30/12/2013
3 recensioniEhilà gente! Eccomi qua! Sì, ho deciso di aggiornare prima perché una volta a settimana mi sembra davvero esagerato e la storia è sul mio pc e sta scalpitando per essere pubblicata. Quindi, credo che aggiornerò una volta ogni tre/quattro giorni, o giù di lì.
Vi lascio al capitolo! Enjoy.
Vi lascio al capitolo! Enjoy.
I came home.
Capitolo 2 - It's just... Serendipity!
Chris saltò su dallo sgabello su cui era seduto, per la sorpresa, e prese a rincorrere Darren per tutta casa. Andarono avanti così fino a quando il riccio non si arrese, alzando bandiera bianca e gettandosi sul divano, mentre l’altro armeggiava con il lettore DVD.
Si accoccolarono vicini sul divano e guardarono tre film diversi, uno dopo l’altro. Partirono con ‘Everyone loves love’, dato che era il film preferito di Darren, poi con ‘Tutti insieme appassionatamente’, e cantarono ogni singola canzone, e infine ‘Serendipity’.
-Quella ragazza proprio non la capisco.- disse Blaine, -Voglio dire, aveva incontrato quello che poteva essere l’uomo della sua vita e decide di buttare tutto all’aria e lasciar decidere al caso se l’avrebbe rincontrato. E’ folle!- e accompagnò le sue parole con qualche gesto spazientito della mano.
–Non è follia, è Serendipitipità, o Serendipitevolezza,- ridacchiò Chris –una serie di fortunate coincidenze. Se è amore, si rincontreranno, è il destino.- concluse.
–Mi rifiuto di credere che tutto ciò che mi accade sia semplicemente già scritto d qualche parte, e che io non possa fare nulla per cambiare il corso degli eventi.- rispose il riccio, mettendo su un’espressione corrucciata tremendamente adorabile.
–Ma no, Dare!- continuò l’altro guardandolo negli occhi, -La nostra vita non è già scritta. Il destino ci manda dei segni, chiamale coincidenze o eventi casuali, poi sta a noi coglierli o meno.-
Continuarono a guardare il film, senza accorgersi nemmeno di essersi avvicinati ancora di più l’uno all’altro. La testa di Darren era appoggiata al petto di Chris e la guancia dell’altro accarezzava i riccioli ribelli dell’altro. Le dita che si sfioravano, i respiri coordinati.
Era una sensazione perfetta di pace.
Si resero conto di essere ancora pressoché abbracciati quando i titoli di coda scorsero sullo schermo. Si guardarono imbarazzati per un attimo, ma poi la tensione lasciò il posto a qualcos’altro, qualcosa di indefinito. Occhi contro occhi, vicini, così vicini che i loro nasi quasi si sfioravano, e tutto sembrava bello, tutto sembrava giusto.
I loro occhi erano incatenati, due pozze di oceano che si intrecciavano a un paio di smeraldi dorati. Uno sguardo carico di parole non pronunciate che volevano dire tutto e niente.
Spezzare quel momento fu inevitabile, però, e Darren si allontanò sorridendo e porgendo una mano a Chris per aiutarlo ad alzarsi. -Andiamo, mr. Destino!- Ma il castano sembrava essersi incantato e fissava qualcosa dietro le spalle di Darren con aria persa. –Ehi, Chris! Che hai?- chiese preoccupato. –Dare! Nevica!- urlò l’altro afferrando la mano che il riccio gli stava porgendo e correndo fino alla finestra più vicina, trascinandoselo dietro.
Rimasero così per una manciata di minuti, ad osservare i minuscoli fiocchi che danzavano nella notte stellata della città più bella del mondo. Ed era vero, New York era fantastica sotto un manto di neve bianca e soffice. Un momento! Quanto era spesso quello strato di neve?
Chris si riscosse per primo: -Mio Dio! Devo scappare, prima che inizi a nevicare più forte e non si riesca più a passare con l’auto per le strade!- e stava già correndo di qua e di là per la casa di Darren, raccattando le sue cose.
