Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: Eenie Meenie    30/12/2013    1 recensioni
Ottobre
Los Angeles
Una serata
Una tavola calda tipica americana
Un panino e una coca-cola
Una ragazza di nome Aurora
Un ragazzo di nome Justin
Due ragazzi destinati a incontrarsi anche dopo il primo incontro.
Se vi va, passate (:
Genere: Fantasy, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Salve! Eccomi di nuovo qui a rompere HAHAHAHAHAH 
Vorrei dirvi che tutto ciò che leggete nel capitolo è frutto della mia immaginazione e anche spunti di qualche telefilm che amo/amavo guardare.
Bene detto questo, vi lascio!
Domani è capodanno lalalalalala sono troppo gasata, sperano che il 2014 sia migliore di questo 2013, e sperando in un miracolo tipo eliminare gli esami di Stato HAHAHAHAAHA magari.
Ok, ora vi abbandono sul serio.
Fatemi sapere come sempre se vi va e scusate sempre per gli errori.
XX


-VIERUNDREISIG

Sembrava che ci fossi entrata una prima volta in casa di Justin invece nemmeno mezz'ora fa ero qui con lui, ci sedemmo sul divano, uno difronte all'altro, io mi torturavo le mani mentre lui aveva il braccio appoggiato sul bordo del divano teso verso di me.
I: Scusami se prima me ne sono andata così ma ci sono rimasta male, insomma è stato davvero un colpo venirlo a sapere così-spiegai io mentre Justin mi stava a sentire.
Ju: Lo so che ci stai male e anche io ci sto male, non sai quanto! Ma come ti dissi mio padre ha un'azienda dove viene prodotto il vetro, e mi ha chiamato dicendo che avrei potuto lavorare lì avendo anche un posto vantaggioso e inoltre io non voglio dipendere per forza da loro, voglio lavorare e guadagnarmi i soldi da solo e anche se in questo caso sono il figlio del proprietario avrei lo stesso stipendio degl'altri dipendenti, voleva una riposta entro poco e non ho potuto rifiutare. Io amo il Canada, amo la mia città, mi manca, mi mancano i miei vecchi amici, mi manca la mia casa e mi dispiace dovertelo dire ma sono solamente sincero con te e credo che è questo quello che tu vuoi, che io sia sincero giusto?-feci "si" con la testa.
I: So quanto ti manca casa tua e anche i tuoi amici, ti ho impedito di ritornarci la prima volta ma non lo farò di nuovo. Io voglio che tu sia felice, voglio che tu abbia tutto ciò che desideri, non voglio incatenarti a questa città che sta stancando anche a me-gli poggiai la mano sopra la sua.
Ju: Tu sei quello che desidero veramente, se non posso averti non mi importa delle altre cose-che dolce che era, lo amavo da morire.
I: Ma io non voglio che tu rimanga! Io ti amo Justin ma non sarei capace di chiederti di restare, non è giusto per te e io non voglio che tu un giorno possa rimpiangere questa scelta, capisci?-fece "si" con la testa-vieni qui-lo tirai per il braccio e gli diedi un bacio.
Ju: Quindi mi hai perdonato?-chiesi staccandosi da me prendendo le mie mani tra le sue mentre mi guardava intensamente.
I: Non avevi nulla da farti perdonare sciocchino-risi e poi lo abbracciai, guardai l'orologio e mi ritrassi subito.
Ju: Cosa c'è?-domandò sorpreso dalla mia reazione.
I: Devo assolutamente tornare a casa sennò nonna mi ammazza e ammazza anche un innocente-mi alzai dal divano aggiustandomi il pantalone.
Ju: Mi spieghi? Non ci sto capendo nulla, giuro-rise, si dovrò sembrare davvero idiota in questo momento mentre cammino avanti e indietro come una psicopatica cercando di calmarmi.
I: Ricordi che dovevo andare a prendere Ambra? Bhè mi ha chiamato mentre venivo da te, le ho detto che magari poteva tornare da sola a casa e che sarei arrivata subito ma invece mi sono trattenuta a lungo, molto a lungo-spiegai mettendomi il chiodo, Justin si alzò e venne verso di me.
Ju: Ti accompagno.
