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Autore: Martina_Yuki    30/12/2013    2 recensioni
Ciao a tutti!
Oggi faccio il mio ingresso nel mondo di EFP con questa storia scritta a 6 mani.
La protagonista sono io e altre due mie amiche (Gallifrey_96 e FluffyJpeg), comuni mortali, che un martedì mattina vediamo realizzarsi il nostro sogno: incontrare il Dottore.
Ma come al solito niente filerà liscio perchè il Dottore è in un mondo parallelo e il suo TARDIS è scarico.
A tutto questo si aggiungono morti improvvise e la comparsa di un alieno che tecnicamente non dovrebbe esistere.
Sperando di strapparvi un sorriso, buona lettura!
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina dopo persino Alexandra si alzò presto per essere a scuola dieci minuti prima della campanella. Le tre
ragazze si trovarono fuori dalle porte, e lanciarono uno sguardo al TARDIS. Il bastone era ancora lì a bloccare la porta, e di nuovo Alex si ritrovò a ridacchiare.
-Almeno siamo sicure che non è uscito!- esclamò Iris.
Lara sospirò appena, sorridendo. -Mi sento un po' in colpa.- disse.
-Non esserlo!- controbatté la terza, dandole una pacca sulle spalle. -Sai che se ne sarebbe andato senza di noi.-
-...Che dite, lo tiriamo fuori?- domandò Iris.
Le tre si guardarono qualche istante.
-...Naaah!- dissero poi insieme, ed entrarono a scuola.