-Cos-? No! Chris, fermati.- esclamò l’altro. –Non ti lascerò guidare quando fuori c’è una tempesta di neve.- e quasi a sottolineare le sue parole, i fiocchi vorticarono più frettolosamente fuori dalla sua finestra. –Tu resti qui.-
-Ma Dare, io—
-Non se ne parla nemmeno,- concluse Darren.
-Grazie,- disse Chris, con gli occhi azzurri colmi di gratitudine.
*
Mangiarono velocemente, mentre nella mente di Darren cominciarono a formarsi strane idee. Certo, lui aveva ospitato Chris senza nemmeno pensarci due volte, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ma questo avrebbe implicato trascorrere un’intera notte con lui sotto lo stesso tetto.
E tutto ciò lo metteva in uno stato di agitazione, tanto che anche Chris se ne accorse. –Dare, che hai?- chiese infatti. –Io? Niente, tutto alla grande!- rispose con un po’ troppa fretta il riccio, sorridendogli nervosamente. –Allora vado a prepararmi, puoi lasciare le lenzuola sul letto della camera degli ospiti, ci penso io al resto.- e sparì in bagno, portandosi dietro la t-shirt e la tuta che Darren gli aveva prestato per dormire. Anche lui si cambiò e tornò in camera di Chris con le coperte, mentre il castano usciva dal bagno. Prepararono insieme il letto e Chris si sdraiò, esausto. Darren invece rimase in piedi, a disagio, finché l’altro non se ne accorse e gli disse –Dare, guarda che puoi sdraiarti, se vuoi, non mordo.- e sbadigliò rumorosamente. Così rimasero entrambi sotto le pesanti coperte, finché il castano non si addormentò e il riccio si ritrovò ad osservarlo rapito.
Chris era bellissimo, le labbra socchiuse, i capelli spettinati, il petto che si alzava e si abbassava regolarmente e l’espressione rilassata. Ma tutto ciò non era giusto, pensò Darren, perché, diavolo!, loro erano migliori amici e colleghi, e non avrebbe dovuto avere quei pensieri su di lui e sulla sua bellezza. E allora, perché tutto ciò sembrava estremamente naturale?
*
Chris si svegliò avvolto da un profumo delizioso, e ci mise due secondi per realizzare che no,non era nella sua camera e no, quelle braccia sui suoi fianchi non erano un sogno. Sbatté le palpebre un paio di volte, e si trovò il viso di Darren a pochi millimetri dal suo. Rimase piacevolmente stordito dalla completa invasione del suo spazio personale da parte del riccio, e si perse nelle sue lunghe ciglia, nei capelli che gli ricadevano sulla fronte in tanti piccoli riccioli, nel suo torace caldo spalmato sul suo.
Era giusto, era perfetto, era naturale, e in quel momento, quello era l’importante. Si riaccoccolò sul cuscino e strinse più forte le braccia che si era accorto di tenere attorno Darren.
Avrebbe voluto rimanere così per sempre.
Un movimento al suo fianco lo avvertì che anche Darren si stava svegliando e aprì gli occhi giusto in tempo per vederlo stiracchiarsi e biascicare –Mpfh, ‘giorno.- con la voce impastata. Anche lui ci mise qualche secondo per realizzare che, sì, avevano dormito insieme e, sì, lo stava ancora abbracciando. Spalancò gli occhi per la sorpresa e Chris sorrise di fronte al lieve rossore che aveva invaso le guance dell’altro.
-Buongiorno, panda! Mi hai preso per un albero di bambù?- rise Chris, divertito dalle tonalità cremisi che il viso di Darren stava assumendo.
Rimasero così, stretti l’uno nelle braccia dell’altro, sotto le coperte, fino a quando lo stomaco di Chris non emise qualche suono di disapprovazione, e stavolta fu il turno del castano di arrossire.
