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Autore: CleaCassandra    23/05/2008    4 recensioni
*Ci sono diverse cose di cui i miei genitori non sono a conoscenza.
Ad esempio, non sanno che quando avevo quattro, o forse erano cinque, anni ho picchiato il mio amichetto del parco giochi. In realtà non ricordo nemmeno che faccia avesse, o il suo nome…boh, forse Bruce, o Billy, Bob, non so…ricordo solo che c’era una B di mezzo.
Fu una scena quasi comica: ci pestammo, da bravi discoli, per il possesso di un’altalena, manco a dirlo la più bella, quella che non emetteva il minimo cigolìo, ma soprattutto l’unica del parchetto; e nessuno a dividerci. Eravamo solo io e lui, quella mattina.
Dopo i pianti e gli strepiti di circostanza, però, accadde che il bimbo farfugliò che non avremmo dovuto dire nulla della nostra scaramuccia ai rispettivi genitori. La promessa che ci scambiammo era così solenne che non me la sentii di venirle meno, e così mantenni la parola. A quanto pare anche lui, visto che nessuno venne a reclamare alla nostra porta che “quella furia di tua figlia ha mollato un cazzotto al mio bambino!”, o comunque qualcosa di simile. Diciamo che avevamo entrambi dei vantaggi da trarre: io non sarei dovuta andare a testa a bassa a chiedere scusa, e lui non sarebbe stato tacciato già così presto di essere una specie di checca. Ovviamente, queste cose, due bambini di quattro o cinque anni non le sfiorano nemmeno col pensiero.
Quanto ai lividi, che inevitabilmente mi ero procurata… “Sono caduta dallo scivolo”.
Caso archiviato.
Ma fosse solo questo, ciò di cui i miei sono all’oscuro.*
Leslie, le sue amiche e compagne di band, e un avvenimento totalmente surreale che sconvolgerà per sempre le loro vite.
attention please: non conosco gli Avenged Sevenfold (e come al solito aggiungo 'magari li conoscessi davvero' :°D), quindi quello che ho scritto non li rispecchia davvero, insomma sono un parto della mia mente alquanto malata, e non intendo offendere nessuno in alcun modo con le mie storie, ma sempre meglio specificare, non si sa mai u_ù
Genere: Comico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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awwwww stavolta c'ho da rispondere a un casino di commenti :Q___
@_Ellie_: minchia che papiro!!! O_O grazie mille, è bello leggere queste recensioni così soddisfatte *_* soddisfano anche me :Q_ comunque i Three Days Grace li conosco solo di nome, mò mi documento!
@BlueAndYellow: le tue congetture non hanno MAI un senso logico XD ma a me va benissimo così :°D
@The Fantasy: restano così per due motivi differenti: Dharma non sopporta i metallari e Leslie si caga sotto a pensare che siano un gruppo talmente noto nel suo ambiente da essere conosciuto anche da Ronnie, e quindi, beh...si caga sotto. :°D
@Elyrock: la mia bambina mi commenta anche qui!!!! tiè tiè tiè! *Q*
@Martunza: a martù, ovvio che ce sò gl'impicci! sennò che storia mia sarebbe? :°DDDDD
@blaise_sl_tr07: buono, la parte che hai descritto voleva proprio simboleggiare il carattere di questa storia, agrodolce, ma soprattutto cretino :°D perchè, suvvia, a volte la vita è seriamente cretina! XD e grazie per i complimenti, così tra tutte mi farete arrossire, minchia ./////.'' ...
@ms_reverie: waaaaaaaah pure tu qui!! *O* vai, vai, t'appoggio il Leslie fan club! amo quella donna, se esistesse davvero vorrei stringerle la mano e congratularmi con lei per le palle che ha XDDDD

e adesso...si riparte!

Chapter 11 - Breaking The Habit

E vabbè, ieri abbiamo saltato le prove.
E anche l'altro giorno.
Pure tre giorni fa.