*         *         *

-Dottore!!!-
Il sorriso estasiato di Lara fu totalmente smorzato dall'espressione imbronciata del Dottore, degna di un bambino, che le aspettava a braccia incrociate.
-Dottore un corno!- esclamò scocciato. -Non è stato affatto divertente!-
-Woooh, CITAZIONE!- dissero in coro Lara e Iris additando il Signore del Tempo.
-Hai provato ad uscire allora!- aggiunse Alex, anche lei additandolo.
Lara e Iris lanciarono un'occhiata all'amica, per poi ritornare a guardare il Dottore.
-E' vero!- disse Lara seria.
Lui le guardò sconvolto, passandosi una mano sul viso.
-Ma dove sono capitato...- disse sospirando. -Lo sapete vero che se fossi andato da solo sarebbe stato meglio? Diamine, ragazze, potreste morire!-
-E te allora? Potresti morire anche tu!- ribatté Alex.
-Tra l'altro sei tu che hai più anni di noi.- disse Iris.
-E non dimenticare che ELMEM vuole solo te!- concluse Lara, incrociando le braccia. -E noi non possiamo permetterlo.- aggiunse con una punta di tristezza nella voce.
Il Dottore rimase un momento ad osservare le tre ragazze, poi sorrise rientrando un momento nel TARDIS.
-E cosa dovrei dire di questa mattina?-
-Cosa?- chiese Iris.
-Vi ho sentite. Avete tranquillamente deciso di lasciarmi chiuso nel TARDIS per tutta la mattina, il che, se non ve ne foste accorte, è durata ben cinque ore!-
-Beh sì, Dottore! Ce ne siamo accorte. Siamo andate a scuola intanto!- disse Alex leggermente ferita.
Intanto il Signore del tempo era uscito di nuovo dal TARDIS, con in mano il pesante aspirapolvere del giorno precedente.
-L'unica tra voi che ci ha riflettuto almeno un po' prima di murarmi vivo in casa mia è stata Lara.- disse senza guardarle.
-Oh... Beh... Io mi fido di te, Dottore.- disse Lara arrossendo leggermente.
Prima che lui potesse dire qualcosa, venne interrotto da Alex.
-Ma Lara... la prima regola! “Il Dottore mente.”- fece riferimento la ragazza.
-Dovevamo essere sicure!- si giustificò Iris, osservandosi le mani.
-...Beh, a dire la verità io ero semplicemente paranoica.- ammise Alexandra. -Se ti liberavamo saresti andato in giro da solo.-
-No! Io non...-
Le tre lo guardarono con occhio critico, costringendo il Dottore a cambiare velocemente il discorso.
-Sentite, lasciamo perdere. Dobbiamo cercare ELMEM.-
-Va bene.- disse Iris. -Come?-
-Beh, tecnicamente noi non dovremmo fare proprio nulla.- spiegò Alex.
Il Dottore annuì, sollevando il Biogeneratore e chiudendo la porta della cabina blu.
-Infatti. Ha detto che sarà lui a venire da me.-
Lara rimase un attimo imbambolata.
-Qui... Quindi potrebbe essere anche qui intorno... ad aspettare il momento propizio per attaccarci!- disse preoccupata.
-Oh, non essere così melodrammatica, dai!- disse Iris. -Abbiamo l'aspirapolvere dalla nostra parte!-
Lara non sembrò affatto convinta e per precauzione si avvicinò al Signore del Tempo, che stava trafficando con alcuni pulsanti del Biogeneratore, incurante di tutto il resto.
-Beh, allora dobbiamo trovare un modo per attirare ELMEM.- riflettè Alex.
-Ma scherzi?! Più tardi arriva, meglio è!- disse Lara leggermente sconvolta dalle parole dell'amica.
-Però Lara... Alex ha ragione. Prima arriva, prima noi lo intrappoliamo e prima non farà del male a nessuno.- spiegò Iris.
-Oh. Non ci avevo pensato.- disse Lara, appoggiandosi al TARDIS. -Ci serve un'esca, allora.-
Le tre ragazze si guardarono un momento, poi inevitabilmente il loro sguardo scivolò verso la figura accucciata del Signore del Tempo, ancora intento a “giocare” con le lucine dell'aspirapolvere.
-Dottore...?-
-M-mh? Cosa c'è?- disse lui, assorto.
-Dovresti fare da esca per attirare qui ELMEM. Poi noi lo intrappoliamo nel Bio-affare.-
-Sì, certo. Mi sembra un'idea brillan... COSA?!-
Il Dottore si alzò in piedi di scatto, il cacciavite sonico tra le mani.
-Bene. Ha accettato. E' stato più facile del previsto.- disse Lara, sorridente alle amiche.
-Ehi! Io non ho accettato proprio un bel niente!- protestò lui. -Che cosa dovrei accettare di preciso?-
-Mettere a rischio la tua vita per il bene dell'Umanità.- spiegò Alex, tranquilla.
-Ma noi ovviamente non permetteremo che ti succeda nulla di male!- aggiunse Lara.
Il Dottore soppesò l'ipotesi.
Doveva salvare la Terra da ELMEM e per farlo doveva riporre la sua completa fiducia in tre ragazzine che conosceva appena. Era rischioso, è vero, ma non aveva altra scelta.
-Sì.-
-No!- esclamò Iris.
Il Dottore si voltò a guardare la ragazza, stupito della sua reazione.
-Hai un'altra alternativa migliore di questa?-
-No, ma... No!-
-E allora farò da esca!- annunciò il Signore del Tempo.
-No!-
-Sì!- dissero in coro Alex e Lara.
-Okay ragazze, calma.- tentò il Dottore.
-NO!!!- esclamarono le tre tutte assieme.
-Eddai, Iris! La vuoi smettere di continuare a dire 'No'?- disse Lara, sbuffando.
-No. Allora, non possiamo rischiare così tanto, insomma! E se qualcosa va storto? Ci deve pur essere un altro modo...-
-Se ci fosse, io lo accetterei subito.- disse il Dottore. -Ma a quanto pare non c'è.-
-Difatti!- esclamò Alexandra. -...Purtroppo, comunque, uhm... Come facciamo? Insomma, non possiamo mettergli un gonnellino e buttarlo a ballare l'alhoa!-
Lara sollevò lo sguardo al cielo per qualche momento.
-Beh...- mormorò. -...forse un'idea ce l'ho.-