-Vado a procacciarci del cibo.- disse Darren con un sorriso, mentre si alzava e si passava una mano tra i riccioli spettinati, prima di avviarsi verso la cucina. Chris chiuse gli occhi e si rotolò sul letto, inspirando profondamente il profumo dell’amico, che era ovunque. Sospirò.
Non doveva abbassare le sue difese, distruggere quei muri che aveva pazientemente alzato attorno a sé stesso, per non cedere a quegli occhi o a quel sorriso che lo confondevano sempre. Si alzò a malincuore, lasciando quel dolce tepore delle coperte per fare la doccia. Magari quella gli avrebbe chiarito le idee.
Si accoccolarono vicini sul divano e guardarono tre film diversi, uno dopo l’altro. Partirono con ‘Everyone loves love’, dato che era il film preferito di Darren, poi con ‘Tutti insieme appassionatamente’, e cantarono ogni singola canzone, e infine ‘Serendipity’.
-Quella ragazza proprio non la capisco.- disse Blaine, -Voglio dire, aveva incontrato quello che poteva essere l’uomo della sua vita e decide di buttare tutto all’aria e lasciar decidere al caso se l’avrebbe rincontrato. E’ folle!- e accompagnò le sue parole con qualche gesto spazientito della mano.
–Non è follia, è Serendipitipità, o Serendipitevolezza,- ridacchiò Chris –una serie di fortunate coincidenze. Se è amore, si rincontreranno, è il destino.- concluse.
–Mi rifiuto di credere che tutto ciò che mi accade sia semplicemente già scritto d qualche parte, e che io non possa fare nulla per cambiare il corso degli eventi.- rispose il riccio, mettendo su un’espressione corrucciata tremendamente adorabile.
–Ma no, Dare!- continuò l’altro guardandolo negli occhi, -La nostra vita non è già scritta. Il destino ci manda dei segni, chiamale coincidenze o eventi casuali, poi sta a noi coglierli o meno.-
Continuarono a guardare il film, senza accorgersi nemmeno di essersi avvicinati ancora di più l’uno all’altro. La testa di Darren era appoggiata al petto di Chris e la guancia dell’altro accarezzava i riccioli ribelli dell’altro. Le dita che si sfioravano, i respiri coordinati.
Era una sensazione perfetta di pace.
Si resero conto di essere ancora pressoché abbracciati quando i titoli di coda scorsero sullo schermo. Si guardarono imbarazzati per un attimo, ma poi la tensione lasciò il posto a qualcos’altro, qualcosa di indefinito. Occhi contro occhi, vicini, così vicini che i loro nasi quasi si sfioravano, e tutto sembrava bello, tutto sembrava giusto.
I loro occhi erano incatenati, due pozze di oceano che si intrecciavano a un paio di smeraldi dorati. Uno sguardo carico di parole non pronunciate che volevano dire tutto e niente.
Spezzare quel momento fu inevitabile, però, e Darren si allontanò sorridendo e porgendo una mano a Chris per aiutarlo ad alzarsi. -Andiamo, mr. Destino!- Ma il castano sembrava essersi incantato e fissava qualcosa dietro le spalle di Darren con aria persa. –Ehi, Chris! Che hai?- chiese preoccupato. –Dare! Nevica!- urlò l’altro afferrando la mano che il riccio gli stava porgendo e correndo fino alla finestra più vicina, trascinandoselo dietro.
Rimasero così per una manciata di minuti, ad osservare i minuscoli fiocchi che danzavano nella notte stellata della città più bella del mondo. Ed era vero, New York era fantastica sotto un manto di neve bianca e soffice. Un momento! Quanto era spesso quello strato di neve?
Chris si riscosse per primo: -Mio Dio! Devo scappare, prima che inizi a nevicare più forte e non si riesca più a passare con l’auto per le strade!- e stava già correndo di qua e di là per la casa di Darren, raccattando le sue cose.
