Questo è il mio doveroso tributo ai fratelli Uchiha, in particolar modo ad Itachi, che ho scoperto di amare profondamente (Tobi-chan, fattene una ragione :p). Vorrei
spendere due paroline prima che iniziate a leggere. Innanzitutto,
questa è nata
come songfic quindi se poteste avere come sottofondo la song in
questione, che
ho scelto sia per il testo che per la musica –anche se in
realtà è lei che ha
scelto me-, sarebbe davvero perfetto per entrare appieno nello spirito
della
storia (“Hands of Sorrow” – Within
Temptation). Se avete bisogno della
traduzione l’ho inserita a fine pagina, non ho potuto fare
altrimenti, il testo
era già abbastanza incasinato di suo.
Un’altra
cosa
importante per chi non lo sapesse: “Yuruse Sasuke.. mata
kondo da” era la frase
che diceva sempre Itachi a Sasuke quando non aveva tempo per lui, e
significa
“Perdonami Sasuke.. la prossima volta”.
Visto
che ci
tengo particolarmente a questa fic –sarà
perché ci ho sudato sette camicie- vi
sarei infinitamente grata se mi lasciaste un piccolo commentuccio. Ora
vi
lascio in pace, a dopo, e buona lettura!^_^
-Mata
kondo da-
“Puoi anche non crederci.
Ma sono sicuro che se
richiamerai alla mente i ricordi che hai del tuo amorevole fratello
maggiore
capirai che non sto mentendo affatto” l’aveva
lasciato così, in balia dei suoi
pensieri. Proteggerlo, Itachi aveva fatto tutto per proteggerlo.
Impossibile.
Stava
impazzendo,
Sasuke. La
sua razionalità, il suo odio,
tutto crollava sotto il peso di quelle rivelazioni.
“dov’è? Dov’è lui
ora?”
urlò completamente fuori di sé
“parla!”. Madara lo osservò un istante
prima di
rispondergli, sotto la maschera un ghigno compiaciuto.
Le sue impronte si susseguivano
rapide creando profondi
solchi nel terriccio bagnato, la pioggia scrosciante non smetteva un
secondo di
battere sul corpo avvolto dalle bende. Cercava quel dannato sentiero
che gli
aveva indicato Madara, ma non riusciva a scorgere nessun anello di
rocce. Il
suo fisico non avrebbe retto per molto, era ancora stremato per il
combattimento di qualche.. ora, giorno prima.. non sapeva nemmeno dire
di
preciso quanto tempo fosse passato.
Doveva trovarlo, doveva accertarsi
che fosse tutto
reale, solo in quel modo avrebbe ottenuto le risposte che cercava. Lui
l’unico punto
fermo, nel bene e nel male, come sempre.
Continuava la sua frenetica corsa,
senza curarsi della
stretta che avvertiva all’altezza del petto. Pensava, Sasuke.
The
child without
a name
Grew up to be the hand
To watch you, to shield you
Or kill on demand
Era
cresciuto
per essere l’erede degli Uchiha, doveva fungere da mezzo per
consolidare i
rapporti tra la polizia di Konoha e i centri nevralgici del villaggio,
come
diceva sempre suo padre.
Itachi
avrebbe dovuto vegliare su di lui anche da
grande, era quello lo stramaledettissimo ruolo che gli spettava.. ma
aveva
rovinato tutto distruggendo il clan.
Per lui
quello stemma non era mai stato altro che un semplice ventaglio, e la
casata ‘solo
una stupida organizzazione a cui aggrapparsi’ –quel
giorno era impresso nella
sua memoria come un marchio a fuoco. Itachi aveva smesso di sentirsi un
Uchiha;
o forse quel nome, in realtà, non gli era mai appartenuto.
Ecco
la verità, la verità che conosceva Sasuke; prima
dell’incontro con Madara, prima che questi gli raccontasse
ciò che lui mai
avrebbe immaginato, né avrebbe potuto sospettare.