*       *        *

-OH, MISERIA, E' FREDDA!!-
Lara si portò una mano alla bocca, imbarazzata, ma principalmente per trattenere una risata. Poggiò il secchio a terra, poco prima colmo d'acqua che era stata lanciata contro il Dottore, infradiciandolo di nuovo.
-Scusa.- disse. -Pensavo fosse più calda.-
I quattro erano tornati in palestra prontissimi per affrontare l'alieno e ad inscatolarlo per bene, una volta per tutte, senza fa correre troppi rischi al Dottore.
L'idea di Lara era piuttosto banale: raggiungere la palestra, bagnare il Signore del tempo per renderlo più “appetitoso”, così da attirare ELMEM più in fretta. Una volta apparso, le ragazze avrebbero attivato l'aspirapolvere e il gioco sarebbe stato fatto.
L'unica del gruppo che ancora aveva dei dubbi sull'efficacia del piano era Iris, che di malavoglia aveva aderito al piano. Ma d'altronde cos'altro si poteva fare?
Il Dottore guardò la faccia della mora, che continuava a tormentare la sua felpa dal nervoso, lanciando spesso delle occhiate preoccupate al Signore del Tempo.
-Iris?-
-Sì?- la ragazza si mise subito sull'attenti.
-Non preoccuparti. Ti prometto che usciremo da qui.- la rassicurò lui, sorridendo.
-Ma io non sono preoccupata per me, ma per te! Se quell'alieno prova ancora a farti del male, giuro che lo prendo e lo faccio alla griglia!-
Lui la guardò un attimo, sospirando.
-...Hai fame, vero?- domandò infine.
-Cos... No! Cioè, sì, un pochino... Ma questa volta non l'ho detto apposta!- le apparve in faccia un broncio. Lei e il suo vizio di pensare sempre al cibo!
-Su, forza!- lui si scrollò un po' la giacca, cercando di diminuire il freddo. -Non distraiamoci troppo. ELMEM arriverà a momenti, e l'idea di ritrovarmi in una situazione simile a quella di ieri non mi attira per nulla. Venite qui che vi spiego come dovete usare il Biogeneratore.- Lara e Alex si avvicinarono all'amica e al Signore del Tempo.
-State ben attente: un errore e io sarò la cena di quell'alieno. Per cui evitiamo, d'accordo?- lanciò un'occhiata a tutte e tre, aspettando che loro annuissero. -Bene, detto questo, ecco qui le istruzioni. Ma prima...- tirò fuori dalla tasca interna della giacca il cacciavite sonico, che porse verso Lara, la quale lo guardò con faccia incredula.
-Lo stai dando a me?! Ma tu non lo dai mai a nessuno!-
-Sì, è esatto. Vedilo come un caso particolare, visto che non ho altra scelta e... anche come un ringraziamento per ieri.-
Lara prese il cacciavite con uno sguardo estasiato.
-Okay, tornando al piano: appena ELMEM arriva, io lo distraggo e tu, Lara, accendi il Biogeneratore. Poi, Iris e Alex dovranno accendere questa serie di pulsanti. Dopo di che, li vedete questi due pulsanti, uno a destra e uno a sinistra? Vanno premuti contemporaneamente, capito? E' essenziale che li premiate insieme!-
-Che succede se non lo facciamo?-
-Succede che questo apparecchio intrappola tutti e non solo ELMEM . Ieri l'ho impostato per intrappolare solo lui, ma se li premerete uno alla volta, dovrete spegnere tutto e ricominciare da capo, e questo non sarebbe un problema se ne avessimo il tempo.-
-Ma Dottore... speravo che 'sto aggeggio fosse più affidabile!- sbuffò Iris, sapendo già che avrebbe combinato un disastro.
-E' per questo che l'altro giorno mi lamentavo della sua funzionabilità. Regalo da parte di una zia, lunga storia.- lui si guardò intorno, come imbarazzato di quel dono.
Alexandra, che fino a quel momento era stata in silenzio, si girò verso Iris, puntandole un dito addosso.
-NON. DOBBIAMO. SBAGLIARE.-