-Cos-? No! Chris, fermati.- esclamò l’altro. –Non ti lascerò guidare quando fuori c’è una tempesta di neve.- e quasi a sottolineare le sue parole, i fiocchi vorticarono più frettolosamente fuori dalla sua finestra. –Tu resti qui.-
-Ma Dare, io—
-Non se ne parla nemmeno,- concluse Darren.
-Grazie,- disse Chris, con gli occhi azzurri colmi di gratitudine.
*
Mangiarono velocemente, mentre nella mente di Darren cominciarono a formarsi strane idee. Certo, lui aveva ospitato Chris senza nemmeno pensarci due volte, come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ma questo avrebbe implicato trascorrere un’intera notte con lui sotto lo stesso tetto.
E tutto ciò lo metteva in uno stato di agitazione, tanto che anche Chris se ne accorse. –Dare, che hai?- chiese infatti. –Io? Niente, tutto alla grande!- rispose con un po’ troppa fretta il riccio, sorridendogli nervosamente. –Allora vado a prepararmi, puoi lasciare le lenzuola sul letto della camera degli ospiti, ci penso io al resto.- e sparì in bagno, portandosi dietro la t-shirt e la tuta che Darren gli aveva prestato per dormire. Anche lui si cambiò e tornò in camera di Chris con le coperte, mentre il castano usciva dal bagno. Prepararono insieme il letto e Chris si sdraiò, esausto. Darren invece rimase in piedi, a disagio, finché l’altro non se ne accorse e gli disse –Dare, guarda che puoi sdraiarti, se vuoi, non mordo.- e sbadigliò rumorosamente. Così rimasero entrambi sotto le pesanti coperte, finché il castano non si addormentò e il riccio si ritrovò ad osservarlo rapito.
Chris era bellissimo, le labbra socchiuse, i capelli spettinati, il petto che si alzava e si abbassava regolarmente e l’espressione rilassata. Ma tutto ciò non era giusto, pensò Darren, perché, diavolo!, loro erano migliori amici e colleghi, e non avrebbe dovuto avere quei pensieri su di lui e sulla sua bellezza. E allora, perché tutto ciò sembrava estremamente naturale?
*
Chris si svegliò avvolto da un profumo delizioso, e ci mise due secondi per realizzare che no,non era nella sua camera e no, quelle braccia sui suoi fianchi non erano un sogno. Sbatté le palpebre un paio di volte, e si trovò il viso di Darren a pochi millimetri dal suo. Rimase piacevolmente stordito dalla completa invasione del suo spazio personale da parte del riccio, e si perse nelle sue lunghe ciglia, nei capelli che gli ricadevano sulla fronte in tanti piccoli riccioli, nel suo torace caldo spalmato sul suo.
Era giusto, era perfetto, era naturale, e in quel momento, quello era l’importante. Si riaccoccolò sul cuscino e strinse più forte le braccia che si era accorto di tenere attorno Darren.
Avrebbe voluto rimanere così per sempre.
Un movimento al suo fianco lo avvertì che anche Darren si stava svegliando e aprì gli occhi giusto in tempo per vederlo stiracchiarsi e biascicare –Mpfh, ‘giorno.- con la voce impastata. Anche lui ci mise qualche secondo per realizzare che, sì, avevano dormito insieme e, sì, lo stava ancora abbracciando. Spalancò gli occhi per la sorpresa e Chris sorrise di fronte al lieve rossore che aveva invaso le guance dell’altro.
-Buongiorno, panda! Mi hai preso per un albero di bambù?- rise Chris, divertito dalle tonalità cremisi che il viso di Darren stava assumendo.
Rimasero così, stretti l’uno nelle braccia dell’altro, sotto le coperte, fino a quando lo stomaco di Chris non emise qualche suono di disapprovazione, e stavolta fu il turno del castano di arrossire.
-Vado a procacciarci del cibo.- disse Darren con un sorriso, mentre si alzava e si passava una mano tra i riccioli spettinati, prima di avviarsi verso la cucina. Chris chiuse gli occhi e si rotolò sul letto, inspirando profondamente il profumo dell’amico, che era ovunque. Sospirò.
