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Autore: Kokky    23/05/2008    10 recensioni
#1 [Lo amava, Sasuke amava Itachi]
#2 [Hanabi amava proprio i temporali]
#3 [Kurenai guardava le sue scarpe nuove]
#4 [Non poteva morire, lui era il suo Naruto]
#5 [Kakashi si era sentito invincibile, quel giorno]
#6 [Era caduto, Sasuke, crollando su un mondo di spine]
#7 [Naruto era stato sempre solo]
#8 [La rosa e la bionda si erano allontanate, in quegli anni]
#9 [Tsunade-sama... sicura di non voler fare una pausa?]
#10 [Rimaniamo un altro poco insieme, vi prego]
Genere: Romantico, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Copiando la sfida di Kodamy! (che a sua volta l'ha presa da un lj xD)

La sfida: Aprire Windows Media Player – ipod- strumento simile;

              Mettere su random.

              Per ogni canzone scrivere una drabble ispirata dalla canzone stessa.

              Per scriverla si ha il tempo della canzone. (yeeee °-°")

 

[Per fortuna ce l'ho fatta... non chiedetemi come]

 

 

*o*o*o*

 

 

Light Fragments

 

 

# 01 Boulevard of broken dreams - Green day [04:48]

 

Sasuke correva veloce ogni volta che vedeva quella coda scura fra i suoi parenti, quegli occhi neri con dei piccoli segni sulle guance, il bel viso che tanti invidiavano.

Tendeva le braccia e si aggrappava al suo fratellone, il suo intero mondo. Non gli importava null'altro, era quello ciò che desiderava di più. La mamma lo caricava di attenzioni, il padre nemmeno gli sorrideva. Itachi invece lo guardava dentro, lo accarezzava con quel piccolo gesto sulla fronte.

Lo amava, Sasuke amava Itachi.

Così non aveva capito bene cosa fosse cambiato in quei giorni, e perché Itachi fosse sempre più lontano. Non poteva accettare che il fulcro del suo mondo si allontanasse, con la sua luce splendente e invidiabile.

Sasuke sentiva tanto odio quanto amore per il fratello: Itachi riusciva sempre in tutto, suo padre sorrideva al fratellone.

E ora il bimbo si trovava a piangere la morte dei suoi genitori, che erano l'esatto contrario di come lui li voleva.

Sasuke odiava suo fratello.

 

 

 

# 02 Don't stop me now - The Queen [03:32]

 

Hanabi guardava il cielo pieno di nuvole, cariche di pioggia e fulmini. Lei amava osservare il cielo in tempesta, quell'acqua cadere e picchiettare sul terreno, annaffiando il mondo.

Hinata invece aveva paura di quei tuoni, di quegli sprazzi di luce che imperversavano durante il temporale, illuminando il cielo con una luce sinistra ed elettrica; e sua sorella minore amava anche quelli, li osservava estasiata decidere le sorti di chi rimaneva a terra, indifeso.

Anche quella volta Hinata tremò per un lungo fulmine che si piantò li vicino. Hanabi amava proprio i temporali, senza nessun motivo apparente.

 

 

 

# 03 Fix You - Coldplay [05:04]

 

Kurenai guardava le sue scarpe nuove, rosse e laccate, con i tacchi a punta, insolite per una ninja. Le aveva prese uno di quei giorni, in un negozietto nel lato sud di Konoha, pensando a quanto lui le avrebbe apprezzate. Di sicuro le avrebbe detto: << Stai benissimo così, tesoro. >>

La mora piegò il volto, corrucciando le labbra tinte di rosso, e si alzò dal suo sedile, muovendosi con lentezza nel suo abito nero e lungo, elegante e così distante da Konoha, dal suo io ninja.

Camminò piano fra le lapidi, mentre i suoi piedi [che calzavano] la conducevano in quel luogo [splendide scarpe rosse].

Si fermò a guardare quel nome, inciso nella tomba.

<< Asuma, queste sono per te. >>

Si tolse le scarpe rosse, comprate pensando a quel lui che non sarebbe mai più tornato da Kurenai per vederla indossare un abito lungo ed elegante, comprato soltanto per accoglierlo a Konoha.

