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Autore: Potterhead_always    31/12/2013    1 recensioni
Sento dei passi, credo che sia qualche professore che cerca di rimettere in sesto Hogwarts ne ha davvero bisogno, è così diversa da sette anni fa, quando ero un bambino, felice per aver ricevuto la lettera che molti non credevano potesse arrivare. Mi sono sbagliato, quei passi sono di una ragazza. Lunghi capelli biondi, orecchini strambi e una maglia che soltanto lei potrebbe indossare. Luna Lovegood, una corvonero, è sempre stata considerata un po’ matta, ma secondo me lei non ha niente di matto ha solo avuto il coraggio di essere se stessa, senza vergognarsi e ignorando i giudizi della gente. Lei è una ragazza molto intelligente, simpatica e gentile con tutti. Secondo me è anche molto carina.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock | Coppie: Luna/Neville
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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La battaglia è ormai finita, abbiamo vinto, Lord Voldemort è stato sconfitto. Sì, abbiamo vinto ma a Hogwarts aleggia un’aria di tristezza, di perdita. Molti morti occupano la Sala Grande, tra questi Fred, Lupin, Tonks.
I Weasley sono distrutti, tutti intorno al corpo del fratello, del figlio. La vita di tutti loro, soprattutto la vita di George, non sarebbe mai più stata la stessa. Ricordo quando sono arrivato a Hogwarts, sono sempre stato un po’ goffo, per questo tutti ridevano di me, mi prendevano in giro. Anche loro due, i gemelli, mi prendevano in giro, però… in modo diverso, loro facevano ridere anche me. Adesso sono sicuro che, con la morte di Fred, una parte di George se ne andrà per sempre, non sarà mai più lo stesso. Chissà cosa ne sarà del loro negozio di scherzi… Credo che George lo terrà aperto, Fred avrebbe voluto questo, avrebbe voluto portare avanti il negozio.
Più in là, i membri dell’Ordine piangono la morte di Lupin e Tonks. Anche loro sono stati importanti per me. Al terzo anno qui a Hogwarts, Lupin era il mio insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure, mi sottovalutavo, non mi credevo in grado di poter fare un incantesimo per bene, ma lui… Mi ha aiutato, è riuscito a farmi credere in me stesso. E poi c’è Tonks, l’ho sempre ammirata, mi ha sempre ricordato… Me. Sì, esatto. Anche lei era goffa, proprio come me. Sapete, Remus e Ninfadora si sono sposati da poco e hanno avuto un figlio, Teddy. Teddy Lupin. Povero bambino, io so osa significa dover crescere senza genitori.
E poi c’è Piton, proprio lui. Si è fatto passare per un mangiamorte, per uno dei più fedeli servi del signore oscuro ma in realtà, non lo era affatto. Mi è stato rivelato che è passato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort perché, il signore oscuro aveva ucciso Lily Evans, la mamma di Harry. Sì, Piton amava Lily e per tutto questo tempo ha protetto Harry. Credo che si comportasse in modo ostile con lui durante le lezioni perché gli ricordava tanto il padre, James. Credo che mi odiasse così tanto perché la profezia si sarebbe potuta riferire a me, Voldemort avrebbe potuto uccidere i miei genitori e non Lily.
Pensando a loro mi scende una lacrima. Basta Neville devi essere forte.
 Qui mi sento a disagio, così esco e mi siedo sulle deserte scale della Sala d’Ingresso e penso. Penso che adesso, la nonna sarà fiera di me, mi considererà all’altezza dei miei genitori. Credo proprio che non si vergognerà più di dire che io sono suo nipote, figlio di Frank e Alice Paciock. Sarà orgogliosa di dire che ho ucciso Nagini, il serpente di Voldemort, l’ultimo horcrux, permettendo così a Harry di poter uccidere il più grande mago oscuro di tutti i tempi.