The
choice he’d
made he could not comprehend
His blood a grim secret
They had to command
Una delle famiglie più potenti
e più antiche della Foglia,
uno dei due clan fondatori. La sua storia veniva tramandata
all’interno del
villaggio, ma la verità delle origini era celata ai
più. Chi possedeva sangue
Uchiha rappresentava una minaccia per Konoha. Il consiglio aveva
comandato il
loro sterminio: la sua missione. Se da una parte aveva ben chiari i
motivi per
cui aveva acconsentito, dall’altra non avrebbe mai accettato
la strada che
aveva scelto di intraprendere. Mai.
No.
Era tutto troppo assurdo, gli anziani non avrebbero
osato fare una cosa simile, Sandaime non lo avrebbe permesso per nessun
motivo..
The
curse of his
powers
Tormented his life
Obeying the crown was a sinister crime
Era tra gli shinobi più
potenti in circolazione. Padroneggiava
lo Sharingan da quando aveva otto anni, e a tredici era stato nominato
capitano
della squadra speciale. In pochi sapevano che era entrato a far parte
degli
anbu in
qualità di spia, ma nessuno era
a conoscenza del fatto che facesse trapelare informazioni sul clan per
conto di
Konoha. L’inizio del suo inferno.
Suo padre stava organizzando un
colpo di stato; Sasuke
era sconvolto e confuso “Allora perché?
Perché tradì il clan?” .. “tu
non hai
mai conosciuto la guerra, probabilmente non puoi capire” gli
aveva risposto
tranquillamente Madara.
Suo fratello aveva stroncato le
vite dei suoi
genitori, e quelle di tutti gli Uchiha, per scongiurare una quarta
guerra ninja..
per un patto
fatto con se stesso quando aveva solo quattro anni.
“Sei
un folle se pensi davvero che io possa crederti”.
His
soul was
tortured by love and by pain
He surely would flee
But the oath made him stay
“Nessuno può
biasimarlo per quello che ha fatto. Tu
cosa avresti deciso al suo posto?” Sasuke
era rimasto in silenzio.
Madara, però, non aveva
ancora finito.. “solo in un
dettaglio risultò inadempiente” ebbe un attimo di
esitazione, in cui si
assicurò di aver catturato di nuovo la sua attenzione, poi
proseguì “non è
riuscito ad uccidere te”.. Sentì una lama
invisibile trapassare il suo corpo da
una parte all’altra.
Aveva pregato l’Hokage di
occuparsi di lui, mentre il
suo giuramento lo condannava a vivere una vita lontana
dall’unica persona che
avesse amato interamente; una vita –e il suo nome- macchiati
del crimine più
feroce. Se avesse potuto sarebbe fuggito, Itachi. Ma sottrarsi a quella
responsabilità, ignorarla, era impossibile.
He’s
torn between
his honor
And the true love of his life
He prayed for both but was denied
Aveva
minacciato Danzou per proteggerlo, aveva fatto
di tutto.. per proteggerlo; fino
alla fine.. senza che lui lo sapesse.. No!
Non c’era alcuna logica in quelle parole. Le cose non potevano
essere
andate in quel modo!
Non aveva più forze,
ormai. Il suo passo era
rallentato, stava iniziando a trascinarsi. Una serie di massi disposti
in
cerchio l’ultima cosa che i suoi occhi furono in grado di
distinguere, prima
che la vista si appannasse, fino a risucchiare tutto nelle tenebre.
Rovinò al
suolo privo di conoscenza.
Sentì un tocco leggero
accarezzargli dolcemente le
guance, dovevano essere piccole gocce d’acqua. Chiedendosi
dove fosse e cosa
fosse accaduto, schiuse lentamente gli occhi. Si costrinse su un
fianco, per
poi portarsi stancamente sulle ginocchia facendo leva sulle braccia. I
muscoli
erano intorpiditi, la sua mente annebbiata. Tentò di
riacquistare una certa
lucidità per rimettere in ordine le idee. Lo sforzo,
però, non fece altro che
acuire il dolore provocato dalle fitte alla testa.