Non doveva abbassare le sue difese, distruggere quei muri che aveva pazientemente alzato attorno a sé stesso, per non cedere a quegli occhi o a quel sorriso che lo confondevano sempre. Si alzò a malincuore, lasciando quel dolce tepore delle coperte per fare la doccia. Magari quella gli avrebbe chiarito le idee.
___________________________________L'angolo di Locked.
Uhm, siete sopravvissuti al livello esagerato di fluff o vi è venuto il diabete?
Allora allora, inizio a spiegare un po' di cose: Serendipity. E' il mio film natalizio preferito -ah, è vero che quello preferito di Darren è Everyone loves love, lo ha detto lui stesso- e se non l'avete mai visto, andate a vederlo. E' semplicemente stupendo, e le parole che ho fatto dire a Chris sono esattamente i miei pensieri. Poi, Serendipity significa letteralmente 'una serie di fortunate coincidenze', or something like that. Spero si sia capito che qui la coincidenza è che nevica e Chris è costretto a rimanere a casa di Darren. Yay, come sono perfida.
Aaah, una cosa, vi prego. Datemi un vostro parere, anche per mp, voi non potete capire quanto possa far piacere a me che scrivo sentire cosa ne pensate voi. Io risponderò a ciascuna recensione!
Passiamo ai ringraziamenti. Posso dire di essere assolutamente entusiasta e di volervi abbracciare tutti quanti? Ringrazio infinitamente le 5 persone che hanno messo la storia tra le seguite, un bacio gigantesco! Ringrazio KIAsia, che l'ha messa tra le preferite e l'ha anche recensita, nonostante non sia una malata del CC come me, love you so much! E ringrazio Ambros, che lo stesso ha recensito e mi sopporta (oggi è il suo compleanno, andate ad abbracciarla)! Siete totally awesome! E poi, 82 visite? Seriamente? Io vi AMO.
Grazie, grazie, grazie.
Queste note sono chilometriche, concludo. Il prossimo capitolo arriverà il 2 o il 3 gennaio, quindi ne approfitto per farvi tantissimi auguri per un anno migliore e felice.
Un abbraccio gigantesco!
Allora allora, inizio a spiegare un po' di cose: Serendipity. E' il mio film natalizio preferito -ah, è vero che quello preferito di Darren è Everyone loves love, lo ha detto lui stesso- e se non l'avete mai visto, andate a vederlo. E' semplicemente stupendo, e le parole che ho fatto dire a Chris sono esattamente i miei pensieri. Poi, Serendipity significa letteralmente 'una serie di fortunate coincidenze', or something like that. Spero si sia capito che qui la coincidenza è che nevica e Chris è costretto a rimanere a casa di Darren. Yay, come sono perfida.
Aaah, una cosa, vi prego. Datemi un vostro parere, anche per mp, voi non potete capire quanto possa far piacere a me che scrivo sentire cosa ne pensate voi. Io risponderò a ciascuna recensione!
Passiamo ai ringraziamenti. Posso dire di essere assolutamente entusiasta e di volervi abbracciare tutti quanti? Ringrazio infinitamente le 5 persone che hanno messo la storia tra le seguite, un bacio gigantesco! Ringrazio KIAsia, che l'ha messa tra le preferite e l'ha anche recensita, nonostante non sia una malata del CC come me, love you so much! E ringrazio Ambros, che lo stesso ha recensito e mi sopporta (oggi è il suo compleanno, andate ad abbracciarla)! Siete totally awesome! E poi, 82 visite? Seriamente? Io vi AMO.
Grazie, grazie, grazie.
Queste note sono chilometriche, concludo. Il prossimo capitolo arriverà il 2 o il 3 gennaio, quindi ne approfitto per farvi tantissimi auguri per un anno migliore e felice.
Un abbraccio gigantesco!