Insomma, per farla breve, è quasi una settimana che non stiamo facendo un cazzo, vuoi perché il Rev si prende delle sbornie che il giorno dopo non riesce nemmeno a tenere in mano le bacchette, vuoi perché Brian la mattina non si sveglia, vuoi perché Johnny ogni tanto si fa prendere dalle paranoie e finisce per ubriacarsi insieme a Jimmy, che ormai è il suo compagno di bevute preferito, insomma, non battiamo chiodo, anche se ormai siamo agli sgoccioli del lavoro, e il grande capo Matt non manda giù facilmente tutto questo assenteismo. Ieri mattina, addirittura, non sono arrivato agli studi nemmeno io, in preda a una sbornia triste senza precedenti (tutti sbronzi, direte voi. Eh, beh. Ci piace bere.) perché ovviamente ho bevuto per affogare certi pensieri che si sono affacciati alla mia testa, ma il problema è che i fottuti in questione sanno nuotare piuttosto bene, altro che rimanere a galla nel whisky, senza muoversi. Mi sarebbe andato bene comunque, lo ammetto, ma non che tornassero così prepotentemente alla ribalta.
L'ho lasciata.
Sono stato io, giusto?
Sì, Zachary James Baker, sei stato tu.
Ecco, e allora di cosa mi lamento?
Giusto, di che ti lamenti? La vuoi di nuovo al tuo fianco, per caso?
Beh, no. Per quanto possa sembrare paradossale, sto meglio così. Prima le sbornie tristi erano molte di più, e invece adesso è successo solo questo disguido, disguido che però ha mandato su tutte le furie Matt, esasperato dall'andare ogni mattina agli studi e trovarsi intorno pressappoco il deserto del Nevada.
"Matt, ascoltami, per favore...non urlarmi nelle orec...sì, lo so che ho...E CHE CAZZO, MATT, VUOI FARMI PARLARE O NO?"
"No!"
"Oh, basta dirlo..." ho risposto al telefono, non so se risentito o tranquillizzato dalla presenza di spirito del mio amico. Forse.
"Dai, scherzo, Zee...ma che hai combinato? Ti sento impastato da morire"
"Beh, sì...ho bevuto come un disperato, ieri...cioè, ero proprio disperato, diciamo..."
"Ah...sempre per"
"Sì, lei."
"Ma l'hai lasciata tu!"
"E allora?"
"E allora dovresti fartene una ragione"
"Che uomo insensibile sei, capo."
Titubanza in arrivo dall'altro capo del telefono, preceduta da un silenzio abissale.
"Dici?"
"L'ho appena detto"
"Ah. Okay" ha poi bofonchiato, quasi deluso.
"Ma do davvero quest'impressione?"
"Scusa? Non ti seguo..."
"Ma sì, di essere un insensibile..."
Ecco. Ecco. Avrei dovuto segnarlo sull'agenda.
Mai dire al capo di essere un insensibile. Stronzo, testa di cazzo, despota vanno bene, ma MAI insensibile.
"Ehm...Matt...tutto bene?!"
S'è apparentemente ripreso e ha iniziato a cinguettare, per quanto uno con un vocione del genere possa 'cinguettare', che "ma sì, stai tranquillo, è tutto a posto, è che pensavo che ieri anche Val mi ha detto la stessa cosa, e..."
"Ti ha chiamato capo anche lei?" l'ho interrotto.
"Ma no, che c'entra! Mi ha chiamato amore, come al solito..."
"E allora non è la stessa cosa!" ho ribattuto io.
Silenzio.
"Zacky"
"Sì?"
"Torna a dormire, è meglio."
"Vaffanculo, Matt"
"'culo." e ha riattaccato.
Fine del racconto. Perché la giornata di ieri è finita, e perché sostanzialmente stamattina siamo tutti, no, scherzavo, tanto per cambiare manca Syn, dicevo, siamo tutti, o quasi, qui riuniti per beccarci la ramanzina, o meglio, gli altri beccano le rampogne del grande capo, io me ne sto per i cazzi miei, con ancora un po' di cerchio alla testa e l'occhio da pesce lesso di chi sta ancora smaltendo un'ingente quantità di alcool in corpo. Direi che il mio fegato in questo momento è in attività più di un condannato ai lavori forzati, e il cervello praticamente sul cuscino del letto. A Matt è bastato vedermi, dopo la telefonata di ieri, per avere completamente compassione di me e lasciarmi in pace, ma evidentemente Johnny e Jimmy non l'hanno impietosito abbastanza.
"Dai Shads, non fare così, non lo vedi questo povero ragazzo com'è sconvolto? M'è toccato fargli da balia in tutti questi giorni, e non ho potuto scop...ehm, stare insieme a Leana! Quella ragazza l'ha proprio messo sottosopra..." declama il Rev, mostrando quella specie di larva che è diventato Johnny. Addirittura si sta facendo crescere la barba. Dev'essere proprio stranito, io non credo di averlo mai visto così sciatto.
