Apro gli occhi di scatto. Intorno a me ci sono comandi, pulsanti. Sono in una navetta. Accanto a me, al comando, un ragazzo. Lo guardo, incuriosito, cerco di capire, frugando nei ricordi chi sia. Nella mia mente c'è un vuoto. Quando mi muovo sento il dolore dei muscoli intorpiditi. Ero svenuto, ma da quanto?
“Ti sei svegliato!” esclama il ragazzo, guardandomi sorridente. “Come ti senti?”
“Sto bene.”
Tutto ad un tratto ricordo. Mia madre, il Sith, il Jedi. Mio padre... “Dove è mia madre?”
Il ragazzo continua a guardarmi negli occhi, ma il suo sguardo è cambiato.
Distoglie lo sguardo. “Assieme ad Obi-Wan.”
Mi indica con la mano di uscire dalla cabina di pilotaggio. Mi alzo, ed anche se ad ogni passo sento un pugnale che si conficca nelle mie gambe, cammino, corro.
Riconosco l'uomo che mi aveva aiutato, che aveva salvato la mamma. Papà... Papà si chiama Obi-Wan. Mi avvicino. Solo dall'aria che sento attorno a quella stanza capisco che qualcosa è andato storto.
E' chino, immobile, la mano stretta in quella di mia madre. Le accarezza i capelli, le guance, sussurra il suo nome.
Un altro bambino avrebbe chiesto che cosa fosse successo, avrebbe chiesto, ingenuamente, se lei stesse dormendo. Mi sono sempre sentito diverso. Capisco, so, che mia madre non aprirà mai più gli occhi. Capisco di essere rimasto solo.
Abbasso la testa, le lacrime che scorrono lente e silenziose sulle guance. Sento una mano poggiarsi sulla mia spalla, alzo gli occhi, incrocio due iridi azzurre, identiche alle mie.
“Tu sei mio padre, vero?”
“Sì.”
“Ho sempre voluto conoscerti.”
Nessuno avrebbe reagito come me. Mia madre era morta, avrei dovuto piangere, urlare, arrendermi. Ma la mia unica speranza adesso è lui. Devo attaccarmi con tutto me stesso a lui, per andare avanti, sopravvivere, vivere.
Tiro su con il naso, asciugandomi le lacrime. Guardo il corpo di mia madre. “Mamma...”
“Ti lascio da solo con lei.”
Annuisco.
Mi avvicino a mia madre, mi siedo accanto a lei. Le accarezzo i capelli, la mano fredda e immobile come congelata.
Cosa si dice in queste situazioni? Niente.
Sebbene l'evidenza sia davanti ai miei occhi, non riesco ad a rendermi conto del peso di ciò che è successo. Ancora non riesce a colpirmi. O forse, mi ha già colpito. Ho paura, ma non soffro. Sento un vuoto, incolmabile, dentro di me. Non riesco a sentire più niente.
Mi alzo, come un automa, esco dalla stanza. Obi-Wan mi sta aspettando fuori dalla porta. Si inginocchia per poter essere alla mia altezza. Mi guarda negli occhi.
“Voglio diventare uno jedi.”
Non so da dove o perchè mi sia uscita dalla bocca una cosa simile.
“Ti addestrerò io. Lo ho promesso ad Allya.”
Annuisco.
“Ben...” mi stringe una spalla. “Allya, ti ha mai parlato di me?”
Scuoto la testa.
“Non ho mai voluto abbandonarti. E' stata Allya a decidere. Lei mi ha detto di non rinunciare. Ho pensato a lei gni giorno e ho sempre voluto conoscere te.”
Annuisco. “Lo so.”
Mi guarda con stupore.
“Ti ho sognato una volta, per questo ti ho riconosciuto.”
“La Forza è molto potente in te.”
“Lo diceva sempre anche la mamma...”
Silenzio. Cala sempre il silenzio quando si parla della mamma.
“Beh,” dice alzandosi “ho promesso che ti avrei protetto, che ti avrei addestrato. Manterrò quella promessa. Ti porterò davanti al Consiglio non appena arriveremo a Coruscant.”









ANGOLO DELLA MAESTRA JEDI
*musichetta di Star Wars* Eccomi! Scusate tantissimo il ritardo, ma a causa della scuola e anche di impegni per le feste non ho potuto scrivere, poi anche con il fatto che sto portando avanti questa e un altra FanFiction insieme sono un po' bloccata a volte... Perdonate il ritardo e spero che questo capitolo vi piaccia!
Grazie a tutti coloro che leggono e a coloro che recensiscono (appena ho tempo rispondo, promesso!)
Visto che giorno è oggi, AUGURI PER UN BUON ANNO!
Che la forza sia con voi!
Chidori_