Sento dei passi, credo che sia qualche professore che cerca di rimettere in sesto Hogwarts ne ha davvero bisogno, è così diversa da sette anni fa, quando ero un bambino, felice per aver ricevuto la lettera che molti non credevano potesse arrivare. Mi sono sbagliato, quei passi sono di una ragazza. Lunghi capelli biondi, orecchini strambi e una maglia che soltanto lei potrebbe indossare. Luna Lovegood, una corvonero, è sempre stata considerata un po’ matta, ma secondo me lei non ha niente di matto ha solo avuto il coraggio di essere se stessa, senza vergognarsi e ignorando i giudizi della gente. Lei è una ragazza molto intelligente, simpatica e gentile con tutti. Secondo me è anche molto carina. 
-Ciao Neville- Disse con la sua solita voce sognante. Neanche la guerra l’aveva cambiata, e ne ero felice, mi è sempre piaciuto il suo modo di fare.
-Ciao Luna, come va?- Dissi un po’ imbarazzato.
-Se dicessi di star bene non sarebbe la verità, quindi dico solo che la scuola è piena di nargilli.
-Nargilli? Oh… sì… nargilli!- Dissi io.
-Sei stato molto coraggiso, ti ho visto mentre uccidevi il serpente.- Disse lei, questa volta con una nota di imbarazzo nella voce.
-Ehm… Grazie! Senti Luna… usciamo preferisco stare all’aria aperta.
-Sì, anche io la preferisco.
Mi alzo e faccio per uscire, ma inciampo. Neville perché sei così perché proprio adesso!
Luna si avvicina e mi aiuta ad alzarmi. Che figuraccia! Adesso penserà che non so nemmeno stare in piedi. Mentre mi aiuta la guardo negli occhi, e mi accorgo che sono stupendi, che rimarranno per sempre impressi nella mia mente. E’ questo il momento in cui mi rendo conto di essere innamorato di lei. Inizio a pensare, a immaginare me con lei che ci incamminiamo verso l’altare, siamo felici. Arrosisco a questo pensiero e pare che anche lei se ne sia accorta perché dopo poco mi dice:
-Sei arrossito prima, ho fatto qualcosa che ti ha messo in imbarazzo?
-No, tranquilla. Adesso usciamo.- Rispondo io.
Fuori l’aria è fresca, troviamo un posticino dove sederci sotto un albero resistito alla battaglia. 
-Neville… posso… posso farti una domanda? Se non vuoi rispondermi lo capirò stai tranquillo.-  Mi disse. Cosa avrebbe potuto chiedermi?
-Sì
-Ehm… come mai vivi con tua nonna? Isomma, i tuoi genitori?
BANG. Questa non me l’aspettavo. Non mi piace parlare dei miei genitori, ma per lei farò un’eccezione, è sempre gentile con me.
-Sono al San Mungo. Sai, dopo la caduta di Voldemort alcuni mangiamorte andarono da mio padre, un auror, e lo torturarono con la maledizione cruciatus per ottenere informazioni, ma lui non cedette, così provarono con mia madre, nemmeno lei cedette. Vennero torturati fino alla pazzia, adesso non mi riconoscono nemmeno. Io ogni tanto vado a trovarli, gli parlo, ma niente. Non mi riconoscono.-
-Oh Neville è orribile! Scusami tanto se te ne ho fatto parlare!- dice.
Poi mi abbraccia, io affondo il viso tra i suoi capelli e l’abbraccio, la stringo forte a me. Sento il suo profumo, di pulito, di erba appena tagliata.
Succede qualcosa, ci stacchiamo, e ci guardiamo negli occhi.
Questa volta è lei quella che arrossisce. Non resisto, mi avvicino e la bacio. Non ho mai baciato una ragazza prima d’ora, e sono contento che sia lei, che sia qui con me. Vorrei restare così per sempre, ma poi qualcosa mi dice che dovrei allontanarmi un pochino. Fermo il bacio. Non saprei dire quanto sia durato forse qualche secondo, ma sono certo che questi secondi siano stati i più belli della mia vita. Mi guarda e sorride, il suo sorriso perfetto, starei lì a guardarla per ore.
Come se ci fossimo messi d’accordo ci alziamo e mano nella mano rientriamo a Hogwarts sorridendo, cercando di trasmettere la nostra felicità anche agli altri.
  
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