L'amica la guardò sorpresa, annuendo, ma nonostante continuasse a ripetersi che ce l'avrebbero fatta, l'idea di sbagliare non la lasciava un attimo.
Anche Alex, nonostante le sue parole era terrorizzata di premere il pulsante un secondo più tardi del dovuto.
Fu in quel momento che l'attenzione di tutti venne attirata da un rumore proveniente da dei tubi sopra le loro teste.
-C... Credo stia arrivando.-
-Ragazze... a dopo. Mi raccomando, i due pulsanti!- il Dottore guardò tutte e due le ragazze, per poi allontanarsi e permettere alle studentesse di mettersi in posizione, ovvero dietro alla porta, aspettando l'arrivo di ELMEM.
Quest'ultimo non si fece attendere troppo, visto che irruppe dall'alto con un gran frastuono, atterrando proprio di fronte al Dottore, che lo accolse con un sorriso smagliante.
-Ooh, chi si rivede! Spero tu abbia passato una buona giornata, ma ovviamente non sarai contento fino a quando non avrai raggiunto il tuo stadio finale.- fece una pausa.
L'alieno lo fissò immobile, ma con uno sguardo nervoso, impaziente. Era palese che non desiderasse altro che il Signore del Tempo smettesse di parlare per poter poi crescere in pace.
-Ti aiuterò, ma non sarà quel tipo di aiuto che ti aspetti, e mi dispiace. Mi dispiace davvero, ma non è ancora arrivata la mia ora.-
A queste parole, l'alieno sentì un ronzio provenire da dietro la porta e delle voci.
-Al mio tre, Alex! Uno, due, tre!-
Le due premettero i pulsanti e l'aspirapolvere si attivò, emettendo luci e suoni che lentamente si stavano trasformando da leggeri fischi a esplosioni di piccole dimensioni, che fecero arretrare per la paura l'alieno blu.
Iris e Alex si diedero il cinque, tutte felici, ma il Signore del Tempo non ebbe la stessa reazione di felicità. Non staccava gli occhi dal Biogeneratore da quando aveva sentito i fischi, e lo osservava con preoccupazione.
Un'esplosione finale fece spegnere il macchinario, portando l'orrore negli occhi delle studentesse.
-Noo! No, no, no!- il Dottore fece per avvicinarsi al gruppo, ma l'alieno, capito la trappola e certo che l'aspirapolvere non fosse più una minaccia, si avvicinò di nuovo alla sua cena, stando comunque attento che non avesse altre sorprese.
Lara, nonostante tentasse di riaccendere la macchina di continuo, non dava alcun segno di ripresa. Iris e Alexandra premevano i bottoni a caso, pregando che ripartisse.
Ad un certo punto, Alex, presa da un attacco d'ira, si alzò in piedi e tirò un calcio al Biogeneratore.
-Porca miseria, parti stupido coso!!-
Il colpo lo fece partire subito, e con la stessa fretta, la bionda e la mora si scambiarono un'occhiata, per essere sicure di riuscire a premere i pulsanti di nuovo contemporaneamente.
Questa volta non ci fu nessuna esplosione e nessun fischio, e anche giusto in tempo, dato che ELMEM si era lanciato contro il Dottore pochi secondi prima, impedendogli di fuggire.
Appena era stato riattivato l'aspirapolvere, quest'ultimo aveva creato un campo di forza che intrappolò subito l'alieno, che lasciò finalmente andare il Signore del Tempo, e con un suono, come un risucchio, il nemico venne intrappolato definitivamente, lasciando alla stanza il silenzio.
Il Dottore, che si era ritrovato di nuovo addosso l'alieno, ora era a terra con le spalle al muro che tirava un sospiro di sollievo, mentre le tre ragazze, altrettanto sollevate, si scambiarono sorrisi vittoriosi.
E anche se non se lo dissero, tutti ebbero un piccolo senso di colpa nei confronti di ELMEM.
In fondo era pur sempre come un bambino.


