Prologo

 

                   

“Corri, corri piccola! Te sai dove andare” urlò la ragazza dimenandosi nella presa dell’uomo che la stava trattenendo. La bimba dagli occhi color ghiaccio si girò a guardare la madre che le urlava di mettersi in salvo. Aveva solo cinque anni, ma senza capire bene cosa stava succedendo si mise a correre più forte che poteva nascondendosi poi tra la folla che occupava le vie di Londra.
Intanto la madre, una giovane di soli 19 anni, veniva sbattuta dietro le celle del carcere di Brixton vicino a Londra, con l’accusa di aver rubato più volte alimenti in un supermercato londinese.  Avrebbe dovuto scontare solo 2 mesi di prigione, ma per lei era troppo tempo. Doveva ritrovare Ariel la sua bambina dagli occhi color ghiaccio, voleva riabbracciarla e dirle che tutto si sarebbe sistemato.
 
Per le vie di Londra, la piccola Ariel ripercorreva il percorso che Jade, la madre, le aveva insegnato a memoria. Si fermò davanti ad un enorme albero di Natale (la sua meta) e senza pensarci si accasciò iniziando a piangere.
“Ei piccolina- esclamò qualcuno che si era posizionato davanti a lei- ti sei persa?”
Ariel pian pianino sollevò la testa e guardò il ragazzo che le stava davanti. Non rispose, la mamma le aveva raccomandato di non parlare con gli sconosciuti.
Il ragazzo capendo che la bambina non aveva intenzione di aprire bocca si sedette di fianco a lei e restò in silenzio per un bel po’ di tempo. Ariel moriva di freddo e per di più stava iniziando a nevicare.
“Dove sono i tuoi genitori piccola? Vuoi che ti accompagno da loro?” chiese il ragazzo sperando in una risposta.
“Mamma non so dove sia” rispose singhiozzando e tirò fuori un foglietto piegato che Jade le aveva raccomandato di darlo solo a persone che le potevano apparire di fiducia.
Il ragazzo lo prese e iniziò a leggere.
 

‘Chiunque tu sia non fare del male alla mia bambina te ne prego. Ho dovuto lasciarla andare via. Vorrei che avesse una vita migliore di quella che io posso darle.. Se te stai leggendo questa lettera significa che mi è successo qualcosa. La mia bimba si chiama Ariel, se non ti parla, non temere sono stata io a dirle di non parlare con gli sconosciuti. Le ho insegnato a memoria la strada per recarsi all’albero di Natale che lei adora tanto perché lì sicuro troverà qualcuno in grado di occuparsi di lei durante la mia assenza. So che l’albero è circondato da guardie quindi la piccola non teme niente, se la sa cavare molto bene. Appena potrò tornerò a cercarla. Per favore aiutami. Te ne sarò grata a vita. Jade’

 
Harry Styles aveva le lacrime agi occhi. Da quando il ragazzo era così emotivo? Lui quella Jade non la conosceva e perché allora continuava a piangere? Guardò la bambina, era bellissima, ma aveva due occhi colmi di una tristezza infinita. Come avrebbe fatto lui, cantante degli One Direction, una band famosa, a prendersi cura di quella bambina? In fondo aveva solo 19 anni e non sapeva neanche badare a se stesso. Ariel ricominciò a piangere e lui non ci pensò più, doveva aiutarle.
“Tranquilla piccola Ariel- disse guardandola negli occhi- mi prenderò cura di te”
La bimba smise di piangere e guardò il ragazzo accennando un lieve sorriso.
“Sei un angelo vero?”
Harry sorrise, la prese in braccio e si recò verso casa.
 
 

---

 

Ola.. Questa è la mia prima Fanfiction spero di appassionarvi J
Lasciate tante recensioni, voglio sapere cosa ne pensate J
Ho pensato di fare degli stati pubblicità sotto ogni capitolo.. Chi vuole che pubblicizzo la sua storia mi contatti per messaggio privato!
Grazieee e al prossimo capitolo!