I: Ma non è necessario, so badare a me stessa e se viene un maniaco sessuale gli sgancio un bel calcio nelle parti basse, sai io sono molto potente-gli mostrai il braccio con i muscoli e lui rise.
Ju: Si ci credo, ora andiamo Miss Forzanascosta-si mise la felpa e poi uscimmo da casa sua. Camminavamo in direzione di casa mia, mano nella mano come due innamorati alle prime armi, sarebbe stato perfetto se adesso si fosse fermato in qualche bancarella e mi avesse preso un lecca lecca multicolor, ho sempre desiderato averne uno, l'ultimo che ho mangiato è stato a 14 anni e ricordo ancora il sapore dei vari frutti mischiati insieme, adoravo quel che tutti chiamano "cibo spazzatura", diciamo che io amo tutte le schifezze: gomme, caramelle, cioccolata insomma se inventassero il paese dei dolci non ci penserei su un secondo che già avrei le valigie pronte per partire.
Chissà se a Justin piacciono le caramelle, un giorno magari glielo avrei chiesto. Arrivammo difronte casa mia e la prima cosa che notai erano le luci accese del salotto, sicuramente nonna avrà sgamato Ambra e ora aspettava me per poter commettere un pluriomicidio, strinsi la mano di Justin e poi ci incaminammo verso la porta...
Ju: Vuoi che entri anche io?-si propose, forse era meglio di si.
I: Si per favore-gli presi il colletto della felpa e lo attirai a me, misi le chiavi nella toppa della porta e aprì. Niente sangue, niente urla, camminammo verso il salotto dove mi parve davanti agl'occhi una scena che non credevo possibile: nonna seduta sulla poltrona, Ambra e quel tale di nome Max seduti sul divano mentre parlavano e ridevano con lei, e io che pensavo ci fosse stato un omicidio.
I: Cosa succede qui?-chiesi entrando di soppiatto nella stanza, tutti girarono la testa verso di noi.
N.a: Non lo vedi? Stiamo parlando-disse come se fosse la cosa più normale del mondo.
I: Cioè tu non sei arrabbiata?-domandai con calma, come quando ti viene puntata una pistola sulla testa e tu parli con calma cercando di persuadere la persone che hai davanti!
N.a: Sono sorpresa ma non arrabbiata, sto parlando con loro quindi perchè non venite anche voi qui? Ciao caro-disse a Justin che la salutò con la mano sinistra mentre la destra l'aveva dietro la testa, segno che era nervoso.
Ju: Salve signora, ciao Ambra-lei lo risalutò e poi andammo verso di loro, il ragazzo, Max sembrava a suo agio e Ambra gli stava tra le braccia quindi questo cosa vuol dire? Che stavano insieme?
Ma: Ora dovrei andare ma grazie per la chiacchierata-si alzò dal divano mentre Ambra lo guardava con una faccia da cucciolo tenendogli con la mano il suo braccio teso, sembrava uno di quei film romantici patetici.
N.a: Quando vuoi puoi venire a trovare Ambra senza problemi ragazzo-gli disse la nonna come fece mesi fa con Justin, o meglio con Justin è stato diverso, non hanno fatto discorsi strani o discorsi che potessero mettermi in imbarazzo a parte la prima cena a casa con il nonno che non lo mollava per poter giocare a carte, si quello è stato piuttosto imbarazzante. 
Ma: Grazie penso che passerò spesso allora-diede uno sguardo ad Ambra e lei si sciolse come un cremino mentre io ero in piedi con una posizione da detective mentre Justin, credo, si stava scompisciando dalle risate per questa scena familiare patetica.
Am: Ciao cucciolo-cucciolo? Davvero? Da quando mia sorella è così dolce?!? Bleah.
Ma: Ciao meraviglia-le disse lui, ah! Troppo smielosi, mi girai verso Justin facendogli segno con la testa di andare di sopra oppure alla porta ma appena mi girai la nonna mi bloccò con un dito.
N.a: Dobbiamo parlare, quindi saluta Justin e vieni qui-feci un "si" debole con la testa poi presi Justin per mano e lo accompagnai alla porta..
Ju: Riunione donne Watson-disse ridendo e gli diedi un colpetto sulla spalla.