Frustrato, strinse forte i pugni
fino a far sbiancare
le nocche, e li batté violentemente sul terreno fangoso per
la pioggia; la
pelle candida del suo viso venne cosparsa di chiazze marroni. Con il
volto ancora
chino verso il basso, non si accorse della figura ferma a pochi metri
da lui.
“Ci
incontriamo di nuovo, Sasuke”
Sbarrò gli occhi a
quelle parole. La sua voce, come
poteva davvero sentirla? Lui, doveva essere morto.
“cosa
c’è otouto, non sei contento di vedermi?”
L’uomo fece un passo in
avanti; Sasuke alzò lo sguardo
cautamente. Ebbe la sensazione che fossero passati secoli prima di
incrociare
quegli occhi tanto simili ai suoi –dopo troppo tempo scuri
come il carbone, non
più scarlatti per lo Sharingan.
“I..tachi..”
“Alla
fine ce l’hai fatta. Sei riuscito a scavalcare
il tuo muro”
Sasuke
era stordito. Di
fronte a lui c’era Itachi. Lo vedeva, poteva addirittura
sentirlo. Iniziò a convincersi
di essere pazzo, quando venne interrotto dalla voce scura del fratello.
“hai
sempre voluto superarmi, non ricordi?”
Restò immobile per
qualche secondo. Furono nuovamente
le parole di Madara a riportarlo alla realtà.. “ti aveva affidato la vendetta che
desiderava contro se stesso,
sperando di renderti più forte” ..
“Superarti..”
ripetè alzandosi,
prima in un debole sussurro, poi ringhiando
“Superarti?!”
Ripensò
a tutto quello che aveva scoperto, e infine
esplose in tutta la sua rabbia
“Tutto
qui?!?!”
Nuovamente i racconti
dell’altro Uchiha lo investirono
come un fiume in piena. Dalla prima all’ultima parola. Aveva
un milione di
domande, ma era ancora troppo scosso ed insicuro per riuscire ad
articolarne
anche solo una. Come se gli avesse letto nella mente, Itachi gli
rispose; il
tono asciutto.
“ho
dovuto, Sasuke”
Quella frase fece scattare una
molla in lui. Finalmente
libero di lasciar andare fluidi i suoi pensieri, Sasuke
imprecò.
“Potevi
cercare un’altra soluzione, cazzo!! Potevi
convincerli a trovare un accordo!”
“Non
era possibile”
“Perché,
Itachi? Perché?”
“Nostro
padre aveva deciso, non potevo permettere che
gli interessi del clan mettessero in pericolo l'intero paese"
“Tu
l’hai tradito! Hai tradito il tuo sangue per uno
stupido villaggio! Anche se fosse vero quello che stai dicendo, come
posso
crederti?”
“Non sono
qui per convincerti, sai che è la
verità”
Itachi
aveva mantenuto la sua
consueta impassibilità tutto il tempo, mentre Sasuke era
sempre più furioso. Avrebbe
voluto dar sfogo alla collera attaccando suo fratello, ma il timore che
toccandolo svanisse lo frenava. Nonostante tutto.. non voleva perderlo
di nuovo.
“è
tutto ciò che hai da dire?!?!?!”
“Non
capiresti.”
“Ti
importa così poco che io lo faccia?!?! che io capisca?!?!”
“Non
è questo il punto”
“Qual è allora??” urlò ancora più
forte.
“Sarebbe solo uno spreco di tempo, tu non vuoi ascoltare”
“Se
pensi questo che diavolo sei venuto a fare?? Cosa
vuoi ancora??”
“Sono
venuto per te, Sasuke”
Lo vide avanzare verso di lui. Non
avrebbe mai
accettato ciò che aveva fatto, eppure sapeva che Itachi
aveva agito per il bene
di tutti.