"Sì, ma anche tu Johnny, farti assestare un pugno da una ragazza..." rincara la dose il nostro cantante, stranamente rabbonito.
"Non ti ci mettere anche tu, il qui presente stronzo e la sua donna non hanno fatto altro che prendermi in giro per questo! Anche Lacey, che minchia..." piagnucola.
"Anche Lacey?!" esclamo (sì, lo so che può sembrare una contraddizione, c'è il punto interrogativo, ma lo sto davvero esclamando. É una domanda retorica, vedetela così. So già cosa mi risponderà.), dal fondo della stanza. Credo che il piccoletto sia oltremodo abbattuto dalla crescente consapevolezza che anche la sua ragazza lo abbia preso in giro, infatti mugugna estremamente contrariato, mentre il Rev, alle sue spalle, se la ride sotto i baffi che non ha.
"Ma perché, a voi non è mai capitato?" chiede, speranzoso. Mi sembra di notare un luccichio nei suoi occhi, il segno che sta aspettando qualche risposta rassicurante da noi. Mi dispiace, Johnny-boy, ma almeno da parte mia non ne arriveranno.
"Beh, no" farfuglio infatti, scompigliandomi i capelli sulla nuca.
"No, nemmeno a me" mi segue Matt, facendo spallucce.
"Ma figurati!" esclama Jimmy, ghignando.
"A me sì."
A te CHI?
Chi sei?
Ci giriamo tutti verso la porta, alla scoperta dell'anonimo (e sfigato) interlocutore, e ci troviamo Brian come nessuno avrebbe mai il coraggio di vederlo. Occhi cisposi, di chi si è alzato sì e no da cinque minuti, la prima cosa trovata a caso in mezzo al deposito di ciarpame che è diventato ormai il suo armadio, nella fattispecie una camicia giallo canarino così appariscente da farmi nascere l'impulso incontrollabile di inforcare gli occhiali da sole anche se qua dentro c'è un buio sconcertante, bermuda neri e infradito.
Un fantastico tipo da spiaggia.
Riuscirebbe a farsi guardar male anche dai surfisti, e immagino che qualcuno l'abbia fatto, quando è sceso dalla macchina per raggiungere la porta.
"Buongiorno, signorino!" lo apostrofa Shads.
"'giorno" bofonchia, sbadigliando come un ippopotamo.
"Cristo, mettiti la mano davanti, ti ho visto le otturazioni da qui!"
"Vengeance, non rompere i coglioni" risponde, senza nemmeno voltarsi verso di me. Mi ritiro nel mio angolo, alquanto piccato.
E Johnny, che giustamente ha un tempismo favoloso, se vuole farsi gonfiare di legnate, si avvicina a Brian, che è ancora appoggiato allo stipite della porta, e gli chiede, tutto adorante: "Ma davvero?"
"Uh? Cosa?"
"..."
"Aaaaaaaah, QUELLA cosa...certo che è vera, ma è anche successa vent'anni fa" gli risponde, passandogli davanti e presentandosi direttamente al cospetto del grande capo Shads.
Dai, amico, non fare quel broncio. T'è andata di lusso.
Sei ancora tutto intero, vuoi mettere?
"Come mai così in vena di confessioni da potenziale ricatto, Gates?" chiede, beffardo.
"Per farlo star buono. Piuttosto, Sanders, ho da proporti una cosa, potrebbe assumere dei risvolti interessanti."
"Avanti, dimmi" e lo tira con sé in disparte, dove se ne stanno cinque minuti buoni a discutere e confabulare tra di loro, senza renderci partecipi. Io mi metto ad osservare le espressioni di Matt, per cercare di capire di cosa stiano parlando, mentre il Rev e Johnny sono estremamente presi dal cercare di indovinare cosa gli stia proponendo Brian. Ormai sono arrivati allo stadio 'scommessa', e quando arrivano lì significa che non riescono a cavarne nulla nemmeno loro.
"Secondo te cosa staranno complottando?"
"Mah, non lo so, Jimmy...forse un'altra festa?" e rabbrividisce, credo pensando all'ultima a cui siamo stati tutti insieme.
"Naaaah, non ci sopporta più, da quanto beviamo, e a una festa vuoi andarci e non toccare un goccio d'alcool? É da pazzi!" esclama il Rev, serissimo.
