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Autore: moonlight96    30/12/2013    1 recensioni
Tutti hanno i propri fantasmi, anche Scorpius
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Astoria Greengrass, Draco Malfoy, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Astoria
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Fantasmi



 
Tutti hanno i propri fantasmi, nascosti da qualche angolo della nostra anima, a volte essi sono coloro che abbiamo amato di più






Questa Shot s'ispira ad una mia personale versione della saga di Harry Potter
che si distacca dai fatti dell'epilogo.
La storia potrebbe sembrarvi simile a quella di Harry 
in alcuni punti ma in realtà è molto diversa,
continuando a leggere capirete anche perchè.
Ogni commento che mi permetta mi migliorarmi è ben accetto.
Buona lettura :-)

 
 
 
 
 
La sveglia suona, ma non è mattino
La mano di uno Scorpius ancora assonnato si muove sul comodino prima che il suono svegli gli altri.                                                                    
Si mette a sedere e voltandosi vede Al, assonnato ma pronto all'azione come lui.
Si fissano per un secondo e poi Scorpius estrae silenziosamente il mantello dell'invisibilità. 

Da quando hanno iniziato il quarto anno fra gli studenti gira voce che un fantasma notturno infesti Hogwarts e i due serpeverde non intendono lasciarsi scappare l'occasione di avvistarlo.
Siccome sono ormai troppo alti per stare entrambi sotto il mantello perlustreranno i corridoi a turno.
A cominciare sarà Scorpius, che indossa ancora il pigiama quando esce dalla sala comune. 
E’ cresciuto ancora dall'anno precedente perchè il tessuto arriva solo fino le caviglie e se qualcuno lo vedesse in questo momento noterebbe un paio di scarpe andare a spasso da sole.
Di notte l'atmosfera del castello è ancora più spettrale. Le luci delle candele formano strane ombre che dimorano sui muri e un con un simile paesaggio crede di avvistare il fantasma almeno una cinquantina di  volte.                                                                                                                                                                                   
La sua ricerca prosegue indisturbata fino quando qualcosa non interrompe il suo percorso.                                  
Una porta, crede di non averla mai notata prima e sente un moto di curiosità nascere in lui. 
Cosa contiene? Lentamente abbassa la maniglia ed entra.
 
La stanza è buia e il freddo s'infiltra fin sotto il leggero pigiama
A prima vista sembra che non ci sia nulla finché i suoi occhi non scorgono un guizzo luminoso provenire dalla parete in fondo.
È il riflesso, di un enorme e bellissimo specchio.
Scorpius si avvicina meravigliato: i bordo in argento ossidato sono decorati con raffinati intrecci. L'oggetto emana un'aura di trascurata, ma ancora potenze bellezza. 
E non solo quella, ne sente la magia: antica e seduttrice, che lo attira a sé.                                                           
Tre figure si stagliano dentro la cornice: suo padre, sua madre e lui
Sono vicini l'uno all'altro e tal volta si scambiano sguardi pieni di affetto e di quella fiducia che lui non ha mai provato.                                                                                                                                                                     
Suo padre poggia la mano sulla sua spalla, in un muto gesto d'affetto, lontano da quelle volte in cui lo afferrava in modo freddo ed esigente per frenarlo dal fare qualcosa. Sorride a labbra chiuse, e i suoi occhi vanno dal figlio alla moglie. Anche mamma sorride e Scorpius crede di non averla mai vista così serena. Come quelle volte in cui, cantandogli la buonanotte, si spogliava di ogni maschera ed era solo lei.                      
Il ragazzo non può credere a ciò che vede, per qualche strana magia i pensieri che da anni affollano la sua mente sono ora riflessi di fronte a lui. Sul suo viso si apre un sorriso simile a quello del sosia all'interno dello specchio.                                                                                                                                   .                                                                                                                       
Senza rendersene conto appoggia la mano e sente la pelle a contatto con la fredda superficie.                    
La sua mente si riempie di immagini e ricordi considerati da tempo perduti e mentre scivola lentamente verso il pavimento i suoi occhi non si staccano un momento dall'immagine.

Non sa per quanto tempo rimane incantato a guardare l'immagine, ma quando Al, suo fratello, lo strattona per farlo tornare in sé una flebile luce mattutina filtra già dall'unica finestrella nella stanza.
Raccogliendo tutte le proprie forze riesce a distogliere lo sguardo dallo specchio e osservare meglio suo fratello che da almeno cinque minuti gli sta ripetendo qualcosa.
La sua espressione è accigliata e in quel momento sembra molto Harry quando ragiona su un caso da risolvere.
Finalmente riesce a dare un senso alle parole che sicuramente gli avrà ripetuto più e più volte.
"Scorp che diavolo stai facendo? E’ tutta la notte che ti cerco col rischio di farmi beccare da Gazza, che ti è saltato in mente?"
In tutta risposta l'interpellato si rigira verso lo specchio, come a invitarlo a vedere con i suoi occhi il perché della sua assenza
Ma la lastra non riflette più nessuna immagine.                                                                                                    
Mentre Al lo strattonava deve essersi involontariamente spostato e ora di fronte allo specchio c'è suo fratello che continua a squadrarlo, del tutto ignaro della magia a pochi centimetri da lui. 
Ora che è lontano dall’illusione di quell’oggetto i suoi pensieri tornano lucidi e la realtà lo colpisce all'improvviso.   
                                                                                                                                                                                         
La famiglia che ha ammirato per tutta la notte non esiste più, è stata distrutta: suo padre ad Azkaban da quattro anni, sua madre a bere e piangere le proprie colpe in qualche casa sperduta in Inghilterra.                 
Ora la sua famiglia sono i Potter, che lo hanno adottato quando aveva nove anni e Al è il suo migliore amico.
La delusione probabilmente si riflette nei suoi occhi perché l'altro ragazzo aggrotta ancora di più al fronte.
Sa che sta cercando di scavargli nella mente per dare voce ai suoi pensieri e quando finalmente si accorge dello specchio di fianco a lui il cuore del biondo comincia a battere a mille. Al si sta voltando circospetto verso l'oggetto, ancora pochi secondi e vedrà il suo riflesso.
Ma non ci riesce. Perché la mano di Scorpius si appoggia alla sua guancia pochi attimi prima, riportando l'attenzione su di sé. 

Al è l'unica persona con cui Scorpius si sia mai aperto, a cui abbia mai rivelato i propri pensieri e la verità suo passato, sul perché suo padre è in prigione. Ma questa volta, non sa perché, preferisce tenere quello specchio per sé. Sa che l'amico non capirebbe.
"Sarà il mio segreto" si ripete. L'ennesimo, da aggiungere alla collezione.
Non sapendo bene che scusa inventarsi improvvisa un discorso sconnesso riguardo un fulmineo attacco di sonno.
Ovviamente l’amico non ci crede neanche per un secondo, ma la sua espressione si rilassa un poco.                     
Scorpius lo accompagna velocemente fuori dalla stanza. Prima di chiudersi la porta alle spalle però, getta un ultimo sguardo allo specchio. Al suo segreto.

 

  
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