Arrivo a Venezia

Venezia, la mitica città dell'amore, Hinata, Sakura e Ino si fermarono estasiate davanti all'albergo in cui avrebbero dovuto alloggiare, nel frattempo i loro ragazzi, Deidara, Itachi e Sasori stavano scendendo dalla barca con le valigie in mano, un po' rossi in volto a causa del peso.

-Tesoro non è bellissimo?

Hinata era emozionatissima e continuava a guardarsi intorno estasiata da ogni minimo particolare di quel posto.

-Come no!

Deidara le rispose con gli occhi fissi sulle valigie che stava trasportando.

-Oh mio Dio è stupenda!

Sakura era letteralmente fuori di sé dalla gioia, non vedeva l'ora di andare in spiaggia, Itachi non disse nulla come suo solito, si limitò a tirare fuori dall'imbarcazione i borsoni.

-Dai Sasori muoviti! Hai visto che bello questo posto, le finestre, i cornicioni?

Ino era quella più spigliata e chiacchierona delle tre amiche, riempiva sempre la frasi di dettagli anche trascurabili.

-Sì sì, è bellissima.

Sasori sapeva che per farla stare un po' zitta doveva solo assecondarla.

Le tre coppie presero una camera ciascuna, tutte con vista sul mare ma pensieri diversi attraversarono menti di ragazzi e ragazze. Le tre amiche volevano visitare ogni posto più bello, saggiare le pietanze locali e divertirsi in spiaggia, invece i tre ragazzi intendevano appendere il cartellino “Non disturbare” alla porta delle loro stanze e rimanerci rinchiusi per tutte e due le settimane, da troppo tempo bramavano quello che non avevano mai avuto, e ora che si trovavano lì, nel posto più romantico Hinata, Sakura e Ino si sarebbero concesse senza fare troppe storie.

Quanto si sbagliavano.

Hinata e Deidara entrarono nella loro camera e lei iniziò subito a disfare le valigie e a mettere i vestiti nell'armadio, Deidara la guardava estasiato da quelle forme, dai quei lunghi capelli corvini che le coprivano gran parte della schiena, come resisterle?

Sakura e Itachi non erano abituati a disfare le valigie, semplicemente le gettarono in un angolo, lui si sdraiò esausto sul letto e lei corse a farsi un lungo bagno caldo, Itachi ebbe per molti secondi la tentazione di entrare lì con lei, ma se l'avesse fatto probabilmente si sarebbe preso una ciabatta in faccia come minimo, decise di correre il rischio.

Sasori non ebbe neanche il tempo di mettere il piede nella stanza che Ino tirò fuori dal suo trolley il costume e il telo da spiaggia chiudendosi in bagno, Sasori non vedeva l'ora di farla sua, e quando lei uscì con il suo bikini viola e il pareo avvolto intorno al collo, le saltò addosso.

Hinata si lasciò cingere la vita dalle sue mani, si voltò e iniziò a baciarlo prendendogli il viso tra le mani, ma siccome lui stava andando un po' troppo oltre, si staccò prima che fosse tardi, aveva le lacrime agli occhi.

-Hinata che fai?

-Tu lo sai che io non mi sento pronta, pensavi di venire qui e di appendere il cartellino Non Disturbare alla porta per caso?

-Bè, ecco...

-Oh mio Dio, scordatelo!

Detto questo prese la borsetta e uscì dalla porta, si fermò nel corridoio e qualche minuto dopo sentì degli strilli provenire dalle altre stanze.

-ITACHI ESCI SUBITO!

La rosa gli gettò addosso tutte e due le ciabatte, una volta chiusa la porta del bagno gettò al vento ogni speranza di rilassarsi, si vestì e uscì dal bagno.

-Ma che ti è saltato in mente? Speravi di venire qui e di appendere il cartellino Non Disturbare alla porta per caso?

Il ragazzo fu sorprendentemente diretto.

-Sì.

-Sai come la penso, non voglio che la nostra vacanza cominci così.

Sakura uscì dalla porta e lì di fronte trovò Hinata ad aspettarla in lacrime.

-Hinata che hai?

-Lui..lo sa che per me è la prima volta,...

-E che cavolo, e la prima volta per tutte e tre, e lo sanno bene.

-Ino?

-Speriamo che a lei vada meglio.

-Sasori che fai smettila!

La bionda cercava di scollarselo di dosso, ma lui nel frattempo le sfilò il reggiseno e lei rimase a seno nudo.

-MA CHE CAVOLO TI PASSA PER LA TESTA RAZZA D'IDIOTA? Credevi di venire qui e di appendere il cartellino Non Disturbare alla porta?

-Tu che dici?

-Sei più stronzo di quanto pensassi.

Gli strappò il costume dalle mani, se lo rimise, indossò il pareo e uscì dalla stanza, fuori c'erano Hinata e Sakura che a quanto pare la stavano aspettando.

-Che vi è successo? Avete delle facce!

Fu Sakura a rispondere, Hinata era ancora in preda ai singhiozzi.

-La stessa cosa che è successa a te a quanto pare!

-Che idioti, andiamo a farci un giro, se rimango qui un minuto di più esplodo!

Uscirono dall'albergo, presero la prima via lastricata, poi sentirono delle voci alle loro spalle.

-Una bella ragazza come te non deve piangere.

Hinata sussultò.

-Che bel fiorellino, ti offro un giro in barca solo perchè sei bellissima.

Sakura divenne rossa in viso.

-Conosco una spiaggia qui vicino, ti va di andare al mare dolcezza?

Ino sorrise.

-Le tre ragazze si voltarono.

Eccomi con una nuova fic! Spero che vi piaccia e che vi abbia incuriosita almeno un pochino. Chi sono quei ragazzi? Che cosa faranno Hinata, Sakura e Ino? Deidara, Itachi e Sasori si arrenderanno così facilmente? Leggete, recensite e lo scoprirete! Kiss by Hinata_S_I_TT 4EVER!