I: Smettila, qualsiasi cosa di cui voglia parlare mia nonna sono sicura che sarà di una noia mortale, dopo ti dico-lui avanzò verso di me e posò le sue mani sui miei fianchi attirandomi e dandomi un bacio sicuramente migliore del discorso di nonna, decisi di allungare quel bacio e gli misi le mani sulle spalle facendo su e giù tra spalla e braccio e facendo incontrare le nostre bocche e lingue.
N.a: Muoviti Ambra-urlò nonna dal salotto e se Justin voleva staccarsi io non volevo e lo attiravo a me fin quando non si staccò definitivamente.
Ju: Amo baciarti e lo farei per ore e ore ma la nonna ti chiama a rapporto, dopo chiamami e fammi sapere-mi diede un bacio a stampo e poi uscì dalla porta. Ero psicologicamente non pronta, la mia testa era in piena convulsione e non sapevo cosa aspettarmi. Camminai lentamente verso il salotto dove andai a sedermi vicino ad Ambra che si torturava le dita...
N.a: Bene, allora vorrei dirvi in primis che non sono arrabbiata con voi e potete rilassarvi-avevo le spalle bloccate e dopo quella notizia il blocco non esisteva più.
N.a: Vorrei parlavi di una cosa abbastanza seria, avevo intenzione di parlarne con il nonno ma le cose sono andate così e devo farvi questo discorso da sola-di che parlava? Mi preoccupava, la vidi un po' in difficoltà come se avesse timore a parlarci, cosa mai successa.
Am: Dicci tutto nonna-la incoraggiò Ambra che sembrava felice, o si la potevo capire, insomma la nonna non era una che accettava qualcuno in casa così facilmente anche se con Justin aprì la porta sin da subito, anche prima che ci mettessimo insieme.
N.a: Bhe avete quasi 18 e 15 anni quindi sapete già qualcosa sulle contraccezioni, non devo spiegarvi io come si usano-OMG la nonna che parlava con noi di sesso? Di contraccezioni? Vi prego sotteratemi. Iniziai a tossire senza fermarmi fin quando Ambra non capì il mio disagio e mi mise una mano sulla spalla consolandomi.
Am: Nonna non devi preoccuparti sono sicura che Justin usi il preservativo con Aurora-brutta troia di una sorella ora la picchiavo, non sono affari suoi se il mio ragazzo usa o meno il preservativo e poi perchè doveva parlare con me? Infondo ho quasi 18 anni quella a rischio era Ambra che era in piena fase adolescenziale e la fase in cui gli ormoni fanno i pazzi.
I: Perchè ti preoccupi tanto per me? Gelosa che io abbia una vita sessualmente attiva mentre tu no?-ho appena ammesso difronte a mia nonna che non ero più vergine, ma insomma chi crederebbe che una ragazza fidanzata due volte seriamente all'età di 18 anni sia ancora pura e casta?
N.a: Quindi Aurora tu non sei più, insomma non sei più-mio dio che situazione.
I: No nonna, non sono più vergine-lo avevo detto sul serio? HAHAHAH mi sentivo libera, in un certo senso.
N.a: Ow capito-disse stranamente calma-e tu Ambra? Ci nascondi qualcosa? Con Max?-ora veniva il bello, volevo sentire cosa aveva da dire.
Am: Io sono ancora vergine ma se volessi farlo con Max so come fare, grazie nonna-disse infastidita, ora tra 3...2...1 me ne scappavo di sopra.
I: Ok fine conversazione vado sopra-corsi alla velocità della luce senza voltarmi indietro per vedere se Ambra mi stesse seguendo. Entrai in camera esausta, non posso credere che abbia parlato di sesso con mia nonna, che cosa disgustosa. Andai a farmi una doccia, finalmente. Oggi è stata una giornata davvero estenuante, ho saputo di Justin, ho parlato della mia verginità con mia nonna e mia sorella e ora l'unica cosa che voglio fare è dormire.
Uscì dalla doccia, indossai il pigiama e poi mi misi a letto a messaggiare con Justin e gli raccontai del momento imbarazzante, inutile dire che è morto dal ridere anche per la battuta poco sarcastica di mia sorella e ha aggiunto "dì a tua sorella che a casa ho un pacco pieno di preservativi", che idiota che era. Sarebbe meglio dormire e magari, possibilmente, svegliarmi il giorno del mio compleanno!

To be continued...
  
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