“non
avvicinarti!” -sbraitò in
preda all’esasperazione, ma Itachi non arrestò il passo- “Hai distrutto la nostra
famiglia e sei andato via
lasciando che imputassi la colpa a me stesso, alla mia debolezza! Hai
voluto
che ti odiassi per tutto questo tempo e poi hai permesso che ti
uccidessi per sentirti
a posto con la coscienza.. non sei che un fottuto egoista,
Itachi!” non
riusciva più a gestire le sue emozioni, Sasuke
“Non dovevi.. andartene.. io..” avevo
bisogno di te. Crollò
ai piedi del fratello tenendosi la
testa tra le mani.. cercò il suo mantello e ne strinse
disperatamente l'orlo
tra le dita.. io.. ho ancora bisogno di
te..
Una
voce riemergeva dagli angoli remoti della memoria “debole, debole fratellino”..
Please
forgive me for the sorrow
For leaving you in fear
Faceva
ancora troppo male il
ricordo di quella notte..
Le
strade
affollate da cadaveri, i corpi senza vita dei suoi genitori.. quegli
occhi..
“ho paura! Ho paura!”.. e poi.. le parole di suo
fratello.
“no,
non puoi
essere tu! Non ci
credo!”
Non avrei
voluto, Sasuke..
For
the dreams we
had to silence
That’s all they’ll ever be
..Il
rimpianto per ciò che
poteva essere..
“Nii-san,
è
qui che lavora papà, vero?” Itachi
annuì
e gli raccontò in breve la storia della polizia di Konoha,
era sempre stato il
clan Uchiha ad occuparsi di mantenere l’ordine nel villaggio
e per questo la
casata andava fiera del suo stemma. Con la perspicacia tipica della sua
età
Sasuke sbottò entusiasta: “anche tu entrerai nella
polizia?”..Itachi rispose
dubbioso: ”chissà”.. il più
piccolo, però, lo esortò vivace: “dai
fallo! Così
quando sarò grande ci entrerò
anch’io!” poi proseguì deciso
“Domani ci sarà la
cerimonia inaugurale all’accademia.. è il primo
passo verso il mio sogno!”
Itachi sorrise nascosto agli occhi del fratello minore: “ben
detto” asserì.
..Non
era questo che desideravo per noi
“Sasuke..”
Sollevò
la testa a quel
richiamo –ci arrivava sempre troppo tardi.
La mano destra alzata e due dita
premute contro la
fronte in un colpetto lieve, come tante volte aveva usato fare quando
era
piccolo, scusandosi di non avere tempo per lui, il suo otouto.
Al termine del loro scontro gli
aveva ceduto così le gocce
del suo potere, quel potere tanto agognato da diventare la maledizione
di
entrambi –o forse di tutti gli Uchiha-; non se
n’era avvalso per attaccarlo,
come Sasuke aveva temuto, era stato il suo gesto ultimo per proteggerlo.
Non aveva mai avuto la
possibilità di capirlo, ma Itachi
non aveva fatto altro che prendersi cura di lui nell’unica
maniera che gli era
stata concessa. Non come quando tanti anni prima lo portava sulla sua
schiena
al ritorno dagli allenamenti; o come quando avrebbe rinunciato ad una
missione
importante per assistere al suo ingresso in accademia.. in modo
diverso, eppure
esattamente uguale.. era stato sempre il suo aniki. E avrebbe
continuato a vegliare
su di lui, oltre la morte.
Still
I’ll be the
hand that serves you
Though you’ll not see that it is me
Era stato il suo ultimo saluto,
questo l’aveva capito,
ma non poteva fare a meno di sperare che quel momento non arrivasse
mai. Itachi
sparì in un sussurro, che Sasuke, però, non
riuscì a decifrare. Di nuovo il
buio.