*        *        *

-Allora, siamo o non siamo state brave?- una Lara sorridente varcò la soglia del TARDIS, con le due amiche dietro che sorreggevano il Biogeneratore, diventato molto più pesante dopo la cattura dell'alieno d'acqua.
Il Dottore per tutto il viaggio di ritorno era stato silenzioso, osservando le tipette davanti a lui, che non smettevano né di chiacchierare, né di ridere. A volte gli rivolgevano la parola, ma lui rispondeva con qualche sorriso o brevi frasi. Era evidente che stesse pensando ad altro.
-Dottore?- Alex guardò il Signore del Tempo, che si era imbambolato sulla soglia della macchina del Tempo e che aveva lo sguardo perso in un punto imprecisato della consolle.
-Eh? Oh, sì, sì, eccomi! Allora, sì, siete state brave. L'unico problema è stato causato da questo affare. Ci fosse una sola volta che vada bene... Appena sistemiamo ELMEM dovrò liberarmene, o comunque sistemarlo una volta per tutte.-
-Ecco, appunto, come hai intenzione di sistemare l'alieno? Hai qualche idea in proposito?- chiese infine Alex, appoggiando a terra il pesante oggetto.
-In effetti hai accennato di aiutarlo, ma non ci hai mai detto nulla...- Iris si sedette a fianco di Lara, sulle poltrone presenti nella stanza circolare, prendendosi finalmente il dovuto riposo. -Hai un piano?-
-Per ora il piano era di metterlo nel Biogeneratore, sfruttare una parte della sua energia, cosa che ovviamente sarà indolore, e una volta tornato nel mio Universo....-
-Sì...?-
-Beh, non lo so.-
-Come scusa?- Lara lo guardò perplessa, non sapendo se arrabbiarsi o meno. -In pratica se avevamo risolto un problema, ora ne abbiamo un altro?-
-Non sai ancora dove portarlo, vero?- Alex guardò il Dottore. -Sai, stavo pensando ad una cosa... Ricordi il libro di favole di cui ci parlavi? Diceva che distruggeva interi mondi, perché era la sua fonte di cibo. Forse il suo luogo natale non è esattamente un pianeta.-
Lui incrociò le braccia, appoggiandosi come al suo solito alla consolle.
-E' esattamente questo il problema. Dopo che voi tre, ieri sera, mi avete costretto qui dentro, per riuscire a far passare il tempo, ho pensato appunto a dove potrei portarlo, ma niente, non ho trovato una soluzione. Si sa troppo poco su di lui, e io non ho abbastanza informazioni per capire quale posto gli permetterebbe sia di vivere, sia di non uccidere nessuno.-
-E' un bel problema!- sospirò Iris, alzandosi. -Quale posto potrebbe accogliere un essere del genere? Bisogna anche pensare che deve mangiare.-
-Tu non riesci proprio ad uscire dalla sfera 'cibo', eh?- disse Lara sorridendo leggermente.
-Oh, ma insomma! Nella mia testa non c'è solo quella parola, sai? Ed in questo momento non ci stavo nemmeno pensando!- Iris mise il broncio, infilandosi le mani in tasca, senza staccare lo sguardo dai suoi piedi. -Dicevo solo per ricordare che ELMEM non vive solo d'aria.-
-Iris ha ragione.- confermò il Dottore. -Dobbiamo trovare un luogo accogliente da cui lui, di sua spontanea volontà, non vuole andarsene.-
-Ehm... Mi è venuta in mente una cosa...- iniziò Lara, leggermente preoccupata. -E se adesso ELMEM non è felice di stare nel Biogeneratore? Non è che... potrebbe tipo... creare una fessura e scappare?-
Alex e Iris la guardarono, improvvisamente preoccupate da quella rivelazione e andarono in automatico alla ricerca degli occhi del Dottore, cercando una risposta a quel quesito. Possibilmente tranquillizzante.
Con loro sollievo, lui sorrise e scosse la testa con calma.
-No, non esce.- rispose pacato. -Il campo di forza è troppo stretto per permettergli di fare quello che vuole. Non dovrebbe succedere niente.-
Alex lo fissò qualche momento.
-...Non dovrebbe?-
-Già.-
-...Quindi non è sicuro.-
-Beh...-
-No, no, “non dovrebbe” esprime insicurezza! Non sicuro! Non lo sai!!-
-Alex, stai calma! Quell'affare sarà difettoso, ma con il campo di forza non c'è problema! ...O almeno dovrebbe essere così. Se però...-
-Ecco, vedi? Non siamo al sicuro!-
-...Se però troviamo il posto dove lasciare ELMEM, il problema del Biogeneratore scompare. Quindi che ne dite di tornare a pensare al dilemma principale?-
Il Dottore lanciò uno sguardo a tutte e tre, portandole a tacere e annuire silenziosamente.