 

 

 

# 04 Hallelujah - Jeff Buckley [06:57]

 

Sakura provava a salvarlo, quello stupido. Era baka, decisamente un baka.

Sbuffò con veemenza, diede un pugno al tavolo da lavoro e guardò quel corpo ancora inerte sul lettino, immobile nella sua posa.

Ma tanto lui stava fingendo, no?

La Haruno imprecò piano, inveendo contro il suo baka, e cercò inutilmente di estrarre quel veleno che lo aveva colpito con un kunai. Non poteva morire, lui era il suo Naruto.

Era una maschera di morte, non era davvero un cadavere

Sakura serrò il pugno, iniziando a piangere quando anche Tsunade-sama si arrese, guardando più che dispiaciuta quel ragazzino. No, lui non doveva andarsene.

<< Tu non dovevi diventare Hokage, baka? >> domandò lei con un singhiozzo, mentre quel corpo un po' abbronzato giaceva in quel lettino, senza nemmeno una macchia di sangue.

Era un cadavere, lo era. Era lei che mascherava e distorceva la realtà

<< Non dovevi combattere, non dovevi. >> piagnucolò Sakura, appoggiandosi al corpo ormai freddo del ragazzo, cercando invano di sentire il suo battito del cuore. Non c'era niente ormai, solo il vuoto silenzioso e carico di sventura.

<< Sei davvero un baka >> disse, e poi cadde a terra, mentre le lacrime le sgorgavano testarde dagli occhi.

Ma lei ancora fingeva e credeva che Naruto presto si sarebbe alzato, non lasciandola più sola

 

 

 

# 05 Invincible - Muse [04:34]

 

Kakashi si era sentito invincibile, quel giorno. Lui era il migliore della squadra, lui poteva aspirare a molto, con il suo mille falchi e la sua compostezza. Non Obito, che rideva sguaiato e non sapeva fare nulla. E Rin sarebbe stato molto facile sconfiggerla, lei provava quella cosa chiamata amore, e Kakashi ne avrebbe approfittato.

Così era appagato, perché lui non avrebbe mai infranto le regole, ne era certo, e non avrebbe imitato suo padre, affezionandosi agli altri.

Ne era sicuro al cento per cento. Per questo non si era aspettato quel gesto da Obito, che non prendeva troppo sul serio le cose.

E quel giorno aveva capito che non voleva provare bene per i propri compagni, ma che ciò era impossibile. Lui poteva sentirsi invincibile, ma da solo non avrebbe combinato nulla.

 

 

 

# 06 Breaking the Habit - Linkin park [03:15]

 

Scivolavano dalle sue mani tutti quei ricordi dolorosi, pieni di affetto che lui non avrebbe mai dovuto provare. In fondo era stato distrutto, straziato, dal suo stesso fratello. Gli aveva sbriciolato il mondo, con quegli occhi rossi dallo sharingan strano e quelle mani bianche e gelide.

Era caduto, Sasuke, crollando su un mondo di spine, dove tutto ciò che conosceva non c'era più. Non vi era la madre, il padre, gli zii, gli Uchiha. Non c'era più il fratellone, ma solo Itachi.

Morte. Vendetta.

Questo era il suo obbiettivo, l'unico che lo spingeva ad andare avanti. Completare l'opera che suo fratello gi aveva affidato, distruggendo anche l'ultimo Uchiha oltre a sé stesso.

E non poteva contenere quei ricordi dolci di Naruto e Sakura. Loro l'avrebbero potuto fermare.

 

 

 

# 07 Happy Hour - Luciano Ligabue [04:11]

 

Naruto era stato sempre solo, in quella casa disordinata. Non sapeva bene cosa fare, andava avanti arrancando con fatica, piangendo e nascondendosi da quegli adulti che lo guardavano male, trattandolo con dura indifferenza.

Non capiva cosa avesse fatto di male. Forse era sbagliato lui stesso, e quindi non poteva piacere agli altri,

Perciò decise che sarebbe diventato utile a Konoha, facendosi apprezzare da tutti.

Sì, sarebbe diventato Hokage, e allora le persone lo avrebbero guardato con rispetto e un po' di amore.

