Harry: "At sundown" Più o meno a quest'ora il cielo dovrebbe essere coperto di stelle e dovrebbe avere un colore blu intenso,ma oggi non è così: oggi ha un colore rossastro con qualche sfumatura violacea. Penso indichi il cambio di stagione da primavera a estate, infatti avevo già notato l'iniziare allungarsi delle giornate e oggi, 10 giugno, alle 19.30 è ancora tutto illuminato e posso notare ancora gli scoiattoli del prato dietro casa mia correre e giocare tra loro. Vivo ormai solo da qualche anno: non vedevo l'ora di liberarmi di mia madre e i miei fratelli. Vivo in una piccola villetta nella periferia di Londra, mi trovo, più o meno, a 30 minuti dal centro forse anche 50. Ho una villetta abbastanza classica con un piccolo giardino quasi del tutto rovinato dal mio cane Lampo. Lampo è stata la mia salvezza. L'ho preso in un allevamento di cani nordici a Holmes Chapel,è un Malamut. I malamut sono una razza simile agli husky ,ma più grandi. Tornando a Lampo, lui mi ha salvato perché in quel periodo ero depresso,solo e stanco di tuttoe Quando vidi i suoi occhi celesti per la prima volta ho sentito come una scintilla dentro di me, provai una senzazione di felicità mai provata prima. Lui ora è il mio migliore amico:mangia con me, dorme con me, gioca con me e viene a correre con me. Sono un tipo abbastanza solitario: mi piace stare solo a guardare il cielo, a pitturare, a leggere, a cucinare... decisamente a fare tutto. Non sono bravo nè con le amicizie né con le parole e quindi automaticamente non sono bravo con le persone che mi circondano. Finisco per dire ciò che penso nel momento meno opportuno e tutti mi mandano a fanculo pernsando che io sia insensibile non capendo che magari gli ho dato un consiglio abbastanza utile,comunque ormai non mi importa più. Continuo a osservare il cielo cercando di dar pace ai miei pensieri,ma senza successo. Louis: "Louis vuoi venire con noi al "dopo-partita??" Mi chiese Liam. "No, sono stanco penso che andrò a casa" "Come vuoi, ci vediamo" fece un cenno con la mano e uscì dallo spogliatoio. "Grazie per l'invito e buona festa!" Gridai alle sue spalle,ma penso che fosse troppo lontano per sentirmi. Finii di allacciarmi le scarpe ormai vecchie e sgualcite, presi il borsone e mi avviai per casa. Adoro la strada di ritorno perché è silenziosa, si sentono solo il fischiare del vento e il cinguettio dei piccioni che danno la buonanotte ai loro piccoli. Notai una cosa diversa dagli altri giorni: oggi il cielo era chiaro, più chiaro del solito e faceva meno freddo. Alzai il viso e notai la cosa più bella che potessi vedere: il tramonto al di là della collina. Era uno spettacolo fantastico che decisi di immortalare, presi la mia polaroid e scattai qualche foto che sarebbe finita sulla parete dei "bei ricordi". L"ho chiamata così perché ci attacco sopra tutte le foto belle che riesco a scattare: da mio fratello Niall ai tramonti. È una cosa piuttosto insolita,ma io e mio fratello viviamo insieme. Sembra strano,ma è così da ormai due o tre anni. All'inizio non andavamo per niente d'accordo, ma poi, dopo che la nostra famiglia andò a farsi fottere decisi di prendermi cura di lui perché era l'unica persona rimasta al mio fianco. Era con me quando dissi ai nostri genitori che ero bisessuale, cercò di difendermi quando mio padre mi picchiò, venne con me quando mia madre mi sbatteè fuori di casa, era al mio fianco quando tutti mi mollarono, quando tutti decisero che ero il disastro ambulante. Sono le 20.00 e io devo affrettarmi a tornare a casa per preparare la cena. Pensai piuttosto al menù, probabilmente Niall starà morendo di fame quindi penso che cucinerò la pasta al ragù e... probabilmente farò scaldare l'arrosto di ieri con qualche zucchina o con la purè. Immerso nei pensieri andai a sbattere contro un ragazzo. "Scusi" dissi a bassa voce continuando a camminare con lo sguardo fisso sui piedi. "Niente" rispose una voce roca. "Intensa" pensai, continuai a camminare per 10 metri fino alla porta di casa. Notai un bel cagnolone nero davanti alla porta: "Ehi bello!" Dissi accarezzandolo Scodinzolava. "Almeno qualcuno riesco a renderlo felice" pensai. Aveva occhi azzurro ghiaccio e un pelo nero pece con qualche macchia bianca sul muso. "LAMPO!!" Sentii gridare. Mi girai per vedere di chi fosse, era del vicino. "Buona sera" dissi cordialmente. "Sera" disse prima di girare i tacchi e entrare in casa. "Neanche col vicino riesco a fare amicizia"pensai.