-Bene, grazie. Ora, fatemi pensare ad una soluzione.- disse appoggiandosi le dita sulle tempie. -Ho bisogno di restringere il campo... non riesco a ricordarmi di tutti i pianeti, o non-pianeti, o quasi-pianeti presenti nell'Universo.-
-Beh, tanto per cominciare abbiamo bisogno di un pianeta con molta acqua, ma che sia un'acqua con le caratteristiche di cui ha bisogno l'alieno.-
-Bene, questo mi aiuta.- disse il Dottore chiudendo gli occhi.
-E oltre ad avere molta acqua deve anche avere del cibo per ELMEM.- continuò Iris, affiancando la sua amica.
-Va bene... va bene... Però ci sono ancora troppi pianeti. Cos'è quella cosa di cui ELMEM ha davvero bisogno?-
Alex alzò una mano.
-Ha bisogno di un corpo in cui evolversi!- esultò.
Il Dottore strizzò gli occhi, sforzandosi di pensare. -Ancora non basta.-
Iris sbuffò. -Ma quanto è grande l'Universo, porca miseria?-
-Ci sono volte in cui è anche troppo grande, Iris...- rispose il Signore del Tempo, assente.
-Ragazze, ci sono.- disse calma Lara. -Dottore, abbiamo bisogno di un pianeta o una Luna, o di una qualsiasi altra cosa che sia composta da un tipo di acqua abbastanza viva da poter essere 'mangiata', diciamo, da ELMEM!-
Il Dottore rimase immobile, cercando di focalizzare la sua attenzione su ogni cosa che gli venisse detta.
-Ehm... Lara, credo che un pianeta così non esist...-
-L'HO TROVATO!-
Le ragazze sobbalzarono per lo spavento.
-Grazie Lara! Grazie!- disse il Dottore avvicinandosi a lei e sollevandola da terra. Lei non fece nemmeno in tempo a ricambiare l'abbraccio che già era nuovamente con i piedi per terra, barcollando leggermente.
-Sì... Sì, beh... Che ho detto di così particolare?- chiese appoggiandosi ad Alex per riacquistare completamente l'equilibrio.
-Io stavo pensando a un pianeta!- esultò lui dirigendosi a passo spedito fino alla consolle. -E invece c'è una Luna che corrisponde a quelle caratteristiche! Non un pianeta, ma una Luna!-
-Quindi, in definitiva...- ricapitolò Iris -...abbiamo trovato un luogo in cui lasciare ELMEM!-
-Esatto! Eccola qui. E' una delle tante Lune di Giove.- disse mostrandola alle tre ragazze che si erano affollate intorno al piccolo monitor attaccato alla consolle.
Iris sorrise. -E' tutta blu, che forza!-
Il Dottore annuì, leggendo la didascalia al fianco della Luna.
-Qui dice che l'acqua è quasi su tutta la superficie e possiede moltissime sostanze nutritive. In pratica è quello che fa per noi.-
-Solo una cosa... Da quand'è che una Luna di Giove ha acqua? Non sono un'esperta in astrologia o simili, ma da quel che so non si è mai scoperta una cosa del genere.- chiese Iris, fissando il Signore del Tempo.
-Credo che sia uno di quei particolari che rende il vostro mondo, un mondo parallelo. Qui da voi, se è come nel mio Universo, si dovrebbe chiamare Europa.-
-Oh... Okay.- Iris ritornò a fissare la Luna blu nello schermo, un po' delusa da quella risposta.
-ELMEM rimarrà lì da solo?- chiese Lara, dato che sbirciando nella descrizione non aveva letto nulla riguardo ad altre forme di vita.
-Non saprei... Tecnicamente già solo il fatto che l'acqua è viva, ELMEM non sarà da solo.-
-E come mettiamo il problema del' 'Apri e fuggi'?- chiese la mora appoggiandosi alla consolle. Il Dottore le rispose con un sorriso.
-Anche per quello la Luna ci aiuta! In pratica ha un campo di gravità molto particolare, che può essere paragonato ad un campo di forza. Come la Terra ha una gravità che tiene legata a sé la vostra Luna, la Luna di Giove ha questa gravità che tiene legata a se stessa quello che ci vive sopra, impedendo a qualunque cosa di uscire.-
-Oddio, che roba assurda non è? Ma non è che poi è il TARDIS a rimanere intrappolato lì dentro, vero?-
-Naah.- il Dottore si spostò dallo schermo. -Il campo di forza non è nulla per il TARDIS, per cui non c'è nessun problema! Ora che abbiamo ELMEM e anche il posto dove portarlo, ritornare nel mio Universo sarà un gioco da ragazzi!-
Dopo tre giorni, le tre studentesse vedevano il Signore del Tempo sorridere davvero, e non per una battuta o una situazione simpatica, ma per l'idea di poter tornare a casa.
Anche le ragazze contraccambiarono il suo sorriso, felici di essere state in grado di mantenere la loro promessa, ma un velo di malinconia cominciò anche ad insinuarsi nei loro pensieri.
Era ormai vicino il momento in cui avrebbero dovuto salutarlo per sempre.