"Aspettate, aspettate" mi intrometto, continuando a fissare quel dannato angolo.
"Stavo guardando Matt, e ha fatto una faccia decisamente contrariata, credo che il piccoletto c'abbia preso" concludo, ghignando. Johnny sorride, soddisfatto.
E mi fissa.
Credo cerchi gratificazione. Ma lo trattiamo davvero così male da averlo reso un innocuo animaletto?
"Se hai azzeccato dopo Zacky ti dà lo zuccherino" ironizza Jimmy, rabbuiando all'istante la sua gioia.
"Ehi!"
"Shhhht, zitti e fermi!" mi intrometto, troncando la disputa sul nascere "guardate la faccia di Gates."
"É a dir poco terrorizzato" osserva Johnny.
"Già...chissà, lo starà minacciando di fargli fare a corsa quattordici chilometri di spiaggia in pieno pomeriggio indossando quella camicia e i bermuda fucsia a fiori che gli abbiamo regalato io e Leana per scherzo..." immagina il Rev, e la sua bocca si incrina in un ghigno sadico.
"Dovrò filmarlo" decreta, infine, nello stesso momento in cui la conversazione tra Shads e Syn termina, dopo una sequela di facce incazzose, sconvolte, supplichevoli, rabbonite, 'occhio che se non funziona...' e 'sì, correrò per la spiaggia con questa camicia, lo so'.
"Okay, ragazzi, Brian mi ha proposto una cosa..." indugia "...interessante. Voglio sentire se siete d'accordo o meno, quindi Brian, vai. Spiega."
Syn si schiarisce la gola e inizia.
Queen On Fire.
Quattro ragazze.
Vengono da New York, ma due di loro sono originarie di Orange County, e le conosciamo.
Dharma Pritsky e...tergiversa un secondo, forse due, in cui focalizzo Dharma e la identifico con 'quella che ha il gatto che si chiama come me', e, dicevamo...Leslie Root.
Leslie! La sorella di Angie...ha una band?
"Insomma, hanno già qualche pezzo pronto per un EP, registrati un po' alla buona. Les ("LES? Già andiamo coi soprannomi?" è stato il commento di Johnny, accompagnato da un'espressione disgustata) me ne ha fatti sentire un paio, e l'ho proposto al boss, visto che ormai abbiamo praticamente finito il grosso del lavoro"
"Anche se abbiamo sprecato una settimana, grazie a voi e le vostre sbornie" borbotta, sentendosi preso in causa.
"Ehi, Matt, io non ho preso nessuna sbornia!" protesta Brian, ricomponendosi e rivolgendoci finalmente la fatidica domanda.
"Allora...dite che ce la possiamo fare a dar loro una mano?"
"Prima faccele ascoltare!" tuona Jimmy. Io annuisco, mentre Johnny adesso occupa l'angolo dove sono stato finora e annuisce anche lui, in realtà ben poco convinto.
Syn mette l'iPod sul tavolo. Il primo a prenderlo è Matt, poi il Rev, poi io e infine Johnny.
Le espressioni di Shads, come al solito, meriterebbero di essere filmate. Passa dallo scetticismo allo stupore, poi al visibilio, con una disarmante rapidità. É disorientante, ma sembra soddisfatto, il che non fa altro che acuire la mia curiosità.
"Che genere fanno, Gates?" chiedo, mentre Jimmy scuote la testa energicamente, immagino a tempo col ritmo dei brani. Ma trattandosi di lui, potrebbe anche essere che la stia muovendo a caso.
"Mah, direi che sono molto particolari, sperimentano tantissimo, me lo diceva Leslie qualche giorno fa. Ah, è lei che canta. Senti che brava, poi" aggiunge, sorridendo compiaciuto. Mi faccio passare le cuffie, e inizio l'ascolto.
Cazzo. Meritano davvero. Leslie ha una gran bella voce, tra l'altro, molto calda e vagamente roca.
Okay, lo ammetto, sono brave. Ma mi chiedo soltanto una cosa: come mai Haner tiene così tanto a farcele sentire?
Mentre mi pongo queste domande dal sapore esistenziale, sento attraverso le cuffie il Rev che ride e dice a Johnny "Piccoletto, mi dispiace per te, ma oltre a non beccare lo zuccherino, mi devi anche venti dollari!"
  
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