Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: lordhenrywotton_    31/12/2013    2 recensioni
E lei non capiva perché.
A lei il nero piaceva.
Era sempre stata affascinata dal nero.
Perché il nero non è un colore, il nero è l’assenza di ogni colore.
E lei era così che si sentiva.
Senza colore.
Come luce assorbita, ma non riflessa.
Il suo colore preferito era il nero.
Come il nero appiccicoso del mascara, che le colava sulle guance quando piangeva.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic
Nero.
 
Il colore preferito di Aria era il nero.
Come il colore delle Converse che portava sempre quando aveva quindici anni.
 
Al secondo anno di liceo una professoressa le aveva detto che se la sua anima avesse avuto un colore sarebbe stata completamente nera.
Non era così difficile da pensare, in effetti.
Un po’ perché a quell’età non aveva ancora imparato a sorridere.
Un po’ perché in quel periodo vestiva sempre di nero.
 
E questi erano inevitabilmente considerati segni di infelicità.
Che inevitabilmente tutti associano al nero.
E lei non capiva perché.
A lei il nero piaceva.
Era sempre stata affascinata dal nero.
Perché il nero non è un colore, il nero è l’assenza di ogni colore.
E lei era così che si sentiva.
Senza colore.
Come luce assorbita, ma non riflessa.
 
Il suo colore preferito era il nero.
Come il nero appiccicoso del mascara, che le colava sulle guance quando piangeva.
 
Aveva gli occhi tristi.
Erano chiari, ma sembravano due pozzi senza fondo, due buchi neri.
Erano spaventosi, se li guardavi troppo a lungo, troppo intensamente.
Ma non c’era pericolo, perché nessuno si era mai soffermato a guardarla negli occhi più di qualche secondo.
 
Perché la verità è che il nero non piace a nessuno.
E se a qualcuno piace significa che quel qualcuno è strano.
E ancora una volta Aria non ne capiva perché.
Il nero è fondamentale.
Il nero dà un senso alle forme.
Il nero trasforma l’astratto in concreto.
Il nero è il contorno di ogni cosa.
 
Il nero è ovunque e nessuno lo nota.
Un po’ come lei.
 
Il suo colore preferito era il nero.
Come il nero della notte, quando le apparenze non contano.
 
Amava scrivere, e quando scriveva per sé stessa usava solo inchiostro nero.
Perché si sentiva nera. E scriveva solo di quello che sentiva.
E, come non avrebbe mai fatto sapere a nessuno quello che sentiva, non avrebbe mai fatto leggere a nessuno quello che scriveva.
 
Il suo colore preferito era il nero.
Come le pupille e come il nulla.
 
Aria era fragile e il nero impenetrabile.
 
Il suo colore preferito era il nero.
Come l’infinito.
 
Perché era così che se l’era sempre immaginato, l’infinito.
Totalmente nero.



bene.
non so perchè ho scritto questa flashfic e lo so che non ha un minimo di senso.
l'ho scritta all'una di notte e probabilmente fa schifo.
domattina la rileggo e se fa schifo la cancello.
non so manco perché l'ho pubblicata. :''')
okay. 
ciao.
grazie per l'attenzione.
vi voglio bene.
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: lordhenrywotton_