-Quindi puoi partire subito o...- Lara guardò il Signore del Tempo, cercando di mantenere un tono di voce normale, senza far notare la sua tristezza.
-No, non subito.- prese in mano il cacciavite sonico. -Devo ancora sistemare un paio di cose che si sono rotte a causa dell'atterraggio su questo mondo. Dovrò collegare poi il Biogeneratore al motore del TARDIS, per farlo partire.- lentamente si avvicinò alla consolle e con grande tranquillità cominciò a tirar fuori fili e collegarli tra loro, sempre con l'aiuto del suo cacciavite. -Penso che mi ci vorrà qualche ora...- rispose lui, già assorto nel suo lavoro.
Agli occhi delle studentesse quel groviglio di cavi sembrava solo un gioco di logica, nella quale devi riuscire a trovare il filo che permette di liberare dai nodi tutti gli altri. Se fosse stato davvero uno di quei giochi il livello di difficoltà sarebbe stato impossibile, ma non per il Dottore, che invece li maneggiava facilmente, ormai abituato ai continui guasti della macchina.
-Beh, avete intenzione di rimanere lì in piedi ad osservarmi o volete darmi una mano?-
Le ragazze, che come sotto un incantesimo si erano imbambolate, si misero sull'attenti.
-Ah, sì, sì! Dicci solo cosa dobbiamo fare!- Alex si avvicinò a lui, gongolando. -Cosa vuoi che facciamo?-
-Dovete tirare fuori altri gruppi di cavi che si trovano qui di fianco a me. Fatto questo dovrete rimettere a posto quelli che ho già aggiustato. Potete farcela senza far esplodere tutto?-
-Ma certo!-
Iris e Lara raggiunsero l'amica per aiutarla, quando alla mora cadde l'occhio su Dottore.
-Ti sei messo gli occhiali.-
-Sì, perché?-
-Sappiamo già che sei intelligente, cosa li metti a fare?-
Il Signore del tempo si bloccò, distogliendo lo sguardo dal suo lavoro e voltandosi verso la ragazza, che sorridente, la fissava.
-C'è qualcosa che non sapete di me? Non vorrei dire, ma è irritante sapere che qualcuno sa più di me, soprattutto se l'argomento sono io.-
-Beh...- iniziò Lara, passando un cavo azzurro al Dottore. -...Tecnicamente sappiamo anche il tuo nom...-
-Il tuo numero di telefono!- la bloccò Alex velocemente.
-Sì, esatto.- continuò Iris lanciando un'occhiata di rimprovero a Lara, che abbassò lo sguardo mormorando un 'scusate' dispiaciuto.
-Il mio... numero di telefono?- chiese il Dottore bloccandosi. -Io non ho un telefono.-
Le tre ragazze si guardarono, non sapendo bene cosa dire.
-Ehm... Sì, beh...- iniziò Alex cercando un aiuto negli sguardi delle amiche. -Vedi...-
-Il fatto è che tu...- provò Iris sperando di farsi venire un'idea.
-Posso sapere cosa state cercando di dirmi?- chiese il Dottore togliendosi gli occhiali e incrociando le braccia.
-SPOILER!- esclamò Lara entusiasta.
-Cosa?-
-Beh, Dottore. Ancora non ne hai uno, certo. Ma lo avrai... un giorno.- spiegò Alexandra.
-Ma cos... Non mi servono i cellulari! A che cosa dovrebbe servirmene uno?- chiese abbastanza stupito il Signore del Tempo, mentre rinforcava gli occhiali e sonicizzava dei tubi neri, a righe.
-Dottore, non possiamo dirtelo!- disse Iris.-E' il tuo futuro! Non possiamo...-
-Okay, okay, ho capito. Niente domande.- concluse un po' avvilito.
Lui continuò a lavorare sulla consolle e sul Biogeneratore collegandoli con alcuni cavetti colorati per un altro paio d'ore, sotto l'attento sguardo delle tre ragazze, che a volte, sotto le istruzioni del Dottore, gli davano una mano.
Andarono avanti così per un po', fino a quando gli stomaci delle studentesse non pretesero di cenare.
O meglio... Iris pretese di cenare a tutti i costi.
Ritornarono alla cucina dove avevano fatto merenda il giorno prima, e improvvisati dei panini al formaggio o al prosciutto, si sedettero a mangiarli, con gli sguardi che ancora si perdevano per quella enorme stanza che il Dottore avevano definito 'cucina'.
La cena durò poco più di mezz'ora, cena che appena conclusa venne rimpiazzata dalla voce del Dottore, che inizialmente era partito con il rispondere alle domande che le ragazze gli ponevano, con questioni tipo “Quanto è grande l'Universo?” o “Quanti pianeti hai visto?”, al Dottore stesso, che preso dai ricordi si era messo a raccontare storie incredibili, seguite a volte da discorsi talmente incomprensibili che le studentesse facevano fatica a seguire, ma che ascoltavano comunque con un sorriso.