In fondo lui chiedeva solo questo, non desiderava altro dalla vita. Lui non poteva immaginare che ci fossero tanti sentimenti al mondo.

Si iscrisse all'Accademia, cercando inutilmente di contenere l'entusiasmo, e lì conobbe il suo primo amico [padre]. Iruka non lo guardava male, cercava di essere gentile con quel bimbo.

Naruto capì che già qualcosa stava cambiando, e che aveva fatto il primo passo per realizzare il suo sogno.

 

 

 

# 08 Teenagers - My chemical romance [02:51]

 

Sakura e Ino si erano incontrate, in quei giorni. Non c'era più Sasuke né Naruto, erano partiti cambiando per sempre il loro destino.

La rosa e la bionda si erano allontanate, in quegli anni, per quel Uchiha dal bel volto e il carattere scontroso. Ma ora aveva tradito Konoha, potevano pur sempre tornare amiche. Il loro amore sarebbe durato un po' ancora, per qualche tempo, per poi scemare, come tutti i grandi amori finiti male.

Ma loro questo non potevano saperlo, ed erano troppo orgogliose per andare ad abbracciarsi. Così si fecero una linguaccia e presero ognuna una strada, sorridendo di nascosto per quel piccolo incontro.

 

 

 

# 09 Wonderwall - Oasis [04:37]

 

Tsunade era quella di sempre, con il seno prosperoso e il viso liscio come un lago di ghiaccio, gli occhi color miele e i capelli raccolti in due codini infantili. Lavorava a quelle fastidiose scartoffie, sotto lo sguardo vigile e attento della sua aiutante shizune, che in quei giorni la guardava un po' preoccupata.

<< Tsunade-sama... sicura di non voler fare una pausa? >> domandò la castana, corrucciando le sopraciglia.

<< No, davvero, Shizune. Ho rimandato troppo e ora devo lavorare a un mucchio di carte. >> rispose la principessa, continuando a scrivere con impegno.

Shizune piegò il volto di lato, preparò un tè e lo portò a Tsunade, porgendoglielo con gentilezza.

Una lacrima inaspettata scese sul volto della bionda, che le spiegò subito << Era il suo gusto preferito... >>

Shizune capì all'istante che Tsunade-sama lavorava per non pensare alla morte di Jiraya.

 

 

 

# 10 Hey there Delilah - Plain white T's [03:57]

 

Shikamaru osservava le nuvole con interesse, ammirando quelle forme piene e biancastre spandersi nel cielo, volando e affogando l'azzurro nella spumosa neve che le costituiva.

Choji lo affiancava, mangiando un pacco di patatine e offrendogliene ogni tanto qualcuna, in silenzio, e Ino era coricata accanto a loro, raggomitolata su sé stessa in posizione fetale.

Vi era solo il frusciare del vento con le foglie e il cinguettio degli uccellini a spezzare quel silenzio, mentre i tre rimanevano in qualche modo uniti, insieme, vicini con i corpi e con le menti.

<< Dovremmo andare, è tardi. >> affermò Choji dopo poco, con voce poco convinta.

<< Un altro poco. Rimaniamo un altro poco insieme, vi prego. Solo un altro istante. >> mormorò Ino, abbracciandosi con le braccia in vita.

<< Va bene. >>

Shikamaru sospirò e le passò una mano fra i capelli, rincuorandola. Asuma mancava a tutti, straziandoli e lasciandoli senza la forza di respirare e continuare a vivere.

 

 

 

 

 

*o*o*o*

 

 

Insomma, non sono dei capolavori, solo delle flash fic (e due drabble) scritte di getto, senza ragionarci troppo - se no il tempo finiva >.>"  E comunque mi secco a spiegarle, se non capite qualcosa non fa nulla xD

Comunque subito dopo le ho ricontrollate, sistemando gli errori di battitura e magari una frase che non mi suonava benissimo (due o tre in tutto, modificandole solo leggermente).

 

Ma fa nulla... era troppo divertente provare questa sfida *w*

 

[Ho scritto su Sasuke °-°" E su Kurenai e Hanabi! Credo che finalmente mi sono stupita da sola xD]

-La quattro è una what if?-

 

 

Recensite, commentate, criticate, apprezzate *-*

Kocch

   
 
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