{ «Dove si sarà cacciato?» }

«Tsurugi! Sono tornato!» annunciò Tenma una volta aperta la porta di casa.

Era tardo pomeriggio, ma c’era ancora il sole i cui raggi penetravano nella stanza attraverso i grandi finestroni, illuminando il salotto al punto che non fosse nemmeno necessario accendere il rosone appeso al soffitto.

Kyousuke non era né lì né in cucina, che era a vista.

 “Sarà in camera da letto… oppure in bagno”

Matsukaze posò il suo borsone sul divano posto al centro del salotto e salì nella stanza da letto per vedere se Tsurugi fosse davvero lì.

 Non c’era. Il letto era fatto, la sedia accanto all’armadio ospitava una maglietta di color grigio chiaro e un paio di jeans scuri piegati a dovere. Tutto era in ordine. Perfettamente in ordine.

“Strano”

Decise di bussare alla porta del bagno, ma esso era libero.

“Dove si sarà cacciato?”

Tenma ritornò in camera da letto e notò un oggetto sul comodino. Un oggetto che indicava che Tsurugi fosse in casa di certo: il suo cellulare. Il blu non usciva mai di casa senza il telefono. Mai.

Riscese le scale, tornando in salotto. Non era più di tanto preoccupato per dove fosse il suo fidanzato, dato che oramai sapeva che era lì da qualche parte. L’unico posto più lontano in cui potesse essere era il giardino.

“Ma certo! Il giardino! Come ho fatto a non pensarci prima?!”

Corse alla porta che conduceva all'esterno e fece per aprirla, ma qualcosa gli cinse i fianchi da dietro.

Matsukaze sobbalzò e si volto quasi di scatto, trovando un Kyousuke che con un braccio tirò a sé il castano e che con la mano opposta prese per una guancia il viso di lui, unendo le loro labbra in un lungo e dolce bacio.

«Te l’ho fatta!» esclamò scherzosamente il blu.

«Dove ti eri nascosto?» domandò Tenma in una risatina.

«Dietro l’isola della cucina» rispose l’altro indicando il mobile in questione con il pollice della mano destra, un cenno della testa nella stessa direzione e un sorrisetto che dava al suo viso una vaga espressione da ragazzino furbetto.

«Capisco… Ma se vuoi farmi credere di non essere in casa, non lasciare il tuo cellulare sul comodino»

Tenma fece un’altra piccola risata, Tsurugi invece sgranò gli occhi. Dopo qualche istante si picchiò la fronte con la mano. «Il telefono!»

Il castano rise.

 «La prossima volta mi ricorderò di prenderlo-»

«Se ci sarà una prossima volta»

«Uh, certo che ci sarà! Tanto ci cascherai, lo so»

«Farò in modo di trovarti subito»

Risero entrambi, poi Kyousuke diede un altro bacio a Tenma.

Un bacio un po’ meno casto di quello precendente.

{ Angolo dell'autrice che adora le parentesi graffe fuori dalla Matematica } 

Sììì, sono riuscita a scrivere qualcosa per intero! Yaaay! ヽ(゜▽、゜)ノ

Sono felice, sì~

E cosa poteva essere se non una KyouTen? (?) éwé

Tipo che inizialmente avevo in mente di scrivere una fict ispirata a Junjou Romantica, quindi roba spinta, poi però mi esce fuori questo. LOL-

Questa storia mi piace e sono anche un po' più sicura di me e di quello che ho scritto. Owo

Se c'è qualche errore non fatevi problemi a dirmelo, io cercherò di sistemare. ^w^

Per il titolo, bhe... non so mai cosa mettere, quindi ho messo la frase che mi sembrava più furba- x''''

Dedico questa fict a tutte le fan della KyouTen, ma soprattutto a Laucchan, la mia  Brutta Baka, che voleva tanto leggere una mia fan fiction. :'D

Lau, tesoraH, vai tranquilla, che prima o poi quella MuneTaku la finisco e la pubblico-

Spero che vi piaccia. ; ;"

M a c c h a n _