*         *        *
 

-Ma allora come hai fatto a scappare?- Iris si sporse in avanti, appoggiandosi sulle gambe incrociate.
-Oh, è stato difficile! Dopo che sono riuscito ad attivare le uscite di sicurezza, mi sono ritrovato davanti un altro di quei Cyberman e... Lara?-
La ragazza non rispose al richiamo del Signore del Tempo, solo mosse leggermente un braccio, assopita sulla poltroncina sciupata della sala consolle, luogo dove erano tornati per proseguire il lavoro interrotto prima di cena.
Alex, che era vicina all'amica, stava per svegliarla tirandole una manica della felpa, quando a un cenno del Dottore si fermò, riabbassando la mano.
-Lasciala dormire. E' stata una giornata molto lunga.- sussurrò per non svegliarla, anche se in fin dei conti Lara si era addormentata proprio con il suono della sua voce. -A proposito... Voi non dovreste tornare a casa?- chiese.
-No.- disse Iris piano, scuotendo la testa. -Abbiamo detto ai nostri genitori che dormivamo ognuna nella casa dell'altra.-
Il Dottore sorrise leggermente posando lo sguardo sulla figura di Lara, in precario equilibrio sulla poltroncina. -Vi siete organizzate proprio bene...!- sussurrò. -E non siete stanche voi?-
Le ragazze scossero la testa convinte. -Siamo abituate ad andare a letto tardi.- spiegò Alex. -Allora...- esclamò il Dottore, avvicinandosi alla ragazza ancora assopita. -Io porto Lara in camera... Volete accompagnarmi?- chiese prendendola in braccio, attento a non svegliarla.
Lei si lasciò sollevare tranquillamente e appena sentì le braccia del Signore del Tempo sotto le gambe e sulla schiena si raggomitolò più vicino a lui, appoggiando la testa sul suo petto. Probabilmente Lara sentì il tamburellare tranquillo dei due cuori del Dottore perché nel sonno sorrise, tranquilla.
-Sì. Ti accompagniamo così sappiamo dove andare dopo.- assentì Iris, affiancando il Signore del Tempo e l'amica.
Il gruppetto guidato dal Dottore raggiunse tranquillamente una camera dopo qualche svincolo e incrocio.
Procedevano lentamente perché Alex e Iris dovevano imparare il percorso per ritornare in seguito e il Dottore temeva che un passo più veloce avrebbe svegliato Lara.
Così arrivarono alla camera circa cinque minuti dopo. Iris aprì la porta e una stanza accogliente, sui toni dell'arancio e del giallo scuro, si presentò sotto il loro sguardo. Subito a destra c'era un letto singolo e a sinistra, nell'angolo, un letto matrimoniale dalla consistenza soffice su cui il Dottore adagiò Lara.
Pur cercando di essere il più delicato possibile avvertì la lontananza dal corpo del Signore del Tempo e mugugnò qualcosa, alzando un braccio verso di lui. Il Dottore le prese la mano e delicatamente, sorridendole.
-D... Dottore...- disse debolmente la ragazza, sempre a occhi chiusi.
-Ssh... Sono qui, Lara... Continua a dormire...- le sussurrò lui vicino all'orecchio.
La ragazza accennò un sorriso prima di assopirsi del tutto, cullata dal dolce suono dei cuori del Signore del Tempo che ancora non riusciva a dimenticare.
Lentamente, Il Dottore si alzò, arretrando fino alla porta che poi richiuse, sospirando sollevato. Non si era mai sentito un genitore come in questo caso da molto tempo. Scosse la testa. Ormai era tutto finito. Non aveva alcun senso ripensarci proprio ora.

 

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Note d'autore:

Y: Buondì, gente! Dopo più di un mese riesco a pubblicare, e ve lo assicuro, questo periodo è stato qualcosa di assolutamente stressante e impossibile, sia dal punto di vista scolastico che da quello in famiglia.
Nonostante questo, sono riuscita a concludere la trascrizione di codesto capitolo e farvelo leggere!
Come avrete quindi visto Elmem è stato catturato e sì, presto il Dottore se ne dovrà tornare a casa, per cui aspettatevi ancora un paio di capitoli e la storia sarà conclusa.
Come sempre, se c'è qualcuno disposto a lasciare una recensione per qualunque consiglio o parere, è sempre molto ben accetto!

Detto questo ringrazio le persone che hanno avuto fino ad ora la pazienza di seguire questa storia e auguro a tutti, anche da parte di Fluffy e Gallifrey, un Buon Anno nuovo!!

 

Al prossimo capitolo!

  
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