto coprifronte scheggiato da un tuo colpo… quanti, cinque anni fa? Tre? Oh, neppure tu lo sai più.
L’ombra di Sasuke che entra nella stanza in silenzio, leggero com’è sempre, con addosso una T-shirt nera che gli hai prestato tu.
Perché sì, è a Konoha, è con te. Avete sconfitto Madara, e poco importa che tu ancora non ci creda. Poco importa che ti sembri impossibile aver lottato fianco a fianco con Sasuke come facevate una volta. Poco importa che sia stato lui a porgerti la mano appena prima che scagliaste il colpo finale.
Ricordi bene con che occhi ha guardato Tsunade, dopo. Con che occhi ha guardato Kakashi. Neri, senza più lo sharingan, profondi come non glieli avevi visti mai. Ci hai letto qualcosa, un dubbio, un misero piccolo dubbio. Allora hai supplicato Tsunade di accordargli il perdono, Kakashi inaspettatamente si è unito a te, si è preso una parte di colpa per non aver saputo capire a suo tempo quell’allievo geniale e ribelle.
Tu non hai chiesto a Sasuke che cosa desiderasse, non l’hai fatto mai, pieno di quella consapevolezza che ti ha fatto sempre credere di agire per il meglio anche nei suoi confronti. Tu non sai cosa voglia Sasuke, e quel che è peggio non hai neppure il coraggio di domandarglielo.
Tsunade ha fissato Sasuke molto a lungo, freddamente. Gli ha riconosciuto i suoi meriti nella battaglia, ma nulla più. Sul suo destino non s’è pronunciata, e già gli altri kage auspicavano un’esecuzione capitale. Tranne Gaara, Gaara che è stato dalla tua parte, che è uguale a te e Sasuke, amico e fratello. Gaara si è opposto, come te.
Hai pregato almeno di tornare a Konoha, di portare Sasuke, hai promesso di fargli la guardia e di non lasciarlo un istante, hai implorato che gli concedano di vivere insieme a te, anche solo fino al giorno del processo. Perché gli sono dovuti, un processo e una regolare sentenza. Non hanno potuto dirti di no, non all’eroe di Konoha, non dopo che mille volte li hai salvati.
E Sasuke è qui con te, nella tua camera, con addosso quella T-shirt che gli hai prestato tu. Non s’è accorto che lo stai guardando, seminascosto come sei dalla porta. Osserva il coprifronte, assorto come chi ha negli occhi un sogno, allunga quasi una mano per toccarlo… poi vede la foto, quella polverosa fotografia del Team 7 che ancora tieni lì come reliquia. Quella che anche tu hai sempre guardato, quella in cui ritrovi il Sasuke che ricordi, quella su cui pregheresti se soltanto credessi in un Dio.
La prende in mano, la esamina, la posa di nuovo.
Qualcosa in lui vacilla.
A quel punto ti annunci, parli a voce squillante: “Ho preparato il bagno, se vuoi farlo.”
Lui si gira, ti osserva, e sentirti scrutato da quegli occhi tanto neri ti mette in imbarazzo, oh, se ti ci mette! La verità è che ancora non sai bene che dire, che fare. Vorresti solo che lui si sentisse a casa, una volta per tutte. Se almeno ti insultasse, come un tempo! Allora potresti rispondergli, potreste battibeccare, finendo a litigare come sempre e poi a rappacificarvi con un sorriso serrato fra i denti. Invece lui tiene in mano il coprifronte, e ti guarda. Ti fissa.
“Sasuke…?”
Che cos’ha non te lo dirà mai. Ha solo un alone di luce intorno, la luce del mondo di fuori e della finestra. Una luce che gli scivola addosso, gli bagna la pelle chiara, lo avvolge come un manto traslucido. Sembra innocente.
Ti lancia il coprifronte, tu lo afferri al volo.
“Cos–”
Non hai il tempo di sorprenderti. Sasuke china il capo, l’aureola di luce che si concentra e riflette sui bei capelli corvini. Le solleva, quelle due bande nere che gli cadono ai lati del viso, alza le ciocche sfuggenti e, quando finalmente ti guarda di nuovo, ha la fronte scoperta e le mani ai lati della testa. Chiude gli occhi, sembra invitarti.
Tu sorridi appena, sbuffando di vergogna, e t’avvicini.
“Non ti starà più”, sussurri.
Eravate due bambini.
E tu gli sei tanto vicino che potresti baciarla, quella fronte scoperta, e invece ti limiti a respirare profondamente. Riesci ad allacciare il coprifronte, al pelo, e per un attimo t’appoggi a lui e restate guancia contro guancia, in silenzio. È morbida, la sua pelle, è morbida e calda e…
“Resterai qui”, gli dici.
“Andrà bene”, aggiungi “Avrai la grazia e ce ne andremo in una casa più grande, io e te, così potremo litigare tutte le volte che vorremo e provare ad ammazzarci quante volte vorremo. E saremo felici, Sasuke. Ma una felicità di quella stupida, che ti fa ridere senza motivo dalla mattina alla sera. L’avremo, al posto di tutto l’odio che abbiamo provato, di tutto il dolore, di tutta la sofferenza. Ce la prenderemo con gli interessi!”
Non sai da dove ti vengano certe parole, ma è il nuovo giuramento che gli fai. Ti allontani e gli sorridi, quel ghigno sfacciato che hai sempre addosso a coprire il fondo delle incertezze.
Lo rivedi com’è stato, com’era a dodici anni, col coprifronte blu indossato e la promessa di un sorriso sulle labbra. Forse non lo vedrai mai per davvero, ma poco importa. Il coprifronte è scheggiato, non ti importa neanche di quello. Dieci altri gliene darai, venti, quelli che vorrà.
Lui apre la bocca per parlare, la sua espressione in un istante si vivifica, corruga un poco le sopracciglia in un moto di puro, divertito e fasullo sdegno.
“Usuratonkachi.”
Eccola qui, la tua felicità già cominciata.
La stupida, banale, vostra felicità.
 
 
 
 
 
 
N.d.A. Una piccolissima oneshot improvvisata dai risvolti lievemente SasuNaru che mi è uscita completamente di getto, non l’ho nemmeno riletta! Fatemi sapere se ha un senso! Questa volta come potete notare non succede niente di niente fra i due a parte un mezzo abbraccio, ma ho in programma grandi – si fa per dire – cose! Ossia, una oneshot rossa come si deve. Spero di poterla scrivere presto. Grazie mille e buone feste a tutti!
 
Vitani
   
 
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