Hello.

Giorgia.
Giorgia e i suoi occhi grigi.
Giorgia e i suoi capelli biondo grano non completamente lisci.
Giorgia e l'apparecchio.
Giorgia e il suo sorriso che odia, troppo ferro in bocca.
Giorgia ha sedici anni, oggi è il suo compleanno.
Giorgia è infelice.
Ha trovato la sua felicità, quella cosa che la fa ridere sempre, anche il solo pensandola, ma preferisce farsi vedere così; scazzata con il mondo.
La sua felicità è una persona, un ragazzo.
Ha vent'anni, i capelli castani sparati in aria in una cresta e gli occhi castani o color cioccolato, come piace pensare a lei.
Non sa il suo nome, ma non le importa, le importa vederlo sorridere.
Occhi color cioccolato ride tanto, sopratutto con i suoi amici, così lei è sempre lì vicino a loro quando lo fa.
Forse è innamorata.
Non sa se sia amore.
Per lei l'amore è qualcosa di speciale, qualcosa che viene una volta e non va via, che resta annidato per sempre nel cuore, perché non si può amare una persona solo una volta, la si ama per centinai,migliaia,milioni,miliardi di volte senza mai chiedersi perché. Se si ama lo si fa per sempre.
E' certa che la sua è una visione bambinesca, l'amore che sogna lei è quello dei libri, non della vita reale, ma sognare non ha mai fatto male a nessuno.

Stava per salire sull'autobus, quello che prende ogni giorno.
Ieri è stato il suo compleanno e non è successo niente di così importante, non ha sorriso ieri;ieri non ha preso l'autobus ecco perché.
Si sedette al suo solito posto, quello quasi vicino a Occhi color cioccolato.
Lo guarda, ma oggi non ride così non ride nemmeno lei e si rabbuia.
Oggi è solo e lei potrebbe sedersi affianco a lui.
Ci pensa, si morde il labbro, è un suo vizio, lo fa sempre quando è nervosa;
Si alza e va a sedersi affianco a lui.
Lui la guarda e sorride e lei arrossisce mentre incastra la testa tra le spalle e si nasconde il viso con la sciarpa.
Sta leggendo un libro, occhi color cioccolato così sbircia per vedere il titolo.
-Diritto romano.- mormorò occhi color cioccolato e lei arrossì ancora di più.
-Io no.. non volevo, ecco scusa.- ma perché era così in imbarazzo?
Lui sorrise ancora e il cuore di Giorgia sprofondò negli abissi di un mare troppo profondo per lei.
Allungò la mano verso il pulsante e prenotò la chiamata, quella dove scendeva sempre, notò Giorgia.
Si alzò per mettersi davanti le porte, ma prima scompigliò i capelli di Giorgia e le fece l'occhiolino e lei credette di morire e di essere resuscitata l'attimo dopo per poterlo ammirare ancora.
-Ciao.- fece lui prima di scendere dal bus.
Ciao fece lei,  salutandolo con la mano.



Salve ragazze, è la prima volta che scrivo una cosa così ... è strana, forse.
E' un concentrato di dolcezza, forse.
Vabbè, spero vi sia piaciuta, è una cosa piccola, scritta in momenti piccoli(?)  ed ho fatto le piccole ore(?) per
scriverla, quindo spero, qualcuno, recensirà.
Hello. c:
P.S  ho un gruppo, dove parlo delle mie "storie",  adesso ne sto portando avanti solo una, ma ben presto sriverò anche le altre
se vi va di esserci: https://www.facebook.com/groups/570053423067674/