Non era un tipo di molte parole, ma
gli occhi avevano
sempre fatto da tramite tra i suoi sentimenti e le persone verso cui
questi
erano rivolti. Ora non c’era luce nelle sue iridi petrolio,
nessuna sete di
vendetta a cancellare ogni traccia di umanità che potesse
intralciarlo nel
compimento della sua ambizione; non uno stralcio di gloria,
né un briciolo di
soddisfazione per il proposito esaudito, quello per cui un tempo aveva
rinunciato a tutto, per cui sarebbe stato capace di annullarsi
completamente
pur di conseguirlo. Si sentiva del tutto svuotato, Sasuke.
Sobbalzò quando gli
apparvero nitide le ultime parole
che suo fratello gli aveva rivolto. Per un tempo interminabile quello
sguardo
mostrò la sua debolezza, una delle rare che avesse mai
avuto, e la più grande
in assoluto.. Ma ne aveva preso coscienza troppo tardi. Il corpo di
Itachi giaceva
lì davanti a lui, senza vita come le pietre su cui era
adagiato. Osservava
quello che un tempo era suo fratello. Si protese verso il suo viso come
attratto da un magnete, le loro labbra erano così vicine, ma
Sasuke poteva
sentire solo l’eco del suo stesso respiro. Provò a
lavare via le macchie di
sangue che stonavano con il pallore della morte, nonostante il vento
gli impedisse
di guardare davanti a sé agitando le ciocche dei capelli
corvini. Gli occhi
opachi ancora aperti, quasi a cercare a tutti i costi un legame con il
mondo
dei vivi, eppure Itachi sembrava in pace; “in eterna
contraddizione” pensò.
Restò a contemplare quel
viso ancora a lungo, assente.
Gocce salate lambivano i tratti eterei del suo volto, ma in questo caso
non c’era
la pioggia a confonderle.
“Yuruse.. Itachi..” non potrà più esserci una
prossima
So
many dreams
were broken
And so much was sacrified
Was it worth the ones we loved and had to leave behind?
So many years have past, who are the noble and the wise?
Will all our
sins be
justified?
**************
Here we are!! Adesso tutti a Konoha insieme a Sasuke per radere al suolo il villaggio! sììììììììììììììì! Vi avviso che è nato il comitato FRI: Facciamo Risorgere Itachi! Al momento i membri onorari siamo io, Tsuyuko e sua sorella Alessia.. se volete unirvi contattateci!:p
Allora? È andata
decentemente? Spero davvero di sì!*_*
L’idea mi è
venuta più di un mese fa, quando
tornavo a casa da lavoro e ascoltavo la splendida “Hands of
Sorrow”. Non
conoscevo ancora il testo, ma riuscii a captare una frase che associai
immediatamente a Itachi, ovvero “The curse of his powers
tormented his life”.
Ero decisa a trovare tutto il testo per verificare se effettivamente
potevo
adattarla al personaggio, ma non fui convinta. Poi circa tre settimane
fa,
quando Kishimoto si è deciso a svelarci la vera storia di
Itachi, l’ho trovata
perfetta.. più si andava avanti con i capitoli
più ero convinta che fosse stata
scritta apposta per quei due. E così mi sono decisa a
mettere per iscritto
tutto quello che avevo in mente. Chi mi conosce sa quanto ho penato per
finirla, quindi spero con tutto il cuore che sia venuta bene! Bene..
Ora è il
momento di ringraziare chi ha recensito
Neverending-
Capitatapercaso:
il
tuo commento mi ha lasciata di
stucco. Ho apprezzato tantissimo la tua attenta analisi di Sasuke.
Intendevo
proprio far trasparire la sua fragilità, i suoi punti deboli
non sono molti, ma
gli creano dei grandissimi problemi. Estremamente felice che ti abbia
appassionato!! Grazie mille!! Spero che anche questa riesca a farlo!!
Un
bacio!! ^_^
Aka_Z: Grazie mille per il commento.
Certo che Naruto non
mollerà mai! Lui è il migliore!!^_-
Ryanforever:
arrossisco
per i complimenti che mi
fai.. e sono felice perché sei riuscita a cogliere bene il
conflitto interno di
Sasuke! I cuori aperti alla speranza sono la cosa che preferisco in
assoluto,
anche se in quest’ultima fic non sono riuscita a lasciarli
così. Ecco qui un
altro lavoro, spero di ritrovarti ancora!! Un bacione! ^_^
Tsuyuko:
mi
ero completamente dimenticata del tuo commento, o
meglio, se avessi ricordato di dover rispondere a 1km di parole mi
sarei
organizzata prima!:p Ma sono strafelice della sua lunghezza, eh!
Capisco cosa
significhi sentirsi realizzati quando si legge qualcosa, è
una sensazione che
ho provato poche volte.. quindi sapere che la fic ti ha fatto questo
effetto mi
onora! La dedica era il minimo che potevo fare, conoscendoti! In
effetti, come
ti ho già spiegato, il carattere dei personaggi si
rifà ad un periodo “di
mezzo”, ovvero tra la prima serie e quella Shippuuden, quindi
mi sono permessa
di descrivere un Sasuke fragilino e un Naruto un po’
più riflessivo, ma
comunque “esuberante” . Grazie infinite per il tuo
sostegno, e per la tua
lunghiiiiiiiiiiiiiiissima recensione! ^_^ Ne aspetto un’altra
per questa fic!
Anche perché tu hai avuto il privilegio di leggerla prima
della pubblicazione
:p Ciau!
Dragon
gio: Tesoro!!
Non importa quando le leggi, l’importante è
che lo fai!! Sai che ci tengo al tuo parere ^_^ Ora che so della tua
passione
per il NARUSasu (ihihihi) sono ancora più felice che ti sia
piaciuta!! Attendo
impaziente anche la tua opinione riguardo questa fic qui.. Ora che sono
libera
mi potrò dedicare anche alla tua long, domani la leggo
sicuro!! Un bacione! ^_^
Steffa:
In
realtà mi sono dovuta fermare a causa di “Mata
kondo da”, mi ha praticamente prosciugato le energie
-_-“ Però Sora mi aspetta,
ha capito come funziona con me :p Grazie mille per essere passata e per
aver
recensito! Provvederò al più presto per quanto
riguarda il tuo nuovo lavoro,
promesso!! E.. W NACCHAN!!:p
Quasi dimenticavo i cinque preferiti! Un grazie speciale a: shinku66, Shootingstar, Tsuyuko, Yunie88 e _Zexion_
Vi
adoro tutti!
Mano di sofferenza
Il
bambino senza un nome
Crebbe per divenire la mano
Per vegliare su di te, per proteggerti,
O uccidere a comando
La scelta che fece, egli non la comprese
Il suo sangue, un segreto oscuro
Che essi dovevano comandare
La maledizione dei suoi poteri
Tormentò la sua vita
Obbedire alla corona fu un crimine sinistro
La sua anima fu torturata dall'amore e dal dolore
Lui sarebbe sicuramente fuggito
Ma il giuramento lo fece rimanere
È lacerato tra il suo onore
Ed il vero amore della sua vita
Pregò per entrambi, ma gli furono negati
Ti
prego, perdonami per la
sofferenza,
Per averti lasciato nella paura,
Per sogni che abbiamo dovuto tacere,
Questo è tutto ciò che mai saranno
Tuttavia, ancora io sarò la mano che ti servirà
Anche se non vedrai che sono io
Così tanti sogni furono infranti
E così tanto fu sacrificato
Tutto questo è valso coloro che amavamo e che abbiamo dovuto
lasciarci alle
spalle?
Così tanti anni sono passati, chi sono i nobili ed i saggi?
Saranno tutti i nostri peccati giustificati?